Televisione


28
maggio

BEAUTIFUL: LE RAGIONI DI 20 ANNI DI SUCCESSI TUTTI ITALIANI

Beautiful cast

Era il 4 giugno del 1990 e mentre l’Italia calciofila si preparava ad ospitare nei suoi stadi i mondiali di calcio, quella delle casalinghe, non ancora disperate, si sintonizzava sugli schermi di Raidue per guardare la prima puntata di quella che sarebbe diventata la soap cult della televisione italiana, Beautiful. Alla vigilia del 4 giugno del 2010 l’Italia calciofila è sempre più con la testa nel pallone in vista del Sudafrica mentre quella delle casalinghe, ora sì più disperate che mai, continua a seguire le appassionanti vicende della famiglia Forrester trasferitasi, con tutti i suoi drammi e le sue storie d’amore e di potere, su Canale 5.

Tra le due date vent’anni in cui è accaduto di tutto e di più: morti che resuscitano per morire di nuovo e resuscitare ancora, figli che crescono alla velocità della luce (ma cosa gli daranno mai da mangiare a questi americani?) e sono quasi coetanei dei loro genitori, fratelli che sono anche un po’ padri e, allo stesso tempo, un po’ cugini e cognati, matrimoni lampo che vanno via come il pane. Storie di passioni ai limiti dell’incesto proposte e riproposte fino alla nausea per una trama che, spesso e volentieri, come ogni buona soap che si rispetti, fa acqua da tutte le parti.

Ma poco importa: dal lunedì al venerdì, cascasse il mondo, oltre quattro milioni e mezzo d’italiani ad ora di pranzo rimangono inchiodati davanti al video per seguire le ultime vicende di Ridge e company e, come loro, nel mondo, sono oltre 35milioni i telespettatori appassionati dalle vicende della soap. Un vero e proprio fenomeno di costume che, pur se denigrato dalla critica e dagli pseudointellettuali (che giurano di non averne visto nemmeno una puntata ma nessuno gli crede) sembra non conoscere sosta ed è entrato, col passare del tempo, anche a far parte del nostro vocabolario quotidiano.




28
maggio

IL TG1 “TRADITO” DA FACEBOOK. SCAMBIA UN EX MARESCIALLO PER IL PRESUNTO TERRORISTA GIOVANNI CECCONELLO ARRESTATO IN INDIA

“Edizione straordinaria”: errata corrige per il Tg1, il “vero” Giovanni Cecconello non è il tizio nella foto mostrata nell’edizione delle 13.30. Fastidioso inciampo quello del Tg della rete ammiraglia caduto in fallo a causa di una fotografia reperita su Facebook che ritrae un omonimo di uno dei tre italiani fermati in Iran dalla squadra antiterrorismo indiana dopo il ritrovamento in un hotel di proiettili e caricatori.

Il distinto signore dai baffi brizzolati e polo rossa che mostra il suo “facciotto” sul social network e ha prestato a sua insaputa l’identità ad un presunto terrorista è in realtà nientemeno che un maresciallo in pensione, molto conosciuto nella sua zona, a cui quel minuto di notorietà regalatagli dal Tg1 è costata non poco. Al termine del telegiornale il telefono dell’ex maresciallo è diventato rovente: amici, parenti, giornalisti, persino il suo avvocato, tutti i conoscenti hanno cercato di rintracciarlo per avere notizie.

Non sono io il Giovanni Cecconello arrestato in India ma il Tg1 ha trasmesso la mia foto presa da Facebook, sono disperato” ha detto il malcapitato.

E pensare che il Cecconello in questione è un “facebokkista” per caso visto che si trova sul più “impiccione” dei social network solo perchè la figlia gli ha donato un “profilo” come regalo di Natale. In effetti, oltre a poche amicizie, nella sua bacheca regna il vuoto assoluto ma la presenza della fotografia stile fototessera e l’omonimia sono stati ritenuti sufficienti per associarlo al presunto terrorista torinese.

