Servizio Pubblico

Servizio Pubblico, il nuovo programma di Michele Santoro in onda dal 3 Novembre 2011 con gli ospiti, gli argomenti e tutte le anteprime. Seguilo e commenta anche tu su DM.


28
novembre

SERVIZIO PUBBLICO: AGGREDITA LA TROUPE DAVANTI A PALAZZO GRAZIOLI (VIDEO)

Servizio Pubblico, aggredita la troupe

Un clima teso ha accompagnato il voto del Senato che ieri ha sancito la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di parlamentare. Il fermento, per la verità, lo si è avvertito perlopiù in piazza, dove alcuni manifestanti hanno esternato il loro disappunto per l’estromissione dell’ex premier dai palazzi della politica. A documentare la protesta c’era anche una troupe di Servizio Pubblico che, a fronte di una domanda ritenuta di troppo, si è trovata vittima di una aggressione, tra spintoni ed insulti.

Servizio Pubblico: il manifestante con la croce celtica

Come documenta un filmato registrato dalla squadra di Michele Santoro (lo trovate qui), il ‘fattaccio’ è avvenuto davanti a Palazzo Grazioli, residenza romana del leader di Forza Italia. Proprio lì, infatti, l’inviato di Servizio Pubblico Luca Bertazzoni si è imbattuto in un manifestante che esibiva un quadretto raffigurante una croce celtica. Incuriosito da quel simbolo (che, in effetti, risultava del tutto estraneo al contesto) il giornalista si è avvicinato per chiedere spiegazioni.

Innervosito dalla domanda, il manifestante ha rotto il quadretto in testa all’inviato, innescando la reazione di alcuni suoi compari. Sono volati spintoni ed insulti, alcuni dei quali non riferibili. La sequenza, registrata dalla troupe di Servizio Pubblico e divulgata sul sito del programma, si conclude così. Con ogni probabilità, il servizio integrale realizzato ieri da Bertazzoni verrà mostrato questa sera su La7, nella decima puntata del talk show, intitolata “Via col vento“.

Servizio Pubblico: ospiti e temi della puntata di oggi




15
novembre

SERVIZIO PUBBLICO, MICHELE SANTORO VS TRAVAGLIO: DIFENDI SEMPRE GRILLO! (VIDEO)

Michele Santoro, Marco Travaglio

Una tirata d’orecchie del tutto inconsueta, dunque memorabile. Ci voleva Beppe Grillo per far litigare i due: ieri sera, in diretta su La7, Michele Santoro ha “bisticciato” con Marco Travaglio, rimproverando al giornalista di voler sempre difendere il leader del Movimento Cinque Stelle. Lo scambio di battute è durato pochi secondi, il tempo di far volare scintille tra il conduttore e l’editorialista di Servizio Pubblico, solitamente concordi sulle tesi del dibattito. Salvo eccezioni.

Come anticipato, a scatenare il botta e risposta è stata un’affermazione pronunciata da Beppe Grillo in un servizio appena trasmesso. Parlando di Piergiorgio Peluso, figlio del ministro Annamaria Cancellieri, il comico ha accusato: “è stato dentro una società che stava fallendo, c’è stato un anno e ha ricevuto 3,6 milioni di euro per non dire le cose che ha visto” riferendosi alla buonuscita milionaria elargitagli dalla società Fonsai, di cui fu Direttore Generale. Al rientro in studio, però, Santoro ha precisato: “Peluso i soldi li ha presi per aver detto le cose che ha visto“.

La chiosa santoriana non è stata condivisa da Travaglio, che invece concordava con il leader del Movimento Cinque Stelle. Ne è nata una contro-precisazione, col giornalista deciso ad imporre la propria opinione. Il tira e molla è durato ben poco, perché ad un tratto Santoro, spazientito, ha detto al collega: “non è che devi difendere sempre Grillo, qualunque cosa dica!


7
novembre

CASO BONEV: MICHELE SANTORO ‘ASSOLTO’ DALL’ORDINE DEI GIORNALISTI

Michele Santoro, Servizio Pubblico

Michele Santoro “assolto”. L’Ordine dei giornalisti del Lazio ha infatti archiviato una segnalazione in merito ai contenuti della puntata di Servizio Pubblico in onda lo scorso 17 ottobre. In quell’occasione, il conduttore ospitò l’attrice bulgara Michelle Bonev, che in diretta su La7 rivolse pesanti accuse nei confronti dell’ex premier Silvio Berlusconi e della sua fidanzata Francesca Pascale.

Nei giorni successivi al programma, il segretario dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Paolo Pirovano, aveva inoltrato una segnalazione disciplinare all’Odg del Lazio nei confronti di Santoro. “Probabilmente secondo lui e secondo coloro i quali amano spiare dal buco della serratura i diritti da tutelare per quanto riguarda i dati sensibili valgono solo per le sue amiche” aveva accusato Pirovano, annunciando ricorso contro il giornalista. Oggi, però, sul sito dell’Ordine è comparso un comunicato assolutorio, che respinge la richiesta di intervento sull’operato del conduttore di Servizio Pubblico.

