27
febbraio

TUTTA LA MUSICA DEL CUORE MERITA UNA SECONDA STAGIONE?

Francesca Cavallin in Tutta la musica del cuore

Nessuno avrebbe scommesso sulla sua riuscita, a partire dalla Rai che per oltre due anni ha voluto tenerla nel cassetto, ed invece con una media di oltre 5.500.000 spettatori e il 20% di share, Tutta la musica del cuore, la fiction con Francesca CavallinJohannes Brandrup, ha conquistato il pubblico di Rai1. Un pubblico affascinato dalla magia della musica classica e che allo stesso tempo si è appassionato alla lotta, nell’immaginaria cittadina di Montorso, tra gli allievi del piccolo conservatorio e la criminalità organizzata.

Sogni e speranze di tanti giovani uniti contro la corruzione grazie alla tenacia dell’ispettrice del Ministero dell’istruzione Angela Braschi, interpretata dalla Cavallin, e del professore Mattia Stefani, cui da’ il volto il tenebroso Johannes Brandrup. L’attore tedesco, già visto in fiction come La Ladra, Maria di Nazareth e L’Olimpiade nascosta, intervistato dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, non nasconde il suo entusiasmo per i riscontri ottenuti.

“Sono orgoglioso del successo di questa fiction. Tutta la musica del cuore ha convinto per la bellissima colonna sonora e per il messaggio positivo della vicenda, che mostra come attraverso una passione ci si può riscattare e non sentirsi mai soli. Oggi viviamo in un mondo desolante, tra scandali, illegalità e demagogia, in una società basata solo su consumismo e materialismo. Occorre un grande cambiamento. Questa fiction non parla di mafia pugliese, insegna piuttosto come si fa a trasformare i sogni in realtà, ad ascoltare il proprio cuore, a prendere in mano la nostra vita per essere felici. Perché il mondo lo facciamo noi”.




27
febbraio

TUTTO DANTE: ROBERTO BENIGNI “RIACCENDE” LA DIVINA COMMEDIA (E RAI 2?)

Roberto Benigni

Scatta questa sera – in prima serata su Rai 2 a partire dalle 21.05 – la messa in onda di Tutto Dante 2012, l’evento che ha visto la scorsa estate Roberto Benigni fare il pieno di consensi e spettatori in Piazza Santa Croce a Firenze. Spalmato in dodici appuntamenti tv, l’artista toscano ripercorre la Divina Commedia attraverso la lettura dei canti (dall’XI al XXII) dell’Inferno.

A cominciare da quello che, precisa Benigni, è il “meno amato dai critici del passato e non solo, uno dei canti più straordinari per me. Dante ci dirà, con la stessa perizia di uno scienziato, com’è fatto l’Inferno, ci parlerà della sua struttura topografica e morale (…) Parla della finanza, dell’usura, di quei farabutti che ci fregano oggi come ieri. Dante ci ha indicato una via di speranza, andando a scrutare i barlumi, le premonizioni e i tentennamenti dello spirito umano. È riuscito a dare a qualsiasi cosa del visibile e dell’invisibile un nome, a esprimere l’inesprimibile, a dare materia allo spirito. Ha usato lo stesso amore e lo stesso numero di parole per descrivere gli ordini angelici, il fondo del male e l’altezza del bene. A noi non resta che credergli perché lui esige di essere creduto, perché quel viaggio lo ha fatto davvero”.

Un Benigni, dunque, che si “accende” quando parla di Dante Alighieri. E una Rai 2 che spera di “riaccendersi”, dopo i fasti del recente passato (in realtà sembra trascorsa una vita) sotto la “gestione” Santoro e Ventura. “Quando ci si trova dinanzi alla bellezza e alla grandezza nasce in noi una irrefrenabile voglia di farne parte” spiega l’artista toscano a proposito della Divina Commedia. E il telespettatore, invece, avrà voglia di farne parte? Ai post… auditel l’ardua sentenza.


