Articoli per [raffaella carrà]

15
ottobre

LA GRANDE AVVENTURA (4^ PUNTATA) : STAGIONE 1985/1986 e LA SERATA SINGOLA PIU’ COSTOSA DELLA STORIA DELLA TV

Silvio Berlusconi (La Grande Avventura) @ Davide Maggio .it

Nella scorsa puntata de La Grande Avventura ci eravamo fermati alla stagione 85/86.

Una stagione ricca di cambiamenti.

Il primo è rappresentato dal quiz di Mike del giovedi sera che cambia radicalmente i propri “presupposti”.

Da quiz a gioco-spettacolo, il nuovo programma di Mike non vedeva più la presenza di concorrenti iper-preparati su uno specifico argomento (senza rinunciare all’ormai arcinota cabina finale) ma dava la possibilità a chiunque di poter partecipare e vincere e consentiva una più ampia partecipazione del pubblico a casa.

Fu così che si arrivò  Pentatlon, titolo che non solo ricordava il 5 di Canale5, ma identificava anche il numero delle prove presenti nel quiz.

La location fu quella dello studio 5 di Cologno Monzese che si presentava, per l’occasione, particolarmente avveniristico : decine di migliaia di led elettronici riuscivano a far cambiare colore allo studio per ognuna delle 5 prove dello show. 

La cosa singolare del nuovo quiz fu l’aver portato alla ribalta due nuovi giochi dai quali verranno tratti altrettanti spin-off negli anni seguenti. Vediamo, dunque, quali erano i 5 giochi in cui dovevano cimentarsi i 3 concorrenti :

  1. La prima prova era La Ruota della Fortuna che aveva lo stesso meccanismo del quiz che debutterà nel 1989 (troviamo un’anticipazione di quella che sarebbe poi diventata La Ruota della Fortuna anche in Ciao Gente, come ricorderete, ma in questo caso la ruota non c’era);
  2. L’inchiesta (gioco ripreso da SuperFlash) : i concorrenti, due alla volta in tutte le combinazioni possibili, dovevano sfidarsi per avvicinarsi il più possibile alle percentuali dei risultati dell’inchiesta. Al termine della seconda prova si formava una classifica tra i 3 concorrenti in gara. I primi due accedevano direttamente alla 4° prova mentre il terzo si scontrava col concorrente dello sponsor nella prova n. 3.
  3. Prontezza : a questa prova, realizzata con gli sponsor Bio Presto e Coccolino, prendevano parte come abbiamo detto il concorrente classificatosi 3° al termine della seconda prova e il concorrente dello sponsor. Andavano a creare l’accoppiata vincente proprio come i due sponsor. Da questa prova verrà successivamente tratto lo spin-off Tutti Per Uno a partire dal 7 ottobre 1993.
  4. Il Gioco dei Dadi : la prova era abbastanza semplice. Ogni concorrente che rispondeva correttamente alla domanda posta dopo il lancio dei dadi spegneva un numero di caselle pari al punteggio totalizzato con i dati nel tabellone alle spalle del conduttore. Vinceva chi spegneva più caselle;
  5. Il Raddoppio.

Un’altra novità di Pentatlon consisteva nella presenza, per la prima volta, di un cast all’interno di un quiz. Troviamo, infatti, il ventriloquo Josè Louis Moreno e il celeberrimo corvo Rockfeller scippati alla RAI.

Nel primo video di questo post, l’esibizione di Moreno nella prima puntata di Pentatlon.

Altra grande novità riguarda il venerdi sera. L’edizione del 1984 di Premiatissima fu sonoramente schiacciata dal primo Fantastico dell’era Baudo (Fantastico 5) che riusciva a totalizzare 18.000.000 di ascoltatori contro i 5 dello show Fininvest. La passione di Silvio Berlusconi per Premiatissima che rappresentava il Suo programma simbolo fa si che il programma continui ma sceglie di spostarlo dal sabato al venerdi.

Il programma si presenta con un cast tutto nuovo. Al timone ancora una volta Jhonny Dorelli che, però, in quest’edizione presenta da solo e viene affiancato da una showgirl diversa ogni settimana. Miss Fortuna è Sabrina Salerno che debutta in tv sedicenne. Nel cast figurano ancora l’imitatore Alfredo Papa come ospite fisso del programma (successivamente verrà assoldato al Raffaella Carrà Show), il gruppo comico La Tresca e i 4 gruppi in gara che interpretano le canzoni più popolari del passato nazionale ed internazionale.

