Può un artista costruire il proprio successo su una particolarità fisica e su tanta, tantissima voglia di arrivare pur partendo svantaggiato? A quanto pare sì, se il nome di quest’artista è Davide Marotta, meglio noto al grande pubblico come Ciripiripi Kodak!
Nato a Napoli il 20 novembre 1962 Davide ha fin da subito mostrato un forte interesse per il mondo dello spettacolo e questo nonostante fosse affetto dalla sindrome di soques-charcot, malattia che lo avrebbe condannato ad invecchiare in maniera precoce ed irreversibile.
Una passione per lo spettacolo dicevamo e nella fattispecie per il ballo, un’arte che lo ha portato ad inventarsi un lavoro oggi assolutamente normale un tempo molto meno, girare le discoteche di tutt’Italia proponendo i suoi numeri di danza nei quali rifaceva il verso alle icone di quel periodo come John Travolta, Renato Zero e Miguel Bosè.
Contemporaneamente Davide ha iniziato a sviluppare un certo interesse per il teatro che gli ha permesso di esordire nella sceneggiata napoletana ottenendo ruoli da comprimario.
E proprio grazie a questa sua attività l’attore è stato notato da colui che avrebbe contribuito in maniera preponderante alla sua ascesa: Dario Argento. Il regista ha infatti voluto Davide nel film Phenomena.
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Dopo quest’esperienza Davide ha iniziato a lavorare con i registi più importanti di quel periodo: Federico Fellini (Fred e Ginger), Lamberto Bava (Demoni 2) e Maurizio Nichetti (L’una e l’altra) solo per citarne alcuni.
Pronto a tutto pur di farsi conoscere dal grande pubblico, l’attore verso la fine degli anni 80 ha deciso di accettare un ruolo nello spot della Kodak. Apparentemente una piccola parte che sminuiva le sua capacità , in realtà pochi secondi che gli avrebbero permesso di entrare nel “mito”, in qualche modo.
L’alieno Ciripiri che si sposava perfettamente con la sua corporatura minuta, è diventato in breve tempo un tormentone di grandissimo successo. Tant’è vero che la Kodak ha rinnovato il contratto a Davide per ben dieci anni di fila, quasi un record.
A questo hanno fatto seguito programmi come Alla ricerca dell’arca, Circo di Rete 4 e ancora una volta un film per il cinema: il film trash Aitanic, con Nino D’angelo ma anche il ben più serio Il ritorno di Cagliostro ed infine la partecipazione al discusso film di Mel Gibson, La Passione di Cristo (era il bambino che Satana-Rosalinda Celentano teneva in braccio in un paio di sequenze).
Negli ultimi anni Davide era scomparso dalla tv, per mancanza di ingaggi ma anche per dedicarsi con passione al suo lavoro di attore teatrale. Oggi è tornato e lo ha fatto nel corso di alcune puntate di Festa Italiana, il programma di Rai Uno gli ha permesso, ancora una volta, di esprimere le sue doti di intrattenitore.
Le sue apparizioni, le sue scelte hanno da sempre destato qualche perplessità nel pubblico. La sua era solo voglia di fare spettacolo nonostante tutto o un insano desiderio di apparire ad ogni costo, anche rischiando di essere ridicolizzato e ridotto a macchietta? Amore per l’arte o semplice opportunismo?
Difficile dirlo, anche se alla luce delle sue ultime apparizioni televisione la seconda risposta parrebbe la più plausibile.
Nonostante tutto Davide Marotta è stato comunque un’icona della televisione degli anni 80, un piccolo grande uomo che ha saputo tradurre in virtù quello che era un ostacolo, apparente evidente e limitante.
Ed è il primo aspetto che DM vuole ricordare. Attraverso lo storico video dello spot Kodak che segue.
1. Gordon Gekko ha scritto:
11 gennaio 2008 alle 11:55