27
febbraio

PIF A DM: CON IL TESTIMONE FACCIO DOMANDE CHE NELLA VITA NON PORREI MAI. IL PD DOVREBBE AMMETTERE DI NON AVER CAPITO NIENTE, SOGNAVO RENZI PRESIDENTE CON I GRILLINI IN PARLAMENTO

Pif

Pif

Il mondo e le sue sfaccettature viste dall’occhio di una telecamera, con lo sguardo attento e disincantato di Pif. La ‘formula segreta’ de Il Testimone è sempre quella: far sorridere e riflettere mostrando al pubblico alcune storie di vita vissuta che hanno come protagonisti personaggi famosi o gente comune. Da lunedì prossimo, 4 marzo, il programma di Pierfrancesco Diliberto tornerà in onda su Mtv alle 22.50 con sedici nuovi appuntamenti. Alla vigilia del debutto, abbiamo intervistato l’ex iena, che dopo cinque stagioni non ha perso la voglia di indagare la realtà a modo suo.

Qual è il motore di tutto?

E’ la curiosità. Quando giro Il Testimone faccio delle domande che nella vita non porrei mai, perché in realtà sono un tipo abbastanza timido. La telecamera però mi permette di superare l’imbarazzo, secondo un meccanismo molto noto nel mondo dello spettacolo.

Nei sedici appuntamenti in programma verranno affrontati vari argomenti. Tra tutti, ne hai uno particolarmente a cuore?

In ogni edizione ho sempre realizzato una puntata sulla mafia perché è una cosa che mi tocca particolarmente, essendo io palermitano. Raccontare in tv le storie di chi non paga il pizzo o si ribella alla criminalità organizzata è anche un modo per far capire che queste persone non sono sole e che i mafiosi sono al centro dell’attenzione. Poi, se tra un’edizione e l’altra mi capita di leggere un articolo interessante o di vedere un servizio curioso al tg, anche questo può diventare uno stimolo… Non c’è un ordine preciso nella scelta degli argomenti.

Hai debuttato come Iena ed ora fai il Testimone su Mtv. C’è continuità tra le due esperienze?

A Le Iene mi ero stancato di fare le candid, dopo tanti anni non mi divertivano più. Però non avrei potuto fare Il Testimone se non avessi intrapreso quell’esperienza, che mi ha insegnato ad affrontare la realtà in un determinato modo, cioè riprendendo e raccontando tutto quello che succede, anche ‘dietro le quinte’.

Quanto conta il retroscena?

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27
febbraio

THE VOICE: UN SUCCESSO MONDIALE. E IN ITALIA?

I coach di The Voice of Italy

E’ uno dei fenomeni televisivi degli ultimi anni e ora sta per arrivare anche in Italia. Giovedì 7 marzo alle 21 su Rai2 debutterà The Voice, il talent show che ha riscosso un grandissimo successo in tutto il mondo. Era il settembre 2010 quando il format, ideato da John De Mol “padre” del Grande Fratello, è andato in onda per la prima volta nei Paesi Bassi. Sono bastati pochi mesi affinchè il talent venisse esportato negli Stati Uniti dove è diventato uno dei programmi di punta della Nbc. Complice il traino del Superbowl, la prima puntata della seconda stagione si piazza al primo posto della classifica degli show non sportivi più seguiti degli ultimi 6 anni della tv americana con 37,6 milioni di telespettatori. Il format è stato poi venduto in oltre 25 paesi di tutto il mondo.

In Francia ha registrato il debutto più forte per un talent: la premiere in onda su Tf1 è stata seguita da circa 9.200.000 spettatori (37% di share) battendo così i lanci di Star Academy, X Factor, Idol e Got Talent. Ottimo riscontro anche in Spagna con picchi di 6 milioni e del 35% di share. Ascolti record in Inghilterra, dove il talent è da sempre un genere molto popolare, con una media di 8.900.000 spettatori su BBC 1 pari al 36.30% (media della rete al 20%). Buoni risultati anche in Germania dove The Voice ha totalizzato circa il doppio degli ascolti di X Factor: 4,2 milioni gli spettatori medi della prima stagione mantenuti anche nella seconda, conclusasi a dicembre del 2012.

Dopo essere approdato anche inDanimarca, Belgio, Polonia, Romania e Turchia, ora tocca all’Italia. I giudici/coach sono Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Noemi e Piero Pelù mentre la conduzione è affidata all’attore Fabio Troiano. I consulenti – come DM anticipato – sono Kekko dei Modà, Marlene Kunz, Gianni Morandi e Mario Biondi. In molti, quindi, si chiedono se The Voice riuscirà a imporsi nel panorama televisivo italiano.