I gruppi in gara sono :

  • I Robot : acronimo di Rossana Fratello, Bobby Solo e Little Tony che cantano insieme per la prima volta. In seguito condurranno insieme a Gino Rivieccio il quiz musicale mattutino di Canale5 “Cantando Cantando” nella stagione 87/88 e “Casa Mia” con l’aggiunta di Lino Toffolo;
  • I Passengers;
  • I Ricchi e Poveri : avevano partecipato alle precedenti edizioni di Premiatissima con l’eccezione di quella del 1984 ed erano considerati il portafortuna di Canale5;
  • Gruppo Italiano : per intenderci coloro che cantavano Tropicana.

Il programma vide anche la partecipazione straordinaria di Nino Manfredi che curava la rubrica Viva gli Sposi.

L’aver “giocato d’anticipo” si rivela una scelta azzeccata che riporta Premiatissima ai 10.000.000 di ascoltatori.

La vera novità arriva il sabato sera che era rimasto orfano di Premiatissima e doveva contrastare Fantastico 6.

Leggi tutte le altre novità della stagione 85/86 e scopri qual è stata la più costosa produzione mai realizzata per una singola serata :




17
settembre

SILVIO BERLUSCONI : LA GRANDE AVVENTURA (1^ PUNTATA)

Silvio Berlusconi (La Grande Avventura) @ Davide Maggio .it

Tutto iniziò nel 1974 quando un giovane imprenditore edile volle offrire un servizio esclusivo ai residenti del neonato quartiere residenziale “Milano 2″.

Fu per questo motivo che nacque “TeleMilano Cavo“, tra le prime tv via cavo italiane fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. In realtà non poteva parlarsi propriamente di televisione poichè TeleMilano Cavo trasmetteva principalmente tribune politiche e programmi di cucina.

Ad impedire di fatto l’espansione di quella che poi diventò la più seguita emittente nazionale ci fu da subito un problema fondamentale.

Dal 1974, infatti, potevano trasmettere in Italia, oltre alla tv di Stato monopolista, soltanto emittenti straniere (si ricorderanno TMC, TSI, Koper Capo d’Istria) e se è vero che dal 1976 (e sino al 1991) la trasmissione via etere fu concessa anche altre emittenti italiane, questa poteva avvenire soltanto in ambito locale.

La portata di questo “locale” fu chiarita nel 1978 dalla Corte Costituzionale che intepretò  il “locale” nel senso di “regionale” (capiremo l’importanza di questa interpretazione più avanti).

Nel frattempo, la proprietà di TelemilanoCavo (che non riusciva a sostenere i costi di gestione) fu trasferita alla cifra simbolica di 1 lira alle società di Silvio Berlusconi che da locatore ne divenne proprietario e portò l’emittente “dal cavo all’etere”.

TeleMilano58 Logo @ Davide Maggio .itL’emittente diventò dapprima Telemilano e successivamente TeleMilano58, dove il 58 non era altro che il numero della frequenza che veniva utilizzata.

Dal 1978 al 1980 Adriano Galliani e Franco Ricci (attualmente Direttore di VideoTime)  si preoccuparono di trovare una soluzione al problema cui ho accennato precedentemente che impediva ad un’emittente privata di poter trasmettere al di fuori dell’ambito regionale.

I due imprenditori trovarono una soluzione : affiliarsi con circa 70 emittenti private italiane  in maniera tale che ciascuna avrebbe trasmesso i programmi della televisione di Segrate (Milano2) andando di fatto a coprire l’intero territorio nazionale.

Canale5 primo logo @ Davide Maggio .itSu queste basi, il 21 novembre 1980, nacque Canale5, frutto della fusione di 5 importanti emittenti del nord italia.

Le emittenti del network trasmettevano il segnale di Canale5 in differita di pochi minuti (normalmente da 1 a 3). Non a caso la prima serata della neonata emittente iniziava alle 20.25. Oltre a una questione di musicalità (alle 20.25 su Canale5), questa scelta faceva si che entro le 20.30 tutte le emittenti locali che trasmettevano il segnale potessero mandare in onda lo stesso programma.

Dopo la soluzione delle questioni tecniche, il problema principale era quello del riempimento dei palinsesti.

Già nel 1979 Telemilano aveva un quiz in prime time a diffusione regionale : I SOGNI NEL CASSETTO condotto, nemmeno a dirlo, da Mike Bongiorno. La seconda edizione del programma (nel 1980) fu il primo programma di Canale5 ad andare in onda in tutta la nazione.

