12
luglio

LUCIO PRESTA: PER PUNIRE ME, HANNO PUNITO LA DONNA CHE AMO. ECCO COSA NON MI E’ STATO PERDONATO…

Lucio Presta

[Dal settimanale A in edicola domani, via Dagospia]. «Vorrei che Lucio Presta venisse raccontato con un aggettivo: leale. E che mi venisse riconosciuta buona fede e voglia di fare bene. Magari sono un inguaribile idealista, ma per me conta questo: la passione che uno mette nel lavoro, l’impegno, il risultato… Ma, ahimè, troppo spesso in Rai sono altre logiche a guidare le scelte». Nel tono di questo manager che da anni crea miti, determina palinsesti, organizza la vita di Benigni, Belén, Bonolis, si colgono rabbia e amarezza. «Ho pagato i miei no nel modo peggiore. Per punire me, hanno deciso di punire la donna che amo e che voglio sposare… Ma fatemelo dire, un atto così si può bollare con una sola parola: meschino». Per capire bisogna partire dall’ultimo Sanremo. Qualcuno voleva altre conduzioni e conduttrici (confermate poi da alcune intercettazioni pubblicate) sul palco dell’Ariston nelle edizioni curate da lui. Presta disse no e, ora, quel qualcuno presenta il conto e decide di far uscire Paola Perego dai palinsesti.

Chi è quel qualcuno?

«Chiedetelo al vicedirettore Antonio Marano: sarebbe bello se lo dicesse, come l’ha detto a me. Con la stessa chiarezza e con le stesse parole».

Ha fatto nomi e cognomi?

«Assolutamente sì. Ma non avevo bisogno di spiegazioni, mi bastavano poche conferme».

Se tornasse indietro…

«Farei esattamente la stessa cosa: se tentano di impormi una scelta professionale che artisticamente non sta in piedi, io dico di no e vado fino in fondo».

Tutto perché quel qualcuno voleva Manuela Arcuri?

«Noi avevamo un progetto e su quel progetto abbiamo puntato le nostre fiches. Poi i risultati ci hanno dato ragione».

Perché pensava che Paola Perego sarebbe stata confermata?

«Il rinnovo era stato chiesto dal direttore di RaiUno Mauro Mazza, messo nero su bianco, in una lettera. Be’, quella lettera non è nemmeno stata presa in considerazione da chi sarebbe diventato direttore generale e che allora era la persona che si occupava dei contratti. Inoltre sono vent’anni che lavoro in modo assai professionale e con ottimi risultati».

Pensa alla vendetta?

«No, credo che delitti impuniti a questo mondo non ce ne siano. Ci penserà la loro storia, a punirli. È stato un gesto così vigliacco che non c’è nemmeno bisogno di rincorrerli. Inciamperanno da soli».

Dopo una serie di successi, Sanremo senza Presta?

«Non lo chieda a me, io non ho risposte. Al massimo ipotesi. Forse il successo che ho portato interessa ad alcuni e non a tutti. O, forse, sono convinti che ci sia gente più brava di noi».

Forse, ma intanto il tempo passa e sembra tutto ancora in alto mare…

«In alto mare? Io direi, come si dice a Roma: “Stanno a carissimo amico”. Ma non dovendomene occupare, non sono interessato a quello che accade. Sanremo resta una ridente cittadina della riviera ligure e quattro esperienze una più bella dell’altra e una più di successo dell’altra».

La vicenda Sanremo spiega alcune logiche Rai. E fa capire perché troppo spesso la tv pubblica gira a vuoto. Patti di potere? Arroganza della politica? Presta evita di chiamare in causa il nuovo nemico con nome e cognome, ma sul banco degli imputati sembra finire inevitabilmente Lorenza Lei, il nuovo direttore generale.

