Sky ha appena ufficializzato una notizia che era già nell’aria da ieri. La Bundesliga, cioè il campionato tedesco, tornerà ad essere trasmesso dalla pay tv di Rupert Murdoch che ha acquistato i diritti di messa in onda per le prossime due stagioni sportive dopo un anno di rinuncia (nella stagione in corso infatti le partite sono state trasmesse solo in streaming sul sito della Gazzetta dello Sport).
L’accordo prevede che i canali Sky potranno trasmettere fino a 6 match a settimana garantendo una copertura del torneo molto più ampia rispetto al passato, quando la pay tv doveva attenersi al limite massimo delle 3 partite per ogni turno disputato. Il problema è che questo si potrebbe definire un “bel colpo” qualora la Bundesliga fosse un surplus, l’ennesimo campionato internazionale che si affianca agli altri e più prestigiosi eventi già offerti dall’azienda di Santa Giulia.
In realtà, come si evince proprio dal comunicato, ad oggi quello tedesco è l’unico torneo straniero presente il prossimo anno su Sky Sport che non potrà contare sui diritti della Liga ma, soprattutto, perderà per la prima volta la possibilità di mandare in onda la Premier League, il torneo più affascinante del pianeta, passato a Pitch International dietro il quale i rumors dicono esserci Al Jazeera. Ora, aldilà degli enormi buchi di palinsesto che si verranno a creare – Sky spalmava il campionato della Regina su tutto il weekend garantendosi la copertura degli slot del sabato, della domenica pomeriggio e spesso del prime time di lunedì – non crediamo proprio che basti sostituire la Premier con la Bundesliga per placare le ire dei calciofili abbonati che verranno privati dei match di squadre stellari come i due Manchester, Chelsea, Tottenham e Liverpool e che magari (poco attenti all’informazione televisiva) ancora non conoscono la novità dell’anno prossimo.