Interviste


Le più importanti interviste ai personaggi della televisione italiana.


18
luglio

BARBARA D’URSO: “HO BATTUTO LA CUCCARINI DIECI A ZERO”. E SULLA PANICUCCI: “LA SIGNORA” E’ UNA BRAVISSIMA CONDUTTRICE MA NON LA GUARDO

Barbara d'Urso

Scorrendo le pagine di un ipotetico dizionario illustrato della lingua italiana, nel quale ad ogni aggettivo si accompagna l’immagine di qualche star del piccolo schermo, siamo sicuri che sotto la voce ’modesto’ sarà impossibile o quasi trovare la foto di Barbara D’Urso. La Bislacca di Cologno continua imperterrita a lodarsi e parlare dei suoi programmi e dei risultati d’ascolto raggiunti con un’enfasi non sempre giustificabile.

Un esempio? Nell’intervista pubblicata nel numero odierno de La Stampa dichiara, a proposito del competitor del suo Pomeriggio Cinque: “Andare in onda sino al 22 luglio ha fatto muovere la dirigenza di Rai Uno che si è dovuta inventare Estate in diretta, affidato al mio amico Liorni. Ma la cosa non mi spaventa“. Beh, fossimo in Barbarella qualche domanda ce la porremmo dal momento che il contenitore di Viale Mazzini è riuscito a raggiungere il suo programma nel giro di cinque giorni scarsi di programmazione ma la conduttrice preferisce omettere questo piccolissimo dettaglio (a meno che l’intervista non sia stata rilasciata prima dell’”aggancio”).

E se, nei confronti di Liorni, volano parole al gusto di miele, non si può dire che la D’Urso sfoderi altrettanto fair play quando parla delle colleghe. A proposito della Cuccarini, rivale della domenica pomeriggio per l’autunno 2010: “Ha strombazzato su tutti i giornali frasi del tipo: “Arriverò e spazzerò via la concorrenza, Domenica In si riprenderà il primato degli ascolti”. Non è successo, ho lavorato per un anno e mezzo e ho vinto dieci a zero su tutta la linea“.




13
luglio

FRANCO DI MARE A DM TV: INEVITABILE PARLARE DI CRONACA NERA, MA SENZA MORBOSITA’. PERPLESSO PER LE CRITICHE CHE ARRIVANO DAI GIORNALI

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12
luglio

LUCIO PRESTA: PER PUNIRE ME, HANNO PUNITO LA DONNA CHE AMO. ECCO COSA NON MI E’ STATO PERDONATO…

Lucio Presta

[Dal settimanale A in edicola domani, via Dagospia]. «Vorrei che Lucio Presta venisse raccontato con un aggettivo: leale. E che mi venisse riconosciuta buona fede e voglia di fare bene. Magari sono un inguaribile idealista, ma per me conta questo: la passione che uno mette nel lavoro, l’impegno, il risultato… Ma, ahimè, troppo spesso in Rai sono altre logiche a guidare le scelte». Nel tono di questo manager che da anni crea miti, determina palinsesti, organizza la vita di Benigni, Belén, Bonolis, si colgono rabbia e amarezza. «Ho pagato i miei no nel modo peggiore. Per punire me, hanno deciso di punire la donna che amo e che voglio sposare… Ma fatemelo dire, un atto così si può bollare con una sola parola: meschino». Per capire bisogna partire dall’ultimo Sanremo. Qualcuno voleva altre conduzioni e conduttrici (confermate poi da alcune intercettazioni pubblicate) sul palco dell’Ariston nelle edizioni curate da lui. Presta disse no e, ora, quel qualcuno presenta il conto e decide di far uscire Paola Perego dai palinsesti.

Chi è quel qualcuno?

«Chiedetelo al vicedirettore Antonio Marano: sarebbe bello se lo dicesse, come l’ha detto a me. Con la stessa chiarezza e con le stesse parole».

Ha fatto nomi e cognomi?

«Assolutamente sì. Ma non avevo bisogno di spiegazioni, mi bastavano poche conferme».

Se tornasse indietro…

«Farei esattamente la stessa cosa: se tentano di impormi una scelta professionale che artisticamente non sta in piedi, io dico di no e vado fino in fondo».

Tutto perché quel qualcuno voleva Manuela Arcuri?

