12
febbraio

SANREMO 2013: INIZIO FARAONICO CON IL “POPOLARE” VERDI E LA LETTERINA DELLA LITTIZZETTO (VIDEO)

Luciana Littizzetto al Teatro Ariston

Che cosa vuol dire il termine “popolare”? Fabio Fazio inizia con l’esegesi del termine la 63esima edizione del Festival di Sanremo, arricchita dalla spettacolarità della scenografia firmata Montinaro e dall’esecuzione magistrale del “Va pensiero” verdiano da parte del Coro dell’Arena di Verona diretto dal Maestro Mauro Pagani.

Fazio definisce i brani dell’Opera e del passato come “le canzoni popolari di oggi”, decidendo di tributare il bicentenario della nascita del maestro Giuseppe Verdi con un maestoso allestimento in quello che, da molti, può essere definito il cugino di secondo grado de “Fratelli d’Italia” di Mameli, capace di unire un popolo sotto la stessa bandiera e sotto uno stesso spirito. Come direbbe Mike Bongiorno: fiato alle trombe! Il Festival è ufficialmente iniziato. Dalla sublimità della musica lirica all’ironia di Luciana Littizzetto il passo è davvero breve.

La comica torinese fa il suo ingresso al teatro Ariston da una carrozza in puro stile Cenerentola (qui il video delle prove), trainata dai cavalli bianchi della migliore tradizione Disney e assistita da alcuni paggetti che, a detta della stessa Lucianina, sembrano usciti dalle selezioni di Amici di Maria De Filippi. La Littizzetto è visibilmente emozionata, avvolta in un abito da sera trasformabile alla Ispector Gadget e pronta a irretire immediatamente il teatro con la sua consueta letterina rivolta a San Remo.




12
febbraio

SANREMO 2013, TESTI: SIMONA MOLINARI E PETER CINCOTTI – LA FELICITA’

Simona Molinari e Peter Cincotti

Oltre a Dr Jekyll e Mr Hyde il duo composto da Simona Molinari e Peter Cincotti portano sul palco del Festival di Sanremo La felicità, un brano scritto dalla stessa Molinari con Cincotti e Maurizio Vultaggio su musica di Carlo Avarello. Ecco il testo del pezzo, cantato in questi minuti per la prima volta su Rai1:

La felicità (di S. Molinari – M. Vultaggio – P. Cincotti – C. Avarello)

But I need you back
Ho fatto errori che ripensandoci non farei
Ma a questo mondo dimmelo tu chi non sbaglia mai
Ah, tutta colpa di quell’attimo di gelosia,
Io quella notte no, non dovevo andare via.
Ero convinta sarei riuscita a cambiarti un po’
Ero sicura che non mi avresti detto no
Io ti volevo in una vita che no era tua
Io dicevo ti amo, tu mi dicevi una bugia.
Ah la felicità
But I need you back
Ah la felicità
But I Need you back
Ah la felicità
Non ricordo più che sapore ha la felicità!
Oh I need you back.


12
febbraio

SANREMO 2013, TESTI: DANIELE SILVESTRI – A BOCCA CHIUSA

Daniele Silvestri

Alla sua quinta partecipazione al Festival di Sanremo, Daniele Silvestri ammette il gradito ritorno sul palco che gli ha conferito la notorietà e dove presenterà, nel corso di questa 63esima edizione, i brani “Il bisogno di te (ricatto d’onor)” e “A bocca chiusa”. Quest’ultimo è stato definito dal cantante come “un piccolo film con un finale a sorpresa”. Durante la quarta serata di venerdì 15 febbraio, dedicata alle canzoni che hanno fatto la storia del Festival sanremese, Daniele Silvestri proporrà il brano “Piazza Grande” che Lucio Dalla interpretò all’Ariston nel lontano 1972 e alla luce della sua scomparsa. Ecco il testo della canzone “A bocca chiusa”.

Testo di A bocca chiusa (di D. Silvestri)

Fatece largo che … passa domani, che
adesso non si può
oggi non apro , perché sciopererò
e andremo in strada co’ tutti gli striscioni
a fare come sempre la figura dei fregnoni
a me de questo sai , non me ne importa
niente
io oggi canto in mezzo all’altra gente
perché ce credo o forse per decenza
che partecipazione certo è libertà
ma è pure resistenza
e non ho scudi per proteggermi ne’
armi per difendermi
ne’ caschi per nascondermi o santi
a cui rivolgermi





