Servizio Pubblico

Servizio Pubblico, il nuovo programma di Michele Santoro in onda dal 3 Novembre 2011 con gli ospiti, gli argomenti e tutte le anteprime. Seguilo e commenta anche tu su DM.


18
dicembre

SILVIO BERLUSCONI DA SANTORO? IL CAV PRONTO A GIOCARSI IL COLPO DI SCENA A SERVIZIO PUBBLICO

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi al cospetto di Michele Santoro: non succede, ma se succede… In vista delle prossime elezioni, pare che il Cavaliere sia disposto a giocarsi il tutto per tutto, che sia addirittura pronto ad infilarsi nella tana del lupo. Roba da non credere. O è impazzito o ha in serbo un colpaccio dei suoi. Con l’avvicinarsi delle consultazioni, l’ex premier ha iniziato una massiccia campagna mediatica che lo sta portando nei principali salotti tv, con l’obiettivo di acchiappare consensi. Ebbene, tenetevi forte perché tra le sue prossime apparizioni potrebbe esserci un’intervista concessa a Servizio Pubblico.

A riportare l’indiscrezione è La Stampa, secondo cui Berlusconi ed il giornalista di La7 sarebbero già in trattativa per combinare il vis à vis. Nella giornata di ieri, in particolare, sarebbero avvenuti i primi contatti tra i due per fissare una data: calendario alla mano, la prima disponibile dovrebbe essere il prossimo giovedì 10 gennaio alle 21.10. Qualora le concertazioni andassero a buon fine, quella sera potremmo vedere su La7 un confronto tra l’agguerrito Cavaliere di Arcore ed il paladino della libera informazione.

Attenzione, però. L’ex premier avrebbe ancora parecchie titubanze sull’intervista, originate dal fatto che Santoro potrebbe rifilargli qualche colpo basso a tradimento. Magari un ospite poco gradito, un’inchiesta delle sue, o qualcosa di simile. Il conduttore di Servizio Pubblico, da parte sua, avrebbe già garantito di non avere in serbo trappole. Ma davvero potremo mai vedere il Berlusca nell’arena santoriana? Cosa potrebbe spingerlo ad una mossa così rischiosa?




10
dicembre

SERVIZIO PUBBLICO, LA ‘VENDETTA’ DEI GRILLINI: GIANROBERTO CASALEGGIO QUERELA PAOLO RUFFINI

Gianroberto Casaleggio

La ‘vendetta’ dei grillini è come una rata dell’Imu: quando arriva, sai che è una stangata. Alla faccia della libertà d’informazione. Stavolta la reazione muscolare del Movimento Cinque Stelle si è abbattuta (di nuovo) su La7, rea di aver trasmesso un’intervista poco gradita – e ritenuta offensiva – durante l’ultima puntata di Servizio Pubblico. Stamane Gianroberto Casaleggio, spin doctor e braccio destro di Beppe Grillo, ha fatto partire la “fatwa” nei confronti dell’emittente terzopolista dalle pagine del blog di riferimento.

“In un’intervista trasmessa da Servizio Pubblico la scorsa settimana, Ivano Mazzacurati ha affermato che Casaleggio prenderà i soldi destinati ai gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle. La notizia è falsa ed offensiva. Ho dato disposizioni ai miei legali per querelare Ivano Mazzacurati e il direttore di rete de La 7“.

si legge sul blog di Beppe Grillo. Il Mazzacurati in questione è un militante grillino intervistato su La7 da Giulia Innocenzi, che intendeva portare ai vertici del Movimento “le venti domande del web“. Le parole dell’attivista (“i soldi dei gruppi li gestiranno Grillo e Casaleggio“) sono state ritenute lesive, così la scure a cinque stelle si è abbattuta su di lui e, soprattutto, sul direttore di La7 Paolo Ruffini.


2
novembre

SERVIZIO PUBBLICO: CUFFARO DAL CARCERE DIVENTA PROFETA DI CATTIVE SVENTURE SULLA SICILIA, CROCETTA E GRILLO

Totò Cuffaro

Ottimo colpo giornalistico quello di Michele Santoro e di Servizio Pubblico all’indomani dell’ultima tornata elettorale in Sicilia che ha visto trionfare, seppure con una maggioranza complicata e un astensionismo devastante, Rosario Crocetta, molto ambito in questi primissimi giorni dalla televisione per la sua carica innovativa e la tendenza a dichiarazioni importanti nei salotti politici.