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28
maggio

NELLA STAGIONE DEGLI ADDII DEI TELEFILM E’ CALATO IL SIPARIO ANCHE SU UGLY BETTY: STASERA SU FOXLIFE L’ULTIMO EPISODIO

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La stagione 2009/2010 del piccolo schermo statunitense sarà forse ricordata come quella dei grandi addii. I grandi network non hanno risparmiato proprio nessun genere seriale alle prese con le loro, giuste o sbagliate ma inevitabili, decisioni di palinsesto. E così si va dal cult Lost, all’adrenalico 24, passando per lo storico Law and Order, al mistico Ghost Whisperer e al comico Scrubs; tutti costretti a cedere il passo al nuovo che verrà. Ad inagurare il valzer degli addi in America, ma anche in Italia (Lost escluso),  ci ha pensato la series finale di un altro classico della televisione a stelle e strisce,  Ugly Betty. L’episodio conclusivo è, infatti, andato in onda il 14 aprile scorso sulla Abc e stasera verrà proposto in Italia da FoxLife.

Dopo 4 stagioni e 75 episodi, tra poche ore, calerà il sipario “tricolore” sulla bruttina più amata del piccolo schermo, ottimamente interpretata da America Ferrera.  Una chiusura che deluderà i numerosi fan della serie ma che si è resa inevitabile dopo un tracollo negli ascolti americani che nell’ultima stagione hanno toccato i 5 milioni di spettatori, ben sei  milioni in meno rispetto a quelli registrati nella prima serie. Agli ascolti bassi, inoltre, si sono affiancate delle vicende sempre più grottesche che hanno un po’ offuscato quella che era l’essenza originaria della serie. Per questo motivo verrebbe da sentenziare che non  tutti i mali vengono per nuocere; siamo infatti convinti che un piccolo culto per rimanere tale abbia bisogno di essere preservato anzichè svilito con episodi su episodi.

 Dispiace, però, che il finale ad hoc, costruito dopo la decisione di chiusura della serie, avvenuta a gennaio di quest’anno,  si sia dipanato in solo 4 episodi, indebolendo forse la dinamica del racconto. Per verificare se quello di  Betty sarà un degno addio non resta che sintonizzarci su FoxLife alle 21.





28
maggio

BASTA SCOLLATURE E DONNE OGGETTO IN RAI. LA MELANDRI PROMUOVE UN OSSERVATORIO SUI “BUONI COSTUMI”

Abbottonatevi e pentitevi! Basta scollature e donne scosciate in tv: non saremo più il paese delle veline. Dopo tante prediche sulla dignità del gentil sesso, questa volta i Savonarola del piccolo schermo fanno sul serio. Arriva il momento della riscossa. La chiamata alle armi l’ha suonata Giovanna Melandri, nuova paladina dei moralisti radical chic, bacchettona e intransigente quando si parla del corpo delle donne. L’abbiamo vista più volte battagliare sull’argomento dalle poltrone di salotti e talk televisivi, alzando il ditino contro soubrette e pupe di ogni genere, ree di imbrattare la dignità femminile con certe scollature esplosive e quelle coscie chilometriche. Vergogna, non si fa.

La “rivoluzione” di Giovanna. Stufa di vedere tette e perizomi a tradimento, martedì scorso la Melandri si è fiondata in Commissione di Vigilanza Rai a proporre un emendamento per l’istituzione di un osservatorio che monitori la rappresentazione femminile nel servizio pubblico radiotelevisivo. Il provvedimento è stato approvato da più di settanta firmatari, con evidente soddisfazione da parte della promotrice. “E’ iniziata una rivoluzione, una battaglia di civiltà e di libertà” ha affermato la Melandri, sognando già di abbottonare tutte le scollature eccessive della tv pubblica e di inaugurare una nuova etica del tanto vituperato corpo femminile. Con questo emendamento, sostiene la deputata Pd, si potrà arrivare al “superamento di stucchevoli stereotipi che ormai ingolfano i media italiani”.

