Donatella Aragozzini



17
maggio

TELERATTI 2011: ECCO LA GIURIA DI QUALITA’.

TeleRatti 2011, la Giuria di Qualità

Ancora qualche giurato in più rispetto alla giuria della quarta edizione. I TeleRatti 2011 riescono a metter insieme una straordinaria giuria di qualità che rappresenta il vero orgoglio di questa manifestazione. (Quasi) Tutti i principali quotidiani nazionali hanno uno o più rappresentanti che contribuiscono a premiare il peggio della stagione televisiva in dirittura d’arrivo.

Sono loro che stanno passando al vaglio le vostre segnalazioni per stilare con i loro voti le nominations di categoria che conosceremo domani (per il regolamento completo clicca qui) quando – con l’apertura ufficiale della quinta edizione – la palla passerà nuovamente ai lettori per votare (sino al 22 Maggio prossimo) ed eleggere i vincitori dei TeleRatti 2011.

Nel frattempo siete curiosi di conoscerli? Ecco i magnifici 30 o, se preferite, i 30 fantastici giurat(t)i dei TeleRatti 2011.

1. Donatella Aragozzini – Giornalista freelance, si occupa di televisione dal 2003, principalmente nelle pagine degli spettacoli del quotidiano Libero. Ha collaborato in passato con testate nazional-popolari e di settore e ha fatto parte dell’Accademia di Garanzia del Premio Regia Televisiva, l’Oscar della tv.

2. Valeria Braghieri – Milanese, inizia a collaborare con L’Indipendente di Feltri nel 1992 per poi passare a Il Giornale. Nel 2000 è stata assunta a Libero, dove è diventata caposervizio degli Spettacoli e poi vicecaporedattore. Collabora con il settimanale A di Maria Latella e, dal 1° febbraio 2010, è a Il Giornale dove attualmente è Vice Caporedattore attualità;

3. Marida Caterini – Giornalista, critico tv per il Tempo. Collabora anche ad altre testate;

4. Maurizio Caverzan – Inviato de Il Giornale;

5. Alessandra Comazzi – Critico televisivo de La Stampa;

6. Piero Degli Antoni – Nato a Bergamo nel 1960, è attualmente cronista e critico televisivo per il QN (Giorno-Carlino-Nazione). Inizia la carriera nel 1978 come cronista di nera e giudiziaria per “Il Giornale di Bergamo”, successivamente è stato tra i fondatori di “Bergamo Oggi” e di “Il Giornale di Bergamo Oggi”. Nel 1984 è passato al “Giorno” dove, dal 1987, si occupa di spettacoli e in particolare di televisione. Il primo programma di cui ha scritto è stato il “Fantastico” di Pippo Baudo con Lorella Cuccarini e Alessandra Martines, roba da archeologia. E’ sicuramente tra i giornalisti italiani che, purtroppo per lui, da più tempo trattano di televisione. Ha scritto sette romanzi per Bompiani, Fazi, e Rizzoli. L’ultimo, “Quel che non è stato”, è stato pubblicato da Feltrinelli;

7. Luca Dondoni – Giornalista musicale, voce storica della radiofonia italiana, noto volto televisivo. Ha collaborato con “Rockstar”, “Tuttifrutti”, “Musica & Dischi”, “Harper’s Bazar”, “Vogue”, “Amica” e “GQ”. Dal 1987 scrive per “La Stampa” come redattore esperto di musica e televisione in forza alle pagine spettacoli;

8. Enrica Fantoni – Frontpage Manager Yahoo! italia;

9. Renato Franco – Milanese, classe 1970, lavora per la redazione Spettacoli del Corriere della Sera e ahilui si occupa di televisione. Cerca di guardarla meno che può, tanto se si perde qualcosa c’è YouTube;

10. Silvia Fumarola – Giornalista, La Repubblica;

11. Paolo Giordano – Scrive di musica leggera sul Giornale. Vive a Milano e ha sempre il volume alto, anche quando ha la televisione accesa.

