Qualsiasi sia il contenuto della rivelazione di Valerio Pino che tra poco andrà in scena a Domenica Cinque non possiamo esimerci dal fare qualche considerazione, in linea con quanto già espresso verso la rete di scelte editoriali degli autori di Cinecittà. Una busta rossa che campeggia da alcuni minuti e un continuo richiamo di Federica Panicucci a questo scoop del secolo, con tanto di sottopancia che toglie suspance a quei pochi che non sapessero cosa sia l’arcano.
Dov’è il tatto che invoca sempre Alessia Marcuzzi quando deve affrontare questioni spinose che riguardino gli inquilini della casa? A lei, a dire il vero, poco si può rimproverare a livello di delicatezza, per l’impostazione pruriginosa del Grande Fratello è un miracolo che Alessia riesca a uscirne in maniera sempre pulita (è forse il motivo per cui non si pensa a sostituirla). E il cucuzzaro attorno a lei che gioca d’effetto, di sensazionalismo.
La storia di Luca Di Tolla però merita una riflessione appropriata. Pochi minuti dopo il suo ingresso in casa il web ha cominciato a pullulare di allusioni, detti e non detti, foto tutte dirette a mettere in discussione l’immagine di eterosessuale che la sceneggiatura d’esordio aveva già pensato a cucirgli addosso. Sembrava l’ennesimo caso di aspirante personaggio che dovesse validare la sua popolarità attraverso mesi di copertine con presunti flirt, passeggiate e abbracci da rotocalco.
L’abbiamo visto con i nostri occhi vantare in casa una fama da playboy. Solo due notti fa in un abbraccio assolutamente fortuito e amichevole con Filippo, che ironicamente scherzava sull’identità sessuale di Luca, e l’ennesima rivendicazione di eterosessualità a favore di telecamera. Forzata proprio perché non richiesta da nessuno degli inquilini che in quel momento ridevano trivialmente con lui. Tra poco la palla passerà a Valerio e tutte queste parole potrebbero apparire come una messinscena (l’ennesima?).
Veniamo al nodo centrale: televisivamente e umanamente parlando a noi interessa poco di come Luca ami. Profondissimo rispetto per qualunque scelta sentimentale abbia fatto, faccia e farà. Le etichette di classificazione non fanno mai bene e non è sicuramente edificante giocare come equilibristi sul filo del sospetto e del gossip su scelte personali, o che almeno dovrebbero essere tali.
Se rimaniamo perplessi dinanzi alla constatazione che per risultare brillanti nella casa si debba a tutti i costi fagocitare l’uditorio con racconti di famigerati stuoli di conquiste femminili e di bottarelle qua e là, non possiamo non condannare questa politica dell’outing forzato. Si stanno creando le condizioni per creare la ghigliottina da picco di share, un tentativo mediatico di incastrare il personaggio.
Ora siccome Luca non è uno sprovveduto accettando il Grande Fratello sarà stato ben cosciente di tutto questo meccanismo. Avrà immaginato che prima o poi il momento del chiarimento -chiamiamolo così- sarebbe arrivato, specie se la cartuccia da poter sparare si chiama Valerio Pino. Con che serenità allora accettare di diventare personaggio grazie ad un’ambiguità vera, presunta o gonfiata che sia?
Lo stesso ballerino del resto in Italia si è affermato televisivamente come idolo e sex symbol per le teenager di Amici. Solo dopo le esperienze internazionali e qualche cronaca rosa relativamente alla sua vita in Spagna Valerio è tornato nel Belpaese con un’immagine meno stereotipata di macho. Perché prestarsi a questo perverso intreccio tra marketing e sessualità, mortificante per tutti?
1. Pippo76 ha scritto:
6 novembre 2011 alle 16:37