Stavolta non s’è riuscita a trattenere Barbara D’Urso. I TeleRatti 2010 sono ormai terminati da un mese abbondante, ma i vincitori continuano ad essere stuzzicati con qualsiasi giornalista si ritrovino a confrontarsi. Risalgono a sabato scorso due interviste rilasciate dalla Bislacca di Cologno nelle quali è puntualmente arrivata - manco a dirlo - la fatidica domanda sul “plebiscito popolare” che l’ha vista trionfare come il peggio della stagione televisiva appena terminata.
Proprio due interviste nelle quali si sarebbe dovuto “celebrare” il nuovo esperimento in partenza questo pomeriggio “A Gentile Richiesta” su Canale5. Vuole commentare i teleratti che le sono piovuti addosso? - chiede Pricolo per il Giornale alla D’urso, che replica - ”Sono contenta di essere servita agli ideatori del premio a ottenere visibilità. Spero di farlo ancora.“
Cara Barbara, è pur vero che la vanità – forse – è il mio peggior difetto, ma sin da quando è nato questo blog, quattro anni or sono, l’obiettivo è stato principalmente uno: far informazione con tutti i sacri crismi e dar voce, per la natura stessa dello strumento utilizzato, a tutti coloro che, alla fine della fiera, telecomando alla mano, sanciscono il successo o l’insuccesso di chi, come te, ha la fortuna di essere in video. I TeleRatti non sono nient’altro che questo: un consiglio dei telespettatori su ciò che il piccolo schermo offre loro in pasto quotidianamente.
E a quanto pare ne eri ben consapevole lo scorso anno quando, orgogliosa, esibivi a Pomeriggio Cinque un TeleRatto speciale (qui il video) che la mia redazione ti aveva assegnato per il nuovo contenitore pomeridiano di Canale5. Uno degli unici due premi in positivo che avevamo voluto assegnare e che non esitavi a definire “premio serio“. Ma hai trascurato un piccolo particolare. Se il premio dello scorso anno, per sua definizione, era “speciale”, l’ordinarietà prevede, invece, com’è accaduto quest’anno, che siano critica ma soprattutto i telespettatori naviganti a decretare i vincitori. Per assurdo, dunque, non solo la mia redazione ed io poco c’entriamo con i risultati finali ma, ancor più assurdamente hai manifestato il tuo disappunto proprio sulle pagine di alcune tra le testate i cui giornalisti hanno contribuito a determinare le nominations dei TeleRatti 2010.