Uman Take Control



27
agosto

IF TV, SIMONA ERCOLANI A DM TV: COL SENNO DEL POI, UMAN NON E’ STATO UN INSUCCESSO!




27
giugno

ITALIA1 E IL RISCHIO DI DIVENTARE UNA CANALE5 PIU’ SFIGATA

Tamarreide

C’era una volta un binomio dal successo sicuro, che vedeva in Italia1 una “fabbrica del sorriso” per Canale5. La rete giovane del Biscione ha da sempre ricoperto il ruolo della tv più “avanti” delle altre, quella capace di sperimentare, di produrre format e idee innovative subito vincenti, tali da far invidia alla concorrenza e soprattutto gola all’ammiraglia Mediaset: Scherzi a Parte, Saranno Famosi (diventato poi Amici di Maria De Filippi) e Zelig sono soltanto alcuni dei programmi che hanno fatto la fortuna di Italia1 prima e Canale5 poi. Oggi, invece, i tempi sono decisamente cambiati e la rete di punta della tv commerciale è “costretta” a guardare altrove (vedi Io Canto e Io Ballo) anche perchè la “sorella minore” ha perso lo smalto di un tempo, risultando decisamente in affanno.

L’ultima stagione è stata emblematica: Uman Take Control e Tamarreide hanno rappresentato le due sole “grandi” novità della rete. Il primo è stato ribattezzato, quasi in pompa magna, come la nuova frontiera del reality show (salvo poi chiudere alla seconda puntata), mentre il secondo (tutt’ora in onda, ma con scarso appeal sul pubblico) è il viaggio nel mondo tamarro di otto perfetti sconosciuti. Format rivisitati, storie e meccanismi che ormai in Italia esistono da oltre dieci anni. Ma siamo davvero così a corto di idee? Dov’è finita quella rete un tempo più “avanti” delle altre?

Domande che andrebbero girate senza alcun dubbio allo stesso direttore di Italia1, Luca Tiraboschi, che si è visto chiudere una stagione tv da dimenticare, complice un auditel che ha decisamente poco sorriso alla sua rete. Se è vero che il competitor Rai2, che ha voluto definire come “una Rai1 più sfigata” (leggi qui), ha prevalso nella sfida degli ascolti, il direttore è stato costretto a prendere atto persino del sorpasso di Rai3, che si è guadagnata saldamente il quarto posto tra le reti generaliste. E Italia1? Se per risollevare le sorti ci si aggrappa a meccanismi gieffini che ormai funzionano soltanto se alla base c’è il format originale, il rischio è che la seconda rete Mediaset si avvii presto verso l’autunno, prima ancora che la stagione abbia inizio.


7
giugno

DM LIVE24: 7 GIUGNO 2011. AVVISATE MEDIASET CHE UMAN E’ FINITO

Diario della Televisione Italiana del 7 Giugno 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • La psicosi del Referendum

Phaeton ha scritto alle 11:08

A Unomattina Estate Gerardo Greco parlando di referendum dice che si andrà a votare il 13 e il 14 giugno, Georgia Luzi lo corregge subito dicendo che si vota il 12 e il 13, a questo punto Greco dice che stava per fare lo stesso errore fatto dal tg1.

  • Two is megl’ che one

mats ha scritto alle 16:59

Sono perplesso. A Mediaset sanno che un loro prodotto va in onda ogni giorno, allo stesso orario su due emittenti differenti? Sto parlando di Colorado, in onda sia su Mediaset Extra che su Mediaset Plus praticamente allo stesso orario, dalle 18 alle 19.30!

  • Uman e’ finito

griser ha scritto alle 01:12





23
maggio

TELERATTI 2011: PEGGIOR SCENOGRAFIA

Teleratti 2011 Peggior Scenografia

E mica solo scostumati, scoppiati o fenomeni da baraccone. Tra le diverse novità di quest’anno, i Teleratti 2011 hanno visto anche lo sbarco di categorie più tecniche, che richiedono senza dubbio un occhio più attento dai parte degli internauti. Dopo avervi riferito del Peggior Autorato, in cui sono in lizza Centocinquanta, Uman e Stasera che sera, oggi ci concentriamo invece sulla peggiore scenografia. Ne avete segnalate tante ma solo tre, di cui due firmate dallo stesso architetto, sono state ritenute meritevoli dai nostri 30 fantastici giurat(t)i di essere nominate. Eccole:

I Raccomandati: una scenografia può risultare determinante per il successo o meno di un programma. E’ il caso del talentuoso programma di Pupo ed Emanuele Filiberto, la cui ‘avvolgente’ scenografia firmata da Marco Calzavara ha fatto storcere il naso a molti. Nominata.

