Articoli per [le tre rose di eva]

26
aprile

AMARCORD, Che Fine Hanno Fatto…i protagonisti di FAME?

Fame @ Davide Maggio .it

Spesso i grandi successi nascono per caso e ancora più frequentemente incontrano grandi difficoltà prima di ricevere la definitiva consacrazione. Questo è quello che è successo al telefilm Saranno Famosi (Fame), nato grazie al grande successo ottenuto dal film omonimo nel 1980 e destinato a diventare cult e fenomeno di costume a livello mondiale.

Il telefilm andato in onda in America dal 1982 al 1987 (6 stagioni – 136 episodi) e in Italia a partire dal 1983 su Rai Due, in un primo momento si è rivelato un vero e proprio flop.

Dopo un anno di messa in onda, Saranno Famosi, è stato chiuso e cancellato dalla rete che lo mandava in onda, la NBC. Solo l’intervento della MGM Television ha salvato la serie dalla propria fine e ne ha decretato il definitivo successo.

Un successo imperituro che ancora oggi trova la sua manifestazione attraverso la realizzazione di fiction, telefilm, pièce teatrali e reality show che si ispirano alla serie più amata dai teenager degli anni 80.

Vediamo che fine hanno fatto alcuni dei protagonisti.

GENE ANTHONY RAY – LEROY JOHNSON

Gene Anthony Ray @ Davide Maggio .it 

Il mitico interprete di Leroy, prima di dare vita al personaggio che avrebbe segnato la sua carriera, ha davvero frequentato la New York High School of the Performing Arts. Dopo solo un anno è stato allontanato dalla scuola perchè giudicato “troppo selvaggio”. Senza perdersi d’animo Gene si è iscritto alla Julia Richman High School, dove ho potuto sottoporsi al provino che gli ha permesso di partecipare al film e al telefilm. Dopo la conclusione di “Saranno Famosi”, Gene ha continuato a lavorare in maniera discontinua: ha preso parte al film Out of Sync, diretto dalla sua ex collega Debbie Allen e alla commedia Austin Powers e ad altre pellicole di minor successo. In Italia è stato ospite della trasmissione Saranno Famosi e per un periodo ha fatto parte del cast di Buona Domenica. Si è spento nel 2003, a causa di complicazioni cardiache. Aveva 41 anni ed era sieropositivo.

DEBBIE ALLEN – LYDIA GRANT

Debbie Allen @ Davide Maggio .it

Attrice, cantante, ballerina, coreografa e regista: una carriera davvero all’insegna dell’espressione artistica, nel senso più ampio del termine quella di Debbie Allen. L’attrice dopo la conclusione della serie, ha recitato indistintamente per televisione, cinema e teatro. In un secondo tempo ha deciso di diventare regista e, oltre a film per il cinema, ha diretto alcuni episodi della serie Raven. Ha fondato una scuola di danza: la Debbie Allen Dance Accademy ed è attualmente impegnata in una serie televisiva. Ha condotto anche il reality show Fame. In Italia è stato ospite della trasmissione Moda Mare Positano, andata in onda su Rai Uno nel luglio del 2003. Oggi ha 57 anni.

LORI SINGER – JULIE MILLER

Lori Singer @ Davide Maggio .it

L’attrice ha preso parte anche ad un altro grande cult: Footloose. Dopo la fine della serie ha proseguito la sua carriera, dividendosi tra teatro, cinema e televisione e non rinunciando mai alla grande passione che l’ha resa una musicista molto apprezzata: il violoncello. Oggi ha 49 anni.

LEO CURRERI – BRUNO MARTELLI

Leo Curreri @ Davide Maggio .it

L’attore ha abbandonato quasi subito la recitazione in favore della musica. E’ diventato infatti uno stimato compositore nonchè produttore di veri e propri talenti come Natalie Cole e Norah Jones. Ciò nonostante non disdegna di tanto in tanto, qualche partecipazione televisiva a show e serie televisive. Oggi ha 46 anni.

ALBERT HAGUE – BENJAMIN SHROROFSKY

Albert Hague @ Davide Maggio .it

Attore e compositore già prima di quest’esperienza, dopo la fine di Saranno Famosi, ha ripreso la sua attività di musicista, firmando molte colonne sonore celebri. E’ morto nel 2001 all’età di 81 anni.

QUALCHE CURIOSITA’

  • In Italia nel corso della prima messa in onda sono stati trasmessi i primi 134 episodi della serie. I due rimanenti sono stati trasmessi da La7 nel 2002;

  • Il reality show Amici di Maria De Filippi in un primo momento si chiamava Saranno Famosi. Il titolo, il logo e la sigla sono stati modificati a seguito della richiesta dei detentori del copyright del telefilm.