L’impressione è che sia in corso uno scontro duro. Presta non svela il suo vero rapporto con Silvio Berlusconi. «L’ho conosciuto, pensavo anche di essergli simpatico. Poi, mi sono accorto che sbagliavo: sono profondamente antipatico al premier. Forse perché non mi reputa affidabile. Forse perché non sono uno che dice sempre di sì», si limita ad ammettere enigmatico. Presta preferisce raccontare il «volto della Rai sana», quello delle persone che lavorano con dedizione assoluta e che non stanno al settimo piano. «Questa parte dell’azienda non potrà mai essere spazzata via da nessun vento della politica. Saranno spazzati via loro, quelli che usano la tv pubblica per i loro piccoli intrighi».

Non sarà troppo duro?

«Crede? La Rai non è un orticello personale. È la storia del Paese. È l’impegno del Paese, il costume del Paese. Chi lavora in Rai deve parlare all’Italia come se parlasse a un figlio: con lo stesso amore, lo stesso senso di responsabilità. Deve sottrarsi alle pressioni della politica, deve cercare la verità e invece...».

E invece cosa?

«La politica si è completamente impossessata dell’azienda. Hanno ingessato tutto. Ma ora basta: la politica dia l’esempio e si allontani. Sì, faccia un passo indietro e lo faccia in fretta».

Che cosa scriverebbe in una cartolina a Berlusconi e Bersani?

«Occupatevi dell’azienda Italia, non dell’azienda Rai. Sarebbe perfetto».

Il suo giudizio sulla politica è impietoso.

«Non salvo nessuno, nessuno raggiunge la sufficienza.La gente è nelle sabbie mobili e non ne può veramente più. Quando gli metti le mani in tasca e non trovi più nulla, il teatrino della politica diventa davvero irritante».

Se la chiamasse il premier per chiederle un consiglio?

«Loro non chiamano, sanno già tutto. E forse sono tutti troppo impegnati a occupare, a collocare, a piazzare. Non solo gente che va in onda. I numeri veri sono quelli di chi lavora lontano dai riflettori: rubriche, consulenze, programmi».

Che cosa leverebbe dai palinsesti Rai?

«I reality».

E cosa aggiungerebbe?

«Sicuramente metterei più Benigni. L’ha ascoltato nell’esegesi di Fratelli d’Italia? Quello non era l’inno che sentiamo alle partite. Quella era arte pura. Quella resterà l’evento dei festeggiamenti dei 150 anni: 50 minuti ininterrotti, con 19 milioni e mezzo di persone che non si sono staccate dal video nemmeno per bere un bicchiere d’acqua. Roberto aveva intercettato la coscienza del popolo e aveva toccato i nostri cuori».

Benigni guadagna troppo?

«Guadagna il giusto. Roberto, non è guidato dal denaro, punta alla proposta artistica, si fa coinvolgere dall’esperimento. Da Fazio e Saviano è andato gratis: non voleva rinunciare a quello che in quel momento sembrava qualcosa di nuovo e interessante».

È sempre con Benigni?

«Io, quando Roberto lavora non mi allontano mai a più di quattro metri. Lo guardo, lo ascolto: sul palco è un fuoriclasse assoluto».

Lei ama il calcio: è lui Messi?

«È Pele, Maradona e Messi insieme. Roberto è un genio assoluto; inarrivabile».

Anche Santoro è un fuoriclasse?

«A parte il pubblico, nessuno lo vuole in onda. Chissà, magari credono di esserci riusciti : e anche questo dovrebbe essere un motivo di riflessione».

Se potesse prendere un’artista che non ha?

«Non ci ho mai pensato… Maria De Filippi: è brava, con lei ho un rapporto personale importante. Di grande lealtà, di grande sincerità: ci vediamo e stiamo bene».

Com’è Mediaset?

«Mediaset ha un vantaggio: sempre la stessa proprietà, sempre le stesse persone. Lì si segue il prodotto e se funzioni ti amano. Poi sono stati sempre rispettosi della loro storia: Costanzo, Mike, Vianello, Corrado…».

Com’è Fedele Confalonieri?

«Un uomo di qualità. Mi piace incontrarlo e farmi prendere in giro».

Che le dice?