Veline e starlette, raus! La Melandri sceglie la linea dura, soprattutto per quanto riguarda la tv di Stato. Resta da capire in che modo si intende attuare questo provvedimento, di cui si può apprezzare l’idea di fondo ma non certo il pragmatismo. Chi stabilirà quando l’abbigliamento è offensivo o troppo disinibito? E con quale criterio? Immaginiamo già un pool di esperti che, centimetro alla mano, farà incursione nei camerini delle soubrette per misurare le minigonne e censurare le scollature troppo ardite:”mani in alto, ci manda la Melandri!”. E’ evidente che in questi casi, rispetto alla rappresentazione della donna in tv, si impongano soprattutto buon senso e buon gusto prima ancora delle sterili regolamentazioni sancite da un emendamento.

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28
maggio

NIENTE X FACTOR PER CAMILA RAZNOVICH

La bufala batte solo sul web. Ma forse, in questo caso, è stata una manovra ad hoc realizzata da un nutrito, nutritissimo gruppo di fan che annunciava l’arrivo ad XFactor di Camila Raznovich. Non trova pace, infatt, il toto-giudici per la quarta edizione del talent show di FrancescoFacchinetti: prima la querelle Morgan si, Morgan no, poi l’ipotesi Miguel Bosè, subito tramontata, ed infine il falso scoop che voleva seduto in giuria, dal prossimo settembre, il professor Vecchioni. Ma poichè non c’e’ tre senza quattro, anche la proposta avanzata a furor di popolo (quello del web per essere precisi) che avrebbe voluto ad affiancare la Maionchi ed Elio nella prossima edizione del talent di Raidue l’ex vj Camilla Raznovich si è rivelata senza fondamento ed è stata rigettata senza possibilità di appello.

A dare il benservito alla conduttrice di Tatami ed Amore Criminale è stato, indovinate un po’, il solito Facchinetti che, pochi minuti fa, su quello che è diventato il vero e proprio ufficio stampa dello show musicale della seconda rete (ovvero la sua pagina Facebook) ha seccamente smentito la presenza della Raznovich come giurata, in questi termini: “Notizia del venerdì mattina. Camilla Raznovich non sarà un nuovo giudice di Xfactor. Ciao”

I numerosi fans che negli ultimi giorni avevano auspicato, a viva voce, la partecipazione della new entry Camilla dovranno quindi mettersi l’animo in pace. E probabilmente e’ giusto che sia così. Se la Raznovich, infatti, come detto da qualcuno “sta alla musica come la Montalcini sta alla ricerca scientifica” è anche vero, a nostro parere, che l’esperienza accumulata in questi anni nei canali all music a alla conduzione di trasmissioni sperimentali e praticamente di nicchia non avrebbero consentito alla giovane conduttrice milanese di sostenere al meglio i ritmi che una trasmissione di punta della televisione italiana inesorabilmente richiede.





27
maggio

I MUNCHIES TORNANO SU ITALIA 1 PER SALVARE LA TERRA. CON LORO LA WONDER WOMAN EVELINA MANNA

L’avvento della profezia Maya non è poi così lontana e la salvezza del genere umano è riposta nella mani dei Munchies, i pupazzi animati dalla battuta pronta e dalla elementare ironia. No, non è un incubo bensì la nuova serie che, a partire da questa sera e per ogni giovedì, animerà la seconda serata di Italia1, e vedrà come protagonisti i dispettosi pupazzi alle prese con la predetta distruzione della Terra e un’unica (extra)umana d’eccezione: Evelina Manna.

Dopo i successi oltreoceano e un clamoroso flop della loro ultima produzione cinematografica “2013” intenta a deridere la profezia Maya, Pasquale Catozzo, il figlio Miki e la nonna Jolanda, tornano in Italia, ma come si suol dire “facendo i conti senza l’oste”. I Maya infatti, umiliati di fronte all’universo, saranno costretti ad attuare loro stessi delle manovre distruttive nei confronti del pianeta per salvare la faccia e dare nuova credibilità alla loro profezia.

