
telecamere
26
luglio
RAI3, TELECAMERE CANCELLATO. ANNA LA ROSA CONTRO ANDREA VIANELLO: NON MI HA AVVISATA, L’HO SAPUTO NEI CORRIDOI

Anna La Rosa
TeleCamere spente senza preavviso. Anna La Rosa è amareggiata e delusa: il suo programma d’approfondimento politico non è stato confermato nei palinsesti della prossima stagione di Rai3, dopo quasi vent’anni di trasmissioni. La decisione, presa dal direttore di rete Andrea Vianello, ha colto alla sprovvista la conduttrice e dirigente di Viale Mazzini, che già si preparava ad inaugurare una nuova edizione di dissertazioni politiche in terza serata. “Sono amareggiata per il modo in cui è avvenuto e dispiaciuta per le persone che hanno lavorato con me” ha dichiarato la giornalista, contattata dal FattoQuotidiano.it.
TeleCamere cancellato: Anna La Rosa vs Andrea Vianello
“E’ una decisione legittima, ma mi è dispiaciuto che Vianello, che conosco da anni e reputavo anche un amico, non abbia ritenuto di avvisarmi e di dirmelo qualche mese fa. Invece sono venuta a saperlo nei corrido i il giorno prima che i palinsesti andassero in CdA per essere approvati“
ha spiegato Anna La Rosa, sottolineando la propria delusione per il comportamento del direttore di rete.”Non abbiamo mai avuto scontri” ha inoltre precisato la giornalista, che a seguito della propria esclusione dai palinsesti 2014-2015 è andata a confrontarsi animatamente con lo stesso Vianello.
“Sono andata a parlarci e non sono stata neanche tenera, visti i rapporti molto confidenziali e che ritenevo amichevoli fino a quel momento. Gli ho chiesto in modo molto energico di trovare una collocazione per le persone che da vent’anni lavorano con me…” ha raccontato al Fatto.
Anna La Rosa: Telecamere programma low cost


26
febbraio
TROVATO IL CADAVERE DI YARA, MENTRE AD AVETRANA IRROMPE CORONA. ORA LA TV NON FACCIA DA AVVOLTOIO

Yara Gambirasio
Il suo cadavere è stato rinvenuto in un campo incolto, fra l’erba alta. E’ finita in tragedia la scomparsa di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra svanita nel nulla lo scorso 26 novembre. A scoprire il corpo della ragazza sarebbe stato un uomo che si trovava per caso nella zona di campagna tra Madone e Chignolo d’Isola, nella bergamasca. Ora, mentre gli accertamenti scientifici confermeranno o meno l’identità della giovane, i riflettori dell’informazione televisiva si riaccendono su una storia che aveva già appassionato e commosso l’opinione pubblica, per poi passare volutamente in secondo piano durante le ricerche degli investigatori. Non si era più parlato di Yara: a richiedere il silenzio stampa erano stati proprio i suoi genitori.
I signori Gambirasio non volevano che il loro dolore venisse trasmesso in diretta tv, che le loro lacrime si trasformassero in uno spettacolo straziante dato in pasto al circo mediatico. La tv verità informa e racconta la vita in presa diretta ma, per un un gioco perverso, può anche trasformarsi in voyeurismo senza pudore. L’Italia intera si era accorta di questa pericolosa dualità davanti all’omicidio di Sarah Scazzi, la quattordicenne di Avetrana uccisa lo scorso 26 agosto. Quel caso, amplificato e drammatizzato dai media, ci ha svelato un Paese di teleguardoni da obitorio, di giornalisti invadenti, capaci di sguazzare nel dramma con agghiacciante abilità. Mattino, pomeriggio, sera… ad ogni ora del giorno la tv ci ha proposto aggiornamenti “esclusivi” sulla morte della “piccola” Sarah. Eravamo tutti là, con il muso dentro al garage degli orrori di zio Michele Misseri.
Ora il caso di Avetrana è tornato a far discutere, con nuovi arresti da parte degli inquirenti e con l’arrivo puntuale dei soliti avvoltoi dello scoop. Proprio oggi a casa Scazzi si è materializzato Fabrizio Corona, con l’intenzione di strappare a mamma Concetta un’intervista per Domenica Cinque. Il “fotografo dei vip” si sarebbe introdotto nell’abitazione passando dalla finestra (circostanza però smentita dal paparazzo) e avrebbe offerto alla signora Serrano 50-100mila euro per le sue dichiarazioni. Intimidita dalla ‘irruzione’ improvvisa di Corona, la mamma di Sarah avrebbe incaricato i legali della famiglia di sporgere denuncia per violazione di domicilio.


8
febbraio
BREVEMENTE: ARGOMENTI E OSPITI DEI PRINCIPALI PROGRAMMI DELL’8 FEBBRAIO 2009


- Quelli che il Calcio: alle 13.50 su Raidue
Claudio Bisio, Cristiana Capotondi e Fausto Brizzi tra lavoro e passioni sportive si raccontano a Simona Ventura nella puntata di domenica 8 febbraio di Quelli che il calcio e… Pallone e cinema con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis (Max Giusti) che interviene per commentare la sconfitta in coppa Italia contro la Juventus e per raccontare i progetti per il suo club. In studio un altro grande tifoso del Napoli Clemente Mastella parla della sua squadra del cuore e dei suoi prossimi impegni politici, mentre Luca Giurato veste eccezionalmente i panni del critico cinematografico e commenta alcune nuove pellicole in uscita.
Calcio in primo piano, con gli inviati della trasmissione negli stadi della serie A. Musica con Seal che propone “I can’t stand the rain”. Spazio X–Factor con Nicola Savino che insieme ai giurati Morgan, Mara Maionchi e Simona Ventura, commenta l’eliminazione di Serena Abrami. Cristiano Malgioglio si confronta senza sconti con Luca Tommassini direttore artistico del talent show.
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Domenica In, l’Arena: alle 14 su Raiuno
E’ dedicata a Mino Reitano la puntata di “Domenica In – L’Arena”. Massimo Giletti ricorda l’artista con amici e colleghi del cantante scomparso e con moglie Patrizia Reitano, che sarà in collegamento da Milano. Ospiti della puntata Lamberto Sposini, Bobby Solo, Little Tony, Mario Luzzatto Fegiz, Dario Salvatori, Sandro Giacobbe e Caldovino Getrulio, amico storico di Mino Reitano.


16
novembre
TELECAMERE, IL SALOTTO POLITICO PIU’ LONGEVO DELLA TELEVISIONE ITALIANA
Domenica 9 Novembre, è ripartita con la sua sedicesima edizione, Telecamere, la trasmissione di approfondimento politico più longeva della televisione Italiana.
Nonostante si avvicini alla maggiore età, la rubrica ha saputo rinnovarsi anno dopo anno trasformandosi da rotocalco di informazione a trasmissione di servizio sulla vita legislativa e parlamentare del nostro Paese, fino all’odierno e garbato talk – show che spesso e volentieri ha dettato i tempi dell’agenda politica.
Telecamere nasce il 15 ottobre 1995 per idea di Anna La Rosa ancora oggi autrice e conduttrice del programma ed è stata la prima trasmissione ad umanizzare la politica ed i suoi protagonisti, senza mai sottrarsi a domande ficcanti e senza soprattutto scendere nel trash e nelle telerisse che ultimamente hanno accompagnato il rapporto tra Istituzioni e media.

