Televisione


29
maggio

EUROPA7 HD: 10 ANNI DI BATTAGLIE E… UNA PAYTV PER QUATTRO GATTI

Delusione è forse il sostantivo più consono per descrivere il progetto presentato da Francesco Di Stefano per il digitale terrestre. Dopo dieci di anni di battaglie, governi di destra e di sinistra, sentenze, ricorsi e controricorsi, il Viceministro con delega alle comunicazioni Paolo Romani lo scorso febbraio ha finalmente trovato una soluzione per il “caso Europa7″ fornendo all’imprenditore romano – oltre al canale E8 ottenuto dalla ricanalizzazione di Rai1 – alcune frequenze “cerotti” utili per raggiungere la totalità del territorio nazionale.

Europa7 può quindi trasmettere. Ma badate bene: non nascerà alcun “terzo polo” televisivo che farà concorrenza a Rai e Mediaset, come in molti auspicavano, bensì una settima paytv altamente tecnologica e innovativa (e in gran parte in alta definizione) con lo scopo di rosicchiare abbonati in maniera trasversale a Mediaset Premium, Dahlia TV e Sky. Dopo un’attenta riflessione con i propri collaboratori, Di Stefano ha deciso di iniziare le trasmissioni della neonata paytv con lo standard DVB-T2 che permette di incrementare del 30-40% la banda di trasmissione rispetto al canonico DVB-T (con un conseguente incremento del numero di canali nel mux, anche in alta definizione, e la possibilità di trasmettere audio in Dolby-Digital). Una scelta certamente coraggiosa (lo standard DVB-T2 è di fatto utilizzato nella sola Gran Bretagna) e di cui è veramente difficile prevedere l’impatto sul pubblico, anche perchè richiederà necessariamente l’acquisto di un decoder compatibile (gli attuali decoder non sono compatibili con lo standard DVB-T2).

Il lancio dell’offerta Europa7 HD verrà per questo accompagnato dal 7Box HD, decoder prodotto in esclusiva da Kaon e venduto al prezzo di 149 euro (ma a breve anche Sony introdurrà sul mercato nuovi modelli di tv con tuner DVB-T2) che permetterà la visione di tutti i canali in chiaro del digitale terrestre DVB-T (anche in alta definizione) e dei canali di Europa7 HD (tramite un’apposita smartcard inclusa all’interno della confezione, abilitata ad un mese di visione gratuito), disposti su due liste LCN differenti (e di cui il decoder ne risolve automaticamente i conflitti).

Ma veniamo ai contenuti, forse la caratteristica più importante di un qualsiasi network televisivo.




28
maggio

E’ MORTO GARY COLEMAN, L’ARNOLD DEGLI ANNI’80

E’ morto in un ospedale dello Utah, negli Stati Uniti, Gary Coleman, da tutti conosciuto come Arnold, il ragazzino di Harlem che con il fratello Jackson animò la sit-com “Diff’rent Strokes” (in Italia, Il mio amico Arnold).

Coleman, 42enne, era stato ricoverato in gravi condizioni dopo aver battuto violentemente la testa, sembra nella sua abitazione a Santaquin, vicino a Salt Lake City. La vicenda, comunque, appare ancora poco chiara. Secondo quanto riferisce il sito del “Washington Post” l’attore è stato trasportato d’urgenza per essere ricoverato nel reparto di terapia intensiva, in seguito ad un intervento.

Un triste addio e una morte ingloriosa per il piccolo “amico” di tutti, anche se, come avevamo scritto tempo fa, la cattiva sorte è stata la protagonosta indiscussa della vita (fuori dal set) di gran parte dei protagonisti della serie: Todd Bridges infatti è stato incriminato per traffico di armi e di stupefacenti e Dana Plato è  deceduta per un’overdose nel 1999. Maggiori info qui.

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28
maggio

SOLITI IGNOTI FESTEGGIA IN PRIME TIME CONTRO GLI “UNICI AL MONDO” DELLA PEREGO, SPOSTATI AL VENERDI’. E SE…

Fabrizio Frizzi (Soliti ignoti)

Dal prossimo 18 settembre, quasi certamente, il game Soliti ignoti si farà “più show” e approderà nella difficile collocazione del sabato sera. Per farsi le ossa e testare il gradimento al di fuori dell’access prime time, fascia che sta dominando con il 25% di share di media, Fabrizio Frizzi e le identità nascoste sbarcheranno questa sera in prima serata su Rai1 con una puntata speciale. Speciale perchè, come vi abbiamo segnalato in anteprima, saranno protagonisti della particolare serata due vip: Gigi d’Alessio e Nino Frassica.

