E’ un feuilleton in piena regola, Più Forti del Destino. Un melò di quelli che in tv non si vedevano da un po’ di tempo, e che sembra riportare il pubblico indietro di quasi vent’anni, a quando il genere spopolava con titoli quali Orgoglio o Elisa di Rivombrosa. Un’operazione che, più che scatenare nostalgia, ricorda quanti limiti ci fossero già in quelli che al tempo erano diventati veri e propri cult.
Recensione
Allo Studio Battaglia c’è posto per tutte
Spesso i racconti al femminile risultano di maniera, troppo celebrativi e ridondanti, quindi poco credibili. Non è il caso di Studio Battaglia, la fiction Palomar e Tempesta partita ieri sera su Rai 1: lì di protagoniste ce ne sono tante e la narrazione copre così tanti aspetti, racconta così tanti modi di essere donna, da risultare quasi completa. Aiutata, oltretutto, da un’ottima scrittura, efficace e piena di ironia.
Noi, la fiction incompresa
E’ difficile contestare un prodotto così ben fatto come Noi. Curato nella regia e nella ricostruzione scenografica, sentito e ben interpretato da volti noti e da altri completamente sconosciuti al pubblico, capace di emozionare. Quasi un peccato. Eppure, non si può tacere la sensazione imperante della stonatura, della forzatura, nel vedere i primi due passaggi su Rai 1.
Il piccolo mondo antico di Fosca Innocenti
Si chiama Fosca Innocenti e sì, gli innocenti cerca di aiutarli tutti, ma di cupo e fosco in lei e nella fiction a cui dà il nome non c’è proprio nulla. Anzi: il personaggio per il quale Vanessa Incontrada ha “tradito” Rai 1 per andare con la concorrenza è limpido, come tutti quelli per i quali l’attrice viene ingaggiata ormai da anni (che noia!). Se speravate, dunque, di scoprire sue nuove corde attoriali con il passaggio a Mediaset resterete delusi. Tuttavia nell’insieme il prodotto si lascia guardare perchè capace di restituire al pubblico una sensazione di genuinità.
Il cantante è (s)mascherato e ballerino
Il Cantante Mascherato è tornato su Rai 1 con il suo carico di indagini ed intrattenimento potenzialmente molto forte, ma all’esordio questa terza edizione non ci ha convinti. E, purtroppo, le anticipazioni sulla seconda puntata di questa sera non migliorano la situazione, lasciando intravvedere una strada fatta di esibizioni “spezzate” e soliti volti triti e ritriti che fanno perdere attrattiva allo show in sè per sè.
Un mondo nuovo con il meglio della fiction
Chi dice che la sofferenza indebolisce? Di certo non la protagonista di Lea – Un Nuovo Giorno, fiction di Rai 1 di cui questa sera andrà in onda la seconda puntata (qui le anticipazioni). Lei insegna l’esatto contrario perchè, nonostante la vita le abbia tolto tutto ciò che amava, ha reagito tenendosi stretto ciò che le rimaneva. E, sebbene non abbia dimenticato il passato e ne sia ancora tormentata, non resta in silenzio a crogiolarsi nel dolore ma sbraita, urla, dice anche qualche parolaccia all’ex marito fedifrago e va a letto con uno spasimante per un inconscio bisogno di vendetta. E’ una donna, insomma, non una santa, e per questo funziona.
Sanremo 2022: bentrovata «normalità»
Bentornata «normalità». Se l’obiettivo del Festival di Sanremo 2022 era quello di far scordare almeno per qualche ora le conseguenze della pandemia, allora si può parlare di intento raggiunto. Dopo la passata stagione, caratterizzata dalla surreale assenza di platea in sala, la rassegna canora si è ripresentata al pubblico restituendo una certa consuetudine. In tutti sensi. Anche dal punto di vista dello show, che nella première di ieri non ha stupito per particolari motivi ma è pur sempre filato liscio. Senza intoppi.
Non mi lasciare e l’insopportabile sensazione di apnea
Che si tratti di gialli, polizieschi o commedie leggere, la fiction Rai non sbaglia un colpo. Tranne rarissimi casi, le proposte seriali della tv pubblica sono capaci di appassionare il pubblico, merito di una scrittura forte, di attori nella parte e di registi in grado di valorizzare ogni elemento a loro disposizione. Non mi Lasciare, la serie prodotta da Paypermoon e diretta da Ciro Visco, non fa eccezione, rivelandosi ben confezionata e tecnicamente riuscita; peccato che si faccia fatica a seguirla. E’ cupa e per molti versi respingente.