Ecco i primi momenti del primo programma di Canale5.

CONTINUA A LEGGERE LA GRANDE AVVENTURA E GUARDA ALTRE VIDEO CHICCHE SU DM TV :


19
giugno

LE INTERVISTE DI DM : FABIO CANINO

Fabio Canino @ Davide Maggio .it

Nato a Firenze il 15 agosto del 1963, nella sua carriera professionale ha spaziato dalla radio al cinema, dal teatro alla televisione.

Come si legge sul suo sito ufficiale, è caratterizzato da slanci creativi e da una grande teatralità sia nella vita privata che nel sociale.

L’ascendente in Sagittario gli conferisce estroversione ed eccentricità ed una spiccata attenzione verso le novità.

Tutte questo abbiamo potuto apprezzarlo nel programma che l’ha consacrato al grande pubblico : Cronache Marziane,  programma cult della seconda serata di Italia1 che in tanti, oggi, rimpiangono.

Questo e molto altro è Fabio Canino che ha deciso di prendere parte alla TVina Commedia.

Buona Lettura


Fabio Canino è un personaggio sicuramente poliedrico. Attore di cinema, televisione e teatro, regista, scrittore, conduttore televisivo e radiofonico. In quale di queste vesti Ti senti più a Tuo agio?

Non esiste una veste in cui mi sento più o meno a mio agio. La differenza per me la fa un progetto che mi può  far sentire a mio agio o meno. Di qualunque mezzo si tratti.

I più attenti ti ricordano nel cast della seconda serie di Macao. Esperienza non troppo fortunata per Te. Quali sono stati i motivi dell’insuccesso delle Tue performances?

Non lo ricordo come un insuccesso, anzi! Pensa che rimandai di un anno la mia partecipazione alle Iene proprio per stare in compagnia di Gianni Boncompagni. Il mio ruolo non era come quello degli altri, ovvero il comico, io dovevo assolutamente improvvisare, avevo campo libero, potevo dire tutto ciò che mi passava per  la testa e mi sono divertito come un matto.

Come abbiamo detto, prima del debutto in video , eri un autore, attore ma anche regista teatrale di discreto successo. Come è avvenuto il passaggio dal teatro impegnato (La Tempesta di Shakespeare) alla televisione disimpegnata?

Regista solo per Fiesta! Il passaggio è stato dettato dalla “poco professionale” noia. Volevo e voglio fare solo che cose che mi divertono e che credo di saper far meglio. Mi ricordo le prime tournèe, quelle serie…finito lo spettacolo magari in un piccolo paesino di provincia, con colleghi molto più grandi di me, mi sentivo morire, la mia vita non finisce nello spettacolo, ma anche in quello che viene prima e dopo!

La Tua consacrazione si deve a Cronache Marziane, programma divenuto un cult che in tanti oggi rimpiangono. CM doveva essere condotto da Platinette che sarebbe comparso in vesti maschili ma avrebbe rinunciato al programma perchè gli autori avevano in mente di dare un’impostazione troppo gay, ragion per cui Tu eri più adatto. Che ne pensi?

Guarda non è vero, Platinette fece il provino e la puntata zero come anche Enrico Papi e Davide Mengacci. La verità che alla fine risultai il più giusto al format, come in tutti i provini c’è chi viene preso e chi no.  Questa storia del programma “troppo gay” mi fa ridere perché, diciamo, che la veste l’ho data dopo che ero stato preso quindi, eventualmente, gay lo è diventato dopo.

C’è un personaggio televisivo che proprio non sopporti?

Uno in particolare no

Durante le interviste spesso Ti domandano perchè Cronache Marziane sia stato chiuso nonostante lo straordinario successo (tra l’altro era già pronta una terza edizione). Sembra che coloro che Ti abbiano fatto questa domanda non siano riusciti a strapparti una risposta (cfr. intervista a Matinée con Max Giusti). Posso provarci anche io?

Purtroppo non posso rispondere e non perché non voglio ma molto più semplicemente perché non lo so! Chi dice che avesse troppo successo un programma di Italiauno condotto da uno sconosciuto rubando pubblico e consensi alle reti più importanti del gruppo, chi  dice che fossi (gay) troppo libero di dire e fare quello che volevo, chi dice che costasse troppo, che ne so…

Da cosa è stata dettata la decisione di lasciare l’azienda che Ti ha portato agli onori delle cronache (non solo di quelle Marziane)?