La puntata in prime time, che avrà uno scopo benefico (il montepremi ed il ricavato della vincita della puntata, verrà devoluto all’ospedale Bambin Gesù di Roma), è un modo per festeggiare il quiz rivelazione tanto dell’estate 2007, quanto di quest’ultima primavera, capace di far dimenticare in poche settimane i tanto amati pacchi di Affari tuoi e soprattutto le gesta di Striscia la Notizia e i suoi inviati. Per l’approdo in prima serata del programma, tratto dal format Identity, Canale5 ha pensato di optare per un cambiamento di palinsesto. Infatti il previsto meglio di Ciao Darwin è stato spostato a domani, mentre stasera andrà in onda un altro ”best of”, quello de Lo show dei record, denominato Unici al mondo.

Sarà quindi Paola Perego (seppure con mix di spezzoni del programma) a scontrarsi con Frizzi versione dopo cena. Quel che è certo è che se “Unici al mondo” avesse la meglio sulle identità di Frizzi, verrebbero così rivelate alcune pecche nella definizione dei palinsesti Mediaset. E oltre al danno (anche se Ciao Darwin ha stravinto al venerdì sera), ci  sarebbe anche la beffa!





28
maggio

IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 28 MAGGIO 2010

Fabrizio Frizzi, I Soliti Ignoti

..:: Prime time ::..

Raiunoore 21.10: Soliti ignoti  ”Speciale”

Fabrizio Frizzi porta in prima serata il suo game show di grandissimo successo, ispirato al format americano “Identity”.  Ospiti questa sera, tra gli altri, Nino Frassica e Gigi D’Alessio.

Raidueore 21.05: Crimini 2 – Luce del Nord

Genova, un appostamento al porto, la missione del sovrintendente Fabio Derna è fermare un traffico di diamanti. Riceve una soffiata. Sta arrivando un corriere con una nuova partita. Un attimo prima dell’arresto si accorge che il bersaglio è il suo vecchio amico Domenico Fiore, che non vedeva da anni. Riesce a ritardare l’arresto quel tanto che basta per prendere i diamanti senza che lo stesso Domenico se ne accorga. Quando Michele Conte, collega di Fabio, e altri agenti fanno irruzione in casa di Domenico, non c’è più niente da sequestrare. Domenico rimane libero, ma ora ha altri problemi. Il committente, un trafficante di nome De Vaerecken, non ha molta fantasia. Non abbastanza per accettare una qualsiasi scusa a giustificazione di una partita di diamanti svanita. Se prima Domenico era nei guai, ora è un morto che cammina. De Vaerecken lo vuole eliminare. Sa troppe cose e non deve essere catturato dalla Polizia. Fabio è l’unico che può riuscire a trovare l’amico prima di De Vaerecken. Nella corsa contro il tempo per salvare Domenico, la sua fidanzata Valeria e il bambino che deve nascere, Fabio ripercorre la Genova della sua memoria, la Genova che aveva visto lui e Domenico amici per la pelle. I due amici si ritroveranno ma in un finale che non risparmierà sorprese e colpi di scena..

Raitreore 21.10: Mi manda Raitre

Reclusi e costretti a mangiare vomito ed escrementi per allontanare il demonio. Queste e altre sevizie avrebbero subìto i bambini vittime della setta di Brescia, detta ‘della porta accanto’, di Fiorella Tersilia Tanghetti, indagata assieme a 17 adepti con ipotesi di reato gravissime. Nell’ultima puntata di Mi Manda Raitre Andrea Vianello raccoglie le rivelazioni dell’ex compagno della ‘santona’, Michelangelo Inverardi, e di un ‘pentito’ della setta. Poi la drammatica storia di Najoua, la donna tunisina che per protesta nei giorni scorsi si è cucita le labbra nel Cie di Bologna. Infine si parla del caso del piccolo Francesco Pio Martinisi, il bimbo di 4 anni morto un anno fa assieme alla nonna per l’esplosione di una camera iperbarica dell’Ocean Hyperbaric Center di Miami, dove era in cura per una tetraparesi spastica. Dopo quasi 12 mesi dalla tragedia, i genitori di Francesco Pio sono ancora in attesa di giustizia.