«Noi avevamo un progetto e su quel progetto abbiamo puntato le nostre fiches. Poi i risultati ci hanno dato ragione».

Perché pensava che Paola Perego sarebbe stata confermata?

«Il rinnovo era stato chiesto dal direttore di RaiUno Mauro Mazza, messo nero su bianco, in una lettera. Be’, quella lettera non è nemmeno stata presa in considerazione da chi sarebbe diventato direttore generale e che allora era la persona che si occupava dei contratti. Inoltre sono vent’anni che lavoro in modo assai professionale e con ottimi risultati».

Pensa alla vendetta?





11
luglio

CRISTINA CHIABOTTO A DM: “TRA UNA FICTION CON FULCO E MISS ITALIA CON FRIZZI, SCELGO LA SECONDA”

Cristina Chiabotto

Era il 2004 quando una giovanissima Cristina Chiabotto veniva incoronata Miss Italia. Da allora la bellezza piemontese di strada ne ha fatta. Ballando con le stelle, Le Iene, Rtv, Scherzi a parte, passando per uno spot cult: queste alcune delle tappe fondamentali della sua carriera alle quali presto se ne aggiungerà una nuova. Cristina, dal 20 luglio, sbarca su Comedy Central (Sky, canale 122) come conduttrice del Comedy Tour Risollevante. Proprio il suo debutto sulla piattaforma satellitare nelle inedite vesti di “capo-comica” è il pretesto per la nostra chiacchierata.

Sono felicissima perché rappresenta il mio debutto sulla piattaforma Sky e perchè dopo sette anni di conduzione televisiva abbraccio un mondo, come quello della comicità, che mi ha sempre affascinato. L’ironia fa parte della mia quotidianità  e dunque poter coniugare il mio lavoro con la mia personalità è il massimo. Inoltre, grazie al tour visiterò le località più belle del nostro Paese e avrò modo di lavorare con personaggi importanti.

Quest’anno ti abbiamo vista meno in tv…

E’ stata un po’ una mia scelta, un po’ casuale. Da un lato in tv ci sono sempre con uno spot che mi ha reso famosissima, dall’altro la scelta di una conduzione è sempre da ponderare bene. Non sono una che acchiappa tutto per la voglia di esserci, scelgo in base alla mia personalità e ai progetti che ho di fronte. Il mio obiettivo è regalare al pubblico la mia crescita professionale alternando ed esplorando esperienze nuove.

Per cosa ti sentiresti pronta?

Sono semplicemente pronta a tutto. Ho voglia di continuare a fare questo tipo di lavoro e crescere sperimentando cose nuove, come sto facendo adesso con un programma che rappresenta il mondo Sky. Per il resto io non amo tutto ciò che si replica e ciò che crea piattume.

C’è qualcosa che non faresti nella tua carriera?

Probabilmente non tornerei indietro, ho fatto 7 anni di co-conduzione e non farei la valletta di turno. Forse non mi vedrei in programmi troppo trash e artefatti.  Non mi riferisco necessariamente ai reality; per questi “mai dire mai”, si rivolgono all’italiano medio e non li ritengo un genere negativo.

[BACKSTAGE VIDEO CON UNA SEXY CRISTINA CHIABOTTO, CLICCA QUI]


5
luglio

STEFANIA ORLANDO A DM: MI MANCA TANTO LA TV, MA OGGI SE NON HAI IL SOSTEGNO DI QUALCUNO NON RIESCI A LAVORARE

Stefania Orlando

Ha da poco compiuto diciotto anni di carriera. Dal primo provino sotto l’occhio attento di Corrado, alla lunga collaborazione con Michele Guardì, sino all’improvviso allontanamento dalla tv, abbiamo ‘festeggiato’ insieme a Stefania Orlando, la sua maggiore età nel mondo dello spettacolo. Una Orlando innamorata del suo lavoro ma allo stesso tempo anche una Orlando furiosa per la mancata meritocrazia che oggi più che mai le impedisce di ritrovare un proprio spazio all’interno del piccolo schermo. A consolarla ci sono per fortuna la musica e i numerosi fan che non nascondono il loro affetto e sono pronti a incoronarla nuova icona gay.

Stefania tanti auguri, sei diventata maggiorenne, il 28 giugno di diciotto anni fa debuttavi in tv nel gioco a quiz Si o no.