«”Lucio, te conti tanto”. E io: “Uno, due, tre…”. Fedele è uno con lo sguardo largo, pieno di ironia e di cultura».

E Ricci?

«L’ho detto anni fa: la mia storia con lui è fatta di sentieri tortuosi, ma riprendere una polemica darebbe l’impressione che io abbia bisogno di lui per andare sui giornali».

L’addio di Mauro Masi è un bene per la Rai?

«Masi non è stato il miglior direttore generale, ma nemmeno il peggiore. Almeno lavorava dall’alba all’alba. E non è poco. Sabati, domeniche, festivi: sempre al settimo piano, senza sosta. Sono stato chiamato da lui a tutte le ore del giorno e della notte. Ci siamo visti all’alba, abbiamo discusso e anche qualche volta chiuso accordi».

Che idea si è fatto della struttura Delta? Lorenza Lei ha appena stoppato la nomina di Nardello a capo del personale…

«È una storia che mi fa sorridere. Voglio dire solo una cosa: in quel periodo, nel 2005, sotto la guida di Cattaneo e con Del Noce direttore di RaiUno, la Rai ha fatto carne da macello di Mediaset: ascolti clamorosi, ricavi pubblicitari clamorosi… Mi riesce difficile pensare che si scende in campo, si vince la partita 4 a 0, e poi si dice che si è venduta la partita. Io guardo i numeri, le altre sono supposizioni».

La radio ha potenzialità?

«Enormi, fortissime. La radio è straordinaria, raggiunge milioni di persone: la stanno scoprendo un’infinità di personaggi della tv. Forse non capisci fino in fondo i margini di crescita, non ti rendi conto delle persone che durante la giornata usano la tv come se fosse radio: levi l’immagine, lasci l’audio e comprendi tutto. La tv è diventata molto radiofonica e il futuro è fare prodotti che non ti costringono a stare incollato al video».

Che radio ascolta?

«Isoradio perché viaggio. E poi Radio2, Radio1… Flavio Mucciante e Antonio Preziosi, i direttori delle due testate, sono preparati, capaci. Prestissimo incontrerò proprio Preziosi: abbiamo progetti da discutere, idee su cui confrontarci».

Guarda il Tg1?

«No, guardo il tg di Mentana»

Se Sky prende La7?

«Le televisioni non dovrebbero appartenere a qualcuno, ma a chi le fa. Utopia? No, se tutti facessero decisi passi indietro».

È la televisione, la vita di Lucio Presta. Sono i suoi artisti la sua forza. Il manager è duro: «Niente feste, niente ostentazione, niente vizi, niente droga. La mondanità è solo chiacchiericcio. Io gli artisti me li scelgo e probabilmente mi somigliano anche un po’». Continua a raccontare senza cambiare tono di voce: «L’altra mattina sono arrivato in ufficio poco dopo le 6, mi guardavano con sconcerto. Ma io sono così: casa e lavoro. Vizi? Ogni tanto una partita di calcio. Poi sono tutto per i miei affetti: esco con i figli, sto sempre con la mia compagna».

Va anche in Chiesa?

«Sì, vado in Chiesa e non me ne vergogno affatto. Magari qualcuno penserà che è una vita noiosa, ma io posso solo dire che mi piace da morire».

Nel suo gruppo di artisti c’era anche Belén.

«Non c’era; Belén c’è ancora».

Ero rimasto allo strappo: lei, Corona e il figlio in fuga…

«Sono contrario alle cose ridondanti. Se uno deve andare in vacanza con il compagno e con il figlio del compagno, non c’è bisogno di metterlo in piazza. Ecco la cosa che rimprovero a Belén: troppa visibilità sul privato. Glielo dico sempre con grande chiarezza e il giorno che non dovesse starmi più bene il suo comportamento sarei come al solito franco e diretto. Non c’è nessun obbligo per continuare a lavorare insieme».

Sono uscite storie legate a Sanremo e alla cocaina…

«Una storia chiarita, chiusa. Belén è inciampata una volta sola, quattro, forse cinque anni fa. Ma non si giudica la vita di una persona da un episodio. E poi io su Belén ho scommesso e continuo a farlo: l’ho portata a Sanremo e avevo ragione».

