Serie TV


22
ottobre

IL BELLO DELLE DONNE: DA STASERA SU LA 5 TORNA “L’ONORE E IL PECCATO” DELLE FICTION MEDIASET

Il Bello delle Donne, il cast

Tutto ha avuto inizio così. L’onore e il Rispetto, Il Peccato e la Vergogna, Caterina e le sue figlie,  e persino Gabriel Garko devono la loro genesi a Il Bello delle Donne; prima vera creatura di successo in Mediaset della coppia Alberto TaralloTeodosio Losito. La fiction con Stefania Sandrelli riparte da stasera su La5 (fresca del sorpasso su Rai 4 di ieri) che assumendosi qualche rischio ha deciso di ritrasmetterla in prima serata.

Nato nel 2001, Il Bello delle Donne voleva essere la risposta al grande successo di Commesse ma anche se il fulcro narrativo, rappresentato dal mondo femminile, era lo stesso, così come la presenza di un cast corale di donne, le atmosfere e la sceneggiatura erano decisamente diverse. La fiction capostipite dei successi di Tarallo-Losito è emblematica per il duo perchè racchiude buona parte dei pregi e difetti delle loro produzioni  a venire. Il Bello delle Donne ha avuto l’onore di saper appassionare il pubblico con un nuovo tipo di racconto che affrontava tematiche nuove per la serialità tricolore come l’ omosessualità, la droga, il sesso e il peccato di essere stata a tratti superficiale in un crescendo di eccessi, toni e situazioni grottesche.

Nella prima stagione del Bello delle Donne, l’unica che valga la pena seguire, troveremo le prime scene hard tra Giuliana De Sio, che grazie a questo ruolo è tornata in auge sul piccolo schermo, e Gabriel Garko (inspiegabilmente doppiato) ma anche di insospettabili conoscenze televisive. Parliamo dell’allora Maria Michela Mari, oggi Sonia Grey, e di Georgia Luzi, entrambe presenti  in ruoli di contorno.




22
ottobre

FOX CRIME: POCHE PRIME VISIONI PER IL CANALE PIU’ VISTO DI FOX

Fox Crime - Criminal Minds

Quello dei gialli, dell’investigazione o per dirla all’americana dei “crime” è un genere che indiscutibilmente appassiona il pubblico del Belpaese. Non deve stupire allora il fatto che Fox International Channels Italy abbia deciso di dedicare al noir Fox Crime, canale 114 del telecomando Sky (115 nella versione timeshift +1 che posticipa di un’ora la programmazione). Si tratta di uno dei canali di punta della pay tv di Murdoch: è stato uno dei primi a trasmettere in HD (Fox Life, ad esempio, continua a trasmettere in Standard Definition) e a mandare in onda produzioni italiane, pensate appositamente per la tv satellitare come l’interessante Donne Assassine e il (non indimenticabile, a dire la verità) Mostro di Firenze rispettivamente nel novembre 2008 e 2009.

In questa stagione, data la momentanea assenza di prodotti nuovi – anche se probabilmente verrà trasmessa in replica la nuova stagione di Romanzo Criminale qualche mese dopo il passaggio su Sky Cinema – il palinsesto del canale è zeppo di telefilm USA. Tra i prodotti di punta di Fox Crime troviamo Numb3rs, Ncis, Csi Miami, Csi New York, Csi – Scena del Crimine (è terminata proprio ieri la decima stagione) e Criminal Minds. Solo degli ultimi due titoli, però, il canale 114 trasmette episodi inediti: negli altri casi si tratta di repliche, dal momento che i diritti di prima visione assoluta sono appannaggio di Italia 1 o Rai2.

A questi crime di ultima generazione – tra i quali va annoverata anche la mosca bianca, perchè di creazione francese, Profiling – si alternano nella messa in onda storici gialli di altri tempi come La signora in giallo, L’ispettore Barnaby e Law&Order che può ben essere definito il capostipite del genere. Apparentemente fuori target, per i tanti risvolti comico – sentimentali presenti negli episodi, sembrerebbe essere l’inedito White Collar – Fascino Criminale, la cui prima stagione si è conclusa a luglio. Si tratta sempre di una serie a tinte gialle, con connotazione poliziesca ma meno “pulp” rispetto agli altri titoli sopra citati.