Semplicemente che era scaduto il contratto e che non c’erano proposte per me in quel momento valide e anche la curiosità di girare il mondo (televisivo) dove venivo invitato.

L’anno scorso hai condotto Frankenstein e durante un’intervista hai dichiarato di aver chiesto di condurre un programma che fosse il più lontano possibile da Cronache Marziane? Perchè?

Perché dopo Cronache Marziane mi sono state offerte decine di brutte copie dello stesso programma, ma se uno cambia deve cambiare veramente e fare la cosa più diversa per far vedere che puoi fare anche dell’altro.

Sei stato direttore artistico di Friendly Versilia, hai lavorato a molti progetti legati a Raffaella Carrà, sei stato autore e conduttore di Gay Tv. Non credi che la tua immagine rischi di rappresentare tutti quei clichè da cui molti membri della comunità gay sembrano volersi allontanare?

Assolutamente no! quella di cui parli è solo una piccola parte del mio lavoro e poi se io vado in televisione, ospite di un talk show, vado a dire la mia a 360°. Non ho mai partecipato ad una trasmissione in quanto gay. Ma in quanto gay con testa pensante, scusa sai…

A proposito di “lontananza” da Cronache Marziane, l’aver condotto un programma come Votantonio è stato dettato dalla voglia di cambiare e di non essere etichettato come conduttore di programmi ben precisi destinati ad un altrettanto ben preciso pubblico?

La parola etichetta mi fa rabbrividire anche se parli di quella del vino, figuriamoci se parli di personalità. No, per me i cambiamenti sono fondamentali, mi piace provare, cambiare, sperimentare in prima persona anche per quanto riguarda la scelta di programmi tv. A volte va bene a volte no…that’s life!

In relazione a Votantonio, cos’è che l’ha reso uno dei flop più eclatanti del prime time della Rai? Se tornassi indietro rifaresti quest’esperienza o è un’esperienza da cancellare?

Certo che lo rifarei  a condizione di fare come volevo io e soprattutto non in regime di par condicio per poter utilizzare politici veri. E poi, sinceramente, ti confesso…un flop fa curriculum!!! Non avevo mai visto la mia foto su tutti i giornali accanto a quella della Ventura, di Funari, della De De Filippi. Di Amadeus, Bonolis…

ProiettandoTi, invece, nel futuro saresti disposto a tentare nuovamente la conduzione di un programma diverso da quelli in cui siamo abituati a vederti e che, probabilmente, non sarebbero gli stessi senza la tua conduzione?

Secondo te?…ma certo!

Qual è l’esperienza televisiva in qualità di conduttore che ricordi con più piacere?

Cronache Marziane

E il collega o membro dello staff di un programma con cui hai lavorato meglio?

Ho risposto Cronache Marziane proprio perché c’era un bellissimo rapporto proprio con tutti quanti

A proposito di staff, che fine ha fatto Bambola Ramona?

E’ tornata mora e, soprattutto, è tornata una “terza naturale” di seno…

Quale programma Fabio Canino vorrebbe condurre e in quale programma gli piacerebbe prestare le sue doti autorali?

Condurre e scrivere l’Angelus, mi piacerebbe molto!!

Giorni fa il direttore di un noto mensile mi diceva d’averti incontrato in aeroporto. Attendevi, come tutti gli altri, in fila il tuo taxi. Il successo non ha cambiato Fabio Canino?

Ci mancherebbe altro!!! Ma scusa perché i vip non fanno la fila per i taxi?…mi devo informare meglio….

Cosa guarda Fabio Canino in Tv?

Tutto o quasi

Andiamo controcorrente. In Italia c’è la cattiva abitudine di non chiedere nulla della vita sentimentale di una persona che si dichiara omosessuale. Come se fosse un disonore. Per questo la domanda nasce spontanea. Fabio Canino è fidanzato? E se provassimo a svelare il nome?

Adoro questa cattiva abitudine…guarda non mi sentirai mai parlare della mia vita (vera) privata e chiaramente non perché sono gay ma proprio perché come diceva Raz Degan…quelli sono fatti miei!

Quando Ti rivedremo in tv?

Presto…

Grazie per aver partecipato alla TVina Commedia.





31
maggio

ANTICIPAZIONI PALINSESTI 2007/2008

Palinsesti @ Davide Maggio .it

Vi riporto un ottimo articolo di Paolo Martini per “La Stampa” (via Dagospia) che anticipa alcune novità dei palinsesti della prossima stagione.