Per ovvie ragione, mi sono occupato solo di una piccola parte dei protagonisti. Se volete che questo post abbia un seguito, potete segnalarlo nei commenti.

Per i nostalgici, la sigla del telefilm

[Per gli altri Amarcord, clicca qui]




12
aprile

AMARCORD, Che Fine Hanno Fatto…GLI INTERPRETI DI “A-TEAM”?

A-Team @ Davide Maggio .it

Negli anni 80 erano di gran moda i cosidetti action-movie, film e telefilm caratterizzati dalla presenza di eroi pronti a tutto, pur di far prevalere il bene sul male.

Su questa scia nel 1983 è nata una serie televisiva destinata ad avere gran successo: A-Team (5 stagioni – 98 episodi).

Il telefilm, andato in onda in Italia a partire dal 1984, aveva una particolarità: i protagonisti infatti non erano personaggi totalmente positivi ma dei veri e propri anti-eroi, non belli, non perfetti e non sempre piacevoli sotto il profilo umano.

In parole povere, il trionfo dell’uomo medio che talvolta riesce a compiere azioni che attengono allo straodinario. Forse proprio a questo elemento così semplice ma tanto innovativo, si deve il successo di questa serie.

Vediamo ora che fine hanno fatto alcuni dei protagonisti.

GEORGE PEPPARD – COLONNELLO JOHN (HANNIBAL) SMITH

George Peppard @ Davide Maggio .itGeorge Peppard now @ Davide Maggio .it

Famoso soprattuto per la sua partecipazione al film “Colazione da Tiffany”, l’attore dopo la conclusione della serie ha continuato a recitare soprattutto per la televisione. Si è spento nel 1994, a causa di un tumore ai polmoni. Aveva 66 anni.

MR. T – SERGENTE P.E. BARACUS

Mr. T @ Davide Maggio .itMr. T @ Davide Maggio .it

Possiamo definire l’attore una vera e propria icona degli anni ottanta. Famoso non solo per questa tv ma anche per le sue performance nel catch, tanto di moda in quel periodo, dopo la fine di questa serie ha continuato a lavorare principalmente per la televisione, interpretando in molti show, se stesso. Un brutto linfoma lo ha costretto ad interrompere la sua carriera per un certo periodo. Una volta vinta la malattia, ha dovuto ricominciare tutto da capo, dal momento che per sostenere le spese mediche ha dilapidato tutto i suoi beni. Oggi ha 55 anni.

DIRK BENEDICT – SBERLA

Dirk Benedict @ Davide Maggio .itDirk Benedict now @ Davide Maggio .it

Ha proseguito la sua carriera di attore televisivo ma al contempo è diventato produttore e regista teatrale. Ha quattro film in uscita nei prossimi mesi e oltre a questo si occupa di tenere corsi di alimentazione macrobiotica, della quale è grandissimo sostenitore. Oggi ha 62 anni.

DWIGHT SCHULTZ – MAD MURDOCK

Dwight Schultz @ Davide Maggio .itDwight Schultz now @ Davide Maggio .it

Dopo la conclusione di A-Team ha recitato sopratutto in telefilm e film di fantascienza come Star Trek: Voyager e X-Men. Ha un film in uscita quest’anno. Oggi ha 59 anni.

QUALCHE CURIOSITA’:

  • L’ultima citazione manifesta di A-Team è il videoclip di John Cena, comparso sulle emittenti musicali italiane nell’estate del 2005, in cui il wrestler datosi all’hip-hop compare nei panni di Hannibal attorniato dai comprimari. Nello stesso video compare anche Gary Coleman, altra icona dei telefilm degli anni Ottanta.

  • A-Team è citato anche nell’anime Full Metal Panic? Fumoffu, che riprende come sigla di coda una versione riarrangiata del celebre tema musicale del telefilm.

  • È Presente una citazione all’A-Team anche nel famoso serial cartoon I Griffin (traduzione della versione americana Family Guy). Nella citata puntata è Peter Griffin che prende il posto di Hannibal, insieme ai suoi vicini di casa.

  • Nel 2008 è prevista l’uscita di un film per il cinema, tratto dalla serie.

8
aprile

IL FINALE CENSURATO DELL’ULTIMA PUNTATA DELLE INVASIONI BARBARICHE

Le Invasioni Barbariche @ Davide Maggio .itHo ricevuto nei commenti ma soprattutto via email numerose richieste affinchè potessero essere fornite notizie sul finale censurato dell’ultima puntata de Le Invasioni Barbariche.

