Luigi Di Maio



24
gennaio

Mezz’ora in più, Di Maio scivola sul congiuntivo. Il suo staff: «Nessun errore, forma ammessa» – Video

Luigi Di Maio, Mezz'ora in più

è scivolato sul congiuntivo in diretta su Rai3, costringendo il suo staff ad intervenire. Durante la sua intervista a , oggi il Ministro degli Esteri è incappato in un utilizzo formalmente non corretto di una forma verbale: la svista sulla consecutio temporum non è sfuggita ai telespettatori più attenti.




19
febbraio

Fuori dal Coro, Vittorio Feltri senza freni contro Di Maio: «Non sa un caz*o e continua a romperci i cogl*oni!»

Vittorio Feltri

senza peli sulla lingua. E senza freni. Ospite a , su Rete4, ieri sera il giornalista ha infierito su Luigi Di Maio (e poi sulle Sardine) con quella intemperanza lessicale che ormai gli consente di esprimere giudizi privi di vincoli di contegno. A far sorridere, la naturalezza con cui il direttore ha menato i propri fendenti.


29
ottobre

Maurizio Costanzo Show: Di Maio, Sgarbi e Platinette tra gli ospiti della prima puntata

Maurizio Costanzo Show

Maurizio Costanzo Show

Il Maurizio Costanzo Show torna nella seconda serata di Canale 5. Il nuovo ciclo di puntate del talk show condotto da 37 anni da Maurizio Costanzo partirà eccezionalmente questa sera dopo la replica del film Titanic, di cui sarà trasmessa la prima parte (la seconda domani).





27
febbraio

diMartedì, Floris in barba a Di Maio: «Ecco come si può imbrogliare con il reddito di cittadinanza» – Video

Giovanni Floris, dimartedì

L’appello di Luigi Di Maio contro i “libretti d’istruzione” televisivi su come aggirare il reddito di cittadinanza è stato disatteso in men che non si dica. A contraddire per primo il vicepremier è stato Giovanni Floris, che ieri sera a diMartedì ha proposto un servizio proprio sulle modalità per aggirare i paletti fissati dalla misura governativa. Il giornalista ha anche citato l’esponente pentastellato, sfidandolo deliberatamente sul punto.


11
febbraio

Sanremo, Di Maio: «L’anno prossimo vincitore scelto solo dal televoto»

Luigi Di Maio

Quando le urgenze del Paese chiamano, Luigi Di Maio risponde. All’indomani della vittoria di Mahmood al Festival di Sanremo 2019, il vicepremier è intervenuto in prima persona per dire la sua sulle polemiche che hanno accompagnato il verdetto finale della kermesse. In riferimento alle discussioni sull’eccessivo peso delle giurie, che hanno di fatto ribaltato le preferenze del pubblico, l’esponente pentastellato ha ipotizzato che il prossimo anno il vincitore possa essere scelto con il solo televoto. L’«uno vale uno» in salsa sanremese. 





14
dicembre

Di Maio: «In Rai c’è un caso Fazio. Serve buon senso nelle retribuzioni». Il conduttore risponde

Fabio Fazio, Luigi Di Maio

Certo che c’è un caso Fazio in Rai“. Parlando in Commissione di Vigilanza, non usa giri di parole e innesca l’ennesimo botta e risposta sul compenso del conduttore di Che tempo che fa. Interrogato sull’argomento, il vicepremier è tornato all’attacco del presentatore ligure – già in passato oggetto di critiche da parte dei Cinquestelle – ed ha chiesto ai vertici di Viale Mazzini di intervenire sul tema delle retribuzioni e su quello delle società di produzioni esterne. Impallinato dall’esponente di governo, ha risposto al Ministro.


29
luglio

Marcello Foa Presidente Rai: le opposizioni sono contrarie. Nomina a rischio

Marcello Foa

Tutti contro . La strada che deve portare il giornalista alla Presidenza Rai (ruolo per cui è stato designato dal governo) si sta rivelando piena di ostacoli. E tutto potrebbe saltare già nelle prossime ore. La nomina in questione dovrà ottenere l’ok da parte della Commissione di Vigilanza con il voto dei 2/3 dei componenti, quota che tuttavia rischia di non essere raggiunta. I partiti d’opposizione, infatti, hanno annunciato battaglia e non intendono avallare l’approvazione al Presidente incaricato.


25
luglio

Rai, Pd all’attacco sulle nuove nomine. Di Maio: «Noi facciamo i casting, quelli di prima mettevano i loro compari»

Luigi Di Maio

La nomina dei nuovi vertici Rai diventa materia di scontro politico. Dopo l’incontro tenutosi ieri sera a Palazzo Chigi e conclusosi con un provvisorio nulla di fatto, il Pd è passato all’attacco accusando il governo di “spartizione selvaggia” sul servizio pubblico e invitando la Commissione di Vigilanza a monitorare la situazione. La replica del vicepremier non si è fatta attendere.