Qualsiasi sia il contenuto della rivelazione di Valerio Pino che tra poco andrà in scena a Domenica Cinque non possiamo esimerci dal fare qualche considerazione, in linea con quanto già espresso verso la rete di scelte editoriali degli autori di Cinecittà. Una busta rossa che campeggia da alcuni minuti e un continuo richiamo di Federica Panicucci a questo scoop del secolo, con tanto di sottopancia che toglie suspance a quei pochi che non sapessero cosa sia l’arcano.
Dov’è il tatto che invoca sempre Alessia Marcuzzi quando deve affrontare questioni spinose che riguardino gli inquilini della casa? A lei, a dire il vero, poco si può rimproverare a livello di delicatezza, per l’impostazione pruriginosa del Grande Fratello è un miracolo che Alessia riesca a uscirne in maniera sempre pulita (è forse il motivo per cui non si pensa a sostituirla). E il cucuzzaro attorno a lei che gioca d’effetto, di sensazionalismo.
La storia di Luca Di Tolla però merita una riflessione appropriata. Pochi minuti dopo il suo ingresso in casa il web ha cominciato a pullulare di allusioni, detti e non detti, foto tutte dirette a mettere in discussione l’immagine di eterosessuale che la sceneggiatura d’esordio aveva già pensato a cucirgli addosso. Sembrava l’ennesimo caso di aspirante personaggio che dovesse validare la sua popolarità attraverso mesi di copertine con presunti flirt, passeggiate e abbracci da rotocalco.