Vi avevo io stesso invitato a guardare l’ultima parte della puntata di venerdi scorso ma avevo al tempo stesso paventato l’opportunità di un taglio di ciò di cui sto per parlarvi che ha siglato (in maniera pietosa) la chiusura dello show di Daria Bignardi.

Vi spiego cosa è successo!

Dopo l’ultima intervista barbarica a Daniel Ezralow, la conduttrice dice di voler provare ad essere, per un istante, Maria De Filippi e chiede al coreografo di realizzare un prova d’improvvisazione con il pubblico delle Invasioni.

Daniel Ezralow @ Davide Maggio .itArriva subito la prima volontaria. Una ragazza che proprio esile non era, soprattutto nelle forme. Si mormorava in studio che potesse portare senza ombra di dubbio alcuno una misera… settima misura. L’ “equipaggiamento” della “candidata” era ben in vista e l’improvvisata danzatrice inizia il Suo show. Una scena da rabbrividire : mani appoggiate sul ledwall dello studio, sinuosi movimenti del bacino (alias : sedere al vento) e coreografie in perfetto stile lapdance. Il siparietto va avanti alcuni secondi sotto lo sguardo impietrito della Bignardi che era immobile proprio davanti a chi Vi scrive in questo momento. Ma il bello doveva ancora arrivare. La provetta danzatrice osa di più… acchiappa Ezralow per la sciarpetta che gli cingeva il collo e inizia ad avvicinarsi (sempre con lo stile di cui sopra) per un “corpo a corpo” col re delle improvvisazioni. Allo sguardo impietrito della Bignardi si aggiunge quello di Daniel che chinando il capo riesce a liberarsi dalla sciarpetta diventata ormai una catena e umilia la sinuosa “danzatrice” che viene lasciata da sola al centro dello studio. Immobile! Non muove più un passo. La musica non le sta più bene. Allora pensa bene di recarsi da una sempre più disgustata Bignardi per chiederLe di cambiar musica. Daria le risponde con un secco “no” e la respinge a ballare. Ma ecco che arriva un secondo ballerino dal capello folto come quello di Baudo prima del trapianto che in preda a quell’euforia tipica di chi ha appena assunto una pasticca di ecstasy inizia a scatenarsi al centro dello studio. Ma il meglio arriva adesso… una signora sulla cinquantina. Capello lungo ondulato, “doppiopuntato” ma soprattutto bicolore (metà tinta, metà ricrescita), tailleur di due taglie più grande (manica che arrivava praticamente al ginocchio), movimenti leggiadri simili a quelli di Maria De Filippi.

Daria Bignardi @ Davide Maggio .itIl trio è lanciato… in studio il pubblico ride a crepapelle, Ezralow è senza parole e la Bignardi è pietrificata davanti al sottoscritto.

Ezralow chiede che la musica venga alzata ed è panico. Dovete, infatti, sapere che per problemi tecnici (legati proprio alla musica) il programma era stato sospeso per una ventina di minuti e la produzione, per risolvere il problema, aveva pensato bene di rimediare tra il pubblico un IPOD con il quale trasmettere la musica per la prova di improvvisazione di Erzalow. Ma l’audio è quasi assente e il colpo di genio viene all’assistente di studio che invita il pubblico a battere le mani. E’ in questo momento che la sagra della porchetta raggiunge il momento culminante!

Si decide di stoppare la musica e una Bignardi basita e attonita torna al centro del palco dicendo che non si poteva chiudere il programma in maniera peggiore e prosegue con le ultime battute che, qualora abbiate guardato la trasmissione, avrete ascoltato con le Vostre orecchie. 

E’ finita così l’edizione 2006/2007 de Le Invasioni Barbariche.

In maniera agghiacciante!





14
marzo

NIP/TUCK: ESPLODE LA VOGLIA DI CAMEO

Nip/Tuck @ Davide Maggio .it

A dispetto delle numerose critiche che spesso riceve a causa dell’alto tasso di trasgressione delle storie raccontate, Nip/Tuck si conferma serie di culto, in Italia così come in America.

Se questo poteva essere chiaro agli avventori del Web, che più di tutti sanno cogliere il livello di popolarità, di ciò che la tv ci propone (o propina), a darci un’ulteriore conferma, arriva una notizia che è stata riportata da varie fonti con un certo sensazionalismo: la popstar Madonna ha chiesto al creatore della serie Ryan Murphy di poter partecipare in qualità di guest-star ad una puntata della quinta stagione di Nip/Tuck (di cui a breve inizieranno le riprese).

