Avete presente quello stato di noia misto ad ansia che pervade (o pervadeva, per chi è più “in là” con gli anni) nel giorno del fatidico ritorno a scuola dopo tre mesi di vacanze estive? Guardando Back to School la sensazione che si prova è esattamente la stessa; peccato che non arriviamo da mesi di vacanze, ma questo è un altro discorso.
Recensione
Monterossi: Fabrizio Bentivoglio brilla nel pot-pourri investigativo di Prime Video
Partiamo da un presupposto: vedere all’opera Fabrizio Bentivoglio, soprattutto quando tira fuori tutto il sarcasmo e l’ironia di cui è capace, è sempre un piacere. Attore originale e intenso come pochi, da oggi è su Prime Video con la nuova serie Monterossi, tratta dai romanzi di Alessandro Robecchi e prodotta dalla Palomar di Carlo Degli Esposti. E, sullo sfondo della capitale meneghina, in un attimo si trasforma da stanco autore tv in investigatore convinto, che finisce col mettersi nei guai tirando fuori una improbabile capacità d’azione.
La Sposa: stereotipi e buoni sentimenti per un prodotto facile da guardare
Basta che sia buona. Serena Rossi è sempre più protagonista della fiction nostrana e se c’è una cosa che accomuna i suoi personaggi, che si muovono in generi e contesti diversi, è l’assoluta magnanimità. Mina Settembre prima e Maria de La Sposa adesso, sono donne devote al genere umano, pronte a dare fiducia al prossimo, a mettere il bene degli altri dinanzi al proprio e a sacrificarsi per la causa. Bellissime martiri che potrebbero sembrare quasi finte, se non avessero il dono di essere adorabili.
Sissi: l’Imperatrice di Canale 5 rompe ogni schema con grazia e ardore
Dimenticate Romy Schneider, se ci riuscite, perchè la Sissi che farà capolino questa sera su Canale 5 è un’altra. Una donna d’avanguardia, audace, civetta, volubile e capricciosa, furba e intelligente, che non conosce ancora il proprio corpo ma vuole farne buon uso. Una che pur vivendo nella seconda metà del 1800, ragiona come una donna di oggi, moderna e pungente, e non si accontenta di diventare imperatrice, vuole tutto, inclusa la felicità che continuerà ad inseguire senza sosta e senza esclusione di colpi.
Blanca è tutta un’altra storia
La Rai negli ultimi anni si è evoluta, superando barriere culturali e sfidando se stessa, ma non era mai arrivata fino al punto in cui si è spinta con Blanca: la nuova fiction Lux Vide è un concentrato di modernità, sia dal punto di vista tecnico che, soprattutto, da quello narrativo e sociale, perchè racconta la disabilità in modo forte, agguerrito, intrigante e molto “normale”.
Un Professore: tra Kant, Barthes e conflitti generazionali rovesciati, a vincere è il mistero
Mistero ed indagini sono ormai diventati il pane quotidiano degli appassionati di fiction. Non c’è titolo che non nasconda qualche segreto da svelare, immaginare possibili scenari è diventata quasi un’abitudine per i telespettatori e così anche titoli non polizieschi finiscono per diventare interessanti in virtù di quella sottile vena gialla che intriga. E’ il caso di Un Professore che, pur essendo di base un racconto di formazione, si fa davvero interessante quando scava nel passato del protagonista Dante (Alessandro Gassmann), in particolare nella notte che lo lega ad Anita (Claudia Pandolfi) e che in qualche modo riguarda i rispettivi figli, Simone (Nicolas Maupas) e Manuel (Damiano Gavino).
Una parola di troppo: Magalli fa il vigile cinico
Una Parola di Troppo. Per Giancarlo Magalli un titolo così suona quasi beffardo, paradossale. Il conduttore Rai, infatti, è notoriamente uno che con le parole ama giocarci. Soprattutto con quelle di troppo, pronunciate di solito con una certa ironia. Nel nuovo quiz da lui condotto su Rai2 il presentatore romano deve mediare proprio tra questa sua storica caratteristica e il ruolo richiestogli dal suddetto game show, che per sua natura non concede particolari licenze artistiche al padrone di casa.
Crazy for Football: quando il calcio vuole far riflettere
Il calcio appassiona gli italiani e, risvolti economici e societari a parte, è universalmente considerato un tema frivolo, di tifo e condivisione. O, almeno, così dovrebbe essere. Metterlo al centro di un film tv altamente drammatico, che tratta il tema della malattia mentale come Crazy for Football – Matti per il Calcio, trasmesso ieri sera da Rai 1, tradisce un po’ le aspettative e spiazza, lasciando interdetto lo spettatore.