Nel corso del consiglio di amministrazione della Rai, riunitosi ieri a viale Mazzini e presieduto da Marcello Foa alla presenza dell’amministratore delegato Fabrizio Salini, si è deciso di rendere omaggio a due importanti figure che hanno contribuito all’affermazione e al successo della tv di Stato sul fronte dell’intrattenimento e del giornalismo: Antonello Falqui e Sergio Zavoli. Al regista verranno intitolati gli storici studi di via Teulada, al giornalista sarà invece intitolata la “Sala degli Arazzi” di Viale Mazzini.
Inaugurato il 19 dicembre 1957, su progetto dell’architetto Francesco Berarducci, il centro di produzione tv Rai di via Teulada, 66 nel quartiere della Vittoria in Roma, è stato per anni la seconda casa di Antonello Falqui. E’ qui che il regista – scomparso a 94 anni lo scorso 16 novembre – ha creato e diretto programmi che hanno fatto la storia del piccolo schermo come Il Musichiere o il celebre Studio Uno, il varietà per antonomasia della televisione italiana, che prendeva il nome proprio dallo Studio 1 di via Teulada dove lo show veniva registrato (successivamente venne trasferito al Teatro delle Vittorie, mantenendo lo stesso titolo).
A Sergio Zavoli, giornalista, creatore di programmi storici come Il processo alla tappa, Viaggio intorno all’uomo, La notte della Repubblica ed ex Presidente della Rai, venuto a mancare all’età di 96 anni lo scorso 4 agosto, sarà invece intitolata la “Sala degli Arazzi”. La sala, da sempre luogo delle più importanti manifestazioni, conferenze stampa e congressi della Rai, si trova nella sede di Viale Mazzini a Roma. I tre arazzi presenti, spesso passati inosservati agli occhi del pubblico, ormai abituato nel vederli alle spalle dei vari ospiti, sono opere antiche e pregiate. Secondo alcuni studi sarebbero stati realizzati in una bottega fiamminga, probabilmente tra il 1565 e il 1585. Il loro autore sarebbe il maestro tessitore Frans Geubels, nato intorno al 1520 ad Anversa e vissuto a Bruxelles, capitale dell’arazzeria europea. Le opere rappresentano tre scene della vita e delle gesta di Alessandro Magno. Le opere sono giunte in Rai nel 1967, anno in cui una famiglia nobile le mise in vendita.
Zavoli e Falqui sono gli ultimi due personaggi ai quali la Rai ha deciso di rendere onore intitolando una propria sede. Il 6 luglio 2018 la tv di Stato ha deciso di intitolare il CPTV Dear a Fabrizio Frizzi, scomparso prematuramente nella primavera dello stesso anno. Sempre nel 2018 nel centro Rai di Saxa Rubra – intitolato nel 2011 al giornalista ed ex DG Rai Biagio Agnes - la palazzina A, che ospita redazione e studi del Tg1, è stata intitolata ad Albino Longhi, giornalista Rai e per tre volte direttore del telegiornale del primo canale. Va infine ricordato che, sempre nel 2018, in seguito alla morte di Bibi Ballandi, l’allora direttore generale dell’azienda Mario Orfeo, in accordo con l’ex presidente Monica Maggioni, comunicò l’intenzione di dedicare il Teatro delle Vittorie, tempio del varietà Rai, al produttore. A seguito delle polemiche che scaturirono tra gli addetti ai lavori, contrari nella scelta di intitolare ad una figura esterna della tv di Stato il teatro, la proposta non ebbe però compimento.