La notte dei Telegatti e il Festival di Sanremo erano, sino ad alcuni anni fa, due appuntamenti televisi ai quali non avrei rinunciato per nulla al mondo.
Due manifestazioni che caratterizzavano fortemente la televisione italiana e ne rappresentavano l’espressione più alta.
Parlarne al passato, però, sembra quasi d’obbligo.
Una lettera inviata da un lettore al direttore di Sorrisi e Canzoni e la successiva risposta di Umberto Brindani, mi hanno fornito lo spunto per scrivere questo post e per manifestarvi una scelta che ho fatto in relazione alla prossima edizione del Gran Premio dello Spettacolo.
Ecco cosa scrive Andrea Ferrario :
Gentile Direttore, anche quest’anno , con la premiazione dei Telegatti, siete riusciti a far imbestialire Enrico Mentana. Non capisco cosa stia succedendo a questa manifestazione che ritengo sempre più inutile, lo dico con tutta la stima possibile per Sorrisi e per Rosanna Mani, storica e insostituibile curatrice della manifestazione. Mi dispiace veramente, ma inserire nella stessa categoria “Informazione e approfondimento” Matrix, Lucignolo e Alle falde del Kilimangiaro è veramente assurdo. A mio giudizio, ha perfettamente ragione l’ex direttore del Tg5. Un conto è essere nella stessa categoria di programmi di informazione e attualità come Porta a porta, Anno Zero, Otto e mezzo, Ballarò ecc., ma essere accostati a un programma, se pur ottimo come quello di Licia Colò, e discutibile come Lucignolo, è alquanto improprio. L’avevate già fatto l’anno scorso inserendo Matrix nella stessa categoria insieme a Lucignolo (e due…) e Le invasioni barbariche di Daria Bignardi.
È vero che sono i lettori a votare Mentana, ma è pur vero che le categorie le fate voi. Insomma, come è già capitato altre volte (numerose) in cui ho scritto sui telegatti, immagino che non pubblicherete questa lettera, ma non importa, lo capirei e nulla cambierebbe nei vostri confronti. L’importante è che leggiate e capiate che molti la pensano come il sottoscritto, basterebbe navigare per qualche blog sulla televisione (davidemaggio.it, tvblog ecc).
Purtroppo, da tre anni a questa parte, i Telegatti si sono snaturati, si sono impoveriti del fascino di un tempo, dell’internazionalità data alla manifestazioni e di grandi star televisive, ma, a onor del vero, diciamo che questa è anche conseguenza del fatto che in tv ora si mandano in onda determinati programmi.
Tutto coincide, sarà pure una coincidenza, con la versione romana patrocinata dalla Provincia di Roma o da Costanzo, dovrei dire (sì, sì, lo so che quest’ultimo punto vi infastidisce particolarmente, ma sapete anche che è la verità).
Grazie per la solita attenzione, a prescindere dalla pubblicazione o meno della lettera.
Un vostro affezionato lettore (sempre e comunque)
Andrea Ferrario.
Come non condividere ciò che scrive Andrea che, probabilmente, avrà anche avuto modo di leggere ciò che scrivevo, oltre un anno fa, parlando delle nominations dei Telegatti 2007. Vi riporto un estratto del post :
Per leggere l’estratto del post e la risposta del direttore di Sorrisi, Umberto Brindani,
Non Vi tedierò troppo con le mie critiche nei confronti di quello che un tempo era il Gran Premio Internazionale della TV e che adesso è diventato, semplicemente, il Gran Premio dello Spettacolo.
Un declassamento, probabilmente non voluto, che ha fatto diventare un appuntamento imperdibile per la TV italiana un mero spettacolo in cui vengono assegnati premi a protagonisti del mondo della TV, dello Sport, del Cinema e della Musica.
L’ampliamento del “settore di competenza” ha tolto ai Telegatti quel prestigio che lo rendeva un ambitissimo premio per gli addetti ai lavori della televisione italiana.
Guarda caso, tutto questo è implicitamente (quanto meno agli occhi dei telespettatori) avvenuto con lo spostamento della “Notte dei Telegatti” da Milano (Teatro Nazionale) al quartier generale di Maurizio Costanzo, ossia la capitale!
Anche il TeleGatto è vittima, a mio parere, della monopolizzazione Costanziana delle reti del Biscione e la nuova veste di quello che un tempo era un ambito premio televisivo ne è la conferma.
E dall’anno scorso, sembra non sia cambiata nemmeno una virgola. Anzi…
L’ex Gran Premio Internazionale della TV pensa di poter esaurire la poliedricità catodica in 4 misere categorie che accomunano, tra l’altro, programmi che non hanno niente a che spartire e che escludono, gioco forza, tantissime altre trasmissioni degne di… nominations!
I Telegatti, oltre a tutti i peggioramenti segnalati, sembrano essere diventati una sorta di manifestazione locale di piazza dove le premiazioni hanno l’unico scopo di mantenere gli equilibri televisivi dei “soliti… noti”. L’ideazione dei Telegatti di Platino o l’istituzione di appositi ”Telegatti a…, alla…, per…”, fuori da qualsivoglia categoria e senza alcuna motivazione palese (al telespettatore, s’intende) sono la conferma, più o meno tangibile, della “necessità” di poter premiare chi non avrebbe titolo per essere premiato.
Ma ciò che mi spaventa maggiormente sono le parole di Umberto Brindani che, rispondendo ad Andrea e agli altri lettori che hanno sollevato la questione, non ammette un’involuzione che è sotto gli occhi di tutti:
Cari lettori,
come ogni anno, anche stavolta i Telegatti scatenano critiche, proteste, polemiche. E, scusate se lo faccio notare proprio ai “contestatori”, questo è il segnale più chiaro del fatto che il Gran Premio dello Spettacolo è più vivo che mai. In caso contrario, mi pare, non se lo filerebbe nessuno, no? Certo, tutto può essere migliorato, e ovviamente terremo conto delle vostre considerazioni per l’edizione del prossimo anno. In cambio vi chiedo solo di comprendere che io e Rosanna Mani, il condirettore di Sorrisi e “anima” dei Telegatti, facciamo il possibile per realizzare al meglio un evento di grande portata. [omissis] Tutto chiaro?
Umberto Brindani
Ebbene. Questa risposta ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un vaso che sarebbe stato pieno di alcuni post dedicati alla manifestazione della quale parliamo ma che, proprio per ciò che ho letto e per il conseguente traboccamento… sono andati smarriti prima di essere pubblicati.
Questo blog, dunque, non si occuperà dei Telegatti 2008.
D’altro canto se non ne parla neanche il sito ufficiale della kermesse che non viene aggiornato dall’edizione del 2003 (proprio da quando, insomma, è iniziata la fase discendente della parabola del Gran Premio Internazionale della TV Gran Premio dello Spettacolo), può anche non parlarne un blog in cui si scrive di televisione.
1. Mirko S. ha scritto:
7 gennaio 2008 alle 08:26