E’ chiaro che non appena ne sarò in possesso, Vi darò ampi dettagli sulle prossime programmazioni autunnali.

Nel frattempo, ecco un’ottima infarinatura.

Per intuire come sarà l’autunno-inverno in tv, proprio mentre viene messo a punto il nuovo palinsesto Rai, basta guardare alle premesse di stagione. Per la serie le grandi novità, adesso vi beccate di nuovo Frizzi e Pupo. Già. In questi giorni usciranno di scena per la pausa estiva i due programmi più seguiti dal grande pubblico, e più ricchi di spot, ossia “L’eredità” e “Affari tuoi”. E verranno sostituiti con due titoli da sperimentare come “Reazioni a catena” e “Identity. Dove si cimenteranno appunto i redivivi Frizzi e Pupo. Sic.

Addirittura, per il nuovo giochino di parole dell’ex cantantino piccino-picciò, si mettono insieme la mega-maxi-multinazionale Sony e la Magnolia di Giorgio Gori e De Agostini, un terzo e un terzo. Ci sarà anche un terzo di Rai nel motore, perché poi qualcuno i programmi li deve pur fare materialmente. Come avete capito subito, Giovanni Minoli e tutti gli altri pochi uomini di lungo corso della tv che hanno tentato di aprire una polemica contro i format, vivono in un altro Paese.

Raiuno a tutto Endemol – Naturalmente, se “Reazioni a catena” lega cotanti marchi, “Identity” è Endemol. Come due importantissime produzioni di prima serata dell’autunno di Raiuno: “Il Treno dei desideri”, con Antonella Clerici aspirante nuova Raffaella Carrà; e il nuovo “Fenomeni” con l’inossidabile Baudo, che doveva avere al suo fianco Veronica Pivetti e invece sta cercando ancora un partner (qualcuno sogna Flavio Insinna).

“Fenomeni” viene dalla Bbc e mette in scena il confronto tra generazioni, tra la tv di ieri e di oggi. Ma per Baudo, il volto più fresco del varietà Rai, non è finita così: in attesa di ricevere ufficialmente l’inevitabile reincarico per Sanremo 2008, StraPippo una volta al mese farà anche un rotocalco per raccontare alla sua maniera il passato.

Su Raiuno resta aperta l’incognita, si fa per dire, della terza produzione di varietà: tornerà l’eterno Ballando sotto le stelle o no? Bibi Ballandi e Milly Carlucci per rifare il solito show ballerino hanno posto la richiesta ultimativa alla Rai di avere a disposizione la montagna di soldi indispensabile ad allestire un cast all’altezza, con ospiti di richiamo, come fu, per dire, Maradona.

Gori super-raccomandato – In alternativa c’è ancora la Magnolia di Gori, bravissimo anche a non farsi criticare per la sequela di piccoli grandi flop (certo, non è la mosca bianca dei produttori italiani alle prese con la crisi della tv). Magnolia è molto considerata nel centrosinistra che conta, e ha proposto un nuovo show con il titolo all’altezza della considerazione: “SuperRaccomandati”. Per chi ha letto la proposta sarebbe una specie di “Ciao Darwin” versione light.

Tanto quello originale, il trash-people-show che ha laureato Paolo Bonolis, lo riproporrà Canale 5, sempre per la serie «novità!». Vedremo dunque anche su Raiuno, per esempio, la squadra dei muratori con regolare Vip, che sfida quella dei parrucchieri, sempre capitanati dal Vip di turno? Domanda da brivido, ma è più facile che alla fine rivedremo “Ballando” con Ballandi e Carlucci, che dovrebbe addirittura salvare Miss Italia dall’imbarazzante scontro tra l’organizzatore Mirigliani e Raiuno per la candidatura di Simona Ventura.

Striscia il supershow – Già, perché non è finita con le sorpresone: altro che nuovo “Musichiere” e Raiuno, Ventura torna al caldo riparo de L’Isola dei famosi. E dire che «Crederci sempre, arrendersi mai!» è il suo strillo-motto di guerra in tv, al punto di annunciarci addirittura un libro per Mondadori con il titolo di cui sopra. Si vede che non ci credeva, alla prima rete e ha preferito arrendersi di nuovo al duo Gori-Marano. Questa sulla carta è la nuova Rai, salvo varianti politiche sempre possibili, con l’assemblea convocata per il 6 giugno e il vertice che traballa.

