22
marzo

FRANCESCO MOGOL A DM: “MI METTEREI IN GINOCCHIO DA SIMONA PER FARE L’INVIATO DELL’ISOLA. TORNEREI A SCRIVERE PER AMICI”

Francesco Mogol

Della sua avventura a L’Isola dei Famosi, Francesco Mogol tiene a precisare due cose: l’onestà e la sfiga. Se la prima è una qualità di cui va fiero, riconosciuta da tutti, persino dai suoi antagonisti; la seconda è un dato di fatto che il “parente di” può solo amaramente constatare. Dall’operazione, poco prima della sua partenza, che ha messo in bilico la sua partecipazione, all’eliminazione dei suoi amici isolani e alla nomination contro la più famosa Nina Moric: la dea bendata non ha assistito il cantautore. Proprio per questo a DM Francesco si definisce tutto sommato soddisfatto dell’esperienza, l’ultima di una gavetta televisiva veloce ma efficace che l’ex naufrago ci racconta. 

Allora Francesco dispiaciuto per la tua eliminazione? 

Devo premettere una cosa: ho avuto una sfiga pazzesca, prima di partire per l’isola, mi è venuta l’ernia al disco. Mi hanno operato in gran segreto due settimane prima – tra l’altro è la stessa operazione che hanno fatto a Buffon fatta poi dalla stessa èquipe – per cui avrei avuto bisogno di un mese e mezzo di riposo e fino a tre/quattro giorni prima la mia partecipazione era appesa a un filo. Credo sia già stato un miracolo arrivare all’isola ed esser riuscito durante le prove a dare il meglio. Quattro settimane è, dunque, un buon risultato, non eccezionale ma nemmeno mediocre, poi sono uscito contro Nina Moric, un personaggio televisivo da 15 anni noto al pubblico e che, a  questo punto, spero vinca. 

Garibaldi a DM ha dichiarato: “ Ho legato con tutti tranne che con Mogol”… 

Premetto: c’erano due gruppi e io ero in quell’opposto a quello di Walter. Sono stato sfortunato perchè avevo legato molto con tutte le persone che hanno fatto fuori o nominato: Matteo Materazzi, Francesca De Andrè e Killian. E’ chiaro poi che mi nominassero, io ero l’unico rimasto del vecchio gruppo. Ma voglio sottolineare che più volte Walter mi ha definito leale e corretto, anche in diretta. Noi due siamo diventati successivamente molti amici e a riprova di ciò posso dirti che mi ha addirittura proposto delle serate per quest’estate. 

Ma tu non ti ritieni competitivo come ti definisce Garibaldi?   

Ero competitivo nel senso che mi impegnavo per andare avanti. Il mio maggiore pregio e il mio peggior difetto era che le cose le dicevo in faccia: se uno non lavorava o faceva qualcosa di sbagliato io glielo dicevo. Tra Walter, Abi, Gianna e la Fogar, invece, c’era un’amicizia che non teneva conto del bene oggettivo del gruppo, se Abi dorme tutto il giorno io glielo faccio notare e loro la difendono, se nella mia parte di gruppo qualcuno non avesse lavorato avrei detto: “muovi il culo e lavora”. Se ci fosse stata obiettività, non avrebbero nominato Killian ma Abi. Con questo non voglio dire che tra loro ci fosse una cupola bensì una forte amicizia. 

 

Il tuo rapporto con Gianna? 

Gianna si impegna per il gruppo sinceramente, è una che lavora non per le telecamere, per quelle fa le sparate. Ti spiego il perché: il giorno della mia nomination dopo una prova durissima ho avuto un mancamento, mi hanno fatto una puntura di cortisone e ho pianto pensando alla mia famiglia, il gruppo mi nomina e Gianna insiste per dire la motivazione, malgrado Simona non l’avesse chiesta, e dice che mi imponevo, una cosa inopportuna ma soprattutto assurda. Da lì è nato dopo uno scontro con tutti che però è servito affinché nell’ultima settima ci fosse un clima più sereno. Prima c’era diffidenza non ci parlavamo quasi, io ce l’avevo con loro perché avevano nominato Killian e trovavo tutti loro squallidi. 

