Televisione


26
settembre

GLEE 4: LA NUOVA DIREZIONE VA AL RALLENTATORE

Dean Geyer e Lea Michele

E’ iniziata ieri (su Fox Italia) la Nuova Direzione di Glee. L’attesa era tanta per una quarta stagione a dir poco rivoluzionata e destinata a rappresentare un precedente nel mondo dei teen drama per lo sdoppiamento delle trame: da una parte quel che succede al vecchio liceo, dall’altra le avventure di Rachel (Lea Michele), la star dei primi tre capitoli volata a New York per frequentare una prestigiosa accademia di spettacolo.

Tanta carne, forse troppa, nel braciere dello showrunner Ryan Murphy che per il momento è riuscito a schivare la complessità senza però conferire mordente al nuovo inizio. Il debutto conquista la sufficienza ma non entusiasma, non alimentando altresì la curiosità per quello che sarà. L’interesse per i successivi episodi rimane ancorato al ritrovare i personaggi storici del telefilm e non alle nuove vicende in evoluzione del cast fisso. Dopotutto Glee ha costruito la propria fortuna, oltre che su un’idea forte, su personaggi ben delineati, talmente attrattivi da far passare in secondo piano alcune pecche nella sceneggiatura.

Ai vecchi protagonisti si contrappongono e affiancano i nuovi, per ora poco convincenti. Troppo buonismo nel ritratto della talentuosa Marley, ragazza povera con una madre obesa; storia difficile alle spalle anche per Jake, fratellastro segreto di Puck; improbabile la “drag” Wade/Unique mentre dal nuovo amore di Rachel, Brody, ci si aspettava un piglio più deciso. E poi c’è la nuova capo cheerleader, Kitty, che, presentata velocemente come un incrocio tra Quinn e Santana, sa di già visto.

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26
settembre

I RADICALI POLEMICI CON BALLARO’: ‘CARO FLORIS, LA TUA CREDIBILITA’ HA INIZIATO UNA DISCESA CAPEZZONIANA’

Renata Polverini a Ballarò

I partiti politici non ci stanno e Rai 3 diventa stranamente l’obiettivo principale di alcune compagini rappresentate in maniera minoritaria rispetto al duopolio più o meno definito nelle tribune politiche e parlamentari. Dopo la denuncia leghista alla direzione del tg della terza rete (qui i dettagli) anche i Radicali lamentano un trattamento un po’ discriminatorio nei loro confronti, a seguito di una mancata possibilità di replica nel corso della puntata di ieri sera – 25 settembre 2012 – di Ballarò, che ospitava la dimissionaria Renata Polverini, una che, secondo l’opinione di qualche osservatore, senza la visibilità concessa proprio da questo programma non sarebbe mai arrivata da nessuna parte.

Ottimo riscontro di pubblico per Giovanni Floris e il suo talk, anche se nel day after c’è chi, come il segretario radicale Mario Staderini, vuole fare venire a galla quanto stava succedendo nel backstage della trasmissione, in modo che ognuno possa trarre le proprie valutazioni. Prova a raccontarlo tramite il suo social account:

”Ho chiamato Ballarò chiedendo di intervenire telefonicamente per correggere le falsità che erano state dette in trasmissione. Mi hanno risposto che non prendono telefonate. Avevo premesso che non ero Berlusconi e avrei accettato il contraddittorio. A quel punto mi hanno proposto di scrivere qualcosa che leggesse Floris specificandomi “anche ampia, di considerazione politica”. Dopo aver chiarito che l’indomani avrei cmq reso pubblico quanto successo, ho scritto il seguente messaggio: 1) non e’ vero che tutti i partiti erano nell’ufficio di presidenza che ha votato soldi ai gruppi: ne fanno parte pdl udc e lista Polverini e due partiti di opposizione ma non i radicali, i quali hanno poi votato contro al bilancio che li prevedeva”

E ancora:


26
settembre

STEFANO DE MARTINO SI SCUSA CON EMMA MA VUOLE SPOSARE BELEN: LA IMMAGINO CON L’ABITO BIANCO ALL’ALTARE

Stefano De Martino in passerella

Stefano De Martino in passerella

Svelati i sentimenti, lanciate le accuse e calmate le polemiche, il triangolo BelenStefanoEmma vive finalmente un periodo di pace. E lo testimonia la ritrovata serenità del ballerino, che ora sogna in grande con la sua amata e ammette le prime colpe nei confronti della ex, cantante in gara all’ultimo Amici mentre alle sue spalle nasceva più di una coreografia tra il suo fidanzato e l’argentina:

Emma è stata senza dubbio una donna molto importante - dichiara Stefano De Martino in un’intervista a Diva e Donna - Se tornassi indietro forse sarei stato più chiaro con lei e le avrei detto subito di essermi follemente innamorato di un’altra donna, ma purtroppo l’amore non può essere gestito a tavolino”.

