18
aprile

RAI, ENTRA IN VIGORE LA PAR CONDICIO. IL DG MASI: SIA RIGOROSA

Silvio Berlusconi, Bruno Vespa

Da oggi parole col contagocce, ospiti sul bilancino, interventi politici calibrati al millesimo. Ad un mese dalle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio entrano infatti in vigore le norme sulla par condicio, che verranno applicate alla programmazione televisiva ed in particolare alle trasmissioni di approfondimento giornalistico. La parola magica sarà quindi “contraddittorio“, empirica garanzia che tutte le voci abbiano eguale spazio per esprimersi. Una formula, quest’ultima, alquanto discutibile ma pur sempre migliore rispetto alla chiusura completa dei talk show Rai che era stata proposta dal Pdl in Commissione di Vigilanza. L’emendamento è stato poi bocciato in sede di votazione.

La regolamentazione prevista è quella messa a punto da Sergio Zavoli con l’approvazione della Vigilanza da lui presieduta. In essa si prevede che i programmi adottino “ogni cautela atta ad evitare che si determino situazioni di vantaggio per determinate forze politiche o determinati competitori elettorali” e prestino attezione alla scelta degli ospiti in modo da garantire loro “effettiva parità di trattamento“. Le trasmissioni giornalistiche, inoltre, risponderanno ai direttori di telegiornale delle reti sulle quali vanno in onda. In concreto: Porta a Porta di Bruno Vespa farà riferimento al responsabile del Tg1 Augusto Minzolini, l’Annozero di Michele Santoro a Mario De Scalzi del Tg2 e Ballarò Giovanni Floris a Bianca Berlinguer.

Da parte sua il Direttore Generale Mauro Masi ha inviato ai responsabili di tutte le strutture aziendali interessate una nota nella quale auspica una  “scrupolosa applicazione delle disposizioni“  e sottolinea la rilevanza disciplinare di eventuali inadempienze delle stesse. Palinsesto alla mano, oggi il primo conduttore Rai a confrontarsi con la par condicio sarà Bruno Vespa. Per equilibrare le voci in studio, stasera il giornalista ospiterà a Porta a Porta Maurizio Gasparri (Pdl) Roberta Pinotti (Pd) Italo Bocchino (Fli) e Saverio Romano (Responsabili). Si parlerà proprio della campagna elettorale appena iniziata,  ma anche della posizione italiana sulla guerra in Libia e dell’emergenza immigrazione. Domani, sempre sulla tv pubblica, toccherà a Floris, giovedì all’indomabile Santoro.

La par condicio, però, non influenzerà solo le trasmissioni d’approfondimento ed infatti anche il Concerto del 1 maggio dovrà fare i conti con la norma sul contraddittorio. L’evento, che verrà trasmesso da Rai3 in diretta da piazza San Giovanni a Roma, dovrà perciò astenersi dal veicolare contenuti dai riferimenti politici. Il conduttore Neri Marcorè ha annunciato che farà attenzione a non violare le regole, soprattutto nei duetti che farà assieme al cantante Luca Barbarossa: “nelle nostre canzoni satiriche spesso sono citati politici e vista la par condicio, forse non potremmo interpretarle. Se dovessimo essere costretti ad accontentare tutti, allora meglio nessuno” ha dichiarato.

Da oggi gli unici a cantarsela in libertà saranno quindi i politici. In tv faranno  gorgheggi e acuti propri della campagna elettorale, ma li intoneranno sempre in duetto, per par condicio.



Articoli che potrebbero interessarti


michele santoro bruno vespa
PAR CONDICIO IN RAI, IL PDL PROPONE I CONDUTTORI A ‘TARGHE ALTERNE’. E SANTORO: SIAMO AL MINCULPOP.


masi
MASI RICHIAMA I DIRETTORI DI TG2 E TG3: FLORIS, ANNUNZIATA E SANTORO VIOLANO LA PAR CONDICIO


Talk show politici vietati (Santoro, Floris e Vespa)
TALK SHOW POLITICI VIETATI, LA RAI PERDE ASCOLTI E SPOT.


Porta a Porta su Santoro
IL CDA RAI SOSPENDE TUTTI I TALK SHOW POLITICI, I PROTAGONISTI PROTESTANO

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.