Perché hai scelto di partecipare all’Isola dei Famosi? 

L’Isola dei Famosi è un reality, innanzitutto, prestigioso dove quest’anno c’erano personaggi come Paganini con qualità artistiche a livello mondiale. Ma è anche un’esperienza di vita estrema che ti fa capire tante cose sulla vita, io adesso so come si vive nel terzo mondo senza mangiare. Mi ha molto arricchito, ora attribuisco valore anche ad un semplice piatto di pasta. 

Tuo padre è stato d’accordo alla tua partecipazione? 

Sì, è stato favorevole, al contrario di quello che si può pensare. Una volta tornato si è complimentato per il mio comportamento sincero e leale, come ti dicevo, testimoniato anche da Walter. 

Forse non tutti sanno che sei stato uno dei primi autori delle canzoni dei ragazzi di Amici. 

Sì ho fatto le prime quattro edizioni ottenendo il primo posto in classifica con mezzo milione di copie. 

Perché si è interrotta la collaborazione? 

Da un successo inaspettato la cosa è diventata enorme, e tutti volevano lavorarci. Io non ero là per amicizie ma perché chiamato da Mario Lavezzi in qualità di autore, e non avevo contatti diretti con Amici. Poi sono nate collaborazioni con gli altri musicisti che sono in trasmissione.  

Ti piacerebbe tornare a scrivere? 

Sì sono programmi che ai più superficiali possono sembrare inutili ma che nella penuria discografica danno la possibilità a persone sconosciute di farsi conoscere, eloquente è il caso di Giusy Ferreri, chi l’avrebbe mai ascoltata dal supermercato nel quale lavorava? 

Hai lavorato anche a Telethon. 

Sono due anni che lavoro come conduttore televisivo e radiofonico. Per 7 mesi su Odeon tv ho condotto un programma sul mondo della notte e dei locali, con ospite fisso Ugo Conti, e gente del Grande Fratello e primari. Il programma, in cui si parlava di droga e di alcol, è andato molto bene diventando il secondo di punta della rete. Finito il ciclo di puntate ho continuato a condurre dei concorsi nazionali canori e di bellezza fino a quando mi ha chiamato la Rai per affidarmi il backstage di Telethon con tanto di link personale sul sito dell’Ansa.   

Più facile fare il conduttore o cantante? 

Cantante no, come autore musicale mi è andata bene, tra l’altro a breve esce  ”la preghiera di Virginia” un brano che ho scritto per Dolcenera. Da conduttore mi è andata ancora meglio, nel senso che mi hanno sempre chiamato e fatto crescere un passo alla volta. 

Se dovessi scegliere? 

Domanda difficile,  la carriera tv è stata più o meno veloce e facile mentre con la musica ci ho messo anche sette/otto anni per scrivere per Morandi, TIM o Saranno famosi. Diciamo che il mio cuore è per la musica ma mi diverto più con la televisione. 

Nella musica hai scontato il cognome famoso? 

Non so dirtelo, quello che so è che come cantante ho fatto fatichissima, ed è stato quasi frustante, mentre come autore la vivo in maniera serena perché scrivo per me stesso e poi do i mie brani a chi li vuole. 

Un programma che ti piacerebbe condurre? 

Avendo fatto l’autore musicale, tra il cognome e la mia esperienza televisiva, mi ritengo un personaggio adatto alla conduzione di un programma musicale ma mi divertirei molto a fare anche dei varietà e dei quiz. 

E l’inviato di Simona Ventura all’Isola? 

Mi piacerebbe, anzi mi metterei in ginocchio e pregherei Simona per un’occasione così importante, sarebbe una grande soddisfazione sicuramente. Sono, invece, contento per Battaglia che sta facendo un bel lavoro. Siamo entrambi “figli di” ma lui rispetto a me è partito in tv a livelli più alti mentre io ho dovuto pedalare per arrivare. Questo per dire che la storia delle persone non è legata ai cognomi ma a tante variabili, le amicizie, la fortuna, il momento giusto.



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