Dopo aver visionato la puntata in questione ed un’ampia rassegna stampa di articoli sulla stessa materia pubblicati in data precedente alla trasmissione di Santoro, non sono stati ravvisati gli elementi per un rinvio del caso al Consiglio territoriale di disciplina” si legge nel comunicato dell’Ordine.





25
ottobre

SANTORO REPLICA A BRUNETTA: POVERETTO, SONO VENT’ANNI CHE CONVIVE CON LE LEGGI AD PERSONAM (VIDEO)

Michele Santoro, Servizio Pubblico

C’era da aspettarselo: la replica di Michele Santoro è arrivata al volo. Ieri sera, il conduttore di Servizio Pubblico ha risposto per le rime a Renato Brunetta, che poche ore prima aveva lanciato la campagna Occupy Santoro” per chiedere l’estensione del diritto di rettifica ai talk show.

Servizio Pubblico: Santoro replica a Brunetta

Chiamato in causa dal senatore Pdl, il giornalista è partito al contrattacco:

una norma dovrebbe avere carattere generale, e non essere costruita su misura per Santoro, per Fazio e la Littizzetto. Ma lasciamo perdere: (Brunetta, ndDM) poveretto, sono vent’anni che convive con le leggi ad personam e questo potrebbe essere un effetto collaterale“.

Santoro ha poi spiegato al pubblico che l’idea dell’esponente Pdl sarebbe quella di “costringere i soliti cattivoni conduttori ad assistere in piedi, immobili e silenziosi alla lettura di chilometriche rettifiche“. Se a parlare non fosse stato un liberale e un ex socialista come Brunetta ci sarebbe stato da preoccuparsi, ha argomentato il giornalista, aggiungendo sibillino: “ma anche Mussolini è stato socialista“.

Santoro torna sul caso Michelle Bonev


19
ottobre

MICHELLE BONEV DA SANTORO: FRANCESCA PASCALE PRONTA A CHIEDERE 10 MILIONI DI DANNI

Francesca Pascale

A giudicare dalla reazione, Francesca Pascale non deve averla presa bene. Del resto, il trattamento  riservatole giovedì scorso da Servizio Pubblico non è stato certo dei migliori. In prima serata su La7, la fidanzata di Berlusconi era stata bersagliata dalle dichiarazioni shock dell’attrice bulgara Michelle Bonev, ospite del programma. Sentendosi diffamata, la compagna dell’ex premier ha minacciato di chiedere un risarcimento da dieci milioni di euro a Michele Santoro, Urbano Cairo e alla stessa Bonev.

Michelle Bonev da Santoro: la reazione della Pascale

Stiamo valutando in punto di diritto anche la possibilità di agire contro la La7” ha annunciato l’avvocato Paola Rubini, legale di Francesca, parlando di “condotta diffamatoria“. Secondo quanto riporta il Corriere, la Pascale non sarebbe stata sola a seguire Servizio Pubblico: al suo fianco, pare ci fossero anche Silvio Berlusconi, il cagnolino Dudù e i direttori dei tg Mediaset. La fidanzata dell’ex premier si sarebbe infuriata all’ascolto della testimonianza rilasciata da Michelle Bonev, che su La7 rivelava la sua presunta omosessualità. “Fu Berlusconi a parlarmi di lei. ‘A Francesca piacciono le donne’, mi fece lui.” ha detto l’attrice bulgara.

Davanti a Santoro, la Bonev ha descritto la compagna di Berlusconi come una ragazza senza scrupoli” e “disposta a tutto. L’attrice ha anche fornito dettagli sui suoi rapporti con l’ex premier, sul suo contratto con la Rai e sui retroscena del suo film Goodbye Mama. All’indomani della puntata, il Pdl si è ritrovato unito nell’accusare Michele Santoro, con Angelino Alfano che ha parlato di “giornalismo qualunquista e volgare che utilizza presunti gossip e personaggi discutibili“. Ma soprattutto è arrivata la controffensiva della Pascale.

Michelle Bonev e Francesca Pascale: gli sms





17
ottobre

MICHELLE BONEV A SERVIZIO PUBBLICO: BERLUSCONI MI DISSE CHE ALLA PASCALE PIACCIONO LE DONNE

Michelle Bonev, Servizio Pubblico

Alla premiazione dei TeleRatti 2013 aveva ringraziato con ironia Silvio Berlusconi (sotto il video) Francesca Pascale e il cagnolino Dudù. Ricordate? Da quel momento, Michelle Bonev non si è più fermata ed ha iniziato a rilasciare dichiarazioni proprio sull’ex premier e la sua attuale fidanzata, finendo così al centro dell’attenzione mediatica. Questa sera, l’attrice bulgara comparirà su La7, a Servizio Pubblico, in studio e con un’intervista registrata in cui ha raccontato dei suoi rapporti con il Cav, del suo contratto con la Rai e dell’intervento dei ministri del governo Berlusconi in favore del suo film, Goodbye Mama.