12. Emanuela Grigliè – Giornalista professionista, torinese, inizia a collaborare nel 1998 con il Corriere di Como dove si occupava di sport e cronaca locale. Nel 2000 arriva a Italia Oggi, dove scrive di media e pubblicità, e nel 2001 viene stata assunta a City, free press di Rcs, dove attualmente cura le pagine nazionali degli spettacoli;

13. Andrea Laffranchi – Classe 1969, nato sull’altro ramo del lago di Como (quello di George), appesa al muro la laurea in Bocconi si è infilato in testa delle cuffie e dal 1998 scrive di musica e tv per il Corriere della Sera. Molti lo credono un rock-snob, ma anche lui ha qualche scheletro nell’armadio. Vive a Milano, non vede l’ora di portare sua figlia Cecilia ai concerti rock;

14. Sauro Legramandi – Vice Caporedattore di News Mediaset – desk centrale di Tgcom.it;

15. Maria Giovanna Maglie – Editorialista di Libero;

16. Angela Majoli – Capo redattore aggiunto redazione cultura e spettacoli, ANSA;

17. Paolo Martini – Giornalista, cura la rubrica Parole per il settimanale Chi; è consulente editoriale del Sole 24 Ore per il mensile IL;

18. Valeria Massarelli – Giornalista, collaboratrice dell’AGI dal 2007. Si occupa di spettacoli, musica e televisione ma anche di politica e cronaca sindacale;

19. Alessandra Menzani – Vice Capo Servizio Spettacoli, Libero;

20. Marco Molendini – Critico televisivo e firma storica de Il Messaggero, giornale per il quale per 15 anni è stato caporedattore degli spettacoli;

21. Guglielmo Nappi – Capo Servizio di Leggo, responsabile di attualità e di Leggo.it;

22. Leandro Palestini – inizia la propria carriera in radio con “Ennio Flaiano e il cinema” e si fa apprezzare in qualità di scrittore di sceneggiati radiofonici come “Epigon”. In televisione ha collaborato a “Storie dell’altra Italia” con Minoli e “Italia Sera”. Approda alla carta stampata come collaboratore de Il Messaggero, dapprima per la terza pagina (dal 1980 al 1987) e successivamente alla Cronaca. I cinque anni successivi li dedica alla redazione cultura e spettacoli dell’AGL. Da oltre 20 anni si occupa di spettacoli per La Repubblica.

23. Patrizia Pertuso – lavora per il quotidiano Metro da 10 anni, prima nella redazione romana, poi in quella milanese. Oltre ad occuparsi di spettacoli, cura la rubrica settimanale “Sipario” per la recensione e critica di spettacoli teatrali e la campagna “Di Metro Mi Fido” contro l’abbandono degli animali;

24. Ornella Petrucci – napoletana, è giornalista professionista. Lavora per l’agenzia stampa Il Velino nella redazione spettacoli. Scrive tutti i giorni di ascolti tv, ma la sua penna spazia dal piccolo al grande schermo, occupandosi anche di teatro e musica. Tra le sue passate esperienze professionali la rivista “Spazio Casa” (dove scriveva di arte), TeleLombardia e la bellissima avventura del quotidiano specializzato in media e spettacoli “.Com”. Ha pubblicato un libro di poesie, “Pensieri sparsi”;

25. Laura Rio – Capo Servizio Cultura e Spettacoli, Il Giornale;

26. Gabriella Sassone – Giornalista professionista, collabora da anni con DagoSpia e Diva e Donna;

27. Francesco Specchia – Giornalista e scrittore, direttore della Collana Editoriale MediaMursia;

28. Carlo Tecce – Giornalista, Il Fatto Quotidiano;

29. Michele Traversa – Giornalista esperto di spettacolo e turismo, ha fatto della passione per il viaggio e lo spettacolo una professione. Collabora con le principali riviste del settore, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche. E’ direttore responsabile ed editore del quotidiano on line LSD Magazine con sede in Italia ed in Inghilterra;

30. Maria Volpe - Giornalista, Corriere della Sera.




27
giugno

INTERVISTA A CARLA GIOMMI, EX COMPAGNA DI GEORGE LEONARD: PENSO DI ESSERE UN’ICONA PER LE DONNE. LA PROPOSTA DI MATRIMONIO A CARMELA? SECONDO ME C’ERA QUALCOSA DIETRO…

