Articoli per [le tre rose di eva]

11
febbraio

EPURAZIONE GIEFFINA A BUONA DOMENICA

Buona Domenica VS Grande Fratello @ Davide Maggio .it

Lo staff di Buona Domenica non ci sta più e pare abbia deciso di mettere in atto un’epurazione gieffina che cozza con lo “spirito promozionale” che ha caratterizzato sin dall’ “era costanziana” il contenitore domenicale di Canale5.

Una scelta che sta rendendo non proprio felice qualcuno, anche in considerazione degli ascolti calanti del Grande Fratello, ma che sarebbe frutto della volontà ben precisa di porre fine a quella che sembrava una cronica involuzione che stava traghettando Buona Domenica verso un punto di non ritorno.

Un dietrofront che oltre ad essere opportuno si è posto come necessario per far fronte al disinteresse manifestato dai telespettatori nei confronti di Buona Domenica,  in molte occasioni perdente rispetto alla ”dirimpettaia” Domenica In.

Il popolo catodico italiano, indiscutibilmente “affascinato” dal trash, ha dato prova, questa volta, di riuscire a porsi dei limiti e a… cambiare canale! Dal canto suo lo staff del programma non poteva ignorare una situazione non propriamente rosea e avrebbe deciso di correre (lodevolmente) ai ripari, privilegiando l’attualità e ripulendo il programma dei momenti più trash.

E sta di fatto che sino ad ora gli inquilini della casa più spiata d’Italia, freschi di uscita, non sono più protagonisti della consueta ospitata di Paola Perego & Co così come gli ospiti della puntata non sono più costretti a dover dar prova delle proprie abilità fisiche sull’ormai famoso quanto nauseabondo surf.

Inutile dire che la singolare e coraggiosa svolta di Buona Domenica è passata inosservata ai più che continuano imperterriti a definire trash un programma che certamente non andrebbe premiato ma che sostanzialmente non propone nulla di diverso dalla trasmissione concorrente (almeno per quanto riguarda i primi due segmenti).

Il bello (rectius il brutto) è che Buona Domenica, anche senza il  Grande Fratello ed anche occupandosi di argomenti di scottante attualità, soffre ormai di un’etichetta che pare più una lettera scarlatta, impossibile da cancellare insomma.

Si potrebbe aprire una lunga disquisizione sul significato del termine trash, tanto inflazionato negli ultimi anni, e ancora di più sull’opportunità di affibiarlo aprioristicamente ed in maniera perenne ad un programma anche quando questo tenta di fare una virata piuttosto radicale.

Il sacrificio del Grande Fratello risuscirà a produrre qualche risultato? Probabilmente sì ma non quello che gli autori di Buona Domenica sperano.

A meno che, naturalmente, l’obiettivo non sia quello di affondare il Grande Fratello!

17 febbraio 2008

E’ stato raggiunto un accordo con gli autori di Buona Domenica in questo fine settimana. Gli inquilini della casa più spiata d’Italia saranno ospitati da Paola Perego a partire da questa domenica.

E’ durata poco l’epurazione gieffina.




7
febbraio

DAVIDE MAGGIO, UN BLOGGER INSIDER?

No! Non è un post in cui mi pavoneggio ma semplicemente la condivisione di un trafiletto che, alcune settimane fa, è uscito sul mensile Telefilm Magazine e dedicato al sottoscritto.

Un lettore, Vincenzo, che ringrazio, mi ha segnalato la presenza di questa “dedica” sulla rivista dedicata agli appassionati delle serie tv.

Il mensile titola :

Telefilm Magazine @ Davide Maggio .it 

Leggo, curioso, il trafiletto dedicato a “Il Blogger-Insider” che riporta con puntualità le anticipazioni di questo blog relativamente alla nuova offerta Premium Gallery di Mediaset per il Digitale Terrestre.

Oltre a questo, la testata di cui parliamo getta un sospetto sulla presenza di possibili “gole profonde” che passerebbero informazioni al sottoscritto affermando contemporaneamente che in questo caso le mie “trascrizioni” sarebbero state un po’ fantasiose e confuse.

