Avanguard



14
febbraio

AMARCORD, Che Fine Ha Fatto…LUANA COLUSSI?

Luana Colussi @ Davide Maggio .it

Spesso si discute del concetto di meteora e soprattutto di tutti quei personaggi che tentano ogni via al solo fine di non essere inseriti in questa categoria. Se quest’ultimo comportamento sembra predominare, c’è chi pur avendo raggiunto il grande successo, ha preferito defilarsi senza nessuna paura di andare ad assumere questa carica, sicuramente non piacevole.

Pochi sono gli artisti che possono vantare un percorso di questo tipo e con orgoglio rivendicano questa scelta. Uno di questi è senza dubbio alcuno, Luana Colussi.

Nata ad Udine nel 1965, negli anni 80 ha iniziato a muovere i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo, facendosi le ossa nelle radio private. Dopo una piccola parentesi come indossatrice, per Luana è arrivato il momento del grande debutto in tv, al fianco di Raimondo Vianello, nel programma Il gioco dei 9. Sempre con Vianello, Luana ha condotto poco dopo il programma Il Motivetto.

L’immagine fresca, l’ironia e la capacità di reggere il confronto con un grande uomo di spettacolo come Raimondo Vianello, le hanno così permesso di farsi amare dal grande pubblico. Per lei sono arrivate in seguito altre esperienze come Una Rotonda sul Mare, Calcio Mania e la sit-com Andy e Norman, con Zuzzurro e Gaspare.

Un momento di grande successo, confermato anche dalla trasmissione Bellissima, concorso di bellezza che ha condotto per tre anni consecutivi e di cui è stata anche testimonial.

Per Luana però questo non era ancora abbastanza. La conduttrice, ha così deciso di abbandonare le Reti Mediaset per tentare nuove strade professionali. Per la Tv di Stato ha condotto programmi come Paese che Vai e ha esordito come attrice, partecipando alla fiction Occhio di Falco.

Dopo un momento di silenzio, dovuto al cambio di network e di immagine ma anche alla fine della storia con Fiorello, Luana è tornata alla conduzione di un programma affiancando Carlo Conti, nello show Va ora in onda.

A questo hanno fatto seguito numerose televendite, la conduzione di eventi ma soprattutto la partecipazione ai cortometraggi Toilette e Sinfamolle, alla fiction Don Matteo e qualche piece teatrale di discreto successo, nonchè una collaborazione saltuaria ma continuativa con il programma Quelli che il calcio, iniziata già nel periodo Fazio.

Dopo questo il nulla. Almeno televisivamente parlando. Negli ultimi anni Luana si è concentrata sulla sua vita privata che le ha saputo dare grandi soddisfazione. Oggi è una donna felicemente sposata e madrei di due bambine. Non ha dimenticato però il suo amore per lo spettacolo. Ha continuato a condurre eventi, comparendo in svariate pubblicità e rendendosi testimonial di prodotti legati allo sport, lavorando per radio e tv private, senza mai svendersi. Al tempo stesso ha continuato a coltivare la passione per il cinema.

Le sono stati proposti reality show che lei ha gentilmente declinato, rimanendo così fedele a quel personaggio che il pubblico ha tanto amato.

A spiegarlo è stata lei stessa nel corso di un’intervista che segue, rilasciata qualche tempo a Friuli.It. Parole che spiegano meglio delle mie, il percorso di un’artista e di una donna che non si è fatta divorare dall’esigenza di apparire. Un bell’esempio oggi come oggi.

Per leggere l’intervista, clicca su “Leggi il resto del post” :




31
gennaio

AMARCORD: TRA MOGLIE E MARITO

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In un epoca nella quale la televisione è la copia, di una copia, di una copia, per citare un famoso romanzo, pare imprescindibile il binomio fascia preserale-quiz almeno per le reti ammiraglie dei più importanti network italiani.

Quiz rigorosamente incentrati su una buona dose di fortuna ed un pizzico di cultura generale ma ben lontani da quelli in onda anni addietro che pur partendo dal pressuposto del gioco, erano in grado di intrattenere, divertendo.