17
ottobre

TERRA RIBELLE: DA STASERA SU RAI1 PASSIONI E AVVENTURE NELLA MAREMMA DELL’800. ALLA REGIA LA GARANZIA DI CINZIA TH TORRINI

Rodrigo Diaz protagonista di Terra Ribelle

Si torna alla fiction in costume su Rai1. Da questa sera in prime time (le prime due settimane di domenica e martedì) debutta Terra Ribelle, serie al confine tra realtà e leggenda e da molti definita un romantic-western, costruito strizzando l’occhio a Sergio Leone. Tra passioni, amicizie e avventure il nuovo prodotto della fiction Rai è pronto a far breccia nei telespettatori che non si sono persi una puntata di Orgoglio o di Elisa di Rivombrosa.

Considerando che la regista di Terra Ribelle è Cinzia Th Torrini, la stessa di Elisa, la probabilità di successo è molto alta (evitando però il Grande Fratello). Nella Maremma dell’800, anche se la fiction è stata girati a modici costi in Argentina, sei appuntamenti da 100 minuti racconteranno fatti storici come la lotta al brigantaggio, il fallimento della Banca Romana, la vicenda di Pia de’ Tolomei di dantesca memoria, attraverso l’uso di vari generi come il melò, l’avventura e il dramma storico.

E per legare il tutto, bellissimi e promettenti attori: protagonisti sono Anna Favella e Fabrizio Bucci con gli argentini Rodrigo Guirao Diaz (conosciuto in Italia grazie al Mondo di Patty) e Sabrina Garciarena. Nel cast anche Maurizio Mattioli, da romano a un inedito toscano. Anche Gianna Nannini comparirà indirettamente nella fiction poichè ha interpretato la canzone “Maremma amara” con le musiche di Fabrizio Bondi. Dopo il salto scopri l’inizio della storia.





15
ottobre

LE DUE FACCE DELL’AMORE DOPO IL FLOP SU CANALE 5 PASSA SU LA 5

Le Due facce dell'amore su La5

La decisione era nell’aria. Quel 12.66% di share era davvero troppo basso per la prima serata di Canale 5. E così Le Due Facce dell’Amore, dopo solo due appuntamenti, abbandona la rete ammiraglia. Le quattro puntate rimanenti andranno in onda sempre il mercoledi in prima serata, alle 21, ma su La5.

Ebbene sì la rete all digital in rosa si arricchirà di un prodotto che ha circa tre milioni di appassionati, numeri di gran lunga superiori a quelli registrati dal canale nella fascia oraria più prestigiosa. Una collocazione che, dunque, aiuta La5 ma svilisce ancora di più la miniserie, che, almeno su una rete analogica come Italia 1, avrebbe potuto esser rivalutata dal pubblico.

E invece nessun appello per la versione italiana di una serie, Sin Tetas No Hay Paraiso, che ha avuto successo in tutto il mondo. I motivi del flop, d’altronde, ve li abbiamo già segnalati più volte (per maggiori info clicca qui), ma ciò non lenisce il nostro rammarico nei confronti di un’occasione sprecata da Mediaset per migliorare lo stato della fiction italiana. 

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14
ottobre

SKINS: DA STASERA RITORNA SU MTV IL TRASGRESSIVO “ANTI” TEEN DRAMA

Skins, la quarta stagione del telefilm su Mtv

Se vi piacciono le serie dure, problematiche, politically uncorrect, che fanno della crudezza il loro punto di forza, allora non perdete l’appuntamento con Skins. A partire da stasera, infatti, la serie inglese, giunta alla quarta stagione, riprende, con nuovi episodi, alle 22.30 su MTV. Si tratta di un “unicum” nel genere teen-drama, come si può comprendere già dal titolo che, a differenza di quelli tipicamente usati nelle serie giovanili, non indica un’ipotetica cittadina nella quale si svolgono le avventure dei protagonisti nè tanto meno prende il nome da uno di loro. Skins è il termine con il quale nel gergo inglese vengono chiamate le cartine lunghe utilizzate non per il tabacco ma, come potete immaginare, per fumare droghe leggere.