Non vedremo più quindi i Munchies alle prese con gli scherzi telefonici, stavolta il loro compito sarà ben più arduo: superare i limiti spazio-temporali per recuperare i 6 elementi del Codice Munchies, unica possibilità di salvezza per il genere umano. Il tutto con l’ausilio di Eve, una via di mezzo tra Milla Jovovich e Wonder Woman chiamata sul nostro pianeta dal fantasma-santone cinese Chin Chao.


27
maggio

FLAVIO INSINNA CONTESO TRA RAI E MEDIASET: “PAVAROTTI? NO GRAZIE NON SONO IN GRADO”

“Essere o non essere” questo era il dubbio che tormentava Amleto. Quello di Flavio Insinna è filosoficamente meno impegnativo ma assai più concreto: “faccio la Corrida o interpreto Pavarotti?

Prende forma, dunque, ciò che DM, solo una settimana fa, vi aveva anticipato e cioè che il conduttore dei “pacchi” fosse in trattative per il passaggio di consegne con Gerry Scotti ed ”impossessarsi” della Corrida di Canale5. Quel che si sa è che a corteggiare Insinna ci si è messa anche “mamma” Rai dove il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce, quasi contemporaneamente alla proposta di Canale 5, gli ha servito su un piatto d’argento un progetto di lavoro diverso ma non meno allettante: interpretare Big Luciano.

La sola idea terrorizzerebbe chiunque, data la straordinaria grandezza del tenore e il “mito” che Pavarotti rappresenta, ma Flavio spaventato lo è ancora di più, e i motivi sono principalmente due: primo, Insinna era un grande ammiratore di Luciano Pavarotti tanto da passare una notte al gelo in fila per avere un biglietto per la Tosca, e poi odia le decisioni importanti tanto da dirsi terrorizzato dalle stesse. Paura, quest’ultima, che spesso l’ha fatto sentire inadatto per alcuni ruoli, “opportunamente” rifiutati.


27
maggio

FRATELLI D’IDHALIA LA PAY TV S’E’ DESTA. BISCARDI E VENTURA PER UN PROCESSO MONDIALE.

Perchè Fratelli d’idahlia? Perchè c’è il Mondiale, perchè il canale su cui va in onda è Dahlia Tv e perchè, parola di Aldo Biscardi, “dicono che pronuncio così la frase Fratelli d’Italia”. Giunto al suo diciannovesimo mondiale, Biscardi prova l’esperienza della pay tv e lo fa portandosi dietro il suo celebre processo. La piattaforma, come detto, è Dahlia, concorrente di Mediaset Premium di proprietà di fondi svedesi e americani. Per le trenta puntate previste, che rimarranno tali anche se la nostra nazionale dovesse essere eliminata durante la fase a gironi, Biscardi ha scelto Sara Ventura come figura femminile. I due hanno già diviso il palco del processo nel lontano 1996/1997 e la conduttrice radiofonica porterà in dotazione alcune fugaci incursioni (telefoniche) della più nota sorella Simona. Sorelle d’Italia, in questo caso.

Inviato dal Sudafrica sarà Massimo Caputi, che dovrà destreggiarsi fra questo impegno, quello con Rtl 102.5 e quello con la web tv lanciata con Stefano Bettarini (BetCapTv). Ospiti fissi in studio l’ex gloria dei giallorossi Giuseppe Giannini, il giornalista Giorgio Martino, e il portavoce del Pdl Daniele Capezzone. Altri nomi di politica e spettacolo saranno coinvolti di puntata in puntata. Focus particolare, visto il periodo, sarà dedicato al calcio mercato. La rassegna stampa sarà curata, sempre all’insegna del tema ‘fratelli e sorelle’, da Ariel e Vittorio Feltri. I due, giornalista e direttore de Il Giornale, si occuperanno quotidianamente di una scheda dedicata alla competizione calcistica.

Se l’esperimento dovesse incontrare i favori del pubblico, ha lasciato intendere l’amministratore delegato di Dahlia Fabrizio Grassi, si potrebbe parlare di una prosecuzione futura del progetto. Per ora l’unico che resterà ’sulla’ piattaforma pay è Massimo Caputi, nominato vicedirettore con delega al calcio di Dahila Tv.