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G’ Day: doveva essere un’alternativa comica ai canonici quiz show dei preserali di Rai1 e Canale5 con l’arduo compito di “lanciare” il telegiornale di Enrico Mentana ma nei fatti gli ascolti parlano di tutt’altra situazione e, nonostante la piena fiducia dei piani alti, la strada da fare è ancora tanta. Colpa anche della scenografia firmata da Marco Calzavara, che nel tempo ha anche subìto delle leggere modifiche per venire incontro alle critiche (lecite) dei fan. Un grande ledwall, elemento centrale della trasmissione vista l’elevata interazione della conduttrice con i contenuti video, sovrasta il piccolissimo studio, affiancato da un pannello che ospita la grande “G” del titolo. In studio sono stati inoltre inseriti alcuni elementi di arredamento, per arricchire la (spogliata) scena: un tavolo accompagnato da due puff, dove siedono lo stagista e la conduttrice (solo durante la rubrica telefonica), e un frigorifero giallo con un secondo schermo al suo interno che ospita il protagonista della puntata, assente “fisicamente” in studio.


23
maggio

TELERATTI 2011: PEGGIOR PROGRAMMA DI INTRATTENIMENTO.

TeleRatti 2011: Peggior Programma d'Intrattenimento

Quale sarà il peggior programma di intrattenimento della stagione televisiva? Chi succederà a Pomeriggio Cinque (vincitore della categoria nel 2010)? Sarà ancora Barbara D’Urso a svettare sul gradino più alto del podio? La risposta a queste domande la date voi votando per i TeleRatti 2011. Vediamo i nominati nel dettaglio.

Numero uno: Ciak si canta… (Rai1) – Dispiace annoverare tra i candidati uno dei rarissimi tentativi di svecchiare l’ammiraglia Rai ma la terza edizione del programma si è rivelata una grande delusione. Francesco Facchinetti e Belen Rodriguez, entrambi ‘deb’ in prima serata sul primo canale (o quasi se si esclude per l’ex Dj la finale di XFactor 2), non sono riusciti a conseguire il diploma di maturità. Nessuno dei due è riuscito a dare un’impronta ad una trasmissione che si è distinta per mancanza di vivacità, che ha dato l’impressione di trascinarsi con lentezza al completamento delle puntate. Magra consolazione: a differenza degli altri due programmi candidati in questa categoria, Ciak si canta… non ha conosciuto l’onta della soppressione anticipata (o quasi).

Numero due: Stasera che sera (Canale 5) – Per il programma di Barbara D’Urso sono stati sparsi fiumi di inchiostro, incredibile se si pensa che abbiamo visto il ritorno in prime time della ‘regina delle faccette’ per due sole settimane. In questo esiguo lasso di tempo la conduttrice più aziendalista d’Italia, vero e proprio ’soldatino’ a disposizione della rete, ci ha però deliziato con momenti di televisione – debitamente candidati a ricevere il Teleratto – che hanno sortito l’effetto di turbare lo spettatore. ‘Intrattenere’ vuol dire altro.

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21
maggio

TELERATTI 2011: PEGGIOR AUTORATO

TeleRatti 2011: Peggior Autorato

Il via alle votazioni per i Teleratti 2011 è stato ufficialmente dato con l’ufficializzazione delle nominations e la sfida è già partita. Per la categoria I 5 minuti da dimenticare vi abbiamo già debitamente riferito la ratto-cronaca. La strada è ancora lunga però e serve tutta la vostra infinita dose di perfidia per una ratto-vendetta coi fiocchi.

Bastonare per bene il Peggior Autorato dell’anno sappiamo che vi riempirà di gioia. Ce ne sarebbero di persone a cui tirare le orecchie per idee spesso povere, ripetitive e logore ma vi chiediamo di concentrarvi sui finalisti, decretati dalla giuria di qualità dei magnifici trenta della carta stampata. Ve li ripresentiamo, qualora foste di trash-memoria corta:

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Numero uno: il tracollo di Centocinquanta, la trasmissione che doveva celebrare l’unità e invece ha sancito clamorosamente la guerra intestina tra le fazioni interne al programma. Tra uno sputo di troppo da parte di Pippo Baudo ed esternazioni di totale disapprovazione alla linea autoriale da parte di Bruno Vespa i due volti storici del primo canale hanno collezionato cattive figure una dietro l’altra pagando in scena la totale disarmonia delle menti creatrici.