A prescindere dal “fantasiose” che trovo inadatto, non è propriamente sbagliato parlare di confusione poichè, in realtà, come io stesso ho avuto modo di scrivere, avevo commesso in un primo momento dei piccoli errori nel riportare i nomi dei canali che, però, furono ugualmente accompagnati sin dall’inizio (ottobre scorso) da informazioni precise e corrette.

Per esigenze editoriali, presumo che la rivista in questione abbia poi “chiuso il numero di gennaio” senza aver avuto modo di leggere il post opportunamente aggiornato, motivo per il quale il “confuso” me lo prendo, ben felice, però, di leggere che finalmente qualcuno afferma che “un blogger [...] ha già svelato tutto”.

Ma il motivo del post non è ciò che avete appena finito di leggere. Prima di proseguire, leggete con attenzione quanto è stato scritto…

Telefilm Magazine @ Davide Maggio .it

Visto che si procede per sospetti, manifesto anche io le mie impressioni a sèguito la lettura dell’articolo.

Mi sono subito chiesto : come fa la testata a ritenere che io possa aver trascritto male i nomi dei canali “specie rispetto alle vocali”? Evidentemente l’autore dell’articolo conosceva bene i nomi dei canali. E se conosceva bene i nomi ben prima del lancio, vuoi vedere che la persona in questione lavora per Mediaset?

Per pura curiosità, sfoglio con attenzione il giornale con la consapevolezza che in quel di Mediaset ci sono molti appassionati di serie tv che si dilettano a scrivere i propri articoli e sono, tra l’altro, ”tenutari” di blog ad hoc.

Nello specifico, c’è una persona decisamente nota agli addetti ai lavori che viene puntualmente segnalata come “colui che tutto sa in fatto di telefilm”.

E guarda caso, ecchecaso, questo nome compare tra le pagine del numero di gennaio di Telefilm Magazine.

L’idea che possa essere lui, mi fa moooolto piacere.

Sarebbe una conferma autorevole. Dall’interno!

Volete scoprirlo? Sfogliate la rivista!


5
febbraio

UN DELUDENTE SECONDO PERIODO DI GARANZIA

L’offerta televisiva di questo secondo periodo di garanzia non è entusiasmante. E la risposta del pubblico lo è ancor di meno!

Probabilmente speranzose di poter proseguire, senza troppi sforzi, col trend positivo della prima parte della stagione televisiva in corso, Rai e Mediaset hanno riservato al pubblico dei prodotti che, al momento, non hanno suscitato un interesse apprezzabile nel telespettatore.

Poche “isole felici” in un marasma catodico di scarsa qualità in cui hanno trovato posto molte conferme, forse troppe, e poche novità, forse troppo poche.

Ma il problema non risiede esclusivamente nel rapporto conferme/novità, decisamente importante, ma anche nello “sconfinamento” delle due principali aziende televisive italiane : la prima, la Tv di Stato, nella geriatria; la seconda, Mediaset, nell’esasperazione delle logiche commerciali che non consentono, ormai, di poter fare affidamento su un palinsesto solido e… duraturo!

Il risultato è una generale e insuperabile staticità, tanto da un punto di vista artistico che di contenuti. Cosa, questa, che porta da una parte determinati personaggi ad una sovraesposizione (a mio avviso dannosa) e dall’altra a una piattezza dei programmi dati in pasto ai fruitori del piccolo schermo italiano.

Provate a pensare per un attimo ai programmi in prime time affidati a Carlo Conti. Risulta davvero difficile riuscire a trovare una linea di demarcazione : sembra di trovarsi di fronte a programmi fotocopia che hanno l’ambizione di fare del varietà ma che tentano, senza riuscirsi, di caratterizzarsi per la presenza di una struttura ben definita ma che è decisamente debole. L’eventuale successo di trasmissioni del genere non può che essere dipendente dalla presenza o meno di una controprogrammazione forte.

Ne è un esempio I Migliori Anni che gode dello sfortunato destino di un programma che un tempo era un cult ma che, col passare degli anni, non attira più quei destinatari elitari che accoglievano di buon grado la satira del Bagaglino.

Potremmo continuare facilmente con Milly Carlucci e il suo Uomo e Gentiluomo che non poteva avere destino differente da quello che ne ha sancito la chiusura, arrivata com’era prevedibile dopo solo due puntate di messa in onda. Anche l’imbalsamato e abitudinario pubblico di RaiUno ha preferito un prodotto più fresco e meno incartapecorito come I Cesaroni, l’unico vero Successo con la S maiuscola di questo secondo periodo di garanzia.