28
maggio

BEAUTIFUL: LE RAGIONI DI 20 ANNI DI SUCCESSI TUTTI ITALIANI

Beautiful cast

Era il 4 giugno del 1990 e mentre l’Italia calciofila si preparava ad ospitare nei suoi stadi i mondiali di calcio, quella delle casalinghe, non ancora disperate, si sintonizzava sugli schermi di Raidue per guardare la prima puntata di quella che sarebbe diventata la soap cult della televisione italiana, Beautiful. Alla vigilia del 4 giugno del 2010 l’Italia calciofila è sempre più con la testa nel pallone in vista del Sudafrica mentre quella delle casalinghe, ora sì più disperate che mai, continua a seguire le appassionanti vicende della famiglia Forrester trasferitasi, con tutti i suoi drammi e le sue storie d’amore e di potere, su Canale 5.

Tra le due date vent’anni in cui è accaduto di tutto e di più: morti che resuscitano per morire di nuovo e resuscitare ancora, figli che crescono alla velocità della luce (ma cosa gli daranno mai da mangiare a questi americani?) e sono quasi coetanei dei loro genitori, fratelli che sono anche un po’ padri e, allo stesso tempo, un po’ cugini e cognati, matrimoni lampo che vanno via come il pane. Storie di passioni ai limiti dell’incesto proposte e riproposte fino alla nausea per una trama che, spesso e volentieri, come ogni buona soap che si rispetti, fa acqua da tutte le parti.

Ma poco importa: dal lunedì al venerdì, cascasse il mondo, oltre quattro milioni e mezzo d’italiani ad ora di pranzo rimangono inchiodati davanti al video per seguire le ultime vicende di Ridge e company e, come loro, nel mondo, sono oltre 35milioni i telespettatori appassionati dalle vicende della soap. Un vero e proprio fenomeno di costume che, pur se denigrato dalla critica e dagli pseudointellettuali (che giurano di non averne visto nemmeno una puntata ma nessuno gli crede) sembra non conoscere sosta ed è entrato, col passare del tempo, anche a far parte del nostro vocabolario quotidiano.





28
maggio

IL TG1 “TRADITO” DA FACEBOOK. SCAMBIA UN EX MARESCIALLO PER IL PRESUNTO TERRORISTA GIOVANNI CECCONELLO ARRESTATO IN INDIA

“Edizione straordinaria”: errata corrige per il Tg1, il “vero” Giovanni Cecconello non è il tizio nella foto mostrata nell’edizione delle 13.30. Fastidioso inciampo quello del Tg della rete ammiraglia caduto in fallo a causa di una fotografia reperita su Facebook che ritrae un omonimo di uno dei tre italiani fermati in Iran dalla squadra antiterrorismo indiana dopo il ritrovamento in un hotel di proiettili e caricatori.

Il distinto signore dai baffi brizzolati e polo rossa che mostra il suo “facciotto” sul social network e ha prestato a sua insaputa l’identità ad un presunto terrorista è in realtà nientemeno che un maresciallo in pensione, molto conosciuto nella sua zona, a cui quel minuto di notorietà regalatagli dal Tg1 è costata non poco. Al termine del telegiornale il telefono dell’ex maresciallo è diventato rovente: amici, parenti, giornalisti, persino il suo avvocato, tutti i conoscenti hanno cercato di rintracciarlo per avere notizie.

Non sono io il Giovanni Cecconello arrestato in India ma il Tg1 ha trasmesso la mia foto presa da Facebook, sono disperato” ha detto il malcapitato.

E pensare che il Cecconello in questione è un “facebokkista” per caso visto che si trova sul più “impiccione” dei social network solo perchè la figlia gli ha donato un “profilo” come regalo di Natale. In effetti, oltre a poche amicizie, nella sua bacheca regna il vuoto assoluto ma la presenza della fotografia stile fototessera e l’omonimia sono stati ritenuti sufficienti per associarlo al presunto terrorista torinese.

