Prendete una star quasi dimenticata come Brigitte Nielsen, con la carta del reality ormai giocata, e mettetela su un tavolo operatorio per l’ennesimo show in stile Extreme Makeover. Prendete questo reality, già andato in onda su Sky Vivo per gli abbonati del satellite, e provate ad inserire, con un’abile operazione di montaggio, il commento di una conduttrice in erba, che nel nostro caso risponde al nome di Elisabetta Gregoraci. Il doppio-riciclo è assicurato, con buona pace degli ecologisti del piccolo schermo, e il risultato arriverà questa sera, 10 agosto, in prima serata su Italia 1, con la prima di quattro puntate di “Celebrity Bisturi“, nome diverso ma contenuto identico a quanto già visto su Sky. E se l’estate potrebbe essere un territorio, televisivamente parlando, ideale per le sperimentazioni, ci si chiede cosa ci sia di sperimentale in questa operazione già vista e sentita.
La pensa così anche la nostra inter-naufraga Irene Pivetti, che nel 2004 fu al timone di “Bisturi – Nessuno è Perfetto” in compagnia di Platinette, evoluzione extreme de “Il Brutto Anatroccolo“, in cui la lama del bisturi era un’idea piuttosto remota da poter prendere in considerazione, e nel quale alla sala operatoria si preferiva decisamente la sala trucco (& parrucco). “Il nostro era uno show più popolare, familiare, democratico” – ha dichiarato la Pivetti, che pure si è espressa sui reality nella sua rubrica sul nostro blog, al Tv Sorrisi e Canzoni – Quella era una trasmissione che aveva come protagonista gente comune, persone che avevano seri problemi psicologici e che avevano una storia spesso anche triste da raccontare. Il nostro era un altro pianeta rispetto a una ex soubrette che si fa rimettere in sesto. Sono stufa dei vip che si riciclano così in tv“.
E come darle torto? La scelta della Nielsen di ritornare sugli schermi con il primo makeover-show in versione vip non ci stupisce certamente, e in realtà poche cose ultimamente riescono a farlo. Ma il contenuto di tale docu-reality, se così lo si vuol chiamare, è così discutibile da far apparire questa riproposizione alquanto superflua. Fin dalle prime immagini, in cui la bionda attrice si rivolge alla sua ex-suocera (Jaqueline Stallone, madre del più celebre Silvester) in veste di cartomante, uscendo traumatizzata da un consulto in cui fa la sua comparsa la temibile carta della morte, è chiaro che non assisteremo a niente di così intelligente nè innovativo. Dalla scelta dei pigiami da indossare in clinica, a quella dell’urna in cui conservare il grasso eliminato dai glutei (perchè la signora Nielsen voleva venderlo all’asta), i momenti topici dello show sono entusiasmanti come la vita di una cavia in un labirinto.