
Agrodolce
14
novembre
AGRODOLCE: TORNANO A ROMA I 24 MILIONI DI EURO STANZIATI PER LA SECONDA E LA TERZA STAGIONE, MAI PRODOTTE

Agrodolce
Non c’è pace per Agrodolce. A distanza di qualche anno dallo stop del progetto, gli strascichi dello scandalo che lo colpì si fanno ancora sentire (qui la cronaca completa degli eventi).
Agrodolce: la Regione Sicilia restituisce i fondi ottenuti per la serie
Dopo la conseguente debacle di Einstein Multimedia, la casa di produzione che mise in piedi il progetto e finì con l’accollarsi al posto della Rai tutte le spese per la costruzione del centro di produzione di Termini Imerese senza ottenere mai nessun rimborso, ora tocca alla Regione Sicilia. Che per decisione del Cipe – Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica – ha dovuto restituire i ventiquattro milioni di euro ottenuti come fondi per la messa in produzione della seconda (che in realtà era iniziata ma poi è stata stoppata) e della terza serie.
Altro che creazione di nuovi posti di lavoro, altro che realizzazione di prodotti cinematografici a basso costo, altro che rivalutazione del territorio siculo, altro che aiuto alla popolazione di Termini Imerese, colpita dalle difficoltà dello stabilimento Fiat che dava lavoro a molti e che è poi stato definitivamente chiuso nel 2011. Tutte promesse e speranze cadute nel nulla che hanno deluso non solo loro ma anche il pubblico di affezionati che aveva seguito la prima serie.


26
gennaio
DM LIVE24: 26 GENNAIO 2012. FLORIANA SECONDI INDAGATA, FUTURO AGRODOLCE PER RAITRE?, BOB SINCLAR E GIORGIA A VERISSIMO, POMPA TINA A FORUM, CANALIS DA CASCHETTO A PRESTA!, GIANMARCO MAZZI DA SANREMO AD AMICI

Diario della Televisione Italiana del 26 Gennaio 2012
>>> Dal Diario di ieri…
- Floriana Secondi indagata
Guai per Floriana Secondi, vincitrice della terza edizione del GF, inscritta sul registro degli indagati con l’accusa di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Lo scorso 5 novembre l’ex gieffina guidava una vettura, una Lancia Ypsilon, quando all’incrocio tra via Fabio Massimo e via degli Scipioni non avrebbe rispettato la precedenza travolgendo un taxi che viaggiava sulla sua corsia e facendo finire le turiste straniere a bordo all’ospedale Santo Spirito in prognosi riservata. Secondo quando dichiarato dal tassista, la Secondi, risultata poi positiva al test antidroga, una volta effettuato l’incidente sarebbe salita su un Suv che viaggiava dietro di lei e si sarebbe allontanata senza aspettare che arrivassero sul posto i soccorsi. Floriana ha cercato di spiegare la sua posizione (“Subito dopo lo scontro sono stata accompagnata da un mio amico medico che mi seguiva con la sua auto. È stato lui a consigliarmi di andare all’ospedale più vicino. Avevo il ginocchio gonfio e sanguinante”) e mette luce sul test antidroga: “Si, avevo fatto uso di cannabis, ma 4 o 5 giorni prima dell’incidente. Quella sera non avevo consumato droga”. [Leggo]
- Bob Sinclar e Giorgia a Verissimo
Sabato a Verissimo Bob Sinclair e Giorgia.
- Futuro Agrodolce?
Buone notizie per Agrodolce. Rai, Regione Sicilia e Einstein Multimedia, la casa di produzione della soap, potrebbero trovare un accordo per realizzare una seconda serie completa. (fonte Vero TV)
- Pompa Tina a Forum
Tyrael87 ha scritto alle 00:45
A Forum di ieri c’è stata una causa dove una certa Tina Pompa chiedeva di cambiare il cognome.
- Mazzi consulente di Fascino per il serale di Amici
Il direttore artistico Gianmarco Mazzi ha già pronto il lavoro per il dopo Sanremo. E’ infatti consulente della Fascino per il serale di ‘’Amici” che andrà in onda da fine marzo su Canale 5 e si occuperà dei rapporti con le case discografiche. Un curioso caso di conflitto di interessi visto che al Festival di quest’anno non mancano gli ex ‘’Amici” che saranno poi tra i protagonisti del talent della De Filippi. Quest’anno ‘’Amici” avrà una serata finale all’Arena di Verona dove Mazzi è consulente per le attività non liriche. (fonte dagospia)
- La Canalis da Caschetto a Presta