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27
febbraio

ASCOLTI SATELLITE DI MARTEDI 26 FEBBRAIO 2013: 466.000 SPETTATORI PER BOLOGNA-FIORENTINA. BENE SKY TG24 CON LE ELEZIONI

Sky

[Cercavi i dati d'ascolto della tv generalista? Clicca qui] Ieri, martedì 26 febbraio, 10.127.476 spettatori unici hanno seguito i canali della piattaforma Sky*. Nell’intera giornata, i canali della piattaforma Sky hanno raccolto uno share medio del 7,2% (10% se si considera il target commerciale 15-54 anni)**.

PRIME TIME – In prime time, tra le 21 e le 23, l’audience media dei canali Sky è stata di 2.188.297 spettatori con il 7,4% di share**. Sui canali Cinema, il film “Com’è bello far l’amore”, in onda dalle 21.10 circa su Sky Cinema 1/+1 HD, ha ottenuto un’audience media di 157.422 spettatori complessivi*. Sui canali Sport e Calcio, il recupero della 7^ giornata di ritorno di Serie A, Bologna-Fiorentina, trasmesso dalle 20 su Sky Calcio 1 HD, è stato seguito da 466.453 spettatori medi (1.376.424 spettatori unici)*. A seguire, il post gara, dalle 22 sullo stesso canale, ha fatto registrare in media 113.071 spettatori*. Per l’Intrattenimento, da segnalare due appuntamenti su Fox Life HD/+1/+2: l’episodio di “Private practice”, in onda dalle 21, ha totalizzato un ascolto medio complessivo di 241.735 spettatori*, mentre quello di “Scandal”, dalle 21.55 circa, è stato visto nel complesso da 190.673 spettatori medi*. Inoltre, la puntata di “Cold case”, trasmessa dalle 21.55 circa su Fox Crime HD/+1/+2, ha registrato un ascolto medio complessivo di 176.940 spettatori*, mentre quella di “C’era una volta”, dalle 21 circa su Fox/+1/+2, ha raccolto 204.840 spettatori medi complessivi*.

PRESERALE – Nella fascia preserale, tra le 18 e le 21, i canali Sky hanno registrato uno share del 6,6%.





27
febbraio

MISTERO: MOANA POZZI COME MARILYN?

Moana Pozzi nel servizio di Mistero

Non solo oscure presenze aliene in grado di esercitare il controllo sulla psiche umana; non solo le predizioni del popolo Maya sulla fine del mondo, ma anche i risvolti inattesi e curiosi di una delle figure più enigmatiche degli anni Ottanta: Moana Pozzi. Dopo aver indagato nel corso della precedente puntata le misteriose cause della morte della pornostar più famosa d’Italia, Mistero torna ad occuparsi di Moana, delle sue speranze, dei suoi progetti e, soprattutto, dei suoi segreti.

A parlare è ancora Eva Henger che rivela, ai microfoni del programma di Italia1, la verità sul fratello di Moana, Simone. Stando alle dichiarazioni dell’ex conduttrice di Paperissima Sprint, Simone non sarebbe il figlio della pornostar come era stato rivelato nel 1999, bensì il figlio di sua sorella Tamiko, in arte Baby Pozzi. Una rivelazione inattesa, quindi, quella della Henger che continua a mettere in luce le ombre di un’icona dell’immaginario italiano, avvolta da misteri e intrighi pericolosi.

Infatti, il testimone anonimo di Mistero rivela che Moana, grazie ai rapporti intrattenuti con i servizi segreti, era al corrente di alcuni risvolti inediti sul rapimento di Aldo Moro facendone una testimone scomoda e da tener d’occhio. Questo avvicinerebbe Moana all’altrettanto enigmatica e seducente Marilyn Monroe, icona di stile e di bellezza soggiogata, anche lei, da una morte avvolta ancora nel mistero. Dai rapporti con i fratelli Kennedy alla minaccia di rivelare al mondo la sua relazione con l’uomo più potente d’America, molte sono le assonanze con la Pozzi la cui scomparsa, avvenuta il 15 aprile 1994, per alcuni resta ancora da verificare.

