Interviste


Le più importanti interviste ai personaggi della televisione italiana.


8
aprile

RAFFAELLA FICO A DM: “NON SONO MAI SCESA A COMPROMESSI. NON TORNEREI CON PAPI”

Raffaella Fico

Chiedimi tutto“. Esordisce così Raffaella Fico all’inizio della nostra chiacchierata. E noi abbiamo deciso di accontentarla: dall’Isola dei Famosi al Grande Fratello passando per i ruoli sexy e le chiacchiere sul suo conto l’abbiamo messa alla graticola senza mai pronunciare il nome di Silvio Berlusconi. Non ce n’è stato bisogno: il suo spettro aleggia già in molte delle risposte. Ma poi le chiediamo: “Tornesti con Papi?”. Ed è questa l’unica domanda dinanzi alla quale tentenna. Quasi che non fosse sicura ci riferissimo ad Enrico…

Allora Raffaella è più facile fare il Grande Fratello o l’Isola dei Famosi?

Sono due esperienze completamente diverse, ognuna con le sue difficoltà. Al Gf la cosa più dura è stata la mancanza degli affetti. Sull’isola, invece, riesci a capire i sacrifici delle persone che vivono di niente. La cosa peggiore è stata stare senza cibo.

Il bracciale di Padre Pio ti è servito?

Sì sono molto credente e quello mi ha dato forza.

Per quale motivo hai deciso di fare l’Isola?

Mi piace mettermi in gioco e nel caso specifico avevo voglia di fare qualcosa di nuovo per me stessa.

Pensi che le chiacchiere fatte sul tuo conto prima dell’ingresso ti abbiano penalizzato?

Non credo assolutamente, sono cose che possono succedere ma ribadisco non ho mai fatto nulla di male nè tanto meno ho qualcosa di cui vergognarmi. Penso che la gente abbia avuto modo di conoscere la vera Raffaella, almeno una parte. Sono una persona, infatti, che ha bisogno di tempo per aprirsi.

Perché dopo il Grande Fratello hai deciso di improntare la tua carriera sull’aspetto fisico?

Sono giovane e mi hanno proposto ruoli di questi tipo che ho accettato nella consapevolezza che si tratta della gavetta. Ho sfruttato il mio aspetto fisico ma nel futuro non voglio basarmi solo su quello perchè ho un cervello, so cantare, ballare, presentare. Anche se non lo faccio in tv mi chiamano spesso per presentare delle serate. Poi mi piace ricordare la rubrica che l’estate scorsa ho tenuto a Mitici 80, in quell’occasione avevo modo di parlare.

La tua famiglia di umili origini come ha preso la tua voglia di fare spettacolo? E i tuoi ruoli sexy?

L’umiltà è una cosa diversa,  andare in tv o mettere un completino sexy non significa non essere umili o fare qualcosa di male. I miei che hanno fatto tanti sacrifici per me mi hanno sempre appoggiata in nome della mia felicità.




4
aprile

CARMEN RUSSO A DM: L’ISOLA SPAGNOLA? PIU’ DURA MA IL CAST ITALIANO HA UN’ALTRA CARATURA

Carmen Russo

E’ stata una delle icone degli anni’80. Le trasmissioni alle quali ha preso parte hanno fatto la storia della televisione commerciale, e tutti ricordano le sue mise sexy ma anche la professionalità che ha dimostrato. Carmen Russo non può fare a meno di provare nostalgia per lo spessore di quegli anni. E anche se ha saputo andare oltre i lustrini e le paillettes, trovando spazio nella nuova televisione dei reality, auspica un ritorno dei programmi dell’epoca, gli stessi che insieme a Mediaset ha scelto di rinverdire con Centopercento Carmen, dvd contente un best of dei suoi balletti e dei suoi sketch. Proprio la recente uscita della raccolta è il pretesto della nostra chiacchierata con Carmen.

Carmen perché Mediaset raccoglie in un dvd dei balletti e degli sketch anni ’80 ma non produce più programmi simili?

Non te lo so dire, posso dirti che questa è stata un’idea mia e di Enzo Paolo.  Abbiamo proposto un progetto ed è stato subito accettato. Sono molto contenta del dvd per due motivi: in primis si tratta di un mio successo personale e ne godo, il secondo motivo è che i giovani di oggi possono vedere balletti che oggi non si fanno più. Canale 5 è stato il fautore dei mitici anni ‘80, magari non fa più programmi semplicemente perché gli autori non c’hanno pensato.

Non lo trovi un paradosso?