Numero due: non poteva mancare Barbara D’Urso in questa tripletta, anche se dedicata principalmente al modo in cui il backstage creativo ha pensato alla ribalta. Stasera che sera non ha praticamente trovato la giusta linea di indirizzo in nessun momento tra estremismi, parentesi culturali di scarso rilievo, tentativi di attirare eco mediatica con quell’essere puritano o pruriginoso in base ai momenti. Mancanza d’identità per una serata come la domenica che non riesce a trovare comunque pace nell’ammiraglia Mediaset.


19
maggio

TELERATTI 2011: IL FLOP DELL’ANNO

TeleRatti 2011

I numeri sono numeri. Quando l’asticella dello share scende a picco e gli spettatori fuggono di puntata in puntata, il flop è dietro l’angolo. Tolte le scuse del digitale terrestre e della frammentazione dell’offerta, anche in questa stagione tv il tanto temuto flop ha colpito senza guardare in faccia Rai o Mediaset. Siamo di fronte a una delle categorie più importanti per i Teleratti 2011 poichè dietro al flop si potrebbe celare una pessima conduzione, uno scarso autorato o perfino una insufficiente idea di base. La risultante? Il Flop dell’anno. Vediamo quali sono le nomination che la giuria di qualità ha individuato dopo le vostre segnalazioni.

Centocinquanta (Rai1) – Doveva essere il programma celebrativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ma dopo una prima puntata convincente (oltre il 24% di share alla vigilia della festa nazionale) Pippo Baudo e Bruno Vespa, candidati anche come ‘Scoppiati dell’anno’, hanno visto dimezzarsi lo share in concomitanza con lo scemarsi dello spirito patriotico che in quei giorni aveva invaso la penisola. Delle sei puntate previste, solo quattro sono andate in onda, toccando nell’ultimo appuntamento solo il 12.13% di share con meno di 3 milioni di spettatori. Numeri da rete minore che hanno siglato il netto flop per la trasmissione.

Stasera che sera (Canale5) – Era carica a pallettoni per il suo ritorno in prima serata dopo che le era stata tolta la domenica pomeriggio. Ma Barbara d’Urso non è risucita nel suo intento e il suo talk&show si è rivelato un’accozzaglia di momenti già visti nei suoi impegni precedenti. Il pubblico non ha gradito l’esperimento e dopo due puntate (media del 12% di share circa) il programma è stato chiuso. Nonostante la breve vita della trasmissione le polemiche non sono mancate: su tutte la presenza di Aldo Busi e l’intervista all’attore Francesco Nuti, che guarda caso, si sono meritati una nomination per i nostri Teleratti. Ancora una volta la nostra Maria Carmela ha fatto incetta di candidature. Riuscirà ad accaparrarsi un premio?

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16
maggio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (9-15/05). PROMOSSI L’EUROFESTIVAL E LA5, BOCCIATA LA CHIUSURA REPENTINA DI UMAN TAKE CONTROL.

Raffalla Carrà, Eurovisionn Song Contest

10 all’Eurovision Song Contest. Questa volta tralasciamo gli ascolti (che comunque in paesi di primo piano come la Spagna e l’Inghilterra hanno toccato il 40% di share) e parliamo di gradimento perchè quello è stato alle stelle. Plauso, dunque, a Massimo Liofredi che ha fortemente voluto il ritorno dell’Italia alla manifestazione. L’auspicio è che l’anno prossimo si cerchi di raccogliere quanto seminato quest’anno.

9 a Raphael Gualazzi. Con una canzone jazz, non del tutto in inglese e senza grandi coreografie, non era facile imporsi all’(ex)Eurofestival. Eppure Raphael ci è riuscito, merito anche e soprattutto di Caterina Caselli. Chi dice che le star della musica nascono solo dai talent?

8 ad Aldo Biscardi. Il giornalista più longevo della tv italiana, oltre ad essere uno degli inviati più simpatici di Quelli che il Calcio, con il suo Processo su 7Gold continua a raccogliere interessanti risultati d’ascolto (lunedi scorso lo share era dell’1.14% con un  picco del 3.07%). Alla faccia di Sky.

7 a La 5 che ha festeggiato il primo compleanno. A distanza di un anno, Massimo Donelli può dirsi soddisfatto della sua creatura: gli ascolti ci sono e anche la fidelizzazione di un certo tipo di pubblico non manca. Peccato che delle produzioni promesse, all’incirca 365 giorni fa, non c’è ombra mentre repliche e GF sono ed erano dappertutto.

6 alle polemiche attorno al nuovo programma di Vittorio Sgarbi. Lettere, proteste, dietrofront sullo Sgarbi one man show che hanno il solo effetto di alimentare la curiosità e il desiderio di seguire un programma del quale in molti avrebbero fatto a meno. Dicesi effetto Santoro.