«Daria Bignardi ha un regolare contratto per tutto il 2010 ed è mia intenzione onorarlo».
[22 Novembre 2009, Apcom]
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Scavando tra le mille dichiarazioni di direttori e dirigenti, non potevamo non soffermarci, ancora una volta, sul direttore di Rai2 Massimo Liofredi alle prese con il contratto di Daria Bignardi. Dopo il suo “ipse dixit” riguardo il caso Senette ormai a riposo da un anno, eccone un altro altrettanto succulento e “glaciale” per quanto riguarda il futuro professionale della Bignardi. Alla fine dello scorso anno, dopo una stagione tormentata dell’Era glaciale, Liofredi intendeva non rinunciare a una “professionista della rete” (voluta fortemente sul secondo canale da Antonio Marano), almeno a mezza stampa.
Le cose, poi, si sa come sono andate. L’Era glaciale non è più tornata in onda e si è preferito puntare sui Peccati di Monica Setta. Daria Bignardi è rimasta in panchina in attesa di qualche proposta più stimolante. Infine, il ritorno della giornalista su La7, che da ottobre, come è stato annunciato alla presentazione dei palinsesti della rete, si rimetterà alla guida de Le invasioni barbariche nella prima serata del venerdì. Sulla settima rete italiana, la Bignardi potrà contare su maggiore libertà editoriale, che forse è mancata in Rai tra intoppi, ritardi e slittamenti. Con il ritorno di Daria e l’arrivo di Enrico Mentana alla direzione del Tg, La7 può puntare in alto e cercare di andare ben oltre il 3% di share medio degli ultimi tempi.
Le interviste che hanno caratterizzato gli ultimi programmi della Bignardi (indimenticabile quella con il ministro Renato Brunetta) continueranno a tenere compagnia ai telespettatori. E se la Bignardi è stata ignorata in favore di una Setta peccaminosa, portando comunque a casa gli stessi risultati d’ascolto, ora anche il direttore Liofredi rischia la poltrona.