26
marzo

KASPAR CAPPARONI A DM: “GLI AUTORI CI STUZZICANO MA NON C’E’ NESSUN DUALISMO CON GEDEON”

Kaspar Capparoni

E’ uno dei ”pezzi forti” arruolati dal generale Milly Carlucci per la settima edizione di Ballando con le stelle. Protagonista di tante fiction di successo e ora anche ballerino provetto, Kaspar Capparoni è una piacevole presenza nel sabato sera di Rai 1. A DM Kaspar racconta la sua esperienza pensata quasi come un passatempo tra un impegno sul set e l’altro, ma che invece si è rivelata faticosissima. Per l’interprete di Donna Detective, Ballando non è una gara con gli altri – con cui non si sente in competizione - ma una una scommessa con sè stesso per vincere alcune paure e dare il meglio di sè. Il migliorarsi è il suo obiettivo costante, che si tratti di ballo o – come dimostrano le sue scelte professionali – di fiction.

Allora Kaspar c’è chi dice che tu sia il più bravo a Ballando con le stelle…

No, magari posso esprimere certe sensazioni un pochino meglio e posso sembrarlo, ma non sono io il più bravo. La più brava è Sara Santostasi, tecnicamente è molto più preparata di noi. Poi c’è Vittoria Belvedere che migliora sempre con il tempo.

La vittoria finale sembra proprio un affare fra voi tre.

Non lo so, sembra sia un discorso legato solo al ballo ma è più complesso. Mancano 6 puntate e il percorso è lungo e psicologicamente non è facile sopportare lo stress e la fatica. Non è detto paradossalmente che uno pur essendo bravo possa arrivare alla finale. Diciamo che io in quelli che possono essere considerati i probabili finalisti posso essere incluso ma da qui a che si realizzi ne passa parecchio.

Cosa ti ha spinto a partecipare?

La stessa Milly, innanzitutto, che era tanti anni che mi tampinava per farmi partecipare. Ma all’epoca era molto impegnato e, pur volendo, non potevo. E’ successo che quest’anno ero a riposo e ho pensato erroneamente che potesse essere un passatempo – ma invece è proprio una fatica vera-  e mi sono detto: partecipiamo!

E ora come stai vivendo l’esperienza?

Come una scommessa con me stesso. Ho partecipato per vedere se riuscivo a superare le mie paure, le mie vergogne. Ho sempre detestato il ballo di coppia e anche i balli latini. Una doppia scommessa per vedere come reagivo, anche se prima c’era l’incoscienza di chi si butta, mentre adesso mi trovo nella difficoltà di chi sa cosa può fare e vuole dare sempre il meglio. Per questo non penso alla gara. Inoltre io sarei anche contrario a kermesse di questo genere perché vanno al di là della premiazione: il voto è una questione di gusti e non c’è nessun dato di fatto che certifichi che sia corretto.

Il tuo rapporto con la giuria?

Tranquillo. Loro stanno lì per un compito ben preciso e io ho accettato sempre tutti i giudizi, non ho mai commentato il voto. Non amo però il voto che va al di là del ballare ma tocca il personale. Non lo trovo molto corretto.

Tra i concorrenti c’è rivalità?

No, c’è un ottimo rapporto. Io non sono in competizione con loro, ma come ho già detto sono in competizione con me stesso. Non mi auguro che un mio compagno sbagli; non ho nessun antagonismo anzi ho amici come Cristian ma anche lo stesso Gedeon. Tutto questo nonostante ci siano le giurie o gli autori che cercano di farmela venir fuori, ma purtroppo io ragiono così. Non mi interessa fare la guerra agli altri.

Quindi gli autori vi stuzzicano?

Sì ma è normale che loro possano creare delle dinamiche, anche il dualismo tra me e Gedeon che in realtà non c’è. Peggio per loro che fanno fatica, noi ci incoraggiamo l’uno con l’altro, ci diamo forza, dobbiamo dare il massimo e penso che la gente a casa percepisca l’affetto tra di noi.

Per quanto riguarda la tua carriera colpisce che tu abbia abbandonato due fiction di successo come Capri e Il Commissario Rex. Perché?

Sono sempre andato via quando ci sono i grandi successi perché a volte, purtroppo, ci sono delle cose che non vanno come tu vorresti che vadano, e siccome io non voglio convincere nessuno delle mie opinioni a tutti costi, quando non sono in linea con le idee altrui preferisco mettere un punto. Non è un obbligo dover continuare a fare cose in cui non ci si crede. Io tendo sempre a migliorarmi mentre gli altri sembra che, raggiunto il successo, si accontentino. Credo, invece, che la gente si aspetti sempre di più e bisogna soddisfarla.

Al di la del lago perché è andato male?

A me non è andata male. Evidentemente quel discorso che ho detto io si è visto. Certe cose si pensa di poterle aggiustare ma la gente non è stupida, è molto più sveglia di quel che crediamo. Inutile cercare colpe, la colpa è all’interno di quello che è stato scritto. Il tv movie era scritto bene e si vede. Quello che è stato fatto dopo, invece, non era dell’altezza.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Delle cose in televisione e forse anche il teatro, diciamo che sono in piena evoluzione e non avrò il tempo di riposarmi.

Cosa ti piacerebbe fare?

Ho tanti progetti, alcuni di cui io stesso sono autore. Spero di poterci riuscire ma in Italia non è facile, ci sono sempre problemi che rendono tutto più complicato, nonostante uno possa avere anni di esperienza e di successi alle spalle e soprattutto cose forti tra le mani. Purtroppo non siamo un Paese molto meritocratico e di conseguenza ogni giorno è una scommessa.



Articoli che potrebbero interessarti


Kaspar Capparoni vince Ballando con le Stelle 7
KASPAR CAPPARONI VINCE BALLANDO CON LE STELLE 7 (FOTOGALLERY).


Ballando con le stelle 7, Chi vincerà?
BALLANDO CON LE STELLE 7: QUESTA SERA LA FINALE NEL SEGNO DI LAMBERTO SPOSINI.


televoto
BALLANDO CON LE STELLE 7: ELIMINATA IN SEMIFINALE BARBARA CAPPONI. OSPITE MASSIMO GHINI. SABATO PROSSIMO FINALISSIMA A SEI COPPIE


Bruno Caberizo 8
BRUNO CABRERIZO A DM: A BALLANDO CON LE STELLE GLI ALTRI SONO PIU’ BRAVI DI ME, MA CREDO DI POTER MERITARE LA FINALE. VINCERA’ LA BELVEDERE

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.