La7



2
novembre

VENDITA LA7: CLESSIDRA E 3 ITALIA IN VANTAGGIO METTONO SUL PIATTO PIU’ DI 300 MILIONI DI EURO PER I MUX E I CANALI

La7

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E torniamo a parlare ancora di La7. Il terzo polo generalista, nelle intenzioni ma non negli ascolti, è di nuovo al centro dell’attenzione dopo i (mega) costi dei programmi in onda. Come già sottolineato, gli interessati all’acquisto della divisione media di Telecom Italia dovranno fare i conti non solo con un palinsesto che ad oggi fa un po’ acqua, ma anche con i debiti che affliggono la società.

Gli interessati hanno avuto finalmente accesso ad (alcuni) dati della società, cosicché possano farsi un’idea più precisa sullo stato di salute di Telecom Italia Media e dei canali del gruppo, per decidere se procedere o meno con una proposta di acquisto vincolante. Stando a quanto rivelato da Milano Finanza, dopo un primo giro di consultazioni, pare potrebbe profilarsi una gara a due tra, ironia della sorte, società che con il mondo televisivo hanno poco a che fare.

In pole position c’è il fondo Clessidra (affiancato da Bain&Co, Kpmg e Chiomenti) che ha offerto la bellezza di 330 milioni di euro per i multiplex e tutte le reti del gruppo, una proposta definita più che convincente – anche se minore rispetto alle valutazioni di Telecom (che ha assegnato all’intero pacchetto un valore pari a 400 milioni di euro). Altrettanto convincente quella di H3G Hutchison Whampoa meglio nota come 3 Italia, che ha messo sul piatto 300 milioni di euro e ha chiesto inoltre una proroga per la presentazione delle offerte vincolanti, ad oggi fissata al 19 novembre (mentre il 5 iniziano gli incontri con TiMedia).




31
ottobre

ECCO I (MEGA) COSTI DEI PROGRAMMI DI LA7

Cristina Parodi

Cristina Parodi

Non solo con il contratto con la concessionaria di Urbano Cairo, adesso i pretendenti per La7 e MTV dovranno fare i conti anche con i costi dei programmi offerti dall’ammiraglia di Telecom Italia Media. Certo, se la pubblicità fruttasse parecchio i costi di alcune delle attuali produzioni sarebbero tutto sommato giustificabili e ammortizzabili. Peccato che la pubblicità sia sì in aumento, in controtendenza per giunta, ma gli oneri del contratto con la concessionaria pubblicitaria pare siano eccessivamente penalizzanti per la società che fa a capo a Franco Bernabè.

Non a caso si vocifera che Telecom Italia abbia avviato un contenzioso legale con Cairo, che potrebbe portare ad una sospensione – almeno per il momento – della vendita dei canali generalisti del gruppo e costringere Bernabè a rimandare la cessione al prossimo anno. Un contratto, quello con Cairo, che sembra abbia scoraggiato tutti gli interessati (Urbano Cairo a parte ovviamente) a far fruttare i canali con i propri mezzi.

E a ciò bisogna aggiungere i costi dei programmi, rivelati da Milano Finanza. Maurizio Crozza e il suo Paese delle Meraviglie avrebbe un costo pari a 14,3 milioni di euro per circa 30 puntate da poco più di un’ora ma raggiunge tranquillamente l’8% di share e 2 milioni di spettatori; Cristina Parodi Live (e Cover) con i suoi 18 autori per due ore di trasmissione quotidiana costerebbe 11,7 milioni di euro per uno share tra il 1.75% e il 3%; il preserale G’Day con Geppi Cucciari – da anni fermo tra il 2 e il 3% nonostante i continui cambi di rotta – costerebbe 10,9 milioni di euro.


29
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO COME ANNOZERO. L’INNOVAZIONE HA FATTO IL SUO TEMPO?

Michele Santoro - Servizio Pubblico, La7

Michele Santoro - Servizio Pubblico, La7

Solo un anno fa le sirene dell’antipolitica, vera o presunta, lo avevano ammaliato: no a ospiti politici in studio, si a reportage e servizi. Inutile dire che fu un gran bel vedere, e non fu così difficile fare a meno del cicaleccio in studio tra parti che, spesso, si fronteggiavano solo per il gusto di avere l’ultima parola. Ma, a un anno di distanza, il vento sembra cambiato. E adesso, anche Michele Santoro pare tornato sui suoi passi.

Sebbene il successo di pubblico ottenuto nell’esordio di Servizio Pubblico su La7 lo metta al riparo da critiche e appunti vari, non si può fare a meno di notare come il formato dell’anno scorso sia già invecchiato. A parte gli opinabili inseguimenti -qui apprezzati- a politici inquisiti (Bertazzoni) e ministri sfuggenti (Innocenzi), i politici in studio (Matteo Renzi e Gianfranco Fini) hanno recitato la parte del leone, come invece non succedeva affatto l’anno scorso. Solo l’irruenza delle domande di Santoro, e la verve dell’intervento di Marco Travaglio -più conciso che in passato- hanno spezzato i trascurabili battibecchi in studio.