A tavolino e nero su bianco, invece, firmerebbe subito per un futuro al fianco della neo 28enne Rodriguez:

la immagino con un fantastico abito bianco mentre mi raggiunge all’altare.





26
settembre

ALE CONTRO TUTTI: BORGHESE SFIDA AI FORNELLI LE FAMIGLIE ITALIANE. DAL 19 OTTOBRE SU SKYUNO

Alessandro Borghese

Non è la classica Cucina con Ale o il solito programma di ricette che siamo ormai abituati a vedere in tv, ma una vera e propria sfida ai fornelli (giudicata da un’insolita giuria) tra lo chef più glamour e rockettaro del piccolo schermo e le famiglie italiane. Ale contro tuttidal 19 ottobre su SkyUno, dal lunedì al venerdì alle 19.40 – segna il debutto di Alessandro Borghese sulla piattaforma satellitare:

In ogni puntata affronterò una famiglia dal fornello facile: mamma, papà, cugini, zie, nipoti, di tutto di più - ha dichiarato il cuoco romano in esclusiva a Sky - Li affronterò preparando quello che considerano il loro cavallo di battaglia. Ne farò una mia versione, poi i giudici sceglieranno la più buona”.

Ed è qui che si “consuma” il piatto forte del programma. Quale giuria può far perdere uno chef a vantaggio di chi ha titolo per cucinare solo in casa propria? I giurati saranno tre, tra cui anche un bambino, scelti tra gli abbonati Sky; assaggeranno il piatto senza sapere chi l’ha preparato:

“Perdere non mi piace, ma potrebbe capitare: la cucina è una questione di gusto”.


26
settembre

I FATTI VOSTRI: FRA REVIVAL E SAGRA PAESANA

I Fatti Vostri

I Fatti Vostri

Una piazza colorata e ricca di ospiti costellata in lontananza dai monumenti più famosi del Belpaese, il classico stacchetto musicale che ci fa compagnia da più di vent’anni, un Comitato sempre all’erta e un Giancarlo Magalli pronto a coinvolgere il pubblico mattiniero della seconda rete Rai facendosi i “fatti nostri”. L’atmosfera rassicurante e familiare de I Fatti Vostri torna ad invadere il piccolo schermo con timide novità, ma tanta voglia di divertirsi.

E ai Fatti Vostri ci si diverte davvero: l’equipe che da anni anima la Piazza più famosa d’Italia è complice, compagnona, pronta a scavare i meandri del passato con quella vena nostalgica e compiaciuta di chi quegli anni li ha vissuti sulla propria pelle. Lontani dagli stratosferici montepremi offerti dalla concorrenza, il programma di Michele Guardì continua a puntare su pesci piccoli, su quei 500 euro che non cambieranno di certo la vita, ma che in tempo di crisi è sempre meglio racimolare in attesa di pagare l’ultima tassa sui metri cubi di aria respirata imposta dal Governo Monti. C’è sempre la telefonata a un ignaro signore di mezza età che, se rispondesse alla chiamata con “Fatti Vostri” e non con il canonico “Pronto”, si porterebbe a casa la piccola fortuna messa in palio da Magalli: peccato che quasi nessuno si azzardi a sostituire la consueta formula di rito di apertura della telefonata con quell’espressione poco gentile che potrebbe inimicarci la suocera, disperata per il mancato funzionamento dello scaldabagno e turbata dal misterioso funzionamento del salvavita Beghelli.

C’è sempre la pungente ironia di Magalli, c’è sempre la statuaria Adriana Volpe che si improvvisa annunciatrice di rete, c’è sempre la voce chiara e pulita di Marcello Cirillo intento a riproporre i grandi successi della musica italiana come “Il cuore è uno zingaro” e c’è sempre Paolo Fox e la sua druidica conoscenza astrale in grado di illuminarci sui perché della nostra indole ribelle e melanconica. Nuovo acquisto della squadra è la folta chioma ormai argentea di Demo Morselli che, dopo anni di militanza alla corte di Maurizio Costanzo, approda in piazza proponendo i classici del suo repertorio ormai stantio.

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26
settembre

ELEMENTARY: IL NUOVO TRIBUTO A SHERLOCK HOLMES HA UN WATSON IN GONNELLA

Elementary

“Elementary” afferma compiaciuto William Gillette nei panni di Sherlock Holmes in “L’uomo dal labbro storto” ridimensionando, così, l’aggettivo usato dal suo fedele Watson nel definire la sua brillante deduzione intorno al mistero di turno: “Eccellente”. Quello che molti non sanno è che la frase storica dell’investigatore privato londinese non gli è mai stata messa in bocca dal suo autore Arthur Conan Doyle, bensì dall’omonimo adattamento teatrale del 1899 e soggetto a una miriade di repliche. Eppure la nuova serie con protagonista l’intuitivo Holmes si chiama proprio Elementary e debutterà a partire dal 27 settembre sulla Cbs.