Ma anche sul fronte Fiction e Serie TV l’entusiasmo autunnale ha incontrato un freno.

Si pensava di poter “fare il botto” anche con il sequel de Il Capo dei Capi, ma L’Ultimo Padrino è stato qualitativamente imparagonabile alla fiction precedente.

Si riteneva che vent’anni dopo, Questa è la Mia Terra potesse affascinare come vent’anni prima… ma così non è stato.

Uniche “isole felici” i già accennati Cesaroni e Don Matteo 6.

A rifletterci un attimo, fa specie che a riscuotere i maggiori consensi sia la serialità, oggetto di un interesse eccessivo da parte delle tv generaliste. Se da un lato è, infatti, vero che la serialità e i diritti in generale rappresentano un nuovo modello televisivo al quale dovremo giocoforza abituarci è altrettanto vero che l’ingrediente principale per la tv generalista è (e a mio avviso rimarrà) l’intrattenimento.

Proprio in relazione all’intrattenimento l’unica medaglia d’oro la merita la triplice Maria dei Miracoli.

Triplice perchè riesce a presentare prodotti di cattivo gusto come Uomini e Donne, serate gradevoli (seppur piene di lascrime) come quelle in cui consegna la Posta… passando, ovviamente, per Amici, programma nato come talent show e trasformatosi col tempo in un talk show assimilabile alle discussioni che le massaie dirimpettaie fanno da un balcone all’altro o, ancor meglio, nel pianerottolo di casa.

Ma Maria De Filippi è una sorta di Beppe Grillo della televisione italiana. Come il comico riesce a dire ciò che chi lo ascolta vuole sentirsi dire, Maria dei Miracoli riesce a portare in scena ciò che gli italiani, in maniera recondita, vogliono vedere.

Proprio per questo il successo di Amici non si fonda su elementi televisivi come le perfomance artistiche degli allievi, ma sull’introspezione psicologica messa in atto dagli autori del programma che riescono (in maniera diabolicamente straordinaria) a far emergere il lato più privato degli studenti che tanto incuriosisce i telespettatori desiderosi di “aprire i loro armadi” con la speranza di trovare, magari, qualche scheletro.

Accanto agli Amici di Maria dei Miracoli, merita di essere segnalato il lodevole tentativo di Canale5 di rinvigorire il mattino nel quale soccombeva ormai da troppo tempo.

Oltre a Mattino Cinque che rimane, come abbiamo visto, un “buon contenitore da sistemare”, una lode va sicuramente a Forum, programma datato ma che, a differenza di tanti altri “colleghi”, riesce a rinnovarsi e a tenersi al passo coi tempi tanto da essere ripromosso a programma leader del mezzogiorno dell’ammiraglia di Cologno Monzese e decisamente premiato, con gli ascolti, dal pubblico.

Un ulteriore plauso va alla squadra di Antonio Ricci che, nonostante il duro attacco di Viva Radio 2 – ma poi son diventati 20 – minuti, è riuscita a tener testa alla gallina dalle uova d’oro Fiorello, addirittura battuto da Striscia la Notizia proprio nell’ultima puntata.

Relativamente alle novità, anche i più ottimisti dovranno fare un passo indietro. Il bilancio della sperimentazione natalizia che lasciava presagire una ventata di freschezza non è, per il momento, entusiasmante. Dei tanti pilot realizzati, troveranno posto in palinsesto nel breve termine soltanto il Canta e Vinci di Amadeus e, “grazie” alla chiusura di Uomo e Gentiluomo, Chi Fermerà la Musica (già dal prossimo venerdi).

Da un EuroStar 9417 quasi deserto, tra un caffè, tanti pensieri, una valanga di riflessioni e una meta da raggiungere, aspetto i Vostri commenti.

Da domani si torna a regime!





1
febbraio

AL VIA I CESARONI. ALESSANDRA MASTRONARDI SU DAVIDEMAGGIO.IT

Alessandra Mastronardi e Davide Maggio @ Davide Maggio .it

Dolcissima, carina e assolutamente sincera.

Napoletana di nascita, vive da 16 anni nella Capitale dove è cresciuta coccolata da una famiglia che l’ha sempre sostenuta nel suo percorso artistico.