Il dvd sta vendendo molto e mi auguro che un produttore capisca che tutti rimpiangono gli anni’80 e decida di fare un programma con lo spessore di quel tempo. In quel caso io sarei subito pronta anche perché siamo in poche a poterlo fare. Negli ultimi anni sono venute fuori tante ragazze che sono diventate molto popolari ma dovrebbero imparare a far qualcosa perché il pubblico non si accontenta dell’apparenza. Io all’inizio sono passata per una ‘bella e basta’, ma poi ho dimostrato personalità e talento. All’epoca non si aveva tempo per il gossip. Non voglio fare la bacchettona, ma se andavi in televisione non potevi pensare di non saper ballare, cantare e recitare.

Tra le nuove leve chi ce la può fare?

Tutte ce la possono fare, se penso a una Fico o a Belen. In generale le nuove leve dovrebbero avere l’umiltà di studiare. Il problema è che se loro non lo fanno, dall’altro lato non viene chiesto loro. Io, ad esempio, vedevo la Carrà e per me la donna di spettacolo doveva dimostrare qualcosa.

Ci racconti un aneddoto di quegli anni?

Era un continuo di aneddoti: a Drive in si provava uno sketch e subito ne nasceva un altro perché avevamo tanto spirito. Ah ecco, ho fatto una sigla finale di Drive e nell’ultima scena salivo in piedi su un letto con Enzo Paolo e avevo come abito un velo appoggiato come fossi una Venere. Il velo si spostò un attimo e uscì un seno, a quel punto tutti i fotografi in studio cominciarono a scattare, io, che non me ne ero accorta, ero impassibile e contenta. Pensavo che ci fotografassero perché la sigla era una cosa pazzesca. All’epoca uscì su molte copertine ed era uno scandalo, oggi potrebbe essere la normalità.

In quegli anni hai lavorato con Silvio Berlusconi…

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2
aprile

RAFFAELE PAGANINI A DM: “NINA MORIC E’ UNA GIOCATRICE PERFETTA” “UN BALLERINO FORTE NON VUOLE ANDARE AD AMICI”

Raffaele Paganini

Sull’Isola dei Famosi era sicuramente quello che poteva vantare il curriculum più illustre. New York, Londra, Parigi: prima di approdare sulle spiagge dell’Honduras, Raffaele Paganini ha calcato i più importanti teatri mondiali diventando un ètoile di prima grandezza. A DM che l’ha incontrato racconta il soggiorno sofferto, nel quale ha mal tollerato le “recite” di Daniel Mc Vicar e le strategie di Nina Moric ma soprattutto ha patito gli sbalzi di temperatura e la fame arrivando a mangiare persino l’erba. Un’esperienza dura che, però, col senno di poi rifarebbe.  Quello che non avrebbe mai fatto nella sua vita, invece, è partecipare ad Amici come concorrente. Per l’ex naufrago un ballerino professionista forte vuole danzare in teatro e non nel talent show di Canale 5….

Raffaele, allora, cosa ci faceva un étoile sull’Isola dei famosi?

(Ride) Quello che ci facevano gli altri: soffriva. A vederla da fuori non ti rendi conto di quali sono le possibilità di sopravvivenza in quei  500 metri quadri. Ci hanno buttato sull’isola senza niente con 50 g di riso che puoi mangiare ma solo se hai il fuoco per cuocerli. Abbiamo avuto dei momenti terrificanti per questo dico un étoile, un negoziante, tutti sono uguali nei momenti difficili. E’ stata molta dura.

Qual è stato il momento peggiore?

Quando siamo sbarcati su Cayo Paloma. Non avevamo né fuoco né da coprirci e abbiamo passato 6 giorni senza cibo, solo con acqua da bere. Mangiavamo le foglie, l’erba e i fiori, poi soffrivamo gli sbalzi di temperatura perchè di giorno ci sono 40 gradi ma la notte fa freddo e noi eravamo con dei giacchettini. E’ un inferno.

Un inferno dove torneresti?

Non subito e lo rifarei col senno del poi, mi vestirei meglio e andrei più in carne. Io ho fatto degli spettacoli fino a 3 giorni prima ed ero perciò in piena forma; invece devi mettere su grassi per avere più forza.

Perché sei stato eliminato?