Era l’unico a scommetterci?

«Avevano tutti un’idea riduttiva di Belén. Dicevano: “Tanta immagine, poche qualità artistiche”. Mi sono impuntato, sapevo che aveva doti e le ho dato modo di dimostrarlo. Ha i numeri, ha le carte in regole per diventare grandissima, ma adesso tutto dipende da lei: se vuole fare una carriera deve studiare, lavorare, impegnarsi».

Su “A” il sottosegretario Giovanardi aveva sfidato Belén: vuoi condurre Sanremo? Fai il test antidroga. Sarebbe favorevole ad allargare quella sfida a tutti quelli che lavorano nella tv pubblica?

«Magari. Il mio motto è: male non fare, paura non avere. Il test? Subito. È come se dicessi che bisognerebbe farlo tutte le mattine prima di salire in macchina. Posso dire solo: “Magari“».

Scuola dai salesiani e messa la domenica, che cosa pensa del bunga bunga?

«La vita ognuno sceglie come viverla. L’errore peggiore è di giudicare quella degli altri».

Una volta voleva obbligare Buttiglione a scoprire la bellezza di un’avventura gay.

«Era una cosa calata in una polemica del momento. Mi piace comunque l’amore che unisce due persone, al di là del sesso. Chiariamo: sono assolutamente eterosessuale. Ma questo potrebbe anche essere un limite».

I politici fanno bene ad andare in tv?

«Il politico ha bisogno di visibilità e l’unica visibilità te la dà la televisione. Ma quando vanno, parlino dei nostri problemi non dei loro. Poi c’è un altro punto su cui dovrebbero riflettere: meno vai, più diventano eventi le tue apparizioni. Se stai lì tutti i giorni diventi uno della tv non un politico che va in tv».

Presta vota?

«Regolarmente, ma non le dico cosa. Sono stato attaccato da destra e da sinistra e mi sono convinto di essere davvero un uomo libero. Ma possiamo spedire un ultimo messaggio ai nostri politici? La gente vuole un vero ricambio».

In tv c’è però ancora Pippo Baudo.

«E meno male. La memoria è fondamentale per il nostro mestiere e per il nostro Paese. Guai a non avere memoria. Pippo ha fatto cose straordinarie. Io, da Pippo, ho imparato molto».

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35 Commenti dei lettori »

1. Alessandro ha scritto:

12 luglio 2011 alle 18:14

Avevo appena inserito i passaggi più salienti nel live :-)

Evviva la franchezza di Presta, che pena per i noti meccanismi finalmente svelati che lui definisce meschini..e che io definirei anche schifosi >_<



2. Giuseppe ha scritto:

12 luglio 2011 alle 18:22

Anche i ricchi piangono.



3. lucy ha scritto:

12 luglio 2011 alle 18:24

La Chiabotto,il suo agente chi è qualcuno sa dirmelo?



4. marco ha scritto:

12 luglio 2011 alle 18:29

l agente della Chiabotto,e di Manuela Arcuri è Lucio Presta
Paola Perego secondo me è stata fatta fuori non perchè compagna di Lucio Presta ma per i bassi ascolti che otteneva,con il suo programma a casa di Paola non per altro?



5. Alessandro ha scritto:

12 luglio 2011 alle 18:43

Giuseppe: Presta non è agente nè della Chiabotto nè dell’Arcuri. o_o



6. jp ha scritto:

12 luglio 2011 alle 18:51

Caro Lucio,
Lei non ha protetto la Balivo quando le hanno tolto Festa Italiana che andava benissimo e non ha gridato scandalo. Chissa perche?!
Forse perche nella sua agenzia, non sono tutti uguali.

Qualcuno in Rai ha finalmente capito, che artisti validi ci sono anche in altre agenzie e il straportere di un solo agente non e sano per la TV (adesso piu che mai che Mora praticamente non lavora piu).