Questo potrebbe essere il caso di decine di quiz condotti da Mike Bongiorno ma descrive perfettamente un altro programma dalla natura ben diversa: Tra moglie e Marito.

Una formula a metà strada tra talk-show e quiz ma soprattutto una trasmissione per tutta la famiglia. Il programma partito nel 1987, come segmento del contenitore Studio 5, ha trovato in breve tempo la propria anima, riuscendo così ad affrancarsi da ogni altro quiz in onda in quel periodo, anche per via del suo carattere innovativo.

Semplicissimo il meccanismo del gioco: tre coppie di coniugi venivevano messe a confronto allo scopo di stabilire il grado di affinità che c’era tra ognuno di loro. Il conduttore poneva una domanda attinente al vissuto e alla storia della coppia sia al marito che alla moglie. Il secondo a rispondere naturalmente non aveva la possibilità di ascoltare la risposta del primo ed il montepremi aumentava di 500 mila lire solo nel caso in cui le risposte fossero state simili, per non dire identiche.

La coppia meno affine era la prima ad essere eliminata. Lo scontro continuava tra le due squadre rimaste, che si contendevano la vittoria della puntata.


24
gennaio

AMARCORD: PER SEMPRE HEATH

Amarcord (Heath Ledger) @ Davide Maggio .it

Un Amarcord decisamente particolare questo. Un Amarcord che vuole raccontare la storia di un personaggio che ben poco ha a che vedere con la televisione o gli anni 80, argomenti cari ai lettori di questo blog: Heath Ledger.

Come tutti sapete l’attore australiano è stato trovato morto, due giorni fa nel suo appartamento di Manhattan. Suicidio, overdose o forse qualcos’altro hanno stroncato la vita e la carriera di uno degli attori più promettenti degli ultimi anni.

Impossibile, almeno per ora, farsi un’idea al riguardo. Di sicuro c’è che il mondo del cinema ha perso un grande talento, uno spirito libero in grado di affrancarsi dal sistema per inseguire un suo personalissimo percorso.

Un lungo cammino iniziato prima sui campi di fooball ed in un secondo tempo calcando il palcoscenico del piccolo teatro della sua scuola dove ha scoperto la sua irrefrebabile passione per la recitazione. Un fuoco che ha spinto Heath a lasciare Perth, la città dove era nato per trasferirsi a Syndey, nella speranza di trovare l’occasione per poter entrare nel mondo del cinema o della televisione.

E l’occasione è arrivata, grazie al serial Swat e in un secondo tempo al telefilm americano Roar. Esperienze che gli hanno permesso di mettersi alla prova e di entrare a tutti gli effetti nello showbiz americano.

Dopo un’infinita serie di provini l’attore ha trovato la sua grande occasione interpretando il film 10 cose che odio di te e anche il film Two Hands.

A regalargli la grande popolarità è arrivata il seguito la partecipazione al collosal Il patriota che gli ha permesso di vincere un Showest Award.

A questo hanno fatto seguito titoli azzeccatissimi come Il destino di un cavaliere, che lo ha reso decisamente popolare, il difficile Monster’s Ball e Le quattro piume e Ned Kelly, interpretato con la fidanzata di allora Naomi Watts.

Continua a leggere l’Amarcord :





17
gennaio

AMARCORD: SUPERCLASSIFICA SHOW!

SuperClassificaShow @ Davide Maggio .it

Televisione e musica, un binomio che soprattutto ultimamente suscita una certa perplessità negli addetti ai lavori e non solo. La musica a quanto pare non è più adatta alla televisione, perchè esistono pochi conduttori in grado di trattare l’argomento con professionalità, perchè non porta ascolti e perchè nel peggiore dei casi annoia.

A dimostrarlo la recente chiusura di programmi storici come Top of the pops o CD: Live ma anche i risultati deludenti del nuovo Scalo 76. Davvero la tv non è in grado di macinare ascolti attraverso la più coinvolgente delle arti?

Oggi forse sì, anche a causa di un autorato sempre più latitante, negli anni 80 decisamente no. A dimostrarlo numerosi programmi che hanno fortemente caratterizzato il panorama televisivo e musicale dell’epoca. Tra questi è impossibile non citare Superclassifica Show.