Ho voluto io essere eliminato, nel senso che me la sono cercata perchè stavo male. Ero debilitato, avevo 70/40 di pressione e ho subito un insolazione. Chiarisco, però, che non ho chiesto di essere nominato, anche perché è vietato dal regolamento e si viene multati, diciamo che c’è stato un tacito accordo. Gli amici ti votano perché un po’ ti vedono sofferente, un po’ perché vogliono eliminare il più forte alla prima occasione possibile; non ci dimentichiamo che ero dato come favorito alla vigilia.  Poi io e Magda ci siamo scontrati contro quell’animale fortissimo che era Roberta, una persona comune ma molto amata. Sull’isola la gente ti vuole bene per quello che sei, non per quello che hai fatto.





31
marzo

CRISTIANA FARINA A DM: CON ‘NON E’ MAI TROPPO TARDI’ PAGHEREMO 10 ANNI DI STIPENDIO AD UN PROF PRECARIO.

Cristiana Farina

Ha iniziato nel 1996 come sceneggiatrice di Un Posto al Sole con l’allora Aran. Dopo una breve parentesi al Grande Fratello come script editor del day time, ha ‘partorito’ Vivere, prima, e Centovetrine, poi. Una full immersion nella lunga serialità durata sino a pochi mesi fa, quando con Maddoll -la sua creatura più giovane- è tornata ad occuparsi di intrattenimento in vesti di produttore. Da Tamarreide a Sex Education Show, da Cerco e Vendo Casa Disperatamente a Le cose che non ti ho detto, i progetti non mancano. E l’obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento in un mercato nuovo come quello satellitare, senza trascurare progetti più corposi come Non è mai troppo tardi, del quale ci svela il divertente concept. Un po’ bambola, un po’ matta, Cristiana Farina si racconta su DM e non nasconde di essere ‘letteralmente fritta’.

Come mai?

Oggi è una giornata particolare. Ho avuto la fortuna-sfortuna di avere due produzioni partite insieme.

Quali?

Tamarreide e Sex Education show?

Ti sei data anche al sex?

(ridiamo, ndDM) Diciamo che quello è inevitabile nella vita di ognuno ed io in maniera molto tardiva sto cercando di approfondire l’argomento per capire se c’e’ qualcos’altro da scoprire.

Non bastavano gli ‘approfondimenti’ di Centovetrine?

Io sono una madre un po’ degenere. Centovetrine è una creatura che ho partorito in sei mesi dopo di che l’ho abbandonata in mani sicuramente più capaci. Ancora prima avevo fatto Vivere per un anno e mezzo ed è stata un’esperienza bellissima ma che mi è bastata. Lavorare in una soap è  come lavorare in una catena di montaggio e dopo un po’ rischia di diventare poco creativo. Ti ritrovi a ripercorrere sempre gli stessi schemi narrativi.

Ti sei annoiata della serialità visto il tuo ritorno all’intrattenimento?

Sicuramente sono una persona abbastanza volitiva, devo dire che la fiction in Italia è un mercato molto particolare. Spesso si ripercorrono all’infinito strade già trattate e non si investe in qualcosa di originale e di creativo. L’intrattenimento, poi, rispetto alla fiction ha un grande vantaggio: l’immediatezza. E di conseguenza ci sono meno persone che mettono bocca.

Ti piace essere al comando?

Fa parte della mia natura volere che le cose si facciano come desidero io. Ma so sicuramente collaborare ed individuare chi ne sa più di me. Sono  portata a riconoscere giovani talenti che abbiano da insegnarmi qualcosa. Soprattutto adesso con il mio ruolo da produttore.

Per l’occasione hai creato una società ad hoc, Maddoll.


27
marzo

UMAN: PLEVANI E DE MEGNI RIFIUTANO. OTTUSANGOLO E FEDRO DISPONIBILI.

Uman, Take Control

Ci sono concorrenti e concorrenti. C’è chi accetta tutto e chi, con invidiabile coraggio, è disposto a rifiutare. E’ quanto sta accadendo con Uman, Take Control, il nuovo reality di Italia 1 in partenza il 22 aprile (con un rinvio di una settimana rispetto alla partenza originaria). Il motivo è abbastanza comprensibile: i concorrenti – tutti ex ‘glorie’ di reality show nostrani – dovranno essere letteralmente pilotati dai telespettatori alla stregua di veri e propri tamagotchi. Un ritorno alle luci della ribalta, dunque, da pagare a caro prezzo.

Le prime defezioni sono, difatti, già arrivate. Cristina Plevani, vincitrice del primo Grande Fratello, e Augusto De Megni, vincitore del GF n.6, hanno gentilmente declinato l’invito. Al contrario, sembrano disponibili al tele-comando del pubblico Sergio Volpini, l’Ottusangolo del GF1, e Fedro Francioni (GF3).