Singolari anche le scelte degli sceneggiatori (quasi tutti adolescenti in modo da garantire trame il più possibile aderenti al vero) che decidono di cambiare completamente il cast degli attori ogni due stagioni Si tratta di una decisione coraggiosa - perché il pubblico tende ad affezionarsi ai protagonisti di un telefilm e può avvertire un senso di smarrimento nel vedere cambiamenti radicali – ma che consente agli autori di avere maggiore “carne al fuoco”, con  tanti personaggi intorno ai quali sviluppare trame e dinamiche nuove.

Altre caratteristiche che rendono Skins una mosca bianca nel panorama delle serie televisive riguardano i titoli degli episodi, ognuno dei quali prende il nome di uno dei personaggi principali e l’ambientazione britannica: sia la prima che la seconda generazione infatti vivono la propria amorale adolescenza (sesso, droga e volgarità: tutto è concesso ai protagonisti) a Bristol.

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13
ottobre

SCRUBS 9 E FLIGHT OF THE CONCHORDS: UN MERCOLEDI’ SERA DI PRIME VISIONI SU MTV

Scrubs e Flight of the Conchords

Parte stasera in prima visione su MTV, alle 21, l’ultima stagione di Scrubs, la sit-com americana ideata nel 2001 da Bill Lawrence, che narra le bizzarre vicende di alcuni giovani medici tirocinanti del Sacred Heart Hospital. Titolo e claim sono tutto un programma: scrub, letteralmente indica, allo stesso tempo, camice da dottore e persona insignificante, termine che riassume perfettamente e in una sola parola la formula alla base della serie; anche il promo che recita più clinico di E.R, più cinico di Ally Mc Beal, più piccante di Sex and the City e più frizzante di Friends” non è meno emblematico ed esplicativo.

Scrubs, infatti, non è la classica serie medica incentrata sui casi clinici e sulla prontezza dei medici; non c’è nessun fascinoso dottore alla George Clooney o “santoni” capaci di curare l’impossibile, alla Dr House. Il gruppo di tirocinanti che anima il Sacro Cuore è solo un’equipe di dottori tra l’imbranato e il demenziale, che danno una vena comica a quello che tipicamente è un genere drammatico.

Molte le novità di quest’ultima stagione: nuovo claim, che da Medici ai primi ferri cambia in Med Schoolnuova ambientazione (non più il Sacro Cuore ma una scuola di medicina) e un significativo ricambio dei personaggi: gli unici ad essere presenti in tutti gli episodi dell’ultima stagione saranno il dott. Chris Turk e il dott. Cox; John Dorian, invece, lascerà la serie solo dopo 6 puntate e anche il Dott. Kelso, Todd, la bionda dottoressa Elliot Reid e il tremendo inserviente usciranno presto di scena per far spazio a nuovi personaggi; grande assente, invece, l’infermiera Carla (moglie di Turk). Anche la sigla si presenta rinnovata. Siamo di fronte a significative differenze rispetto al passato, che fanno di questa nona e ultima stagione, più che un finale di serie, un vero e proprio spin-off.

Ma le novità del mercoledi  sera di MTV non finiscono con la sit-com comica sui medici…


9
ottobre

JULIANNA MARGULIES E’ THE GOOD WIFE. DA STASERA LA BRAVA MOGLIE DI “MR BIG” PROVA A SFIDARE MARIA DE FILIPPI.

The Good Wife - Julianna Margulies

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare e se la posta in palio è la conquista del sabato sera, la sfida diventa di quelle interessanti. Dopo tre serate di dominio assoluto del people show C’è posta per te, Raidue si fa più agguerrita e cerca di aiutare Rai1 a contrastare lo strapotere di Maria de Filippi con un’operazione che lo stesso direttore di rete, Massimo Liofredi, considera “difficile ma non impossibile”: la conquista della prima serata più ambita, con un prodotto di tutto rispetto, The Good Wife.