JP



7. PeregoLibri ha scritto:

12 luglio 2011 alle 18:57

Me lo aspettavo più antipatico, e invece da questa intervista ho visto trasparire un uomo assolutamente umile. Evidentemente questa qualità sta scomoda a qualcuno.



8. philmaggie ha scritto:

12 luglio 2011 alle 19:09

Vabbeh ki critica il programma della dondini è xkè nn l’ha mai visto!!Continuatevi a vedere “l’ultima parola” di paragone( strano ke lui nn lo cacciano visto gli ascolti ke fà) e a leccare il culo a berlusconi…



9. Peppe93 ha scritto:

12 luglio 2011 alle 19:12

Bravo Presta. E’ giusto che dica come stanno realmente le cose. In Rai fanno veramente pietà ma come ha detto lui inciamperanno da soli e capiranno di avere sbagliato. Tutto questo perchè bisogna fare come dice una sola persona. Che schifo



10. Tania ha scritto:

12 luglio 2011 alle 19:14

La soap perego-presta-Rai durera’ ancora a lungo…..ma a proposito di soap opera arriva lo scoooooop:la valle dei pini e una vita da vivere non chiudono.la Abc ha dato la licenza ad una rete web che resuscita le 2 soap di Agnese nixon portandole in rete.funzionerà’?



11. boop ha scritto:

12 luglio 2011 alle 19:39

Oddio umile no, peregolibri… molto sicuro, schietto e diretto sì, ma uno come lui non lo vedo umile



12. Pierangelo ha scritto:

12 luglio 2011 alle 19:42

Anche io gli chiederei qualcosa in più riguardo a Caterina Balivo. Non è in palinsesto nella prossima stagione.
Lo scorso anno non ha fatto + Festa perchè era il direttore MAzza a non volerla su RAI1…e infatti su RAI1 non c’è più stata!



13. shameboy ha scritto:

12 luglio 2011 alle 19:53

Quindi se i rapporti con la Rai sono così disastrosi presumo che la Perego passerà di sicuro a Mediaset



14. annie ha scritto:

12 luglio 2011 alle 20:49

Presta porta acqua al suo mulino.Qualcuno deve spiegare il perché una come la Lei che si è messa anche contro alcuni consiglieri di maggioranza,abbia attuato una “vendetta” contro Presta,perché Masi voleva altre vallette e conduttori per Sanremo..A me pare assurdo.Masi voleva Vespa,con Baudo o Morandi,lui e la rai non volevano Belen,ma l’Arcuri,ma credo che la nuova dirigenza si sia fatta benissimo due conti e abbia deciso per conto proprio.Hanno eliminato un programma che andava male,tutto qua.Questa storiella sugrande amore,e bla bla,lascia il tempo che trova.E loro fanno ancora questa pantomima su Sanremo?Ora sappiamo chi ha “suggerito” il gossip con la storia della vendetta per la valletta non voluta.Per me sono solo sciocchezze,è solo un modo per coprire la compagna.Mazza può decidere tutte le sue riconferme,ma i palinsesti devono essere approvati.E il programma della compagna era superfluo.



15. vida ha scritto:

12 luglio 2011 alle 20:57

I vigliacchi, gli arroganti che arrivano al potere non per meriti ma per altro, colpiscono sempre il lato più debole dei loro “nemici”……ma nella vita signor Presta tutto torna….me lo ha insegnato un mio amico e vedrà che in questo mondo una giustizia ci sarà anche per loro. METTITI SULLA RIVA DEL FIUME E ASPETTA…………



16. mats ha scritto:

12 luglio 2011 alle 21:05

Ma cosa vuole? Uno dei suoi artisti è forse il più pagato della televisione (Bonolis), mezza Mediaset è in mano sua (Belen, Panicucci che miracolosamente diventa la regina del daytime senza apparenti meriti di ascolti, Dalla Chiesa e lo stesso Bonolis), così come mezza Rai (la viziata Clerici, Venier, Maya, Facchinetti, Cuccarini)… E si lamenta che uno dei suoi artisti non ha trovato lavoro? Perché non si lamenta per la Balivo? A me questi favoritismi proprio non piacciono, non è che siccome la Perego sta con lui allora deve essere necessariamente confermata!

