Avevamo quasi perso le speranze. Con un consistente ritardo sulla tabella di marcia e dopo 10 anni di battaglie a colpi di sentenze, partiranno nella giornata di oggi le prime trasmissioni di Europa 7 HD, l’ “innovativa” paytv dell’imprenditore romano Francesco Di Stefano. Gli abitanti di Lombardia, Lazio, Campania, Abruzzo e Molise (ed entro fine ottobre anche di Friuli, Puglia, Emilia Romagna, Piemonte e Sicilia), purchè in possesso del decoder 7Box, potranno accedere ai contenuti della neonata paytv che si prefigge di diventare, almeno secondo quanto dichiarato, un punto di riferimento in ambito tecnologico.
Europa7 HD è infatti il primo broadcaster in Italia a trasmettere con lo standard DVB-T2 che permette, rispetto al canonico DVB-T (con cui è compatibile), di incrementare del 30%-40% la banda di trasmissione. In altre parole i telespettatori avranno a disposizione fino a 8 canali in alta definizione (anche in 3D) e audio in Dobly Digital 5.1.
Dettagli prettamente tecnici a parte, è curioso notare che, nonostante gli spot parlino di “grandi film, telefilm, concerti, eventi in diretta e programmi per adulti”, non ci sia ancora dato conoscere, a poche ore dalla partenza, il palinsesto degli 8 canali nè tantomeno quali major abbiano stretto accordi con l’imprenditore romano. Ancora meno chiara risulta essere la struttura stessa della paytv che probabilmente, per ovviare al problema dei diritti (di fatto tutti in mano ai network nazionali, free e pay), proporrà al mese “pacchetti di film e telefilm in pay per view” (dal momento che, come dichiarato da Di Stefano, “le case non li danno in esclusiva, perciò li avremo tutti”).