Il protagonista sarà un modernissimo investigatore del XXI secolo interpretato da John Lee Miller, ex dipendente di Scotland Yard pronto a trasferirsi nella Grande Mela per disintossicarsi dalla sua dipendenza da stupefacenti e per iniziare una nuova vita. A fargli compagnia, nei suoi intricati e loschi enigmi da risolvere con arguzia e intelletto, sarà la bellissima Lucy Liu nei panni di un’insolita Joan Watson, legata all’investigatore non tanto per la sua mente brillante quanto per il suo essere uomo. Dopo Sherlock, la serie della BBC con due giovanissimi Holmes e Watson nella Londra del presente e le due pellicole cinematografiche con Robert Downey Jr. e Jude Law, ecco l’ennesima rilettura mediatica del Grande Detective.

Così come Doyle non è riuscito a “sbarazzarsi” del suo eroe, andando incontro a furenti critiche per averlo fatto sparire in “Il problema finale” e prontamente lì per farlo risorgere e non morire mai più, così il pubblico fatica a lasciar andare uno dei personaggi più brillanti e caparbi della letteratura e del cinema, pronto a riportare luce e chiarezza sui punti oscuri di intrighi machiavellici e sensazionali.


26
settembre

VITTORIA PUCCINI SARA’ ANNA KARENINA IN UNA MINISERIE RAI

Vittoria Puccini

Vittoria Puccini sembra averci preso gusto. Dopo la celebre interpretazione di Elisa di Rivombrosa che tanta popolarità le regalò nel 2003, e le recenti interpretazioni de La Baronessa di Carini e Violetta, si appresta a interpretare un nuovo ruolo da protagonista in una  fiction in costume. L’attrice fiorentina vestirà i panni niente meno che di Anna Karenina, la celebre eroina protagonista dell’omonimo romanzo di Lev Tolstoj, in una coproduzione internazionale che oltre all’Italia, presente con la Lux Vide, vedrà coinvolte anche Francia, Spagna e naturalmente la Russia.

La miniserie in due puntate, sul set da ottobre, andrà in onda nel 2013 su Rai1 e sarà diretta da Christian Duguay, già regista per la casa di produzione dei Bernabei di fiction di successo come Coco Chanel, Sotto il cielo di Roma e Cenerentola.

Non è certo la prima volta che la vita di Anna Karenina ispira sceneggiatori e registi: nel corso degli anni il romanzo di Tolstoj è stato adattato in un’infinità di versioni per cinema e tv. Sul fronte cinematografico la versione più apprezzata e nota è senza dubbio quella del 1935, diretta da Clarence Brown con protagonista l’inarrivabile Greta Garbo. Il 21 febbraio 2013 arriverà invece nelle sale italiane l’ultima trasposizione a firma di Joe Wright, con protagonisti l’attrice americana Keira Knightley e Jude Law.


26
settembre

LA LEGA NORD DENUNCIA ALL’AGCOM LA ‘SISTEMATICA CENSURA’ DEL TG3

Lega Nord- Roberto Maroni

Che il verde non sia esattamente il colore preferito del terzo canale era cosa nota anche alle statue di bronzo, nonostante le sempre belle speranze della rete tradizionalmente più dotta del servizio pubblico. La Lega Nord non gradisce però il trattamento riservato ai rappresentanti della riscossa padana negli ultimi tempi e si rivolge all’Agcom portando con sé alcune cifre, a loro dire controprova di un atteggiamento ostile da parte della linea editoriale del Tg 3.

”I dati riportati mostrano inequivocabilmente la sistematica censura, da parte del Tg3, della Lega Nord e dei suoi esponenti che dal primo al 23 settembre compreso, quindi in un arco di oltre tre settimane, hanno avuto un solo minuto a video. In ben 31 delle 46 edizioni principali monitorate (14.20 e 19.00) la Lega Nord non è stata citata e i suoi esponenti non sono andati in onda né in video né in sonoro. Il Carroccio in questo lasso di tempo è stato citato 9 volte (10 se conteggiamo il riferimento al caso giudiziario che ha coinvolto l`ex tesoriere Belsito).”

Questi i numeri che il responsabile della comunicazione del partito, Davide Caparini, porta all’attenzione dell’autorità garante per l’equilibrio e il pluralismo dell’informazione. Da quando i Verdi eredi di Bossi hanno lasciato il governo non aderendo alla big coalition a sostegno del risanamento tecnico il vessillo della Lega e le acque sacre del Po’ sembrano essere uscite di scena dai titoli e dalle scalette di Bianca Berlinguer e compagni.

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