Non è ancora stato reso noto quale ruolo verrà affidato a Madonna ma secondo alcune voci potrebbe interpretare una ricca signora che si rivolge allo Studio McManara/Troy per fare il classico “ritocchino”.

E non è esclusa la possibilità che la Signora Ciccone, giri qualche scena hot, magari al fianco del sex symbol della serie, Julian McMahon. Del resto l’attrice, da sempre fan della serie, ha dato la sua completa disponibilità…

E’ già certo invece che Madonna sarà affiancata da Rosie O’Donnell, conduttrice di talk show, molto popolare in America, già entrata a far parte del cast nella quarta stagione (che stiamo vedendo su Italia 1), che nella quinta serie andrà a sostituire idealmente Joely Richardson, uscita temporaneamente dal cast a causa di gravi problemi familiari.

E non è tutto: sempre nel corso della quinta stagione del telefilm vedremo altre due guest-star d’eccezione come Sandra Bullock e Nicole Kidman.

In particolare l’ex moglie di Tom Cruise, che come Madonna, ha fatto espressa richiesta di partecipare al telefilm, ha già firmato il contratto e darà vita ad un personaggio che si sottopone ad un intervento nasale. Il suo però, dovrebbe essere un semplice cameo, decisamente poco impegnativo.

Tanti sono i volti noti che la serie ha già ospitato. Ricordiamo ad esempio Alec Baldwin (presente nella seconda stagione) Larry Hagman e Jaqueline Bisset, che fanno parte del cast fisso della serie che stia andando in onda attualmente, ma anche Richard Chamberlain e Kathleen Turner che hanno partecipato ad un solo episodio.

E ancora Alanise Morisette, che vedremo nei panni di una lesbica, a partire da venerdì 16 marzo.

La tendenza della star di Hollywood a partecipare a telefilm di successo, aveva preso piede già qualche anno fa, grazie a serie Friends e Will&Grace, ora però è diventata una moda che contagia anche i personaggi più impensabili.

Stupisce il fatto che attrici del calibro di Nicole Kidman abbiano scelto Nip/Tuck che in termini di ascolti non può di certo contare sui numeri di Lost o di Grey’s Anatomy dal momento che a differenza di queste due serie, va in onda sul canale via cavo FX Networks (lo stesso che manda in onda The Shields).

E allora la domanda che bisogna porsi è questa: cos’ha Nip/Tuck che le altre serie non hanno, se ha saputo stregare anche i personaggi più schivi e spesso restii a concedersi al piccolo schermo?

Per scoprirlo, dovremmo aspettare fino ai primi mesi del 2008, periodo nel quale, probabilmente, andrà in onda la quinta stagione di Nip/Tuck…

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3
marzo

THE BEST OF SANREMO 2007

Vincitori Festival di Sanremo 2007 @ Davide Maggio .it

E così è calato il sipario anche sulla 57° edizione del Festival di Sanremo.

Un’edizione che ha segnato il ritorno alla tradizione e, per questo motivo, da premiare senza alcuna riserva.

Ho sempre ritenuto che la Baudite fosse la miglior “infezione” che potesse colpire la manifestazione della cittadina ligure. E’ Pippo a detenere le chiavi del successo della kermesse canora tutta italiana. Assolutamente promossa, quindi, la direzione artistica del Festival 2007.

Sul palco le cose potevano andare decisamente meglio. Avrei evitato volentieri Michelle Hunziker : una quasi-conduttrice rubata temporaneamente ad un improbabile Cabaret in scena in questi giorni che non è riuscita a portare quella grazia e quell’eleganza che un palcoscenico come quello dell’Ariston esige.

A partire dagli abiti, passando per un tatuaggio (che costume avrebbe voluto coperto appositamente per l’occasione) e per un compenso straordinariamente eccessivo (un milione di euro), proseguendo per battute infelici (colpa degli autori, ahimè) per arrivare ad un mix di poca femminilità e charme, la Hunziker è l’unica vera delusione del Festival appena terminato.

Baudo, dal canto Suo, l’ha elogiata sino alla nausea ma, in fin dei conti (e come sempre), ha avuto la capacità di non far pronunciare alla “cabarettista” svizzera una frase di senso compiuto perchè pronto a rubare sempre e comunque la scena a quella che doveva essere una co-conduttrice ma che si è rivelata meno di una valletta.

La qualità delle canzoni è stata decisamente superiore alle edizioni precedenti e gli stili assolutamente variegati. Se, da un parte, hanno calcato il palco di questo Festival dei pezzi da novanta della musica italiana (Milva, Dorelli, Ruggiero & Co), dall’altra si è fatto spazio ad una timida innovazione che ha visto la consacrazione di nuove leve degne di quel palco (uno per tutti, Fabrizio Moro).