A me pare giusto che la Perego non sia stata confermata perché a mio parere sia la sua conduzione che il suo programma erano mediocri. E Presta non dovrebbe fare queste scenate perché la stessa fascia è occupata da sue altre clienti che hanno così trovato spazio nel palinsesto. Per cortesia, si separi la carriera dalla vita privata! Tanto la Perego non avrà problemi a rispuntare da qualche parte…



17. Franco2 ha scritto:

12 luglio 2011 alle 21:11

Lagnoso.
L’anno scorso, forte dell’alleanza con Mazza e di un DG poco attento alle spese, Presta ha portato una vagonata di artisti suoi in Rai. Quest’anno che c’è la Lei, qualcuno dei suoi è rimasto fuori. Rispetto a due anni fa, però, ora Presta ha comunque più artisti in Rai, nonostante i tagli, quindi ha poco di cui lamentarsi.
Riguardo alla Perego, Presta deve solo rimproverare se stesso per la mossa azzardata: avrebbe fatto meglio a far rimanere la compagna in Mediaset, dove aveva una carriera stabile. In Rai doveva immaginarselo che, com’è entrata, così sarebbe uscita.



18. DUrsino ha scritto:

12 luglio 2011 alle 21:22

Rivoglio la Perego a Mediaset, alla conduzione de ‘La Talpa’ magari su Canale 5. Le è congeniale come reality, o perché no in tandem con la Panicucci a Domenica 5. Sarebbe un’accoppiata molto curiosa!



19. Valentina ha scritto:

12 luglio 2011 alle 21:28

A questa storia della vendetta crede solo lui, i dati d’ascolto parlano chiaro, la trasmissione della Perego andava maluccio ecco perché l’hanno chiusa, piuttosto c’è da chiedersi come mai Mazza l’aveva confermata e perché con tutti i conduttori che ha la Rai sotto contratto l’anno scorso hanno sentito il bisogno di portare Perego e altri dell’agenzia di Presta in Rai. Per me la chiusura era giusta.
Sulla storia di Belen a Sanremo la Rai aveva ragione a fare resistenza, era stata coinvolta in un brutto scandalo di cocaina, non solo aveva ammesso l’uso, ma era finita in un’inchiesta giudiziaria piuttosto brutta, per non parlare di altri scandali, alla fine una sostituzione era opportuna e poi non mi sembra che fosse così indispensabile visto che arrivava gia da un paio di flop. Peccato che la Rai non ha saputo imporsi fino alla fine.
Per il resto l’intervista è piuttosto insipida per i miei gusti, come quando parla di politica, li è piuttosto banale.



20. MATTEO ha scritto:

12 luglio 2011 alle 21:40

OTTIMA INTERVISTA….complimenti a Lucio Presta, uomo con le cosidette Palle……!!!! mi è sempre piaciuto è schietto e sincero….!!! e poi diaciamo alla rai ci si comporta da bambini…, non hanno fatto fuori La signora Presta per gli ascolti bassi del programma, ma per repicca e per poter far inciampare Presta, altrimenti un asso come lui nn potevano farlo fuori dalla Rai…, e la risposta su tutto la vedremo nel prox pomeriggio autunnale della Rai, Maya al 2-3% di share con quelle storie inventate e con quelli avvocati che sembrano arpie e vipere, e al massimo 12% di share per Conti con Sanremo, ora Conti lo troviamo ovunque e basta ………..!!!!! io chiudo con una domanda e la risposta di Presta : domanda: Com’è Mediaset?
risposta:
«Mediaset ha un vantaggio: sempre la stessa proprietà, sempre le stesse persone. Lì si segue il prodotto e se funzioni ti amano. Poi sono stati sempre rispettosi della loro storia: Costanzo, Mike, Vianello, Corrado…».
… e come disse una persona che sta nei piani alti del paradiso eterno: ” Chi ha orecchie per intendere intenda!!!!”