Ma non c’è solo autocompiacimento di parte nella contemplazione della Sicilia che cambia colore. In una breve intervista all’ex governatore della Trinacria, Totò Cuffaro, oggi a Rebibbia, si mostra la diffidenza, di un uomo che conosce da vicino le atmosfere di Palermo e dintorni, verso l’apertura di spiragli di cambiamento. E’ un disincanto, quello cuffariano, cupo come le pagine più nere del conservatorismo verghiano.

Come se nulla potesse cambiare nella parte più meridionale della Penisola italiana Cuffaro sorride davanti a chi commenta questi ultimi dati delle urne come un segno di discontinuità. L’ex politico dell’Udc sorride con al rassegnazione di chi vuol far capire che si stanno vendendo favole ai cittadini. Garantisce che i suoi uomini, i suoi collaboratori si trovano molto più all’interno della nuova cordata della rivoluzione di quanto si voglia far credere.





29
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO COME ANNOZERO. L’INNOVAZIONE HA FATTO IL SUO TEMPO?

Michele Santoro - Servizio Pubblico, La7

Michele Santoro - Servizio Pubblico, La7

Solo un anno fa le sirene dell’antipolitica, vera o presunta, lo avevano ammaliato: no a ospiti politici in studio, si a reportage e servizi. Inutile dire che fu un gran bel vedere, e non fu così difficile fare a meno del cicaleccio in studio tra parti che, spesso, si fronteggiavano solo per il gusto di avere l’ultima parola. Ma, a un anno di distanza, il vento sembra cambiato. E adesso, anche Michele Santoro pare tornato sui suoi passi.

Sebbene il successo di pubblico ottenuto nell’esordio di Servizio Pubblico su La7 lo metta al riparo da critiche e appunti vari, non si può fare a meno di notare come il formato dell’anno scorso sia già invecchiato. A parte gli opinabili inseguimenti -qui apprezzati- a politici inquisiti (Bertazzoni) e ministri sfuggenti (Innocenzi), i politici in studio (Matteo Renzi e Gianfranco Fini) hanno recitato la parte del leone, come invece non succedeva affatto l’anno scorso. Solo l’irruenza delle domande di Santoro, e la verve dell’intervento di Marco Travaglio -più conciso che in passato- hanno spezzato i trascurabili battibecchi in studio.

A fare la differenza, invece, sono state le testimonianze “da fuori”, come quella raccolta da Claudio Pappaianni, che ha intervistato i genitori di Lino Romano, innocente bersaglio della camorra. Anche l’intervista a Ruby, al netto delle evidenti contraddizioni di cui la ragazza è sempre rimasta vittima, ha fatto emergere la sincera innocenza con cui Ruby negherebbe alla futura figlia di partecipare ad una delle feste cui lei, invece, ha preso parte.

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25
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO AMARCORD, PARTE DA FORZA ITALIA

Michele Santoro, Servizio Pubblico

Michele Santoro riparte dal suo incubo preferito, la discesa in campo di Silvio Berlusconi. A vent’anni dall’evento che rivoluzionò il panorama politico italiano, oggi il paladino della libera informazione è ancora lì davanti alle telecamere, a raccontare l’ascesa e il tramonto del Cavaliere con toni da amarcord. In apertura della prima puntata di Servizio Pubblico, in onda su La7, il conduttore ha fatto risuonare le note dell’inno di Forza Italia e ha raccontato di quel giorno in cui l’imprenditore televisivo di Arcore gli fece intendere di voler entrare in politica…

“Che figura da coglione che avevo fatto: cercavo di dissuaderlo, e oggi che egli ha ritirato la propria candidatura per fare il Grillo delle libertà, posso dire che avevo ragione io. Ma in questo Paese la ragione è dei fessi

ha detto Michele in un editoriale dal sapore autoreferenziale. Poi, via ad un lungo servizio spolverato di demagogia e contenente alcune dichiarazioni di politici noti alle cronache per le loro vicende giudiziarie (e non). “Io sono un corruttore, non un corrotto. È una cosa ben diversa” ha detto, tra gli altri, il Senatore Sciascia. E qui capisci che l’indignazione può anche essere legittima, un moto spontaneo.





25
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO – PARLA RUBY: AD ARCORE OGNUNA FACEVA QUELLO CHE RITENEVA GIUSTO

Ruby, Servizio Pubblico

Servizio Pubblico torna stasera con un grande classico: il bunga bunga. Il programma di Michele Santoro debutterà su La7 lanciandosi nuovamente tra le paillettes e le lenzuola delle notti di Arcore. La trasmissione proporrà infatti un’intervista a Ruby, la ragazza al centro del processo che vede imputato, tra gli altri, l’ex premier Silvio Berlusconi.