Certo, per quel che mi riguarda, è inutile (e probabilmente è giusto così) sperare che Sanremo possa farsi portavoce di nuove tendenze musicali e possa innovarsi radicalmente. Sarebbe come presentare al Festivalbar un’opera lirica. Sciascia direbbe “A ciascuno il Suo”. E quest’anno, dopo Il Festival di Sanremiello di Panariello, Il Festival della Vita di Bonolis e Quelli che il Festival della Ventura, si è finalmente tornati al Festival della Canzone Italiana.

Qualcosa che, probabilmente, riesce a fare solo la direzione artistica di Pippo Baudo al quale si può solo recriminare un’eccessivo zelo che lo porta a mettere in primo piano la propria persona a discapito dei veri protagonisti della kermesse sanremese : gli artisti in gara e la loro musica.

Un 10 e lode se lo merita il DopoFestival di uno straordinario Piero Chiambretti che ha trasferito temporaneamente le sue Markette nella città dei fiori rivitalizzando in maniera eccellente un appuntamento che negli anni è andato scemando sempre più. Le uniche pecche riscontrabili sono state la durata limitata, la scarsa partecipazione dei cantanti e i poco stimolanti interventi dei giornalisti in sala. Avrebbe potuto essere la sala stampa del Teatro Ariston la sede più appropriata per una critica pungente a questo Festival.

Fortunatamente i vincitori del Festival hanno messo tutti d’accordo! Nonostante le pietose giurie di qualità (scandalosa l’incompetenza di quella chiamata a giudicare i giovani, altrettanto scandalosa ma in fin dei conti equa e corretta quella dei big) e le ragazzine televoto-dipendenti pronte a votare l’ometto che più le aggrada con i soldi di mamma e papà, si è consegnato il premio nelle mani delle persone giuste. Fabrizio Moro e Simone Cristicchi hanno meritato senza ombra di dubbio alcuna la palma che stringono in questi momenti tra le mani. Peccato, certo, aver constatato i piazzamenti dei campioni dalla seconda posizione in giù. Non aver visto Dorelli, Milva, Antonella Ruggiero o Amallia Grè nelle prime posizione a favore di un Paolo Meneguzzi qualunque o della famiglia Facchinetti (che per l’occasione ha anche tolto un “DJ” di mezzo) fa rabbia. Ma questo è!

Di momenti da segnalare ce ne sarebbero tanti e di curiosità fin troppe. Tralasciando queste ultime, con Avanguard abbiamo pensato di mettere insieme alcuni dei momenti cult del Festival appena terminato. 

Speriamo di esserci riusciti. Questo è il risultato di ciò che siamo riusciti a estrapolare.

Perchè Sanremo è Sanremo!

[Qualora voglia altri video, chiedete pure. Vediamo cosa riusciamo a fare]

[Per le curiosità rispondo nei commenti. Le domande più interessanti e le relative risposte saranno riportate nel post]

1. IL MEGLIO DI MICHELLE HUNZIKER

2. FONDANELA DI MOMO (LA STAR DEL DOPOFESTIVAL)

3. DOPOFESTIVAL : GABRIELLA GERMANI / MONICA BELLUCCI





1
marzo

GLI IN & OUT DI SANREMO 2007 : TOCCA A VOI!

Gli In & Out del Festival di Sanremo 2007 @ Davide Maggio .it

In Italia c’è una bruttra abitudine dei giornalisti che affollano la sala stampa del Teatro Ariston.

Non so se c’avete fatto caso ma negli articoli delle maggiori testate che commentano la prima serata del Festival di Sanremo regna l’astensionismo.

Nessuno infatti riesce a prendere una posizione netta sbilanciandosi con giudizi chiari e precisi, positivi o negativi che siano, sulla kermesse.

Perchè? Semplice! Aspettano i dati auditel della serata che condizionano inevitabilmente ma in maniera decisamente fuorviante le opinioni della critica sulla manifestazione canora italiana per eccellenza.

Anche quest’anno si è verificata la stessa e identica cosa. Alla prima puntata del dopofestival i timidi giudizi espressi dalla nutrita schiera di giornalisti, ancora ignari dei dati auditel, sono stati discretamente positivi. D’altronde non poteva non essere così : dopo anni di innovazioni e sperimentazioni fallite, abbiamo ritrovato un festival che si smarriva sempre più e che è tornato in buona parte ai vecchi fasti. Non a caso qualcuno si è sbilanciato azzardando a dire “addirittura” che si trattava di un bel festival.

