Il nostro viaggio verso il Grande Fratell0 10 è giunto quasi alla sua conclusione; questa settimana penultima tappa del nostro speciale, dedicata all’ottava edizione del padre di tutti i reality. Siamo nel 2008 e la porta rossa che si spalanca per accogliere i nuovi concorrenti, catapulta i novelli inquilini in una casa piuttosto particolare. Il “set” del GF numero 8 è infatti un piccolo condominio, in cui trovano spazio una casa in costruzione, un appartamento che ospiterà la famiglia Orlando (per la prima volta il Grande Fratello ospita un intero nucleo familiare) e un camping. Fra i nuovi concorrenti c’è anche Lina Carcuro, dottoressa venticinquenne di Napoli, protagonista di un episodio che ha avuto notevole risonanza: a causa di qualche effusione scambiata con Roberto Mercandalli, detto il “cummenda”, Lina si vedrà notificare una denuncia all’Ordine dei Medici che la porterà ad una profonda crisi, che rischia di farle abbandonare il gioco. Alla luce dell’”assoluzione con avvertimento”, arrivata nello scorso Maggio, la dottoressa Carcuro ci ha raccontato che cosa ha rappresentato per lei quel momento, il modo in cui ha deciso di continuare a coltivare la passione per lo spettacolo, e quanto il GF abbia influenzato la sua vita professionale…
- Che ricordo hai degli 86 giorni passati nella casa?
Li hai contati (ride ndDM)! Guarda, all’interno della casa vivi un tale pout puorri di emozioni, che essendo autentiche sono così impalpabili da essere difficili da descrivere. Magari le puoi descrivere al momento del vissuto, ma è difficile dirtele. So soltanto che quando sono stata lì dentro dopo un pò ho cominciato a sentirmi una cavia da laboratorio. Nel GF sei totalmente isolato, e vivi una vita parallela e distaccata da quella che c’è fuori, è una parentesi vera e propria: sono tre mesi in cui il cielo è quadrato perchè è delimitato dal perimetro della casa, dove vedi sempre le stesse persone, dalle quali non puoi scappare. In realtà nella casa non puoi scappare da nessuna situazione, il problema c’è e va affrontato, non puoi evitarlo. Cosa che non mi ha mai spaventato perchè nella vita non ho mai circumnavigato i problemi, li ho sempre affrontati, anche in maniera molto diretta.