19
dicembre
LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (12-18/12/2011). PROMOSSI LITTIZZETTO (VIDEO), ENZO E CARLA, BOCCIATI CORONA A DOMENICA CINQUE E LE DIMISSIONI DI MENTANA

Enrico Mentana
10 alla presenza di Adriano Celentano al prossimo Festival di Sanremo. Il Molleggiato sul palco dell’Ariston è un evento in grado di cambiare il destino della kermesse. PS. ma se Mazzi non l’aveva detto a nessuno, chi ha realizzato il promo?
9 alla lettera di Luciana Littizzetto a Babbo Natale. La comica torinese, sul finire di Che tempo Che Fa, scrive al caro vecchietto chiedendo regali per i nostri personaggi famosi e politici. Da D’Urso e Carlucci fino a Bocchino e Santanchè passando per Tiziano Ferro, Lucianina ne ha per tutti (video dopo il salto). Peccato per le solite volgarità di troppo.
8 a Enzo Miccio e Carla Gozzi, ospiti di Quelli che il Calcio. La coppia glamour di Real Time, reduce dal buon riscontro di Shopping Night (il secondo episodio è stato visto da oltre 1.100.000 ascoltatori cumulati nel minuto medio), si mostra assai autoironica prestandosi altresì alla gag ‘ma non troppo’ del cambio gomma. Alla Cabello, invece, che scherzava sul loro essere snob, viene da dire “da che pulpito viene la predica”.
7 a Lorella Cuccarini e Marco Columbro, ospiti della puntata del sabato de La Prova del Cuoco. Se ritrovarli insieme al timone di un programma tv potrebbe essere anacronistico, diverso è il discorso quando si tratta di una comparsata. Vederli ancora affiatati, come ai vecchi tempi, è sempre un piacere (e un rimpianto per una tv che fu).
6 a Leonardo Pieraccioni. Finalmente la Felicità non ha sbancato al botteghino ma il mattatore toscano in tv è riuscito ad andare oltre la semplice ‘marketta’ vivacizzando i vari Kalispera, I Soliti Ignoti, Deejay Chiama Italia e Domenica Cinque.


15
dicembre
SCANDALO AGRODOLCE. LA RAI TRAMITE MINOLI INCASSA DALLA REGIONE 12 MILIONI DI EURO PER LA CREAZIONE DI UN CPTV A TERMINI IMERESE. MA QUEL CPTV LO HA COSTRUITO EINSTEIN, SENZA VEDERE UN EURO

Scandalo Agrodolce, il CPTV costruito da Einstein
Continuiamo a seguire l’inchiesta de Il Fatto Quotidiano sulla soap siciliana Agrodolce, misteriosamente scomparsa dai palinsesti della terza rete pubblica. Un piccolo sunto: eravamo rimasti ai costi della soap, vertiginosamente saliti dopo le prime settimane con una perdita per Einstein di 2.7 milioni di euro. L’intento di Giovanni Minoli era di dar vita ad una produzione cinematografica con il budget di una soap opera, tanto da “strigliare” Josi di Einstein sul contratto tra lo stesso e la Rai, che stando alle parole di Minoli non prevedeva affatto la produzione di una soap: “Io faccio quello che voglio, non si farà una soap”. Ma Minoli viene smentito dallo stesso contratto. Le ombre che governano questa vicenda però non si fermano ai costi.
Partiamo da un presupposto: in Sicilia non esistono degli studi di produzione televisiva e ne consegue che per girare la nuova “soap opera cinematografica” urge trovare presto un rimedio. A metterci una pezza ci pensa Einstein che investe a Termini Imerese 2 milioni di euro e trasforma l’istituto Socio Scolastico in un centro di produzione. Un investimento lecito e sensato: una soap garantisce solitamente diversi anni di messa in onda, tanto da permettere di rientrare “presto” dei costi e guadagnare. Pensate un po’, nel 2008 Luca Josi aveva chiesto alla Rai di versare un importo aggiuntivo “una tantum” quale parziale contributo rispetto agli investimenti sostenuti per la creazione del centro di produzione. La risposta del Direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce non si è fatto attendere e ha rispedito al mittente la richiesta: “Non vi è ragione per cui noi dobbiamo sostenere ulteriori costi”. E fin qui, nulla da ribattere.
C’è però un importante dettaglio che in Rai è sfuggito, ma alla Einstein manco per niente. L’articolo 4 della convenzione tra Rai e Regione Sicilia: “La Rai ha già determinato la creazione del centro di produzione in Contrada Impalastro. La Rai assume l’obbligo al completamento delle azioni necessarie per l’adeguamento strutturale e tecnologico del predetto edificio che dovrà ospitare stabilmente anche gli uffici amministrativi e i locali destinati ai set della fiction Agrodolce”. La convenzione, firmata da Giovanni Minoli, prevede un finanziamento alla Rai dalla Regione di 12 milioni di euro (di fondi fas). Quindi in sostanza la Rai vende alla Regione la costruzione di un centro di produzione tv e incassa 12 milioni di euro totali. Peccato che quel centro lo abbia costruito… Einstein, che invece non ha visto manco un euro. L’azienda pubblica nella persona di Giovanni Minoli ha quindi venduto un bene che non è di sua proprietà incassando denaro? La risposta sembrerebbe essere affermativa. Ma non è finita qua.