Arrivati i dati auditel, la situazione si è capovolta e i giornalisti sono stati pronti al… ribaltone.

C’è chi ha parlato addirittura di flop, cosa che mi ha fatto ridere. Si può parlare di flop per un programma che ottiene, nella prima puntata, il 45,44% di share?

Ipocrisia pura, insomma, dettata da questa benedetta “colonnina degli ascolti” che rovina, a volte inesorabilmente, anche un ottimo prodotto come la 57^ edizione del Festival di Sanremo.

Certo, di critiche da muovere sono numerose ma altrettante sono le lodi da tessere.

Per questo motivo, mi è venuta un’idea. Che ne direste di stilare insieme gli ”In&Out” di questa edizione del Festival?

Mi piacerebbe se ciascun lettore [lurkers (lettori che non commentano)... è il caso che anche voi vi svegliaste dal torpore] commentasse indicando aspetti positivi e negativi di questo Festival che saranno, di volta in volta, riportati nella tabella che potete vedere qui sotto.

Sarebbe carino se accompagnaste i vostri “In” e “Out” con articoli della stampa, foto, video e quant’altro a testimonianza di quanto scritto (qualora ci  fosse bisogno di confermare un dato, questo è ovvio).

E’ chiaro che ci si potrà “confrontare” nei commenti sugli “In&Out” proposti in maniera tale da non indicare posizioni personali ma opinioni condivise dai lettori.  

Alla fine del post saranno indicati e linkati i commentatori i cui ”In” e ”Out” saranno inseriti in tabella.

Inizio io proponendo i primi due “In&Out”.

DopoFestival/DopoMarkette

Sms per scaricare le suonerie

 Sua Pippità

Poca Spiritosaggine Hunziker 

 Piero Chiambretti

 Compensi vergognosi

 Scenografia del palco

 Facce di bronzo in prima fila

Super Ospiti Italiani (eccetto D’Alessio)

Conformiste critiche al Festival 

 La “fundanela” di Momo

 Giuria di qualità/giovani (menzione speciale per Laura Chiatti)

 Premio alla carriera per Armando Trovajoli

 Acconciatura di Elisa

 

 Oscar di Cioccolato

 

 I comici (eccetto Ficarra e Picone)

[Thanks to : Marcus, Luca, Vieri, Vale, France, Paige's Daughter, Cristina ...]

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23
febbraio

INCESTI TELEVISIVI : UOMINI, DONNE e FRATELLINI! (NON PERDETE I VIDEO)

Il

E’ stata senza dubbio la miseria umana a farla da padrona nella scorsa puntata del Grande Fratello.

Il geniale staff autorale del reality più longevo della televisione è riuscito a “mettere in scena” una situazione che fa invidia anche a Beautiful.

Con la differenza, però, che a Beautiful le… protagoniste sono delle attrici chiamate appositamente per l’ “occasione”, al Grande Fratello sono (o dovrebbero essere) delle ragazze “reali”.

A tenere incollati al video i più fervidi seguaci del GF, quest’anno ci sono le avventure del pompiere in vena di “beneficienza” e le “Brooke” nostrane, Diana e Melita bisognose di… ricevere le attenzioni di Alessandro per poter spegnere il fuoco!

Tra le due è scattata, da subito, una competizione per chi dovesse avere la meglio col pompiere dei noantri.

Se in un primo momento, battendo ogni record di… decenza, la bella Diana ha avuto la meglio concedendosi senza esitazione alcuna, dopo l’uscita della Russa Melita ha deciso di passare all’attacco e di prendersi ciò che le era stato sottratto in precedenza. Riuscendoci con successo!

C’è un però! Mentre Diana non aveva nessun legame sentimentale al di fuori della casa (e ci credo, mi piacerebbe trovare un solo uomo disposto ad averla in pianta stabile al proprio fianco), ad aspettare Melita fuori dalla casa c’è nientepopodimenoche Luca Dorigo aka ex tronista della De Filippi a Uomini e Donne. Una personalità di spicco, dunque!

Prima di proseguire, facciamo un veloce riassunto filmato delle puntate precedenti.

Così si è aperta la sesta puntata della settima edizione del Big Brother italiano.

Le prerogative necessarie per farcire del trash più puro la consueta puntata settimanale c’erano tutti ed in effetti l’appuntamento settimanale col GF si è rivelato ricchissimo di quell’ingrediente (purtroppo forse, ormai, l’unico) indispensabile per regalare i propri dieci minuti di televisibilità ad un qualunque aspirante vip : il gossip.