Dopo una piccola parte in Un prete tra Noi nel 1997, il vero e proprio debutto cinematografico avviene l’anno successivo in Amico Mio 2 (regia di Paolo Poeti).

Passando per Il Manoscritto di Van Hecken (1999), Lui e Lei 2 (1999), La Bestia nel Cuore (2003), Il Veterinario (2005), Il Grande Torino (2005) e Don Matteo 5 (2006), la consacrazione al grande pubblico avviene a soli 21 anni con I Cesaroni.

Proprio in occasione del debutto della seconda serie, questa sera alle 21.10 su Canale5, ho incontrato Alessandra Mastronardi che si è raccontata nell’intervista che Vi propongo. 

[Al termine, un video saluto di Alessandra per i lettori di DM]

Iniziamo un po’ dal tuo percorso artistico. Dopo la maturità classica, hai frequentato una scuola di recitazione. Come quasi tutti gli artisti, hai avuto anche tu il classico periodo di riflessione prima di seguire le tue vocazioni artistiche?

Dopo la maturità c’è stato un anno sabbatico per capire cosa veramente volessi. Mi sono inizialmente iscritta a scienze umanistiche ma gli impegni artistici mi hanno risucchiata e hanno fatto si che proseguissi in una direzione ben precisa. Ho iniziato, infatti, a lavorare da quando ero piccola, avevo 12 anni.

Hai iniziato nel 1997 e nonostante la giovane età hai un bel numero di produzioni all’attivo. Qual è quella di cui sei più orgogliosa?

Sicuramente I Cesaroni.

Spesso un artista non identifica il suo miglior lavoro con quello che lo consacra al grande pubblico. Nel tuo caso com’è andata?

E’ vero. Il successo arriva quasi sempre in maniera inaspettata con prodotti corali, nazional popolari. Nel mio caso però c’è coincidenza perché I Cesaroni rappresentano ciò a cui sono, professionalmente, più affezionata.

Che ne pensi del successo e della popolarità che riscuotono, non sempre meritatamente, le testimonial di alcuni spot pubblicitari di grande richiamo?

Ma è una domanda a trabocchetto questa!?! Io faccio pubblicità.

Ovvio!

Alessandra Mastronardi, Matteo Branciamore, Davide Maggio e cast I Cesaroni @ Davide Maggio .it

Per continuare a leggere l’intervista e guardare il video saluto di Alessandra, clicca su “Leggi il resto del post” :


24
gennaio

AMARCORD: PER SEMPRE HEATH

Amarcord (Heath Ledger) @ Davide Maggio .it

Un Amarcord decisamente particolare questo. Un Amarcord che vuole raccontare la storia di un personaggio che ben poco ha a che vedere con la televisione o gli anni 80, argomenti cari ai lettori di questo blog: Heath Ledger.

Come tutti sapete l’attore australiano è stato trovato morto, due giorni fa nel suo appartamento di Manhattan. Suicidio, overdose o forse qualcos’altro hanno stroncato la vita e la carriera di uno degli attori più promettenti degli ultimi anni.

Impossibile, almeno per ora, farsi un’idea al riguardo. Di sicuro c’è che il mondo del cinema ha perso un grande talento, uno spirito libero in grado di affrancarsi dal sistema per inseguire un suo personalissimo percorso.

Un lungo cammino iniziato prima sui campi di fooball ed in un secondo tempo calcando il palcoscenico del piccolo teatro della sua scuola dove ha scoperto la sua irrefrebabile passione per la recitazione. Un fuoco che ha spinto Heath a lasciare Perth, la città dove era nato per trasferirsi a Syndey, nella speranza di trovare l’occasione per poter entrare nel mondo del cinema o della televisione.

E l’occasione è arrivata, grazie al serial Swat e in un secondo tempo al telefilm americano Roar. Esperienze che gli hanno permesso di mettersi alla prova e di entrare a tutti gli effetti nello showbiz americano.

Dopo un’infinita serie di provini l’attore ha trovato la sua grande occasione interpretando il film 10 cose che odio di te e anche il film Two Hands.

A regalargli la grande popolarità è arrivata il seguito la partecipazione al collosal Il patriota che gli ha permesso di vincere un Showest Award.