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28
maggio

NELLA STAGIONE DEGLI ADDII DEI TELEFILM E’ CALATO IL SIPARIO ANCHE SU UGLY BETTY: STASERA SU FOXLIFE L’ULTIMO EPISODIO

ugly-betty-final-episode

La stagione 2009/2010 del piccolo schermo statunitense sarà forse ricordata come quella dei grandi addii. I grandi network non hanno risparmiato proprio nessun genere seriale alle prese con le loro, giuste o sbagliate ma inevitabili, decisioni di palinsesto. E così si va dal cult Lost, all’adrenalico 24, passando per lo storico Law and Order, al mistico Ghost Whisperer e al comico Scrubs; tutti costretti a cedere il passo al nuovo che verrà. Ad inagurare il valzer degli addi in America, ma anche in Italia (Lost escluso),  ci ha pensato la series finale di un altro classico della televisione a stelle e strisce,  Ugly Betty. L’episodio conclusivo è, infatti, andato in onda il 14 aprile scorso sulla Abc e stasera verrà proposto in Italia da FoxLife.

Dopo 4 stagioni e 75 episodi, tra poche ore, calerà il sipario “tricolore” sulla bruttina più amata del piccolo schermo, ottimamente interpretata da America Ferrera.  Una chiusura che deluderà i numerosi fan della serie ma che si è resa inevitabile dopo un tracollo negli ascolti americani che nell’ultima stagione hanno toccato i 5 milioni di spettatori, ben sei  milioni in meno rispetto a quelli registrati nella prima serie. Agli ascolti bassi, inoltre, si sono affiancate delle vicende sempre più grottesche che hanno un po’ offuscato quella che era l’essenza originaria della serie. Per questo motivo verrebbe da sentenziare che non  tutti i mali vengono per nuocere; siamo infatti convinti che un piccolo culto per rimanere tale abbia bisogno di essere preservato anzichè svilito con episodi su episodi.

 Dispiace, però, che il finale ad hoc, costruito dopo la decisione di chiusura della serie, avvenuta a gennaio di quest’anno,  si sia dipanato in solo 4 episodi, indebolendo forse la dinamica del racconto. Per verificare se quello di  Betty sarà un degno addio non resta che sintonizzarci su FoxLife alle 21.


28
maggio

BASTA SCOLLATURE E DONNE OGGETTO IN RAI. LA MELANDRI PROMUOVE UN OSSERVATORIO SUI “BUONI COSTUMI”

Abbottonatevi e pentitevi! Basta scollature e donne scosciate in tv: non saremo più il paese delle veline. Dopo tante prediche sulla dignità del gentil sesso, questa volta i Savonarola del piccolo schermo fanno sul serio. Arriva il momento della riscossa. La chiamata alle armi l’ha suonata Giovanna Melandri, nuova paladina dei moralisti radical chic, bacchettona e intransigente quando si parla del corpo delle donne. L’abbiamo vista più volte battagliare sull’argomento dalle poltrone di salotti e talk televisivi, alzando il ditino contro soubrette e pupe di ogni genere, ree di imbrattare la dignità femminile con certe scollature esplosive e quelle coscie chilometriche. Vergogna, non si fa.

La “rivoluzione” di Giovanna. Stufa di vedere tette e perizomi a tradimento, martedì scorso la Melandri si è fiondata in Commissione di Vigilanza Rai a proporre un emendamento per l’istituzione di un osservatorio che monitori la rappresentazione femminile nel servizio pubblico radiotelevisivo. Il provvedimento è stato approvato da più di settanta firmatari, con evidente soddisfazione da parte della promotrice. “E’ iniziata una rivoluzione, una battaglia di civiltà e di libertà” ha affermato la Melandri, sognando già di abbottonare tutte le scollature eccessive della tv pubblica e di inaugurare una nuova etica del tanto vituperato corpo femminile. Con questo emendamento, sostiene la deputata Pd, si potrà arrivare al “superamento di stucchevoli stereotipi che ormai ingolfano i media italiani”.

Veline e starlette, raus! La Melandri sceglie la linea dura, soprattutto per quanto riguarda la tv di Stato. Resta da capire in che modo si intende attuare questo provvedimento, di cui si può apprezzare l’idea di fondo ma non certo il pragmatismo. Chi stabilirà quando l’abbigliamento è offensivo o troppo disinibito? E con quale criterio? Immaginiamo già un pool di esperti che, centimetro alla mano, farà incursione nei camerini delle soubrette per misurare le minigonne e censurare le scollature troppo ardite:”mani in alto, ci manda la Melandri!”. E’ evidente che in questi casi, rispetto alla rappresentazione della donna in tv, si impongano soprattutto buon senso e buon gusto prima ancora delle sterili regolamentazioni sancite da un emendamento.

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