Ad aprire le danze c’è stato il dramma della veneta ex tronizzata che, insieme alla Marcuzzi, ha ripercorso, tra le lacrime (di coccodrillo), i momenti salienti di questa interessantissima vicenda sotto gli occhi attenti di un sempre piu’ voglioso di celebrità Luca Dorigo che non ha saputo fare di meglio nella propria “carriera” mediatica che sedersi su un trono a mostrare la muscolatura e arrivare ad umiliarsi in diretta al GF dove, pur di riapparire in video, è passato anche per il cornuto della situazione.

Ad inasprire la situazione c’ha pensato un sempre più cinico Grande Fratello che ha pensato bene di sottoporre ad un confronto Melita che nel pieno della “disperazione” riteneva di dover affrontare il “suo” Luca. Ed invece si è ritrovata davanti agli occhi una tanto imbufalita quanto falsa Diana che, recatasi nuovamente all’interno della casa, ha ritenuto opportuno aggredire (verbalmente) la “poco di buono” Melita per averle soffiato il pompiere. Per la serie : “da che pulpito viene la predica!!!”.

Singolare un avvenimento che si ripete per la seconda volta in questo GF7. Accanto all’autodefinizione datasi da Diana (ricordate, vero?), anche Melita provvede ad autodefinire il proprio atteggiamento libertino tenuto all’interno della casa più spiata d’Italia.

Ma il momento clou è arrivato solo dopo. Al faccia a faccia Diana/Melita ne è seguito un altro. Quello tra il pompiere e il tronista che ha concluso l’illuminante intervento suggerendo all’uomo del pubblico soccorso di tenersi la bambina non essendo la questione più affar suo (ndr. : per la verità Dorigo ha regalato all’avversario un sonoro “vaffancxxx” credendo, forse, che il proprio microfono fosse chiuso).

Gli attenti commentatori di questo blog, mi segnalano inoltre due ulteriori episodi cult della puntata : l’ennesimo bacio di Raniero a Gabriele e le motivazioni della nominations di Guendalina.

Data l’ingente mole di video, per non appesantire la pagina inserisco i link ai video anzichè i video veri e propri.

Al prossimo trashresoconto!

[Lacrime di Coccodrillo di Melitaclicca qui per il video]

[Melita VS Dianaclicca qui per il video]

[Melita come Diana cioè una... : clicca qui per il video]

[Luca Dorigo VS Alessandro : clicca qui per il video (low quality)]

[Raniero bacia Gabriele : clicca qui per il video]

[La nomination di Guendalina : clicca qui per il video]


4
febbraio

SE TORNANO I PUFFI … C’E’ UN PERCHE’!!!

I puffi @ Davide Maggio .it

La notizia, ormai, è nota ai più.

Dal prossimo lunedi, alle 7 su Italia1, tornano “I Puffi”, straordinario cartone animato a cui hanno avuto modo di affezionarsi milioni di persone, bambini e non!

Non Vi nascondo che mi è venuta una certa voglia di celebrare questo ritorno.

Un ritorno al passato, ad una televisione che, quanto meno secondo me, non è minimamente paragonabile a quella attuale… anche nei cartoni animati!

Questa volta non ho voglia di mettere a confronto la TV “vecchio stile” con quella attuale. Sono eventi come questo (nel loro piccolo) a far tornare alla mente la buona televisione di un tempo.

Ho voglia, invece, di condividere con Voi alcune notizie che sono riuscito a reperire in rete.

Mi sono chiesto, tra le altre cose, il perchè di questo ritorno e, forse, una spiegazione sono riuscito a trovarla.

Ma andiamo per gradi.

E’ curioso sapere che “I Puffi” sono nati, in realtà, come personaggi secondari di Johan & Peewit (in Italia, John e Solfamì -nella foto che segue), un fumetto nato nel 1948 ad opera del disegnatore Peyo sul giornale belga Le Soir. La pubblicazione fu spostata dal 1952 sul giornale “Spirou”.

Puffi e John & Solfamì @ Davide Maggio .it

L’idea, rivelatasi geniale, di inserire nel fumetto appena citato i piccoli ometti blu avvenne il 23 ottobre 1958, giorno di nascita dei Puffi!

Il successo fu strepitoso e presto (nel 1959) I Puffi da personaggi secondari diventarono i protagonisti di un autonomo fumetto.

Il Flauto a 6 Puffi @ Davide Maggio .itA decretare il definitivo successo ci fu, nel 1976, un lungometraggio intitolato “La Flûte à six schtroumpfs” conosciuto in Italia come “Il Flauto a 6 Puffi” o “I Puffi e il Flauto Magico” (forma tradotta della versione americana del film arrivata negli USA nel 1983) con cui si portava sugli schermi il famoso episodio di John e Solfamì in cui esordirono i Puffi.