A questo hanno fatto seguito titoli azzeccatissimi come Il destino di un cavaliere, che lo ha reso decisamente popolare, il difficile Monster’s Ball e Le quattro piume e Ned Kelly, interpretato con la fidanzata di allora Naomi Watts.

Continua a leggere l’Amarcord :





17
gennaio

LA PRIMA SERATA DOPPIA DELLA DOMENICA DI CANALE 5

Paolo Bonolis - Massimo Donelli - Il Senso della Vita @ Davide Maggio .it

Quando Massimo Donelli è approdato alla direzione di Canale5 non ero propriamente entusiasta.

Probabilmente ancorato alla “visione giornalistica” di Donelli, non pensavo che l’ex direttore di Sorrisi e Canzoni potesse realizzare ciò che, invece, ha caratterizzato l’autunno di Canale5 e, ancora di più, ciò che sta caratterizzando (e caratterizzerà) la nuova stagione di garanzia appena partita.

Un clima decisamente differente da quello degli anni precedenti dominati da ciò che ho definito un “torpore produttivo” non accettabile per le reti di Cologno Monzese.

La sorpresa, invece, è arrivata con la stagione 2007/2008 che ha portato nuova linfa alle emittenti del Biscione che offrono, come un tempo, una programmazione ricca e soprattutto varia, con alcune novità attese da tempo immemore.

Oltre a quelle già illustrate ed analizzate e alla sperimentazione delle strenne natalizie, a Canale5 arriva anche la prima serata doppia che avevamo auspicato nei giorni scorsi parlando di alcuni prime time “anomali” di Rai e Mediaset.

Ad annunciarlo è stato proprio il direttore Massimo Donelli durante la scorsa puntata di TvTalk, programma estremamente interessante in onda ogni sabato alle 9 sulla terza rete della RAI.

Il doppio prime time dell’ammiraglia di Cologno arriva nel migliore dei modi : una sola serata a settimana che vedrà una puntata del Dr. House e successivamente, alle 22.40, Il Senso della Vita di Paolo Bonolis.

Una scelta decisamente lodevole soprattutto per due ordini di ragioni.

In primo luogo si è finalmente deciso di “centellinare” la messa in onda delle serie tv (almeno in questo caso) portando da 2 ad 1 gli episodi trasmessi nella stessa serata, cosa che permette una presenza prolungata del telefilm nel corso della stagione ed evita eccessive scorpacciate… seriali! Ma soprattutto si permette, in una serata difficile come quella della domenica, di poter “staccare” già alle 22.40 (necessità sentita da un determinato target di telespettatori… domenicali) o, in alternativa, di proseguire nella miglior maniera possibile con Bonolis e Laurenti in quella che ritengo la collocazione ideale per un programma che necessita, per la sua struttura, di un’atmosfera decisamente soft e di un orario più accessibile rispetto a quello delle passate edizioni che non contribuiva a valorizzare la trasmissione nel giusto modo.

Bravo Donelli!

Per vedere gli effetti di questa prima serata doppia, l’appuntamento è previsto per Marzo, subito dopo Il Festival di Sanremo.

Nell’attesa, contribuite alla nuova edizione de Il Senso della Vita.

Guardate il promo e poi collegatevi al sito ufficiale per raccontare la Vostra storia.


7
gennaio

TELEGATTI? NO, GRAZIE!

Telegatti @ Davide Maggio .it

La notte dei Telegatti e il Festival di Sanremo erano, sino ad alcuni anni fa, due appuntamenti televisi ai quali non avrei rinunciato per nulla al mondo.

Due manifestazioni che caratterizzavano fortemente la televisione italiana e ne rappresentavano l’espressione più alta.

Parlarne al passato, però, sembra quasi d’obbligo.

Una lettera inviata da un lettore al direttore di Sorrisi e Canzoni e la successiva risposta di Umberto Brindani, mi hanno fornito lo spunto per scrivere questo post e per manifestarvi una scelta che ho fatto in relazione alla prossima edizione del Gran Premio dello Spettacolo.