In onda da stasera alle 21.45, in prima visione, la serie televisiva statunitense racconta le tormentate vicende personali e professionali di Alicia Florrick (Julianna Margulies, indimenticata protagonista di ER), la cui vita viene sconvolta dall’arresto del marito Peter (Chris Noth, il Mr Big di  Sex and the City), coinvolto in uno scandalo sessuale e accusato di corruzione. Rimasta da sola, Alicia decide di reagire per il bene della famiglia, e per riuscire a far fronte alle spese torna, dopo quindici anni di assenza, nelle aule di tribunale a lavorare come avvocato. Vincitrice di ambiti premi come il Golden Globes 2010, lo Screen Actors Guild Awards 2009 per la migliore attrice in una serie drammatica (Julianna Margulies) e l’Emmy Awards 2010 per la migliore attrice non protagonista in una serie drammatica (Archie Panjabi), The Good Wife è stata trasmessa per la prima volta dalla CBS a partire dal 22 settembre del 2009.

La struttura classica del legal drama è arricchita da un’impronta tutta al femminile; una serie “mista”,quindi, tra il giudiziario e il rosa, che in America ha avuto un riscontro più che positivo in termini di ascolti. Un vero e proprio successo che “Raidue, sulla scia dei tanti telefilm americani già importati con entusiasmanti riscontri anche da noi come ER o N.C.I.S, non si è lasciata sfuggire” - ha commentato Liofredi – […] Investigazioni e dibattimenti processuali, sempre condotti sul filo d’una lucida razionalità e di una penetrante analisi psicologica. Ma l’impostazione è tutta al femminile. La sensibilità. l’acume, e anche la dolorosa esperienza personale della protagonista, infatti, l’aiuteranno di volta in volta a risolvere i misteri proposti. E a dipanare, trasversalmente ad ogni episodio, il suo dramma privato”.


7
ottobre

LE DUE FACCE DELL’AMORE: BUONA LA PRIMA MA NON PER L’AUDITEL. L’ERRORE E’ IL POSIZIONAMENTO: PURTROPPO (PER FORTUNA) MANCAVA GARKO

Le Due Facce Dell'Amore

D’accordo, i difetti c’erano e un prodotto nuovo ha bisogno di esser recepito. Ma la prima puntata de Le Due Facce Dell’Amore non meritava un misero 14.12% di share. Un risultato “infamante” per un buon prodotto, per alcuni versi (regia e fotografia) addirittura superiore alla versione originale  iberica, campione d’ascolti e fenomeno mediatico al tempo stesso.

Ciononostante sono innegabili delle pecche nella produzione. In primis “le voci da doppiaggio“ , legate alla presenza di attori argentini che rendevano i dialoghi “teatrali”. Come se non bastasse, il cast straniero era riconoscibile in quanto tale; un particolare che, unito alle atmosfere inusuali per la serialità tricolore, accentuava la sensazione di non trovarsi innanzi ad una fiction italiana. Parimenti nel cast principale qualcosa non ha funzionato. Se la recitazione dei singoli attori era buona, e questo è già un traguardo per la fiction nostrana, l’amalgama complessiva è risultata imperfetta.  A cominciare dalla coppia protagonista con un Daniele Liotti che appare decisamente troppo vecchio per interpretare il fidanzato della giovane e ingenua Caterina. Nella versione spagnola, al contrario, i due attori principali, rappresentavano i punti di forza della storia.

Tali manchevolezze, però, impallidiscono rispetto ai macroscopici errori di marketing commessi nel presentare la fiction che, a nostro parere, ne hanno inficiato il successo. Innanzittutto, malgrado immagini “forti”, Le Due Facce Dell’Amore è stata presentata come una fiction per la famiglia, adatta persino ai bambini se accompagnati dai genitori. Tale posizionamento è stato sottolineato da promo imbarazzanti e dal titolo stesso che richiama quasi una telenovela argentina; elementi questi appena citati che hanno finito per spiazzare il pubblico. Preferibile sarebbe stato l’utilizzo del nome originale (Senza Tette Non C’è Paradiso), forse meno attinente alla storia e più “scandaloso”,  ma che di sicuro avrebbe dato l’idea della portata innovativa della serie attraendo un certo tipo di pubblico e respingendone un altro.