Michelle Bonev a Servizio Pubblico – le dichiarazioni

Quando Berlusconi mi disse che la Rai sarebbe stata molto felice di acquistare i diritti del mio film per 1 milione di euro, rimasi molto colpita” ha dichiarato la Bonev all’invitata di Michele Santoro. L’attrice ha poi rilevato che il Cavaliere avrebbe parlato con chi di dovere in Rai, ossia con l’ex DG Mauro Masi. E la realizzazione del film andò in porto. Al termine delle riprese – ha proseguito la produttrice – Berlusconi le avrebbe detto: “non ti piacerebbe andare a Venezia? Io parlerò col ministro Bondi e vediamo come arrivare ad avere un premio“. Ma dopo il riconoscimento attribuitole alla Mostra del Cinema, per Michelle “fu il massacro” mediatico.

Così, l’attrice ha dichiarato di essersi rivolta nuovamente a Berlusconi e di aver ottenuto un aiuto per la realizzazione di una sua fiction per Mediaset. “A quel punto sono iniziate le sue avances…” ha raccontato la Bonev, che a Servizio Pubblico si è soffermata anche sulla figura di Francesca Pascale, con parole destinate a far discutere.

Michelle Bonev su Francesca Pascale – Silvio mi disse: le piacciono le donne


10
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO: SANTORO DIFENDE LA COSTITUZIONE CON STEFANO RODOTA’

Servizio Pubblico

Bella e impossibile è il titolo della puntata di Servizio Pubblico in onda stasera, 10 ottobre. E lo diciamo subito, prima che qualcuno travisi lo slogan e pensi ad un’anticipazione di Miss Italia direttamente nel programma di Michele Santoro. Questa sera, il giornalista tornerà su La7 per difendere la Costituzione (cui è riferito il titolo, per l’appunto) e forse riuscirà persino nell’impresa di non dedicare a Silvio Berlusconi l’intera trasmissione.

Servizio Pubblico – Rodotà difende la Costituzione

Tra gli ospiti presenti in studio ci sarà anche Stefano Rodotà, che sabato scenderà in piazza per manifestare contro le proposte di cambiamento della Carta Costituzionale. “Di fronte alle miserie, alle ambizioni personali e alle rivalità di gruppi spacciate per affari di Stato, invitiamo i cittadini a non farsi distrarre” ha scritto il giurista in un appello sottoscritto anche da Maurizio Landini, Gustavo Zagrebelsky, Don Luigi Ciotti e Lorenza Carlassare.

Servizio Pubblico – Ospiti e argomenti della puntata

Santoro inviterà a dibattere sull’attualità della nostra Costituzione e sulle necessità di modificare alcune sue parti. Perché oggi, alcuni italiani dovrebbero mobilitarsi per una Carta scritta più di 65 anni fa? Oltre a Rodotà, anche il Segretario Generale della Fiom Maurizio Landini parteciperà alla trasmissione per sostenere le ragioni dei “conservatori” costituzionali. Ovviamente, a Servizio Pubblico si parlerà anche di Berlusconi e dei suoi processi, anche in seguito alle proposte di amnistia o indulto suggerite di recente dal Capo dello Stato in un suo messaggio alle Camere.


27
settembre

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO SPERIMENTA IL DOCUDRAMA MA DIMENTICA LA PIAZZA

Michele Santoro, Servizio Pubblico

Tu chiamale, se vuoi, ‘ossessioni’. Ieri sera Michele Santoro è tornato in onda con Servizio Pubblico e, al debutto di una nuova stagione, ha dedicato un’intera puntata al suo miglior nemico, Silvio Berlusconi.  Su La7, il giornalista ha ricostruito le vicende del processo Mediaset e lo ha fatto in compagnia dell’ex senatore Sergio De Gregorio, comparso nell’aula televisiva in qualità di persona informata sui fatti. Tra mezze rivelazioni e accesi scambi di battute, il programma si è dipanato secondo un format ormai collaudato. Ma con qualche novità.

A Servizio Pubblico, De Gregorio ha attribuito a Berlusconi la macchinazione della “strategia di sabotaggio” che nel 2008 avrebbe portato alla caduta del governo Prodi. Poi, l’ex senatore ha sostenuto di aver agito per conto del Cav con pressioni sulle autorità Hong Kong, in modo da fermare le inchieste della magistratura italiana sui fondi neri. Musica per le orecchie di Santoro, che ha provato ad approfondire le vicende affidando il contraddittorio alle sole argomentazioni di Maurizio Belpietro. Per completare la cronaca, il conduttore ha anche lanciato un nuovo esperimento del suo programma: il docudrama, ossia una ricostruzione recitata in diretta.

Servizio Pubblico – Santoro e il docudrama

Così, attenendosi alle carte ufficiali, alcuni attori hanno inscenato le conversazioni tra i protagonisti del caso Mediatrade e anche Santoro ha preso parte alla simulazione. Il conduttore, in particolare, ha indossato i panni del cronista requirente ed ha interrogato i personaggi sulla scena. Il risultato è stato inedito ma non particolarmente efficace: il docudrama, infatti, più che la nuova frontiera del talk show ci è parso un tentativo di contaminazione un po’ improvvisato, una sorta di metateatro catodico. Apprezzabile, in ogni caso, lo sforzo della sperimentazione santoriana.