Grazie, è vero, sono maggiorenne. Qualche giorno fa era il mio compleanno (ride, ndDM).

Com’è iniziato tutto?

Ho avuto la fortuna di avere il battesimo televisivo da Corrado, uno degli uomini in assoluto più straordinari della tv. Ricordo ancora il provino che mi fece insieme alla sua futura moglie Marina Donato. Per me fu una grande emozione, anche se in realtà non avevo nessuna voglia di fare tv. Mi sono presentata  pensando “faccio questo provino, tanto poi non mi prendono”.

E invece…

…fui scelta per questa trasmissione condotta da Claudio Lippi, con il quale ancora oggi ogni tanto mi sento. Uno dei ricordi più curiosi, riguarda il fatto che noi, con Si o No, andavamo in onda dal centro di produzione Palatino, che all’epoca era anche il quartier generale di Non è la Rai. Io e la mia compagna d’avventura Rossella (Zito ndDM), avevamo all’epoca tra i 24 e i 25 anni, e in mezzo a tutte quelle ragazzine così giovani ci sentivamo delle vecchie.  Praticamente ho iniziato con il complesso dell’età.

Avevi anche una carriera avviata come agente immobiliare…

Un agente immobiliare con tanto di patentino, ci tengo a dirlo, perché molti dicono, ah va bè, vendevi le case. Io iniziai a lavorare da giovanissima nel settore immobiliare per mia scelta. In realtà avevo avuto qualche esperienza da modella, sfilando per Gattinoni, Biagiotti ed altri stilisti. Poi però, quando decisi di andare a vivere da sola, mi cercai un lavoro “più serio”, una professione che mi desse maggiore stabilità. Su Porta Portese (giornale d’annunci della Capitale ndDM) trovai  un lavoro in un’agenzia immobiliare. Ci rimasi per sei anni, fu un periodo di grandi soddisfazioni.

E il provino?

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5
luglio

GIOVANNA NINA PALMIERI A DM: IL MOIGE HA UNA VISIONE BIGOTTA, DOVREBBERO CAMBIARE I DIRIGENTI. SONO FIERA DI AVER TRASMESSO IN SEX EDUCATION SHOW LE IMMAGINI DI UN PENE!

Giovanna "Nina" Palmieri sulla barca a forma di papera

Giovanna "Nina" Palmieri sulla barca a forma di papera

Ci ha incuriosito il programma che conduce su Fox Life ogni lunedì in seconda serata, Sex Education Show, e non poteva proprio sfuggire alle nostre “grinfie”. Giornalista professionista, filmmaker, autrice, scrittrice e conduttrice: Giovanna “Nina” Palmieri si è messa in gioco cercando di sdoganare il sesso in televisione parlandone ironicamente senza dimenticare i tecnicismi e lo scopo educativo del programma. E l’impresa l’ha superata a pieni voti. Cerchiamo di capirne di più con la diretta interessata, a partire dal suo nome.

Perchè ti fai chiamare Nina?

E’ una storia molto lunga e molto personale. Ti dico la versione ufficiale: viene da Giovannina, da qui Nina che è un soprannome affettuoso. Però la storia in realtà non l’ho mai raccontata a nessuno e non la racconto neanche a te, tiè!

Invisibili, I viaggi di Nina e Sex Education Show, tre trasmissioni “impegnate” e dalle tematiche piuttosto forti…

Perchè se non c’è un po’ di scommessa, se non mi incuriosisco abbastanza, se non mi scatta quel meccanismo della sfida anche con me stessa poi mi rompo. Le trasmissioni che hai citato mi hanno sempre messo alla prova. I viaggi di Nina è stata una trasmissione che ho fatto perchè ero molto curiosa di venire a contatto con mondi che non conoscevo. Come Sex Education Show d’altronde…

Com’è nata l’idea di Sex Education Show e come ci sei arrivata…

E’ nata perchè Cristiana Farina (qui una nostra intervista, ndDM) conosceva un autore che mi aveva incrociato per altre cose e le ha parlato di me. Sono approdata da lei in un triste pomeriggio invernale e mi ha fatto vedere il format inglese avvertendomi che c’era la possibilità di farlo in Italia. Nel momento in cui poi è partito tutto l’ambaradan mi ci sono ritrovata dentro, anche perchè era un’idea carina abbastanza nelle mie corde per cui ho accettato. Ho pensato “Proviamo, magari ci piace!”