12
febbraio

SANREMO 2013, TESTI: RAPHAEL GUALAZZI – SENZA RITEGNO

Raphael Gualazzi - Festival di Sanremo 2013

Raphael Gualazzi - Festival di Sanremo 2013

Raphael Gualazzi e Sanremo formano un’accoppiata vincente. Lui, ammettiamolo, non è un personaggio molto televisivo, ma è senza dubbio abituatissimo a certi palchi, vista la gavetta tra kermesse e manifestazioni varie, che l’hanno visto sempre assoluto protagonista con il suo immancabile pianoforte. A Sanremo primo ci è già arrivato, quando vinse nella categoria Giovani, ma è anche arrivato ad un soffio dalla vetta dell’Eurovision Song Contest, come rappresentante per l’Italia. Ora ci riprova, ancora nella città dei fiori, con Sai (ci basta un sogno), un testo molto intenso sulla donna, osservata dal punto di vista di un pittore, e con Senza ritegno, il secondo brano, che invece risulta meno sensuale ma più d’impatto e sferzante del primo, in cui si cambia decisamente registro e ci si sposta sull’etica, per un racconto… senza ritegno.

Senza ritegno (di Raphael Gualazzi)

Ti guardo e non puoi tentarmi
dipinta di un’immagine che non apprezzerò
se parli non puoi ascoltarmi
la magra educazione che diffondi fuggirò
le mani non puoi scottarti
la fiamma si fa labile nell’insensibile
mi guardi e non vuoi pensarci
ma sei solo un disegno se non puoi
decidere
e vorrai
e vorrai
e vorrai
vorrai…


12
febbraio

SANREMO 2013, TESTI: MARCO MENGONI – L’ESSENZIALE

Marco Mengoni - Sanremo 2013

Dice di tornare al Festival di Sanremo perché lo mandano Gianna Nannini e Pacifico, che hanno firmato il suo brano “Bellissimo” (o bellissimo brano, dipende dai gusti). Poi, però, Marco Mengoni ci ha messo molto di suo, collaborando come autore alla seconda canzone presentata, dal titolo “L’essenziale”. A differenza dell’altra, più rock e “decisa”, questa è una sorta di ballata italiana, dove si mescolano sentimento e temi sociali. Ecco il testo.

L’essenziale (di R. Casalino, F. De Benedettis, M. Mengoni, R. Casalino)

Sostengono gli eroi
“Se il gioco si fa duro
E’ da giocare”
Beati loro poi
Se scambiano le offese con il bene
Succede anche a noi
Di far la guerra a ambire poi alla pace
E nel silenzio mio
Annullo ogni tuo singolo dolore
Per apprezzare quello che
Non ho saputo scegliere
Mentre il mondo cade a pezzi
Io compongo nuovi spazi
E desideri che
Appartengono anche a te
Che da sempre sei per me
L’essenziale.
Non accetterò
Un altro errore di valutazione
L’amore è in grado di
Celarsi dietro amabili parole
che ho pronunciato prima che
fossero vuote e stupide.





12
febbraio

ASCOLTI FESTIVAL DI SANREMO 2013: FAZIO PUO’ SOLO PEGGIORARE (SE STESSO)

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

Dal can can mediatico dovuto alle prossime elezioni politiche alle inattese dimissioni del Papa, passando per le inevitabili polemiche che ogni anno accompagnano la vigilia del Festival di Sanremo. Ora, però, ci siamo. A poco più di un’ora dal debutto della 63° edizione della storica kermesse canora di Rai 1, quest’anno affidata a Fabio Fazio, impazza il toto-share: a quale responso auditel andrà incontro la prima serata di stasera? Scatta, dunque, il confronto con quanto successo nelle premiere delle passate edizioni, a cominciare proprio dal Morandi-bis dello scorso anno, capace di toccare all’esordio il 49.70% di share medio (con 12.762.000 spettatori).

Un risultato persino migliore di Sanremo 2011, sempre condotto da Gianni Morandi, che al debutto arrivò al 46.39%. L’anno prima, con il Festival nelle mani di Antonella Clerici, lo share della prima serata fu del 45.29%, di poco inferiore a quello ottenuto da Paolo Bonolis nel 2009 (47.93%). A Pippo Baudo, invece, va suo malgrado la “maglia nera”; siamo a Sanremo 2008 e l’esordio è di quelli da dimenticare: 36.46%, con appena 9.518.000 spettatori nella prima parte e 4.818.000 nella seconda. Fece di gran lunga meglio l’anno prima (44.82%), in linea con il risultato di Giorgio Panariello a Sanremo 2006 (44.45%).