A fare la differenza, invece, sono state le testimonianze “da fuori”, come quella raccolta da Claudio Pappaianni, che ha intervistato i genitori di Lino Romano, innocente bersaglio della camorra. Anche l’intervista a Ruby, al netto delle evidenti contraddizioni di cui la ragazza è sempre rimasta vittima, ha fatto emergere la sincera innocenza con cui Ruby negherebbe alla futura figlia di partecipare ad una delle feste cui lei, invece, ha preso parte.

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23
ottobre

GREY’S ANATOMY 8: COME ANDRA’ IL DEBUTTO SU LA7?

Patrick Dempsey

In una tv generalista dove le serie faticano per via di una precedente visione sul satellite o in rete, molti sono stati i prodotti sovrastati dall’incommensurabile potere dell’audience, responsabile di alcuni importanti traslochi delle stagioni più gettonate fra i telespettatori: è successo con Desperate Housewives, dapprima su Rai2, poi su Rai3 e, infine, su Rai4 con la messa in onda dell’inedita settima stagione, e ora anche con Grey’s Anatomy.

Dopo sette fedeli anni di militanza presso Italia 1, i medici del Seattle Grace traslocano su La7, ansiosa di avvicinare pubblico giovane con la messa in onda dell’ottava stagione, a partire da stasera alle 21.10 con i primi tre episodi. I numeri di Grey’s Anatomy sulla rete Mediaset, di anno in anno, erano precipitati sempre più finché la furba La7 non abbia pensato di accaparrarselo. La rete di Telecom Italia Media riuscirà a trovare conferma della propria intuizione o perirà sepolta dall’agguerritissima concorrenza del martedì?

Certo i numeri di Italia 1, benché non fossero particolarmente brillanti, con molta probabilità non verranno raggiunti dalla messa in onda della medesima serie su La7 che, a differenza del Biscione, può contare su un pubblico di nicchia ben più ristretto ed esigente. Indipendentemente dal numero effettivo di telespettatori che stasera si sintonizzeranno sulla rete per scoprire le rocambolesche avventure di Meredith (Ellen Pompeo), Derek (Patrick Dempsey), Mark (Eric Dane) & Company, bisogna tener conto che chi era davvero ansioso di aggiornarsi sui nuovi drammi e sentimenti sbocciati al Seattle Grace, probabilmente ha già avuto modo di farlo e potrebbe tornare stasera su La7 o per una “ripassatina” o per nostalgia.

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22
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO CERCA UN LEADER COL TELEVOTO, POI BACCHETTA MEDIASET E RAI

Michele Santoro

Servizio Pubblico può ricominciare, con un Michele Santoro pronto a fare il diavolo a quattro. Anzi a (La)sette. Da giovedì prossimo, 25 ottobre, il giornalista inaugurerà sulla rete di TiMedia una nuova stagione del suo programma, che è stato presentato stamane a Roma. L’esperimento televisivo avrà come tema centrale la ricerca di un leader, declinata in più forme, e non a caso la puntata d’esordio vedrà come suoi ospiti Matteo Renzi, Gianfranco Fini e l’outsider Diego Della Valle. “Con la rete è tramontato il tempo di una maggioranza silenziosa” ha spiegato il conduttore dal talk show, che collaborerà con La7 pur detenendo la proprietà dei contenuti trasmessi. La squadra d’attacco è confermata, con Giulia Innocenzi, Vauro e Marco Travaglio (“l’alfiere dell’antipolitica“) nel cast. Forse si aggiungerà anche Luisella Costamagna.

La prima puntata avrà il titolo provvisorio Ladri di Stato, rivolto a coloro che hanno sottratto ai cittadini la fiducia nelle istituzioni. Abbiamo girato inchieste che vanno da Milano a Reggio Calabria (…) Il nostro mestiere è raccontare la realtà mentre accade

ha spiegato Santoro, profetizzando che saremmo alla vigilia di un cambiamento pronto ad esplodere. Secondo il giornalista, l’attualità politica somiglierebbe ai tempi di Tangentopoli, quando le reti Mediaset sostenevano i giudici di Manipulite: “anche oggi vediamo aprirsi finestre che legittimano l’antipolitica” ha detto, commentando il palinsesto del Biscione. Poi una stoccata alla Rai dei tecnici: “io non vedo l’ora che si trasformi e non abbia barriere nei confronti di nessuno, compresi Luttazzi e Celentano“.

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21
ottobre

LA7 PUNTA IN ALTO CON CROZZA, MICHELE SANTORO E GREY’S ANATOMY

Grey's Anatomy - La7

In queste settimane la media del prime time ha oscillato tra il 3.50% e il 4% di share ma ora La7 potrebbe fare il salto di qualità, o meglio di quantità, potendo contare su tre assi nella manica. Il primo è Maurizio Crozza che al debutto (venerdì), con il suo Crozza nel Paese delle meraviglie, ha totalizzato il 7.71% di share con 2.149.000 spettatori. Un’ora di satira e imitazioni, un risultato ben sopra la media che Crozza potrebbe regalare alla rete per mesi: il programma è previsto, infatti, fino a giugno.