21. Lorenzo ha scritto:

12 luglio 2011 alle 21:58

Io alla storia della vendetta non credo anche perchè sarebbe una vendetta strana, in pratica i suoi assistiti sono tutti rimasti in Rai, compreso la Cuccarini e Facchinetti che non hanno proprio brillato per ascolti, mentre la Perego dati alla mano faceva ascolti bassi, più bassi sicuramente della Balivo per la quale nessuno fece polemiche quando fu spostata l’anno scorso per fare posto alla Perego e per lei nessuno polemizza neanche adesso che è rimasta a casa nonostante i buoni risultati.
Trovo abbastanza triste questa intervista, uno deve accettare che certe volte si ha una trasmissione e altre volte no, certe volte raccogli successi e altre volte ti cancellano la trasmissione, invece sembra che ne vogliono fare un affare di stato, come se la cancellazione della Perego fosse il problema principale degli italiani. C’è gente che viene licenziata da un giorno all’altro senza pietà e senza motivo e non prende lo stipendio di questa gente.
Certa gente pensa che la tv gli dia diritto al posto fisso anche se non funziona.
Tristissime le frasi su Sanremo, ogni tanto è giusto cambiare, mica Sanremo è un orticello personale.



22. jaggy90 ha scritto:

12 luglio 2011 alle 22:04

leggendo questa intervista mi sono ricreduto sul suo conto:è migliore di tutti quelli che dirigono la RAI e quoto in pieno tutto quello che ha detto….BRAVO LUCIO!!!!!



23. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

12 luglio 2011 alle 22:08

tutti vogliono la rai senza reality. praticamente non vogliono l’isola. boh. come mai? questa situazione la capisco poco.
Comunque mi dispiace per la perego. La “vendetta” della “rai” è davvero disgustosa.



24. stefano ha scritto:

12 luglio 2011 alle 22:34

alla fine presta dice le stesse cose di santoro: fuori i politici dalla rai! senza se e senza ma e senza partito! quindi michele aveva ragione..la politica rovina l’azienda pubblica.
Dice che eliminerebbe i reality dai palinsensti, però li fà condurre alla propria compagna: viva la coerenza!
l’intevistatore parla che inj tv c’è ancora Baudo, veramente da settembre sarà messo in soffitta, eliminato dai palinsesti almeno fino a gennaio, e probabilmente tutta la stagione!



25. Teo ha scritto:

12 luglio 2011 alle 22:47

Non capisco di che vendetta si parla la Perego faceva ascolti bassi ed è stata chiusa ottima scelta. In tv ci sono un sacco di conduttori bravi senza programmi e fuori dalla tv c’è un sacco di gente brava che vuole avere un’ occasione, ma i posti sono occupati sempre dai soliti anche dagli incapaci.
Poi da che nascerebbe questa vendetta???? Dal fatto che qualcuno voleva un’altra valletta a Sanremo???? Ma dai!!!! Tirano ancora fuori il nome dell’Arcuri poverina, la Rai la voleva perchè aveva fatto la fiction con Garko che era andata benissimo e poi quando c’è Manuelona in tv gli ascolti ci sono sempre, invece Belen non la volevano più perchè era stata coinvolta nello scandalo della cocaina era giustissimo!!!! Mi ricordo che facevano i sondaggi on line sui giornali e la gente votava che non la voleva a Sanremo. Invece è stato sbagliato portare Belen a Sanremo perchè la tv pubblica deve selezionare chi ci lavora. Poi di quali scelte artistiche parla???? Semmai Manuela Arcuri era pure meglio!!!!Poi il Festival mica è una proprietà privata che uno decide da solo la Rai deve decidere.



26. Clà ha scritto:

13 luglio 2011 alle 00:14

Che cosa leverebbe dai palinsesti Rai?

«I reality».