Sei soddisfatta quindi del programma?

Sono soddisfatta. L’abbiamo molto sudato e voluto. L’abbiamo anche realizzato in poco tempo rispetto alla quantità dei contenuti: i servizi in cui sperimento le cose, lo studio, il confronto con persone più autorevoli di me. Ero spaventata delle tante cose da fare in poco tempo e temevo che il risultato ne avrebbe risentito. E invece posso dire che è stato fatto un lavorone ma gli ascolti pagano e sono contenta. Però la telecamera mi manca, mi manca andare in giro a fare la zingara!

E’ già prevista una seconda stagione?

Visti gli ascolti spero proprio di sì. Non ho però avuto delle risposte ufficiali.

Hai pubblicizzato il programma con una papera sul Tevere; da dove arriva quest’idea?


4
luglio

MARA VENIER A DM: NON POTRO’ PIU’ PARLARE DI LAMBERTO, RISCHIO DI ESSERE QUERELATA. PER LA VITA IN DIRETTA MI PIACEREBBE LIORNI. NON CI SARA’ GILETTI

Mara Venier

Dopo quattro anni di esilio è tornata lì dove l’avevamo lasciata: in quella Rai1 sulla quale conduceva una delle Domenica In che le sono valse l’appellativo di ‘Signora della Domenica’. Adesso è al timone de La Vita in Diretta e, confermata anche per la prossima stagione, Mara Venier torna nuovamente su DM per anticipare progetti futuri e la ‘travagliata’ scelta del nuovo compagno d’avventura dopo i tristi avvenimenti dello scorso 29 aprile che hanno purtroppo allontanato Lamberto Sposini dagli studi di Via Teulada. L’abbiamo incontrata mentre era indaffarata in cucina a preparare delle frittelle napoletane con le valigie già pronte per le vacanze. Le chiediamo innanzitutto dove andrà a riposarsi dalle fatiche invernali.

Qualche giorno a New York e poi Caraibi dove ho casa. Ma torno presto, i primi di agosto sono già qui.

L’anno prossimo non sarà facile…

Eh già, iniziamo alle 15.15 per poi dare la linea al mio amico Carlo Conti alle 18.45. Con chi condurrò ancora non si sa; era stata fatta una proposta per Gerardo Greco che io seguo a Uno Mattina e mi piace molto, nonostante un blog abbia scritto una stronzata. Mi sono incavolata come non puoi immaginare. Fortunatamente è arrivata una smentita.

Ma Gerardo non ci sarà. Chi ti affiancherà, dunque?

Aspetto con ansia di sapere chi sarà il mio compagno perchè devo assolutamente avere qualcuno. Con una durata del genere è come se fosse una Domenica In quotidiana.

Non era male l’idea dei giornalisti a rotazione…

Quella era una mia idea, mi sarebbe piaciuto avere tre compagni d’avventura ma alla fine non sarà così. Ci sarà un unico collega.

Che ipotesi ci sono? Si è parlato di Massimo Giletti…

No, non ci sarà Massimo Giletti. Per me quello che decide la Rai va bene. Abbiamo fatto giovedi una riunione con il vice direttore Toaff e l’11 luglio si dovrebbe decidere con il direttore Mazza. I nomi sono tanti. Marco Liorni, per esempio, mi piacerebbe; è molto carino. Ma mi sarebbe piaciuto anche Franco Di Mare; peccato sia impegnato con Uno Mattin, è una persona con la quale mi troverei benissimo. Oppure Vianello, mi piacerebbe tantissimo anche lui.

Hai aspettato quattro anni, ma sei stata ripagata dell’ ‘attesa’…

E’ la mia collocazione ideale, ho ritrovato il pubblico di Domenica In. O meglio, il pubblico delle mie Domenica In, visto che ora la domenica è tutta frammentata. Prima c’era un’affezione del pubblico al conduttore che ti accompagnava per tutto il pomeriggio, attraverso il gioco, l’intrattenimento. Probabilmente è ormai una cosa datata, ma io sono legata a queste Domenica In.

Ti piace Lorella?


1
luglio

EMMA MARRONE, LIVE FROM PARMA