Abbiamo voluto chiedere lumi a Cristina Plevani. L’abbiamo raggiunta telefonicamente ed ecco cosa ha dichiarato a DM:

Cristina Plevani

Sono stata contattata per far parte della rosa dei nomi di ex realityni che potrebbero partecipare al nuovo programma Uman, che andrà in onda su Italia 1. Prima di dare la mia risposta negativa ho chiesto informazioni e non solo non si sa ancora chi saranno i concorrenti (verranno comunque scelti tra tutti i reality Rai e Mediaset) ma voci dicono che non ci sarà nessun cachet o che, se ci fosse, sarebbe proprio minino. Credo di essere parecchio autoironica, ma in questo caso l’autoironia sarebbe al limite del ridicolo. Vorrei lavorare in tv e quindi tornare ma sinceramente sotto altre vesti. Partecipando a Uman credo che sarebbe un gioco al massacro: il gioco prevede che ogni concorrente debba indossare una tutina colorata (modello teletubbies), ma questo sarebbe il male minore. Non avrei, infatti, potere decisionale su nulla. Sarebbe il pubblico a decidere le nostre azioni e se io fossi al posto del pubblico farei di tutto per ridicolizzare le persone.





26
marzo

MARINO ZANATTA: FUORI DALLA CASA MARGHERITA NON AVREBBE MAI AVUTO UNA STORIA CON NANDO. SPERO CHE ORA SIA FELICE CON ANDREA.

Margherita Zanatta

Finalmente un po’ di buon senso. I genitori di Margherita Zanatta non si tirano indietro quando c’è da valutare il comportamento della figlia all’interno della casa del Grande Fratello, dove è tuttora reclusa.

Intervistati da Gabriele Parpiglia per Domenica Cinque, che trasmetterà domani lo sfogo dei mancati suoceri di Nando, i due non hanno dubbi su quanto sarebbe accaduto se il ‘verace’ romano fosse stato incontrato dalla figlia fuori dalle mura di Cinecittà.

Nando è stata una grande delusione – dichiara il papà. Se Margherita l’avesse incontrato fuori dalla casa non avrebbe mai avuto una storia con lui.

Marino Zanatta, gloria indimenticata del basket nostrano, prosegue la sua chiacchierata mettendo i puntini sulle “i”.

Ero contrario alla partecipazione di Margherita al GF ma la casa senza di lei è vuota. Mi manca da morire.

E non nasconde un pizzico di fiducia nella nuova fiamma della figlia Margherita:

Spero che ora abbia trovato la sua felicita’ (con Andrea, ndDM). Fuori dalla casa dovrà essere forte per affrontare critiche positive e negative, come accadeva a me quando giocavo.


26
marzo

KASPAR CAPPARONI A DM: “GLI AUTORI CI STUZZICANO MA NON C’E’ NESSUN DUALISMO CON GEDEON”

Kaspar Capparoni

E’ uno dei ”pezzi forti” arruolati dal generale Milly Carlucci per la settima edizione di Ballando con le stelle. Protagonista di tante fiction di successo e ora anche ballerino provetto, Kaspar Capparoni è una piacevole presenza nel sabato sera di Rai 1. A DM Kaspar racconta la sua esperienza pensata quasi come un passatempo tra un impegno sul set e l’altro, ma che invece si è rivelata faticosissima. Per l’interprete di Donna Detective, Ballando non è una gara con gli altri – con cui non si sente in competizione - ma una una scommessa con sè stesso per vincere alcune paure e dare il meglio di sè. Il migliorarsi è il suo obiettivo costante, che si tratti di ballo o – come dimostrano le sue scelte professionali – di fiction.

Allora Kaspar c’è chi dice che tu sia il più bravo a Ballando con le stelle…

No, magari posso esprimere certe sensazioni un pochino meglio e posso sembrarlo, ma non sono io il più bravo. La più brava è Sara Santostasi, tecnicamente è molto più preparata di noi. Poi c’è Vittoria Belvedere che migliora sempre con il tempo.

La vittoria finale sembra proprio un affare fra voi tre.

Non lo so, sembra sia un discorso legato solo al ballo ma è più complesso. Mancano 6 puntate e il percorso è lungo e psicologicamente non è facile sopportare lo stress e la fatica. Non è detto paradossalmente che uno pur essendo bravo possa arrivare alla finale. Diciamo che io in quelli che possono essere considerati i probabili finalisti posso essere incluso ma da qui a che si realizzi ne passa parecchio.