Per ritrovare una prima serata che sfonda il muro del 50% di share, è necessario “scendere” al 2005, con Paolo Bonolis che volò al 54.78%. Il bistrattato Festival di Simona Ventura, invece, si fermò al 42.48%, dopo il 42.55% registrato da Pippo Baudo nel Sanremo 2003. Grandi numeri nel 2002 (56.22%), sempre con il Pippo Nazionale al comando, ma siamo già alla tv di quasi quindici anni fa, quando anche il 51.98% portato a casa dal Sanremo 2001 di Raffaella Carrà faceva storcere il naso ai più.


12
febbraio

SANREMO 2013: BACIO GAY SUL PALCO DELL’ARISTON?

Stefano e Federico - bacio gay Sanremo

Stefano e Federico - bacio gay Sanremo

L’attenzione  che, con la usuale superficialità, caratterizza il circo mediatico che ruota intorno al Festival di Sanremo, si è concentrata sul bacio, ma il valore della presenza di Stefano e Federico sul palco dell’Ariston va ben al di là del bacio che eventualmente si daranno. Se…se lo daranno.

In un Paese in cui la questione gay esiste, a livello politico, sociale e culturale, parlare di omosessualità e di matrimonio gay in una vetrina nazional popolare rientra nel campo della sensibilizzazione. Si, purtroppo siamo ancora nella fase in cui c’è bisogno di sensibilizzare al tema. E il fatto che la curiosità principale sia scoprire se questi due ragazzi si baceranno o meno ne è la misera prova. Sempre che i due ci siano.


Stefano e Federico hanno girato un video in cui raccontano la loro storia d’amore che, dopo 11 anni di vita insieme, li ha portati a decidere di sposarsi a New York tra due giorni, il 14 febbraio, “Ma è un caso“, sottolineano. Fazio ha visto il video e ha voluto che i due lo riproponessero dal vivo a Sanremo 2013. Lo sappiamo, state pensando si tratti di una para****ta. Lo abbiamo pensato anche noi, ma solo per un attimo. Poi abbiamo visto il video che parla attraverso le scritte sui cartelli e gli sguardi discreti e timidi che i due si scambiano. E’ commovente. Ve lo anticipiamo. D’altronde, capita sia commovente vedere due persone che si amano e che con semplicità raccontano come è nato il loro sentimento. Certo, se di solito non lacrimate durante i film d’amore, probabilmente non lo farete nemmeno stasera. Meglio così, perchè la finalità di questa storia non deve essere quella di farci uscire qualche lacrima, ma quella di farci una domanda. Sarebbe davvero così disdicevole e innaturale se questi due ragazzi dalle facce pulite e sincere, che alla fine del video si baciano superando a stento l’evidente imbarazzo di farlo davanti a una telecamera, ottenessero il diritto di sposarsi nel loro Paese?


12
febbraio

SANREMO 2013: MAURIZIO CROZZA ACCENDE IL FESTIVAL. IMITERA’ IL PAPA DIMESSO?

Sanremo 2013 - Maurizio Crozza

Uno, (nessuno) e centomila. Sono molteplici e tutti ugualmente appetibili i personaggi che Maurizio Crozza potrebbe interpretare stasera, durante la sua ospitata nella premiére del Festival di Sanremo 2013. Non a caso, il tam-tam che si rincorre con insistenza in queste ore è uno solo: cosa combinerà il comico genovese sul palco dell’Ariston? Il domandone è risuonato anche stamane, durante la conferenza stampa di presentazione della prima serata della kermesse, senza però trovare risposta. Lo show di Crozza, infatti, è blindatissimo e top secret, in stile Celentano.

Ieri, il popolare comico ha provato il suo intervento fino a notte fonda, e pare che le battute da lui messe a punto abbiano fatto schiantare dalle risate gli orchestrali, unici ammessi in sala oltre a Fabio Fazio e ai tecnici. Come anticipato dal direttore di Rai1 Giancarlo Leone, questa sera l’ingresso in scena di Crozza è previsto tra le 22.30 e le 22.40. La sua performance, della durata di trenta minuti circa, sarà composta da un monologo ma anche da un momento musicale: l’artista, infatti, si esibirà in un paio di canzoni e darà sfogo alla propria verve con battute ed imitazioni a raffica.

Berlusconi, Bersani, Monti, Grillo, Ingroia… e tanti altri ancora: i personaggi di Crozza li conosciamo ormai tutti, ma è davvero difficile riuscire a immaginare quali rivedremo stasera a Sanremo. L’ipotesi più plausibile è che il comico metta in scena un mix bipartisan, per non violare la par condicio in corso e dribblare lo spauracchio delle polemiche. In ogni caso, ad avere la meglio sarà comunque la sua capacità d’improvvisazione. Al momento, il vero ‘mistero’ sullo show di Crozza riguarda la possibilità che egli ironizzi sulle dimissioni di Papa Benedetto XVI, avvenute ieri in Vaticano.


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