Sergio Zavoli



1
novembre

Rai: gli studi di Via Teulada saranno intitolati ad Antonello Falqui, la “Sala degli Arazzi” a Sergio Zavoli

Antonello Falqui

Antonello Falqui

Nel corso del consiglio di amministrazione della Rai, riunitosi ieri a viale Mazzini e presieduto da Marcello Foa alla presenza dell’amministratore delegato Fabrizio Salini, si è deciso di rendere omaggio a due importanti figure che hanno contribuito all’affermazione e al successo della tv di Stato sul fronte dell’intrattenimento e del giornalismo: Antonello Falqui e Sergio Zavoli. Al regista verranno intitolati gli storici studi di via Teulada, al giornalista sarà invece intitolata la “Sala degli Arazzi” di Viale Mazzini.




5
agosto

Sergio Zavoli è morto. Rai1 lo ricorda in prima serata con Monica Maggioni

Sergio Zavoli

Raccontò l’Italia del Dopoguerra, diventando egli stesso protagonista politico, intellettuale e televisivo del Paese. E fu anche Presidente della Rai, l’azienda che oggi piange la sua scomparsa definendola una “perdita incolmabile”. si è spento all’età di 96 anni. Nato a Ravenna nel 1923, ma riminese d’adozione, iniziò da giovanissimo la carriera di giornalista, costellata da incarichi e riconoscimenti prestigiosi.

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9
gennaio

CORRADINO MINEO CANDIDATO PD COME CAPOLISTA AL SENATO. MONICA MAGGIONI IN POLE PER RAI NEWS

Corradino Mineo

Sarà una campagna elettorale sorprendente, ci avevano detto. E in effetti, con l’avvicinarsi del voto, i colpi di scena sono all’ordine del giorno: è di ieri la notizia che il giornalista Corradino Mineo sarebbe stato candidato dal Pd come capolista al Senato per la Regione Sicilia. Il direttore di RaiNews 24, da sempre considerato vicino alla sinistra, è dunque pronto a sostenere la causa di Pierluigi Bersani, nella prospettiva di approdare in Parlamento.

Da responsabile dell’informazione no-stop del servizio pubblico ad esponente della lista democratica in Sicilia, Mineo dovrà fare inevitabilmente i conti con alcuni motivi d’opportunità professionale e dovrà abbandonare la direzione della testata da lui diretta dal 2006. Secondo Prima comunicazione il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, per la direzione di Rai News, ha deciso di puntare su Monica Maggioni, caporedattore degli Esteri del Tg1 (la nomina deve essere ora votata dal Cda). Di recente, Mineo si era opposto alla fusione della testata all news con Televideo, promossa dell’ex DG Rai Lorenza Lei, e in diretta si era anche lamentato per la mancanza di un adeguato supporto tecnico al suo tg.

Da ricordare, anche una sua uscita dal retrogusto vagamente politico: “temo che nell’ultimo periodo le nomine in Rai siano state fatte da Marina Berlusconi. Il premier al massimo si occupava personalmente di alcune scelte, come per esempio quella di Minzolini.“, disse. Non è la prima volta che un giornalista di punta della Rai si lancia in politica, nella compagine democratica.





4
gennaio

PAR CONDICIO, SERGIO ZAVOLI ACCUSA: “SGARRO PALESE E GRAVE”. SALTA L’OSPITATA DI MONTI DA GILETTI

Mario Monti, Unomattina

Più che il Professore, stavolta Mario Monti è sembrato Pierino la peste. Zitto zitto, sobrio sobrio, nel giro di venti giorni il premier uscente si è fatto ospitare per ben due volte a Unomattina, proprio all’inizio della campagna elettorale. Tale situazione, però, non è passata inosservata al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli, che ieri avrebbe tuonato: “dobbiamo chiarire con l’azienda se i direttori di reti o di testate decidano da soli chi invitare“, parlando di “atteggiamento recidivo e inquietante” e lamentando uno sgarro alla par condicio “palese e grave.

Sull’onda delle parole pronunciate dal Presidente dell’Authority, il quale – va precisato – non si è mai riferito esplicitamente al Premier, è saltata l’intervista che Monti avrebbe dovuto rilasciare a Massimo Giletti nel corso de L’Arena di domenica prossima, 6 gennaio. Le dichiarazioni di Zavoli sono state rilasciate durante la seduta della commissione di Vigilanza, che ieri ha approvato a larghissima maggioranza la delibera sul regolamento per l’applicazione della par condicio sulle reti Rai, apportando ad essa alcune modifiche. Tra le più significative applicate alla bozza iniziale, la cancellazione del “diritto di tribuna finale” a Monti in quanto premier uscente.