Il programma nato nel 1978 da un’idea di Maurizio Seymandi, in collaborazione con Tv Sorrisi e Canzoni, è andato in onda per la prima volta su Telemilano 58, ottenendo subito un modesto ma incisivo riscontro.

Grazie alla nascita delle reti Finivest, dal 1981 lo show viene trasmesso su Canale 5, diventando così uno dei primi successi della rete.

A condurre il programma l’ideatore Maurizio Seymandi, coadiuvato dal TeleGattone Oscar, una sorta di cartone animato piuttosto irrivente, doppiato da Franco Rosi, tra l’altro interprete anche della sigla Miao Hop.

Continua a leggere l’AMARCORD e guarda la sigla di SuperClassificaShow :


10
gennaio

AMARCORD, Che Fine Ha Fatto…CIRIPIRIPI KODAK?

Davide Marotta (Ciripiripi Kodak) @ Davide Maggio .it

Può un artista costruire il proprio successo su una particolarità fisica e su tanta, tantissima voglia di arrivare pur partendo svantaggiato? A quanto pare sì, se il nome di quest’artista è Davide Marotta, meglio noto al grande pubblico come Ciripiripi Kodak!

Nato a Napoli il 20 novembre 1962 Davide ha fin da subito mostrato un forte interesse per il mondo dello spettacolo e questo nonostante fosse affetto dalla sindrome di soques-charcot, malattia che lo avrebbe condannato ad invecchiare in maniera precoce ed irreversibile.

Una passione per lo spettacolo dicevamo e nella fattispecie per il ballo, un’arte che lo ha portato ad inventarsi un lavoro oggi assolutamente normale un tempo molto meno, girare le discoteche di tutt’Italia proponendo i suoi numeri di danza nei quali rifaceva il verso alle icone di quel periodo come John Travolta, Renato Zero e Miguel Bosè.

Contemporaneamente Davide ha iniziato a sviluppare un certo interesse per il teatro che gli ha permesso di esordire nella sceneggiata napoletana ottenendo ruoli da comprimario.

E proprio grazie a questa sua attività l’attore è stato notato da colui che avrebbe contribuito in maniera preponderante alla sua ascesa: Dario Argento. Il regista ha infatti voluto Davide nel film Phenomena.

Continua a leggere l’AMARCORD e GUARDA LO STORICO SPOT :





4
gennaio

AMARCORD : DOPPIO SLALOM

Doppio Slalom @ Davide Maggio .it

Negli anni 80 uno dei punti forti della programmazione delle reti Fininvest era senza dubbio alcuno la tv dei ragazzi: uno spazio rappresentato da quell’insieme di programmi dedicati ad un pubblico giovane e trasmesso dalle 16 in poi.

Contenitori simpatici come Bim Bum Bam, cartoni animati, telefilm ed in misura minore anche quiz come Doppio Slalom.

Il programma, andato in onda su Canale 5 dal 1985 al 1991, si rivolgeva ai ragazzi tra i 14 e 18 anni. Anche se in realtà, fin dal suo esordio, il quiz ha destato l’interesse di una fascia di pubblico ben più ampia, visto e considerato il suo grande successo.

E questo non solo per le capacità del suo conduttore, Corrado Tedeschi, ma anche per il meccanismo del gioco, molto accattivante.

Al centro del gioco un tabellone, composto da ventuno caselle esagonali disposte ad alveare che contenevano le lettere dell’alfabeto dalla A alla Z. L’obiettivo delle due squadre – quella blu e quella gialla costituite rispettivamente da uno e due componenti – era quello di riuscire ad aggiudicarsi le varie caselle, andando così a riempire lo spazio con il proprio colore.

Caselle che avrebbero dovuto necessariamente seguire un percorso orizzontale composto da 5 caselle per la squadra gialla ed un percorso verticale composto da 4 caselle per la squarda blu.

Uno slalom non solo da un punto di vista “squisitamente tecnico” ma anche mentale. Una sorta di rompicapo televisivo che metteva alla prova la cultura di ogni partecipante ma anche una probabile capacità strategica.