Catapultata all’attenzione dei media per le infedeltà del suo compagno, George Leonard, davanti alle telecamere del Grande Fratello, Carla Giommi ha deciso di uscire allo scoperto e raccontare la “sua” verità. Lo fa nell’intervista che ci ha rilasciato, e più approfonditamente in un libro dal titolo “Carla Giommi si racconta – La mia vita senza George Leonard”, scritto in collaborazione con Donatella Aragozzini, giornalista del quotidiano Libero. In un mondo in cui tutti aspirano ad esserci sempre e comunque, DM ha deciso di incontrare una donna che della notorietà avrebbe fatto volentieri a meno, a differenza del suo ex compagno, “punito” con tre TeleRatti proprio per l’eccessivo protagonismo. Una valanga di premi sottolineata anche nella prefazione del libro. Carla ha così pensato di raccontarci i perchè del suo libro, il suo attuale rapporto con il padre di suo figlio e non ha mancato di precisare alcune cose dette sul suo conto. Come quando Barbara D’Urso la voleva in trasmissione…

Carla perché un libro?

L’idea di un libro nasce dalla mia personalità. Il fatto di dover andare in televisione mi ha creato imbarazzo, è una situazione che non sono ancora abituata ad affrontare, mentre l’idea del libro è stata positiva. Ho potuto dire tante cose, rispondere anche a delle domande senza interloquire con nessuno e senza imbarazzo.

Qual è la cosa che più ti stava a cuore ribadire?

Sono state dette tante cose, senza che io potessi rispondere. E’ stato detto che volessi apparire, che chiedessi chissà quanti soldi per andare nelle varie trasmissioni, quando in realtà non ho mai preso un centesimo. Sono andata per dire la mia, sono stata tanto senza parlare e sul mio conto si è detto di tutto e io non ho voluto o potuto intervenire. Le volte, invece, che sono intervenuta in tv è stato solo per difendere la mia persona.

Riguardo, invece, all’Associazione che vorresti fondare  in favore delle vittime mediatiche, cosa ci puoi dire?


10
maggio

MASSIMO GILETTI VS BARBARA D’URSO: “LO SCONTRO PAGA IN ASCOLTI, MA POI TI PORTI A CASA IL TELERATTO…”

[Donatella Aragozzini per il quotidiano Libero] Il re della domenica? Senza dubbio Massimo Giletti. Nel pomeriggio festivo, che quest’anno ha visto l’esordio di “Domenica Cinque” e il fallimento del segmento affidato a Baudo, “L’Arena” – che si conclude oggi con una puntata dedicata al tema del burqa – si è confermata il programma più seguito della sua fascia, sfiorando i quattro milioni di spettatori e il 22,7% di share media.

Un trionfo, non c’è che dire.

«Il programma è andato oltre ogni previsione, è stato un risultato inaspettato perché quest’anno è stato molto più lungo e abbiamo avuto un cambiamento di orario, un nuovo direttore e, soprattutto, una nuova avversaria molto agguerrita, la D’Urso, che ha anche cercato di andare sulla nostra strada».

Senza riuscirci, però…

«Barbara è stata brava a reggere un programma in diretta per così tante ore, ma il talk è difficile da gestire e dal mio punto di vista non è positivo accendere il dibattito in modo violento su certi temi già di per sé caldi come l’Islam o l’omosessualità, se butti benzina è normale che scoppia l’incendio. Lo scontro paga in ascolti, ma poi ti porti a casa il TeleRatto…».

Tra le puntate di questa stagione, quale le ha dato più soddisfazione?

«Quelle in cui sono riuscito a far commuovere persone abituate alle interviste, come Banfi e Lippi: vuol dire che abbiamo centrato l’obiettivo dell’emozione. Quest’anno abbiamo fatto un passo indietro, abbiamo voluto puntare più sul confronto ed è stata una scelta vincente, perché abbiamo vinto 30 puntate su 32».

Nella prossima edizione su cosa punterete?