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27
febbraio

THE MENTALIST 5: LA CACCIA A JOHN IL ROSSO CONTINUA SU PREMIUM CRIME

The Mentalist 5

Andrà in onda in prima visione a partire da stasera, mercoledi 27 febbraio alle 21:15, la quinta stagione di The Mentalist, interpretato da Simon Baker nella parte di Patrick Jane, che è appunto il mentalista di cui al titolo. Il mentalista è una persona dotata di un particolare intuito che gli permette di cogliere i pensieri, i dettagli e gli stati d’animo degli altri individui. Patrick Jane mette a disposizione questa sua dote per aiutare la squadra investigativa coordinata da Teresa Lisbon al California Bureau of Investigation.

All’apparenza solare e divertente, Patrick nasconde un passato tragico. Il serial killer John Il Rosso ha infatti sterminato la sua famiglia e adesso in lui è costante la voglia di vendetta, che costituisce il fil “rouge” della serie. Il rosso è una costante in The Mentalist perchè, oltre a definire il serial killer cui la squadra dà la caccia, è presente sempre nei titoli in italiano ed è sempre ricordato in quelli in inglese attraverso utilizzo di parole quali “blood”, “crimson” o “cherry”.

La serie che inizialmente prevedeva solo tre stagioni, visto il successo ottenuto a livello mondiale, è arrivata fino alla quinta, che si apre con la puntata dal titolo “The Crimson Ticket” (“La perlina di vetro rosso”). Alla fine della quarta stagione la squadra del CBI è andata vicinissima alla cattura di John il Rosso di cui ancora non si conosce la vera identità. Ovviamente, dovendoci essere una nuova stagione, il killer non è stato preso. In compenso, però, è stata catturata Lorelei (Emmanuelle Chriqui), una delle complici del killer.


27
febbraio

KATIA FOLLESA A DM: PORTEREI UN PO’ DI COMICITA’ A MASTERCHEF. MI HANNO NEGATO UN LAVORO PER DARLO A UNO CHEF

Katia Follesa

Katia Follesa

Dal palco irriverente di Zelig alla conduzione di programmi di successo come Scherzi a parte, dalla sfida al dimagrimento perseguita con tenacia al Cristina Parodi Live senza tralasciare l’inedito ruolo di giudice nella nuova edizione di Cuochi e Fiamme. Non ne sbaglia una Katia Follesa che, dalla separazione dalla sua compagna artistica Valeria, ha riscoperto il talento culinario e la consistenza degli alimenti nel programma di Simone Rugiati e nella nuova edizione di Attenti al cibo, in onda da marzo su DeASapere, a fianco di suo marito Angelo Pisani dei Pali e Dispari.

Sei il nuovo volto di Cuochi e Fiamme: come sta andando?

Bene, per quanto non sia una tv generalista so che gli ascolti stanno andando bene. Io sono entrata in una famiglia che era già composta, ma sono stata accolta benissimo, ho trovato un bel clima, tutti simpatici, tutti molto carini, dall’assistente di studio all’autrice, ai miei colleghi di programma Chiara Maci e Andrea Grignaffini. Un’esperienza davvero molto bella che mi ha lasciato un bel ricordo e la soddisfazione di aver conosciuto delle belle persone.

Come sei arrivata a sostituire Riccardo Rossi?

Sono stata chiamata per fare il giudice e non ho fatto altro che essere me stessa portando la mia ironia e la mia spontaneità: non ho fatto nient’altro. Noi siamo chiamati a giudicare mangiando, immagina la sofferenza! (ride ndDM) Registravamo almeno quattro puntate al giorno e per ogni concorrente c’erano quattro prove da superare e tre da assaggiare, quindi puoi immaginare come ne sia uscita: con una gran voglia di cucinare.

Quanto conta l’ingrediente comicità nei programmi di cucina?

Non credo conti parecchio in un programma di cucina, ma io un po’ di comicità a Masterchef gliela porterei. Sono talmente rigidi che una ventata di freschezza non guasterebbe. I concorrenti hanno il terrore dei giudici, non tanto di Barbieri quanto, piuttosto, degli altri due. Irromperei lì a sorpresa.

Il personaggio del cattivo in tv funziona sempre…


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