Giancarlo Magalli - Mi gioco la Nonna
E’ pronto a riappropriarsi della prima serata di Rai 1 dopo un’assenza di oltre due lustri. Giancarlo Magalli, ironico presentatore della celebre Piazza di Michele Guardì, si gioca la nonna sull’ammiraglia della Tv pubblica. Questo venerdi, infatti, dopo la fortunata esperienza di Tale e Quale Show, Rai 1 vedrà Magalli, accompagnato da Debora Salvalaggio e Elisa Silvestrin, cimentarsi in un game show in prima serata: Mi Gioco la Nonna, formato tedesco ma adattamento tutto italiano che il conduttore racconta a DM, senza omettere alcuni interessanti ‘dietro le quinte’ sulla nostra televisione.
Ultimamente, Giancarlo Magalli contro tutti…
In parte sono stato frainteso perchè alcune cose non le ho proprio dette.
Ad esempio?
Non ho mai detto che Max Giusti non va bene nell’access prime time. Avevo detto che dopo l’andata via di Bonolis, Affari Tuoi si era ripreso con l’arrivo di Insinna prima e Giusti poi. Quindi, esattamente il contrario. Di Del Noce ho detto quello che dico sempre e cioè che quando è arrivato ha esercitato il suo diritto di non farmi lavorare. Però i miei programmi, che con me andavano bene, affidati ad altri sono stati chiusi uno dopo una puntata, l’altro dopo due.
Quali?
Fantastica Italiana e i Cervelloni. Il primo fu dato a Lopez e venne chiuso dopo una puntata; il secondo fu dato a Simona Ventura con un altro titolo (Colpo di Genio, ndDM) e dopo due puntate fu chiuso anche quello. Forse era meglio se continuava a farli fare a me. Mi sono sempre limitato a dire questo. Che poi a Del Noce riconosco anche di aver fatto delle scelte positive, come la rivalutazione della Clerici che all’epoca era bistrattata e tenuta un po’ in seconda fila. Ricordo, ad esempio, un programma delizioso, Campioni per Sempre, andato in onda nel 2000 nel quale la volli vicino perchè ne sapeva di sport. E ricordo anche che poco prima di andare in onda la chiamarono per dirle che le avrebbero tolto un programma al quale teneva molto. Insomma, la trattavano così. Del Noce ha avuto anche la benemerenza di insistere su Giletti che si è portato da Rai 2 a Rai 1 sino ad arrivare all’Arena che è diventato un bel programma, che lui fa benissimo. Quindi non è che Del Noce abbia sbagliato tutto ma le prime scelte che fece, appena approdato a Rai 1, di far fuori me, Baudo, Frizzi e la Carrà non è che siano state premiate. Baudo l’ha dovuto riprendere per fare Sanremo che era andato malissimo senza di lui; Frizzi l’ha dovuto riprendere e gli ha fatto fare ‘I Soliti Ignoti’ e con la Carrà ci sono state delle trattative che non hanno dato risultati. A me, su spinta di altri, mi furono date quelle 5 miserabili puntate di Mister: un programma senza lancio, senza una riga sui giornali, senza preavviso e la gente si ritrovò nell’access qualcosa di difficile da capire che si scontrò con il debutto di Ficarra e Picone a Striscia la notizia. Loro fecero il 29%, ma io feci il 24%, un risultato ricordato come una disfatta ma oggi pagherebbero oro per fare quei risultati.
Frizzi, Carrà, Baudo e te. Con l’esclusione di Frizzi, siete di personaggi difficili con i quali trattare…
Fabrizio è anche troppo accondiscendente. E’ tornato e si è messo a disposizione; ha fatto bene I Soliti Ignoti e per la sua generosità gliel’hanno spremuto come un limone. E’ aziendalista, generoso, anche se a volte è meglio essere un po’ più duri. Baudo lo capisco perchè a volte faccio degli errori che richiamano i suoi; Pippo è la televisione, è lì da 50 anni, ha fatto tutto, ha visto tutto, sa tutto… certe volte le trattative con gente appena arrivata nei posti di comando, che sa meno di lui ma che a volte ha una certa arroganza, lo infastidiscono. E quindi risponde, si fa dei nemici. E’ una cosa che in piccolo riesco a fare anche io (sorride, ndDM).
In piccolo? La tua è un’ironia che sa far male…