Ecco cosa scrive Andrea Ferrario :

Gentile Direttore, anche quest’anno , con la premiazione dei Telegatti, siete riusciti a far imbestialire Enrico Mentana. Non capisco cosa stia succedendo a questa manifestazione che ritengo sempre più inutile, lo dico con tutta la stima possibile per Sorrisi e per Rosanna Mani, storica e insostituibile curatrice della manifestazione. Mi dispiace veramente, ma inserire nella stessa categoria “Informazione e approfondimento” Matrix, Lucignolo e Alle falde del Kilimangiaro è veramente assurdo. A mio giudizio, ha perfettamente ragione l’ex direttore del Tg5. Un conto è essere nella stessa categoria di programmi di informazione e attualità come Porta a porta, Anno Zero, Otto e mezzo, Ballarò ecc., ma essere accostati a un programma, se pur ottimo come quello di Licia Colò, e discutibile come Lucignolo, è alquanto improprio. L’avevate già fatto l’anno scorso inserendo Matrix nella stessa categoria insieme a Lucignolo (e due…) e Le invasioni barbariche di Daria Bignardi.
È vero che sono i lettori a votare Mentana, ma è pur vero che le categorie le fate voi. Insomma, come è già capitato altre volte (numerose) in cui ho scritto sui telegatti, immagino che non pubblicherete questa lettera, ma non importa, lo capirei e nulla cambierebbe nei vostri confronti. L’importante è che leggiate e capiate che molti la pensano come il sottoscritto, basterebbe navigare per qualche blog sulla televisione (davidemaggio.it, tvblog ecc).
Purtroppo, da tre anni a questa parte, i Telegatti si sono snaturati, si sono impoveriti del fascino di un tempo, dell’internazionalità data alla manifestazioni e di grandi star televisive, ma, a onor del vero, diciamo che questa è anche conseguenza del fatto che in tv ora si mandano in onda determinati programmi.
Tutto coincide, sarà pure una coincidenza, con la versione romana patrocinata dalla Provincia di Roma o da Costanzo, dovrei dire (sì, sì, lo so che quest’ultimo punto vi infastidisce particolarmente, ma sapete anche che è la verità).
Grazie per la solita attenzione, a prescindere dalla pubblicazione o meno della lettera.
Un vostro affezionato lettore (sempre e comunque)
Andrea Ferrario.

Come non condividere ciò che scrive Andrea che, probabilmente, avrà anche avuto modo di leggere ciò che scrivevo, oltre un anno fa, parlando delle nominations dei Telegatti 2007. Vi riporto un estratto del post :

Per leggere l’estratto del post e la risposta del direttore di Sorrisi, Umberto Brindani,


4
gennaio

AMARCORD : DOPPIO SLALOM

Doppio Slalom @ Davide Maggio .it

Negli anni 80 uno dei punti forti della programmazione delle reti Fininvest era senza dubbio alcuno la tv dei ragazzi: uno spazio rappresentato da quell’insieme di programmi dedicati ad un pubblico giovane e trasmesso dalle 16 in poi.

Contenitori simpatici come Bim Bum Bam, cartoni animati, telefilm ed in misura minore anche quiz come Doppio Slalom.

Il programma, andato in onda su Canale 5 dal 1985 al 1991, si rivolgeva ai ragazzi tra i 14 e 18 anni. Anche se in realtà, fin dal suo esordio, il quiz ha destato l’interesse di una fascia di pubblico ben più ampia, visto e considerato il suo grande successo.

E questo non solo per le capacità del suo conduttore, Corrado Tedeschi, ma anche per il meccanismo del gioco, molto accattivante.

Al centro del gioco un tabellone, composto da ventuno caselle esagonali disposte ad alveare che contenevano le lettere dell’alfabeto dalla A alla Z. L’obiettivo delle due squadre – quella blu e quella gialla costituite rispettivamente da uno e due componenti – era quello di riuscire ad aggiudicarsi le varie caselle, andando così a riempire lo spazio con il proprio colore.

Caselle che avrebbero dovuto necessariamente seguire un percorso orizzontale composto da 5 caselle per la squadra gialla ed un percorso verticale composto da 4 caselle per la squarda blu.

Uno slalom non solo da un punto di vista “squisitamente tecnico” ma anche mentale. Una sorta di rompicapo televisivo che metteva alla prova la cultura di ogni partecipante ma anche una probabile capacità strategica.

Scopri come funzionava Doppio Slalom e guarda i video, compresa la sigla. Per farlo,