…kissà se Paola faceva la Talpa se diceva la stessa cosa …mmmh ne dubito..ma poi quali reality c sn? solo L’isola,mah



27. vale_ ha scritto:

13 luglio 2011 alle 00:27

con tutta la simpatua che posso avere per la Perego..mi dispiace ma se l’hanno tolta non è “solo perchè è la compagnia di Presta ma anche per i Bassi ascolti…e poi che Lui sia uno leale non si piò dire perchè quando hanno spostato la Balivo non ci hanno pensato due volte e chissà per quale motivo non ha fatto niente!! secondo me una bella lezioncina ci volava!!



28. Daniele Pasquini ha scritto:

13 luglio 2011 alle 00:47

La Talpa può anche NON essere un reality, se scritto in un certo modo.



29. sirgeorgebest83 ha scritto:

13 luglio 2011 alle 08:59

presta è più furbo che santo…..la realtà è che ha un potere fuori dal comune per essere un agente…la lai ha ben pensato di limitarlo…tutto qua



30. sirgeorgebest83 ha scritto:

13 luglio 2011 alle 09:01

che poi la pergego non è oprah….si può farne anche a meno



31. Giovanni ha scritto:

13 luglio 2011 alle 09:55

Che intervista noiosa, meno male che era breve. Una serie di banalità, luoghi comuni, frasette fatte e autocelebrazione.
La politica si è impossessata della tv. Lo scopre adesso? E fino all’anno scorso quando ha portato una vagonata di suoi clienti la Rai era libera?
Abolirebbe i reality dai palinsesti. Quali? Ormai se ne fa uno solo il GF. E il reality la Talpa, uno dei più trash, lo abolirebbe?
La Perego è stata fatta fuori dalla Rai per colpire lui. Non per gli ascolti veramente bassini del programma? Perchè uno che fa ascolti bassi deve essere riconfermato?
Chi ha fatto fuori la Perego sarà giudicato dalla storia. Spero che la storia italiana avrà cose più interessanti di cui occuparsi.
Leggo ancora la storia di Manuela Arcuri. E’uno strano caso quello della Arcuri, perchè nonostante in tv renda a livello di ascolti in Rai praticamente ha fatto un paio di ospitate, mentre Belen nonostante i flop di Stiamo tutti bene e Ciak si canta era stata proposta persino per Quelli che il calcio e per una fiction su Rai uno. Mah…



32. matt2 ha scritto:

13 luglio 2011 alle 10:15

caro davide maggio hai novità sui contatti tra mediaset e paola perego? mi spiace davvero tanto per se a casa di paola…. tanto sta rai già floppa in estate e secondo me perderà ascolti anche la vita in diretta visto il nuovo orario. la ficition su mediaset con perego hai novità?

ciao e grazie



33. anna ha scritto:

13 luglio 2011 alle 12:36

Però! Pane pane e vino al vino!!! Ogni tanto ci piace vedere che i nostri pensieri sono condivisi da chi la televisione la vive, la fa!!
La presenza dell’onnipotente aleggia su tutto!!! Cmq la RAI è allo sfascio totale, ormai ci propongono il nulla, forse questo è l’intento di qualcuno!!Ma non ci mettessero nuovamente le mani in tasca!!! La Lei si lamenta dell’evasione, buona parte della popolazione non paga il canone!! Fanno bene, perchè il nulla non ha prezzo, è GRATIS!!
A Presta cmq lo ringrazio per non aver portato l’Arcuri a Sanremo, per quanto mi riguarda la trovo una pessima attrice! E per quanto riguarda Belen gli chiedo solo di non proporcela ad ogni “piè sospinto” perchè ne sono veramente nauseata, sia delle sue performance che dei suoi scoop!! Per la perego, non sentirò la mancanza!!!



34. lele ha scritto:

14 luglio 2011 alle 14:43

@sirgeorgebest83
assolutamente daccordo con te.

Spero che ora non vada a rompere la radio con i suoi personaggi tv. Salviamo la radio della Rai dalle logiche di mercato e lasciamola com’è che è un vero gioiello.



35. lele ha scritto:

14 luglio 2011 alle 14:44

correggo: rompere in radio



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