Nella delibera della Vigilanza è stato inoltre meglio specificato l’ambito di intervento concesso a chi ha un ruolo istituzionale ed è allo stesso tempo candidato. Da parte sua, Zavoli ha anche ricordato i contenuti della lettera da lui inviata al DG Rai Gubitosi (con relativa risposta) in cui si raccomandava di garantire una situazione di equilibrio anche nella fasce antecedente alla presentazione delle liste, secondo quanto indicato dalla delibera del 2008 sulla par condicio e dall’atto di indirizzo del 2003.


28
dicembre

MONTI PRONTO ALL’ATTACCO IN TV. IN RAI GUBITOSI STOPPA BERLUSCONI: SPAZIO ANCHE AD ALTRI LEADER

Mario Monti

Come si cambia per non morire (politicamente). Vi ricordate i tempi in cui Mario Monti centellinava le proprie apparizioni televisive e dribblava con nonchalance i microfoni dei giornalisti? Vecchia storia: oggi è cambiato tutto. Dopo l’annuncio della sua “ascesa” in campo, infatti, il Professore avrebbe radicalmente cambiato atteggiamento nei confronti dei media. Secondo i ben informati, ora il premier dimissionario sarebbe addirittura pronto a far scattare una controffensiva mediatica senza precedenti (per quanto lo riguarda, s’intende), con l’obiettivo di presentare agli italiani i contenuti e le eventuali prospettive elettorali della sua Agenda.

Si dà però il caso che presto entrerà in vigore la tanto invocata par condicio, e che Monti – non essendo candidato – non potrà comparire in tv se non in qualità di Presidente del Consiglio. A tal proposito, proprio oggi l’Agcom valuterà la possibilità di estendere la normativa sulla presenza mediatica dei politici in campagna elettorale anche a soggetti non candidati. Come Monti, per esempio. Una tale disposizione semplificherebbe la vita al Professore, il quale potrebbe apparire regolarmente in tv, ma allo stesso tempo creerebbe un ambiguo precedente.

Intanto, però, gli occhi e le polemiche sono tutte rivolte a Silvio Berlusconi, il quale ha proseguito la sua pesante campagna mediatica anche durante le feste. Ieri il Cav si è presentato a Unomattina, facendo insorgere i suoi oppositori, e stasera rilascerà un’intervista al Tg1 delle 20. Il suo comportamento – formalmente legittimo in quanto non è ancora iniziata la par condicio – ha costretto il DG Rai Luigi Gubitosi a dire la sua, in risposta ai dubbi sollevati dalla Commissione di Vigilanza.





5
dicembre

DM LIVE24: 5 DICEMBRE 2012. RAPINA A SERGIO ZAVOLI, ALBA PARIETTI SI SENTE UNA GRAN FIGA, LORETTA GOGGI: “STAVO MORENDO”

Alba Parietti

Alba Parietti

>>> Dal Diario di ieri…

  • Rapina in villa per Sergio Zavoli

tinina ha scritto alle 12:48

Rapina ieri sera nella villa di Sergio Zavoli a Monte Porzio Catone, vicino a Roma. I rapinatori, almeno quattro con il volto coperto e armati di pistola, sono entrati nell’abitazione ed hanno minacciato e picchiato il giornalista che poi è stato rinchiuso in una stanza insieme ad alcuni domestici. I rapinatori hanno portato via una cassaforte. (Fonte Leggo.it)

  • Alba Parietti si sente una gran figa

Alessandro ha scritto alle 14:32

Alba Parietti al Parodi Live: “Io mi sento una gran f*ga!”. W la sincerità. E la modestia.

  • Loretta Goggi: “Stavo morendo”

Critico Tritatutto ha scritto alle 17:59


21
settembre

LORENZA LEI APRE ALLA DANDINI, E SUL TG1: “DA SOLA NON DICO BASTA”. ZAVOLI E MINZOLINI AI FERRI CORTI

Serena Dandini

Lorenza Lei ha riacceso la speranza: il divano rosso di Serena Dandini potrebbe tornare presto in tv. Con simpatica conduttrice annessa, si intende. In un’audizione in Commissione di Vigilanza tenutasi ieri sera, il Direttore Generale della Rai ha espresso il proprio parere favorevole alla riconferma di Parla con me, il programma della terza rete bocciato nei giorni scorsi dal voto del Cda. Alla faccia delle polemiche e delle decisioni irrevocabili: a Viale Mazzini todo cambia dalla notte al dì. Secondo il DG, dunque, la trasmissione si può fare, a condizione che la conduttrice firmi il contratto e che si preveda il ricorso a risorse interne.