Scopri come funzionava Doppio Slalom e guarda i video, compresa la sigla. Per farlo,


20
dicembre

AMARCORD, Che Fine Hanno Fatto…GLI INTERPRETI DI FANTASILANDIA?

Fantasilandia

A questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l’altra è ottenerlo. Questo potrebbe essere il leitmotiv di una serie che proprio giocando sulla forza del desiderio e su atmosfere da sogno, ha fondato il proprio successo: Fantasilandia.

La serie andata in onda in America dal 1978 al 1984 (7 stagioni – 157 episodi) e in Italia a partire dal 1981 ha avuto subito grande successo proprio per la funzione di evasione pura, non priva di spunti di riflessione che sapeva proporre.

Un telefilm “meno buonista” di quanto si potesse immaginare dal momento che le insidie del desiderio che facevano da colonne portanti ad ogni puntata, costituivano di fatto la sua forza sadica e a tratti perversa.

Fantasilandia ha chiuso i battenti, dopo sette stagioni, a causa di un crollo degli ascolti causato fondamentalmente dall’abbandono di Herve Villechaize (Tatoo). L’attore aveva spesso comportamenti violenti soprattutto nei confronti delle colleghe e per di più pretendeva che il suo stipendio fosse pari  a quello di Montalban. Questi continui contrasti con la produzione lo hanno portato a linceziarsi e a decretare la fine della serie da lì a poco.

Vediamo ora che fine hanno fatto i protagonisti.   

RICARDO MONTALBAN – MISTER ROARKE

Ricardo Montalban


13
dicembre

AMARCORD, Che Fine Hanno Fatto…GLI INTERPRETI DI..I CINQUE DEL QUINTO PIANO?

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Più volte ci siamo ritrovati a parlare della famosa sperimentazione targata Fininvest che ha fortemente caratterizzato gli anni 80 e non solo da un punto di vista strettamente televisivo. Programmi d’intrattenimento, telefilm d’importazione, telenovelas, soap opera ma anche produzioni per così dire nostrane  che facevano il verso alle eccellenti sit-com americane.

Ed è proprio a quest’ultima categoria che appartiene I cinque del quinto piano, la prima sit-com italiana che nonostante gli evidenti limiti, visibili soprattutto oggi, ha saputo destare l’attenzione di pubblico e critica.

Il telefilm andato in onda su Canale 5 nel 1986, è stato chiuso dopo “solo” 100 puntate, a causa dei bassi ascolti ma nonostante ciò è ancora oggi uno dei prodotti ricordati con maggior piacere dal pubblico.

Vediamo quindi che fine hanno i protagonisti di questo piccolo gioiellino anni 80.

GIANFABIO BOSCO – EDOARDO

Gianfabio Bosco

Figlio d’arte, ha esordito in teatro a soli otto anni. A questo hanno fatto seguito collaborazioni con grandi nomi dell’ambiente come Gilberto Govi, Gino Bramieri e Mario Ferrero. Durante una delle sue tournée ha fatto la conoscenza di Riccardo Miniggio, con il quale ha formato il duo comico Fabio e Gerry, diventato qualche anno dopo Ric e Gian. Una scelta che ha portato l’attore a trovare il grande successo anche al cinema ed in televisione. Nel 1987 dopo più di vent’anni di attività, Ric e Gian hanno deciso di separare le loro strade e l’attore ha ripreso ad interpretare film per il cinema come Joan Lui e sceneggiati dal carattere sperimentale, proprio come I cinque del quinto piano. Negli ultimi anni ha poi ripreso la sua attività di attore teatrale, ritrovando il grande successo nella piece My Fair Lady, senza disdegnare partecipazioni a film per il cinema come Gli Inaffidabili, Libero Burro e a fiction come Anni 60 e Ladri si nasce. Nel corso della sua carriera l’attore è stato anche conduttore televisivo e cantante. Ha infatti inciso dischi che hanno avuto discreto successo. L’ultima sua apparizione televisiva risale a quest’anno, nella fiction Di che peccato sei?. Oggi ha 71 anni.