14
dicembre
LO SCANDALO AGRODOLCE E L’ASSORDANTE SILENZIO DELLA RAI

Agrodolce
C’è una domanda che più di qualche telespettatore si sarà posto in passato: che fine ha fatto Agrodolce? La soap opera che doveva “rilanciare” Termini Imerese, dopo una prima stagione con ascolti tutto sommato buoni per lo slot delle 20 – orario in cui il pubblico è in gran parte sintonizzato sui tg nazionali – è misteriosamente scomparsa dagli schermi della terza rete pubblica. Il progetto era stato fortemente voluto da Giovanni Minoli, allora Direttore di Rai Educational e anche ideatore di Un Posto al Sole, e l’intenzione era chiara: sviluppare un prodotto cinematografico con un budget ristretto. Una missione forse un po’ troppo avventata, come sottolineato da più parti, e troppo coraggiosa.
A metter luce su una situazione piuttosto curiosa è una lunga inchiesta de Il Fatto Quotidiano che ha cercato di ricostruire tassello per tassello tutte le vicende che hanno caratterizzato la produzione Rai e Einstein dall’avvio del progetto alla sua misteriosa conclusione, con l’aiuto di fonti ufficiali e di registrazioni ambientali ad opera del Presidente di Einstein Luca Josi che, dopo i primi problemi riscontrati, ha registrato tutte le conversazioni con le figure chiave della produzione, tra cui Giovanni Minoli. Visto l’assordante silenzio che ha fatto seguito all’inchiesta del quotidiano di Padellaro, abbiamo pensato di ‘rilanciare’ anche noi la questione Agrodolce, così come analizzata dal Fatto.
Partiamo dai costi. L’intenzione di Giovanni Minoli era chiara: mettere in piedi una produzione cinematografica con il budget di una soap opera. Una missione impossibile per Luca Josi, proprio per una questione di costi. Se una fiction come Capri è costata 12 mila euro a minuto e un film per il grande schermo come Baaria è costato 166 mila euro a minuto, come si può pensare di avviare una produzione cinematografica per il piccolo schermo con il budget di una soap opera? Per Minoli era un’assoluta priorità, ma il contratto tra Rai e Einstein poneva dei limiti chiari.


17
dicembre
AGRODOLCE: UNA NUOVA BOMBOLA DI OSSIGENO DA 50 MILIONI DI EURO
Più passa il tempo e più Agrodolce assomiglia a quelle grosse aziende con partecipazione statale che vengono viste come una palla al piede dai più liberisti. Di mezzo ci sono sempre i centri di produzione di Termini Imerese, e anche per questa volta arriva un salvagente gettato dalle istituzioni. Il sospetto però rimane quello di una morte annunciata e solo rimandata.
Il romanzo popolare, questa la nomenclatura radical chic di quella che altrimenti chiameremmo soap, infatti non chiuderà battenti. Dopo le proteste inscenate negli scorsi giorni davanti alla Regione Sicilia con una simbolica bara bianca, sono arrivate le rassicurazioni dei vertici che garantiscono una ricca flebo per far tirare avanti l’appuntamento serale di Raitre.
Cinquanta milioni di euro, di cui metà sborsati dalla Giunta del Governatore Raffaele Lombardo, che s’impegna ormai di fatto ad esserne coproduttrice ufficiale. I 600 lavoratori che finora hanno lavorato davanti e dietro le quinte possono tirare un grosso sospiro di sollievo, anche perché l’assessore regionale alla cultura Leanza continua a manifestare intenzioni serie per lo sviluppo di un apparato produttivo siciliano.