Fu nel 1981, però, che Hanna e Barbera iniziarono a lavorare alla celeberrima serie animata realizzata per la NBC che, per prima, dunque, ebbe l’onore di trasmettere il fortunato cartone animato.

Furono prodotti 256 episodi che, tutt’oggi, sono trasmessi (seppur saltuariamente) in 30 paesi!

Nello stesso anno Hanna & Barbera realizzarono anche una serie che aveva per protagonisti i personaggi grazie ai quali I Puffi furono creati, “John e Solfamì”. Questo cartone animato ebbe un successo e una durata decisamente minori!

In Italia l’arrivo dei Puffi (a parte qualche episodio dei Puffi versione fumetto pubblicata sul Corriere dei Piccoli tra gli anni 60/70) risale al 1982 e precedette di ben 3 anni il cartone animato “John e Solfamì” che trovò spazio anche nel nostro paese per luce riflessa!

Non Vi ho ancora svelato, però, il perchè di questo ritorno.

Curiosando in rete, ho scoperto che la Paramount Pictures e la Nickelodeon Movies hanno acquisito i diritti del cartone animato per la Kerner Entertainment che ha intenzione di produrre almeno 3 nuovi film sui Puffi. L’uscita del primo della saga è prevista per il 2008, anno in cui si celebrerà il 50° anniversario degli strani ometti blu alti due mele o poco più!

Qualora conosciate già curiosità e dettagli sul cartone del quale parliamo, la lettura di questo post può terminare qui. In caso contrario proseguite pure.

Rispolverando un vecchio archivio, ho ritrovato un disco di vinile con “La Canzone dei Pufficantata da Cristina D’Avena nel 1983 che, tra l’altro, ha vinto il disco d’oro.

E’ proprio riascoltando questa canzone che si può avere un quadro completo delle peripezie dei puffi che vivono “vicino al fiume blu” dove sorge una diga presso la quale lavora la maggior parte di loro. –br[Continua a leggere la storia de I PUFFI]–

Altri puffi invece si dedicano alla raccolta del cibo nella foresta (le famose puff-bacche) mentre i protagonisti principali della serie li ritroviamo nel villaggio o addirittura fuori poichè “in città amici hanno già e senza esitar, li vanno a trovar”.

Ebbene si, i puffi, contrariamente a quanto si possa pensare, hanno degli amici umani che ben conoscono la collocazione del loro villaggio (a differenza del malefico Gargamella e della sua Gatta Birba che vorrebbero catturare i puffi per trasformarli in oro e per mangiarli).

Per spostarsi dal villaggio il Grande Puffo si serviva di un airone e così facendo poteva raggiungere il mago Omnibus (col quale giocava a scacchi o scambiava formule magiche) e Madre Natura.

Continuando a riascoltare la canzone ( “il grande puffo però trasformare sa già, un puffo assai cattivo in un puffo che puffa bontà”) sveliamo, per chi non lo sapesse, il perché nell’intero villaggio ci sia una sola puffetta.

In realtà è stato il mago Gargamella a crearla (con la chioma nera) affinché fosse accolta nel villaggio per poi rivelarne l’esatta collocazione al mago. Tuttavia sarà l’anziano “Grande Puffo” (da non confondere con “Nonno Puffo”, vestito di giallo, che farà la sua comparsa negli anni ’90) a trasformare la “puffetta streghetta” nell’adorabile puffetta bionda.

Puffetta però non è la sola estranea del villaggio! Anche “Baby Puffo” è stato adottato dalla comunità blu (portando a 101 il numero iniziale dei puffi) senza che nessuno conoscesse la “provenienza” del piccolo Puffo dotato persino di poteri magici di cui solo il saggio Grande Puffo ne è a conoscenza.

Per dirla tutta, i “veri” Puffi sono quelli degli anni ’80; nel corso degli anni ‘90, infatti, sono state trasmesse varie serie in cui sono stati introdotti nuovi personaggi come i puffolini (Naturone, Sciccoso, Sciattone), Bontina (che è stata creata anche lei dai puffolini riutilizzando la stessa formula per creare Puffetta), il cane Puppy (donato dal mago Homnibus), l’aiutante di Gargamella Lenticchia , Buegrasso…

Per questa volta, ci fermiamo agli anni ‘80 e ci lasciamo con una delle tante sigle che hanno accompagnato negli anni uno dei più bei cartoni animati mai prodotti.

Si tratta della prima sigla, La Canzone dei Puffi, che ho usato come fonte per la stesura della seconda parte di questo post.