La ragazza, che in questi giorni è tornata a parlare della sua vicenda, ha raccontato ai microfoni di Servizio Pubblico la sua ricostruzione dei fatti. Dunque, vai con l’originalissima (ma inevitabile) domanda: cosa succedeva a casa del Cavaliere?

Si ballava. Ognuna faceva quello che riteneva giusto fare. C’era la ragazza più spigliata e quello meno, c’era quella che lo voleva fare, quella che no. Se lo volevi fare lo facevi, se no stavi seduta sul divano… Le ragazze sono sempre libere, maggiorenni e vaccinate


25
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO DEBUTTA SU LA7 COI LADRI DI STATO. QUALI SARANNO GLI ASCOLTI?

Servizio Pubblico

Michele Santoro è già immerso nel clima di Halloween. Stasera, all’esordio di una nuova stagione di Servizio Pubblico, il giornalista parlerà di zombie e vampiri: nello studio del suo popolare talk show – in onda su La7 – risuoneranno infatti i nomi di Berlusconi, Bersani, Casini, Vendola, Di Pietro. Il nuovo che avanza. L’obiettivo dichiarato è quello di trovare un leader a questo Paese malversato e (tar)tassato, con la consapevolezza che l’attuale panorama politico ispiri poca fiducia a chiunque. Non a caso, la prima puntata del programma si intitolerà Ladri di Stato, per ricordare le tante furberie commesse da chi comanda. Perché “loro rubano“, tanto per citare i discussi promo della trasmissione.

Michele Santoro ospiterà il non-giovane esponente del Pd Matteo Renzi, il leader di Fli Gianfranco Fini e l’imprenditore Diego Della Valle. Il racconto di Servizio Pubblico ripartirà da loro, arricchito dagli interventi di Marco Travaglio (rispetto al ruolo del quale si attendono novità), dai reportage di Sandro Ruotolo e dalle vignette di Vauro. Lo studio della trasmissione sarà praticamente identico a quello della passata edizione con gru, impalcature e tubi. L’arena santoriana punterà nuovamente molto sull’interazione, proponendo una diretta streaming e dando voce ai telespettatori da casa.

Questo aspetto, in particolare, sarà curato da Giulia Innocenzi, che promuoverà una nuova iniziativa multimediale intitolata Il Leader, e finalizzata ad individuare una possibile guida per il Paese. Chi vorreste come Premier? A partire da questo interrogativo, la giornalista di Servizio Pubblico ha lanciato un sondaggio online, che stasera dovrebbe essere integrato dal televoto. I politici, di nuova e vecchia data, verranno misurati in base al gradimento popolare e i meno votati entreranno in sfida a due a due. Dunque, ci saranno degli eliminati, un po’ come nei reality.

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22
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO CERCA UN LEADER COL TELEVOTO, POI BACCHETTA MEDIASET E RAI

Michele Santoro

Servizio Pubblico può ricominciare, con un Michele Santoro pronto a fare il diavolo a quattro. Anzi a (La)sette. Da giovedì prossimo, 25 ottobre, il giornalista inaugurerà sulla rete di TiMedia una nuova stagione del suo programma, che è stato presentato stamane a Roma. L’esperimento televisivo avrà come tema centrale la ricerca di un leader, declinata in più forme, e non a caso la puntata d’esordio vedrà come suoi ospiti Matteo Renzi, Gianfranco Fini e l’outsider Diego Della Valle. “Con la rete è tramontato il tempo di una maggioranza silenziosa” ha spiegato il conduttore dal talk show, che collaborerà con La7 pur detenendo la proprietà dei contenuti trasmessi. La squadra d’attacco è confermata, con Giulia Innocenzi, Vauro e Marco Travaglio (“l’alfiere dell’antipolitica“) nel cast. Forse si aggiungerà anche Luisella Costamagna.

La prima puntata avrà il titolo provvisorio Ladri di Stato, rivolto a coloro che hanno sottratto ai cittadini la fiducia nelle istituzioni. Abbiamo girato inchieste che vanno da Milano a Reggio Calabria (…) Il nostro mestiere è raccontare la realtà mentre accade

ha spiegato Santoro, profetizzando che saremmo alla vigilia di un cambiamento pronto ad esplodere. Secondo il giornalista, l’attualità politica somiglierebbe ai tempi di Tangentopoli, quando le reti Mediaset sostenevano i giudici di Manipulite: “anche oggi vediamo aprirsi finestre che legittimano l’antipolitica” ha detto, commentando il palinsesto del Biscione. Poi una stoccata alla Rai dei tecnici: “io non vedo l’ora che si trasformi e non abbia barriere nei confronti di nessuno, compresi Luttazzi e Celentano“.

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