A dare una svolta nei palinsesti de La7, pregni di news e attualità, ci penserà la serie Grey’s Anatomy che da Italia1 sbarca appunto sul canale Telecom da martedì 23 ottobre con gli episodi inediti in chiaro dell’ottava stagione. In attesa di scoprire il gradimento dei telespettatori per uno dei medical drama più amati, Cristina Parodi, anche lei alla ricerca di un pubblico più ampio con i suoi Live e Cover, lancerà il nuovo acquisto con uno speciale in onda stasera con i primi due episodi della prima stagione della serie.

Terzo asso nella manica sarà il debutto di Michele Santoro con Servizio Pubblico giovedì 25 ottobre. Preso il testimone (e un’ottima media di ascolto) da Formigli, ci sono molte aspettative e già le prime polemiche attorno al ritorno in video del giornalista campano. Da un “leone” dell’informazione come lui è facile aspettarsi un numero a due cifre ma da una serata come quella del giovedì sera niente è prevedibile.


12
ottobre

GREY’S ANATOMY: IL MEDICAL DRAMA LASCIA ITALIA1 E APPRODA IN PRIMA TV SU LA7

Grey's Anatomy

E’ quella che si definisce una “serie bandiera”. Non tanto per una questione d’ascolti (da record sul satellite, discreti per la messa in onda in chiaro) quanto per l’influenza che ha avuto sui telespettatori e per la forza dei contenuti. Con la chiusura di Dr House, Grey’s Anatomy è l’unico medical drama di successo rimasto così come è l’ultimo telefilm superstite – con una media di spettatori che in Usa supera i 10 milioni – della golden age di Abc che tra il 2004 e il 2006 ha varato serie come Lost, Desperate Housewives e Brothers and Sisters.

Tutto ciò non è bastato per convincere Mediaset a trattenere la serie, però. Ebbene sì, caso più unico che raro per un telefilm ancora in corso, Grey’s Anatomy cambia casacca e passa da Italia 1 a La7. Luca Tiraboschi perde una serie identitaria per motivi ufficialmente non ancora noti – anche se qualche mese fa il direttore dichiarava che per ragioni economiche Italia1 avrebbe ridotto le ore di programmazione destinate ai telefilm – mentre La7 punta su un prodotto di sicuro appeal che va a catturare quel pubblico femminile che finora ha faticato a pigiare il tasto sette del telecomando. E, a questo proposito, sarà interessante conoscere il responso auditel sulla nuova rete abituata ai nano share. Il dato da cui partire è quel 7.93%, pari a 1.533.000 spettatori, fatto segnare, il 6 agosto 2012, dall’ultimo episodio della settima stagione trasmessa da Italia1.

Il debutto di Grey’s Anatomy è fissato per martedì 23 ottobre alle 21.10 quando assisteremo ai primi due episodi, in prima visione in chiaro, dell’ottava stagione, cui seguirà, tra un anno, la nona. Le vicende del Seattle Grace ripartono dalla difficile situazione della dottoressa Meredith Grey (Ellen Pompeo) che deve affrontare a livello professionale e personale le conseguenze della manomissione dei risultati delle ricerche scientifiche sull’Alzheimer portate avanti dal marito Derek Shepherd (Patrick Dempsey). Un gesto estremo quello di Meredith, messo in atto per curare Adele Webber (Loretta Devine), la moglie del primario dell’ospedale (James Pickens Jr.), una sorta di padre acquisito per la giovane in virtù del forte legame che in passato lo unì a sua madre.

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10
ottobre

FELTRINELLI E LA7: ACCORDO PER UN NUOVO CANALE SU MULTIPIATTAFORMA. GAD LERNER ALLA GUIDA

Gad Lerner

Il nome del canale e la sua numerazione sul telecomando sono ancora da definire. Per il resto, è tutto stabilito: quella nata ieri dall’accordo tra Effe2005-Gruppo Feltrinelli e La7 dovrà essere una emittente innovativa, all’insegna della cultura e dell’intrattenimento. La società partecipata istituita dalla partnership gestirà una nuova realtà di multipiattaforma progettata per la tv, per Internet e il settore mobile.

Il canale, che verrà lanciato sul digitale terrestre nella prossima primavera, sarà sotto la responsabilità dell’Amministratore Delegato Gianluca Paladini, mentre il giornalista e conduttore di La7 Gad Lerner occuperà il ruolo di Presidente del comitato editoriale. Secondo indiscrezioni, il controllo dei contenuti potrebbe invece essere affidato a Riccardo Chiattelli, manager proveniente da Cielo-Sky Italia.

Insieme a un partner eccellente, che conosce il mercato fortemente competitivo della tv, ci siamo lanciati in un nuovo progetto che va a coprire un’esigenza di mercato che intravediamo esistente e non soddisfatta

ha commentato Carlo Feltrinelli, Presidente dell’omonimo gruppo, alla firma dell’accordo.