Mantenere vivo un ritmo incalzante e originale sarebbe un’impresa difficile per qualsiasi prodotto televisivo. Lo sa bene Pechino Express che, già stremato da una concorrenza spietata fra Il Commissario Nardone, Lo Show dei Record e l’esordio della sesta edizione di X Factor, ha faticato a tenere alte le promettenti aspettative scaturite dalla prima puntata. La sfida continua, il viaggio prosegue inesorabilmente il suo corso, ma lo sbadiglio potrebbe far capolino da un momento all’altro.
Ma qual è il vero punto di forza della nuova avventura indiana capeggiata dall’arzillo Emanuele Filiberto? I concorrenti. Veri, sinceri, dimostrano la propria sensibilità e naturalezza senza quella malizia di conquistare a tutti i costi la credibilità di fronte al pubblico. In questo l’assenza del televoto e di uno studio televisivo è determinante: le coppie in gara puntano solo sulle proprie forze, sulla propria sagacia e la propria resistenza. Nessuna simpatia e antipatia, nessuna competizione ostentata e nessun tentativo di sabotaggio nei confronti degli avversari. La bellissima collaborazione fra le Veline Federica Nargi e Costanza Caracciolo con i Ballerini Andres e Anastasia Kuzumina, riusciti a ottenere un passaggio da Antonio, versione indiana dello chauffeur Ambrogio dei Ferrero Rocher, dimostra la solidarietà e l’empatia di un gruppo di connazionali pronti ad aiutarsi nel momento del bisogno.
La prova leader della puntata, ossia la ricerca della pietra preziosa mancante alla collana della figlia del Marajah prossima alle nozze e già nel carrello-spesa di Marina Ripa di Meana, ha visto il trionfo degli Sportivi Giorgio Rocca e Nicolò Comi, che si sono guadagnati la partecipazione ad un colorato ed effervescente matrimonio indiano e la visita esclusiva ad una delle sette meraviglie del mondo: il Taj Mahal. Il ritmo fatica a decollare, ma grazie alla simpatia di Simona Izzo, generosa e affabile con un gruppo di bambini, alla simpatica forma nerboruta di Costantino Della Gherardesca e al visetto stremato e lacrimoso delle Veline, il pubblico riesce ad affezionarsi ai suoi eroi, immedesimandosi nelle loro disgrazie e nelle loro piccole vittorie.