Su Parla con me il problema non è con Fandango, è capire se il soggetto che conduce il programma sia fungibile o meno. Dandini, per quanto mi riguarda, può continuare a condurre il programma. Facciamo un contratto di scrittura ed è fatta. Non credo sia difficile fare questo programma in Rai, siamo bravi” ha affermato Lorenza Lei in Vigilanza, stando alle dichiarazioni riportate dall’Ansa.

Un’apertura inaspettata e importante, quella del DG, che a molti suonerà quasi come un dietrofront rispetto alle posizioni assunte in precedenza dai vertici della tv pubblica. In verità, ha spiegato a riguardo la Lei, “quella di Dandini è stata una sua scelta. Il programma è della Rai e la natura giuridica dell’azienda obbliga a certe scelte“. Secondo la Lady di Viale Mazzini, anche le fuoriuscite ravvicinate di Michele Santoro e Paolo Ruffini sarebbero state delle “casualità“. Ad ogni modo, il ritorno di Parla con me potrebbe concretizzarsi presto.

Sarà il nuovo direttore di Rai3 che si insedierà, per quanto mi riguarda anche questa settimana, che deciderà come occupare lo spazio in palinsesto, perchè è uno spazio destinato alla rete. Per ora ci saranno repliche intelligenti” ha indicato il Direttore Generale, aggiungendo – secondo l’Agi – “la Dandini decida se esserci o meno. Non e’ difficile farlo”.

Intanto, a Viale Mazzini si è registrato l’ennesimo scontro a distanza tra Sergio Zavoli e il direttore del Tg1.


18
aprile

RAI, ENTRA IN VIGORE LA PAR CONDICIO. IL DG MASI: SIA RIGOROSA

Silvio Berlusconi, Bruno Vespa

Da oggi parole col contagocce, ospiti sul bilancino, interventi politici calibrati al millesimo. Ad un mese dalle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio entrano infatti in vigore le norme sulla par condicio, che verranno applicate alla programmazione televisiva ed in particolare alle trasmissioni di approfondimento giornalistico. La parola magica sarà quindi “contraddittorio“, empirica garanzia che tutte le voci abbiano eguale spazio per esprimersi. Una formula, quest’ultima, alquanto discutibile ma pur sempre migliore rispetto alla chiusura completa dei talk show Rai che era stata proposta dal Pdl in Commissione di Vigilanza. L’emendamento è stato poi bocciato in sede di votazione.

La regolamentazione prevista è quella messa a punto da Sergio Zavoli con l’approvazione della Vigilanza da lui presieduta. In essa si prevede che i programmi adottino “ogni cautela atta ad evitare che si determino situazioni di vantaggio per determinate forze politiche o determinati competitori elettorali” e prestino attezione alla scelta degli ospiti in modo da garantire loro “effettiva parità di trattamento“. Le trasmissioni giornalistiche, inoltre, risponderanno ai direttori di telegiornale delle reti sulle quali vanno in onda. In concreto: Porta a Porta di Bruno Vespa farà riferimento al responsabile del Tg1 Augusto Minzolini, l’Annozero di Michele Santoro a Mario De Scalzi del Tg2 e Ballarò Giovanni Floris a Bianca Berlinguer.

Da parte sua il Direttore Generale Mauro Masi ha inviato ai responsabili di tutte le strutture aziendali interessate una nota nella quale auspica una  “scrupolosa applicazione delle disposizioni“  e sottolinea la rilevanza disciplinare di eventuali inadempienze delle stesse. Palinsesto alla mano, oggi il primo conduttore Rai a confrontarsi con la par condicio sarà Bruno Vespa. Per equilibrare le voci in studio, stasera il giornalista ospiterà a Porta a Porta Maurizio Gasparri (Pdl) Roberta Pinotti (Pd) Italo Bocchino (Fli) e Saverio Romano (Responsabili). Si parlerà proprio della campagna elettorale appena iniziata,  ma anche della posizione italiana sulla guerra in Libia e dell’emergenza immigrazione. Domani, sempre sulla tv pubblica, toccherà a Floris, giovedì all’indomabile Santoro.


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