Operazione Sanremo 2009: è questo il titolo della ‘missione impossibile’ che la Rai sta cercando di compiere in queste ultime ore. Il nocciolo della questione sta nel trovare un accordo con il comune della città dei fiori sulla realizzazione della prossima kermesse musicale. Pena la soppressione della manifestazione, come annunciato giorni fa dal direttore generale della Rai, Claudio Cappon (nella foto), al sindaco della cittadina ligure.
La città di Sanremo, infatti, detiene i diritti di immagine e organizzazione della manifestazione e se non dovesse intervenire un rinnovo del contratto d’esclusiva con la Rai potremmo dire addio al nostro beneamato (?) Festival della Canzone Italiana. Ed una cosa è certa: che Sanremo sia o meno apprezzato e gradito, si deve comunque ammettere che rappresenta, da oltre mezzo secolo, parte della nostra storia, che sarebbe meglio non interrompere, così, senza un motivo valido.
Ma il tempo stringe, e se si considera la volontà della nostra televisione di Stato di rilanciare e modificare la formula di Sanremo, dopo il flop dell’ultima edizione targata Baudo, il tempo stringe ancora di più. Dopo l’ultimatum lanciato dal dg Rai, sembra che qualcosa si sia mosso; il timore della mancanza totale di un accordo (e quindi di qualsiasi incasso) ha incominciato a farsi sentire tra le file del comune. Non si è fatta, perciò, attendere la risposta del sindaco: “Ho ribadito a Cappon la nostra disponibilità a trovare un’intesa, nell’interesse di entrambe le parti e su più punti della convenzione ci siamo resi disponibili a soddisfare molte richieste della Rai”.