E sempre sul filo delle straordinarie novità, per il prime-time autunnale Canale 5 cala un poker d’assi: oltre al già citato Bonolis di nuovo darwinista, tornano Maria De Filippi postal-lacrimevole, le gag generazionali di “Zelig” e addirittura “Striscia la notizia” per sei puntate speciali in versione show. S’intravede il tentativo non solo di dare la spallata contro la Rai ma anche di ridimensionare Italia 1: si parla persino di una deportazione delle “Iene” in terza serata, ma alla rete restano pur sempre i telefilm più forti.

La guerra dei super-ospiti – Tutta una bagarre a parte, riguarda infine i nomi di grido da mandare in scena come comparse. Una guerra che vedrà al solito stravincere Maria De Filippi e il suo “C’è posta per te”, che l’anno scorso ha potuto vantare ospiti come John Travolta e Nicole Kidman, e ancora si favoleggia sui loro cachet in dollari, nonché mezza nazionale di calcio, da Gattuso e Totti in giù, pesati sul mercato addirittura tra i 150 e i 200mila euro! Il trend evidente è segnato anche dalle volontà di tanti protagonisti di talento, che vogliono tenersi fuori dalla mischia televisiva. Ma di questo conviene riparlare a parte.

[I link inseriti nell'articolo non fanno parte dell'articolo originale]


17
marzo

MOMENTI DA (NON) DIMENTICARE : BENIGNI DALLA CARRA’

Sabato è tempo di… Momenti da (NON) Dimenticare della Televisione Italiana, quanto meno su davidemaggio.it!

Questa volta ho pensato di riproporVi la storica gag di Roberto Benigni che, dopo aver immobilizzato sul palco una divertita Raffaella Carrà, illustrava i vari modi in cui veniva chiamato l’organo sessuale della donna!

Era il 1991 e a Fantastico successe questo …





25
febbraio

L’AMORE DI RAFFAELLA CARRA’

Amore (Raffaella Carrà) @ Davide Maggio .it

Penso che sia fuori discussione mettere in dubbio la professionalità di un’artista eccellente qual è Raffaella Carrà. Una di quelle artiste vecchio stampo che ha meritato lo straordinario successo riscosso negli anni senza necessitare di repentini “condoni” di gavetta e non dovendo puntare, come gran parte delle attuali “colleghe”, sull’accaparramento selvaggio delle copertine dei giornali scandalistici o di foto “coronesche”.

Un tempo serviva principalemente quell’elemento che oggi sembra l’ultimo requisito necessario per approdare all’agognato piccolo schermo : il talento!

Se questo è vero, c’è anche da dire che un grande professionista, in quanto tale, deve esser pronto ad accettare delle possibili sconfitte.

Ma la Carrà, ultimamente, sembra non voler proprio accettare una sconfitta che, a mio parere, è sotto gli occhi di tutti.

Sta facendo, infatti, tanto rumore per… Amore, il programma andato in onda lo scorso anno che si proponeva di favorire l’adozione a distanza.

Un Nobile fine assolutamente condivisibile ma che, televisivamente parlando, non era riuscito ad attrarre l’attenzione dei telespettatori.

Amore si è rivelato un programma di una noia più unica che rara oltre a non essere riuscito a riscuotere quel successo, in termini di pubblico, in cui tanto credeva e sperava la Carrà.

Per questi motivi, e con tutte le ragioni di questo mondo, il direttore di rete, Fabrizio Del Noce, ha lasciato in panchina l’ispanica soubrette che si è vista recapitare un secco “no” per la seconda edizione del programma.

Raffaella, però, pare non volersi dare pace e sta portando avanti una battaglia che, a mio parere, non ha motivo d’essere.

Ritengo, infatti, del tutto sbagliato portare avanti campagne di questo tipo nel posto sbagliato.

Mi spiego meglio. Sino a quando si tratta di sensibilizzare l’opinione pubblica su determinati argomenti, non posso che essere d’accordo in tutto e per tutto e la televisione rappresenta, forse, il mezzo migliore per raggiungere l’obiettivo. Quando, invece, si punta sulla spettacolarizzazione di situazioni che di spettacolare hanno ben poco, inizio a non essere d’accordo e la televisione si trasforma in uno strumento pericoloso.

Non metto in dubbio i lodevoli fini che l’inventrice del Tuca Tuca si era riproposta di raggiungere con Amore ma non credete che il sabato sera sia eccessivo e, soprattutto, fuori luogo?  

A Voi, l’ardua sentenza!

Amore
Si
Un’edizione basta e avanza!
Non So
Questo tipo di “campagne” si fa da un’altra parte

Current Results