Cosa ti ha spinto a partecipare?

La stessa Milly, innanzitutto, che era tanti anni che mi tampinava per farmi partecipare. Ma all’epoca era molto impegnato e, pur volendo, non potevo. E’ successo che quest’anno ero a riposo e ho pensato erroneamente che potesse essere un passatempo – ma invece è proprio una fatica vera-  e mi sono detto: partecipiamo!

E ora come stai vivendo l’esperienza?

Come una scommessa con me stesso. Ho partecipato per vedere se riuscivo a superare le mie paure, le mie vergogne. Ho sempre detestato il ballo di coppia e anche i balli latini. Una doppia scommessa per vedere come reagivo, anche se prima c’era l’incoscienza di chi si butta, mentre adesso mi trovo nella difficoltà di chi sa cosa può fare e vuole dare sempre il meglio. Per questo non penso alla gara. Inoltre io sarei anche contrario a kermesse di questo genere perché vanno al di là della premiazione: il voto è una questione di gusti e non c’è nessun dato di fatto che certifichi che sia corretto.

Il tuo rapporto con la giuria?


22
marzo

FRANCESCO MOGOL A DM: “MI METTEREI IN GINOCCHIO DA SIMONA PER FARE L’INVIATO DELL’ISOLA. TORNEREI A SCRIVERE PER AMICI”

Francesco Mogol

Della sua avventura a L’Isola dei Famosi, Francesco Mogol tiene a precisare due cose: l’onestà e la sfiga. Se la prima è una qualità di cui va fiero, riconosciuta da tutti, persino dai suoi antagonisti; la seconda è un dato di fatto che il “parente di” può solo amaramente constatare. Dall’operazione, poco prima della sua partenza, che ha messo in bilico la sua partecipazione, all’eliminazione dei suoi amici isolani e alla nomination contro la più famosa Nina Moric: la dea bendata non ha assistito il cantautore. Proprio per questo a DM Francesco si definisce tutto sommato soddisfatto dell’esperienza, l’ultima di una gavetta televisiva veloce ma efficace che l’ex naufrago ci racconta. 

Allora Francesco dispiaciuto per la tua eliminazione? 

Devo premettere una cosa: ho avuto una sfiga pazzesca, prima di partire per l’isola, mi è venuta l’ernia al disco. Mi hanno operato in gran segreto due settimane prima – tra l’altro è la stessa operazione che hanno fatto a Buffon fatta poi dalla stessa èquipe – per cui avrei avuto bisogno di un mese e mezzo di riposo e fino a tre/quattro giorni prima la mia partecipazione era appesa a un filo. Credo sia già stato un miracolo arrivare all’isola ed esser riuscito durante le prove a dare il meglio. Quattro settimane è, dunque, un buon risultato, non eccezionale ma nemmeno mediocre, poi sono uscito contro Nina Moric, un personaggio televisivo da 15 anni noto al pubblico e che, a  questo punto, spero vinca. 

Garibaldi a DM ha dichiarato: “ Ho legato con tutti tranne che con Mogol”… 

Premetto: c’erano due gruppi e io ero in quell’opposto a quello di Walter. Sono stato sfortunato perchè avevo legato molto con tutte le persone che hanno fatto fuori o nominato: Matteo Materazzi, Francesca De Andrè e Killian. E’ chiaro poi che mi nominassero, io ero l’unico rimasto del vecchio gruppo. Ma voglio sottolineare che più volte Walter mi ha definito leale e corretto, anche in diretta. Noi due siamo diventati successivamente molti amici e a riprova di ciò posso dirti che mi ha addirittura proposto delle serate per quest’estate. 

Ma tu non ti ritieni competitivo come ti definisce Garibaldi?   

Ero competitivo nel senso che mi impegnavo per andare avanti. Il mio maggiore pregio e il mio peggior difetto era che le cose le dicevo in faccia: se uno non lavorava o faceva qualcosa di sbagliato io glielo dicevo. Tra Walter, Abi, Gianna e la Fogar, invece, c’era un’amicizia che non teneva conto del bene oggettivo del gruppo, se Abi dorme tutto il giorno io glielo faccio notare e loro la difendono, se nella mia parte di gruppo qualcuno non avesse lavorato avrei detto: “muovi il culo e lavora”. Se ci fosse stata obiettività, non avrebbero nominato Killian ma Abi. Con questo non voglio dire che tra loro ci fosse una cupola bensì una forte amicizia.