Serie TV


22
novembre

LOVE ME LICIA: LA 5 PUNTA SUL TELEFILM CON CRISTINA D’AVENA PER RAFFORZARE L’IDENTITA’ DI RETE E AIUTARE IL PRESERALE

Love Me Licia

Era il 1986 quando, frutto di un’originale intuizione, fece comparsa sugli schermi di Italia1 un telefilm che di lì a poco sarebbe diventato, a suo modo, un cult. Un grande ritorno invocato a più parti (Facebook in primis) è quello su La5 di Love me Licia.

Il telefilm, trionfo del kitsch e dei buoni sentimenti, andrà in onda a partire da martedi 30 novembre alle 20.05, al posto di Mila e Shiro. Un’ottima mossa quella del direttore Donelli di puntare su un prodotto nostalgico, altamente evocativo, e poco visto negli ultimi anni, per rafforzare l’identità e la fedeltà alla rete, col tentativo, altresì, di dar manforte alla fascia preserale. Dalle 18.00 alle 20, infatti, lo share de La 5, malgrado (o per colpa di?) Amici e Grande Fratello, è inferiore alla media di rete. D’altronde proprio questo slot, ventiquattro anni fa, portò al successo la serie. Un riscontro all’epoca testimoniato dall’auditel e dalla vendita di dischi dei celeberrimi Bee-Hive.

Lo spin off del cartoon giapponese Kiss me Licia di Kaoru Tadacerca segna il debutto alla recitazione di una giovanissima Cristina D’Avena e quello di Marco Bellavia. Alla prima stagione di Love Me Licia, composta da 35 episodi, ne sono seguite altre tre: Licia dolce Licia, Teneramente Licia e Balliamo e Cantiamo con Licia. Successivamente la serie diede vita ad uno spin off, dal titolo Arriva Cristina, con ancora la D’Avena protagonista (ma senza parrucca!).

Dopo il salto la trama e la descrizione dei personaggi:




21
novembre

TUTTI I PADRI DI MARIA: LINO BANFI NON E’ PIU’ LIBERO MA SARA’ ANCORA NONNO NELLA FICTION DI RAI1 (CON LINO TOFFOLO E ORIETTA BERTI)

Lino Banfi

Lino Banfi in Tutti i padri di Maria

Tutto bene quel che finisce bene. Dopo le ultime polemiche a mezzo stampa con la Rai e in particolare con il Direttore di Rai1 Mauro Mazza, che lo voleva mandare in onda contro la corazzata Fazio-Saviano, Lino Banfi “il cannoncino” è stato accontentato e Tutti i padri di Maria, la nuova fiction di cui è protagonista (assieme a Lino Toffolo e Orietta Berti), verrà trasmessa questa sera e martedì su Rai1 (e non più lunedì come inizialmente previsto).

Prodotta da Fremantle Media e RaiFiction e diretta da Luca Manfredi, Tutti i padri di Maria è una commedia brillante dal lieto fine annunciato che mette in contrapposizione l’odio e l’amore, la felicità e il dolore. Lino Banfi, abbandonati definitivamente i panni di Nonno Libero (ci crediamo poco!), interpreta Franco Tricarico, rigido maresciallo pugliese (ormai in pensione e catapultato a Trieste) che si ritroverà suo malgrado a vivere assieme al suo “nemico per la pelle”, l’arzillo maestro di violino veneto Tino Pelegatti (interpretato da Lino Toffolo). I due, a causa di un contenzioso legale sulla casa, si ritroveranno a condividere molto più che le sole quattro mura di casa, a partire dal rapporto burrascoso con i rispettivi figli, Fausto e Renato.

E saranno proprio i due figli a portare un po’ di pepe, come se ce ne fosse bisogno, sulla loro convivenza forzata: tra una scaramuccia e l’altra saranno infatti costretti a preoccuparsi della nipotina Maria, lasciata sull’uscio di casa con un solo bigliettino in mano. “Ciao Nonno, sono Maria”: chi sarà il nonno tra i due?


19
novembre

I CASALESI COME LA MAGLIANA. GOMORRA DIVENTA UNA SERIE TV PER SKY CINEMA.

Scena di Gomorra- Il film

Ok, il filone è giusto! Non parliamo di un nuovo gioco a quiz di Iva Zanicchi ma del nuovo progetto al quale sta lavorando Cattleya, annunciato dal presidente Riccardo Tozzi. Sull’onda del successo di Romanzo Criminale, anche Gomorra, best seller di Roberto Saviano, si appresta a diventare una serie televisiva.

Le analogie con la serie sulla banda della Magliana sono molteplici: anche in questo caso si parte da un libro di successo, che è già diventato un film ed anche il numero degli episodi, dodici, è quello della prima stagione ispirata dal romanzo di De Cataldo. La sceneggiatura della serie si avvarrà del contributo dello scrittore accalappia-ascolti che ne sarà supervisore: Roberto è il benvenuto in ogni fase del progetto“, annuncia Tozzi.

La previsione di una versione seriale di Gomorra darà la possibiltà di sviluppare aspetti e sfumature che, per motivi di tempo, sono state omesse nella pellicola destinata alle sale cinematografiche. Cattleya, che già stava lavorando su un altro soggetto del medesimo Saviano, collaborerà con la Fandango di Domenico Procacci, società detentrice dei diritti del film, all’esordio nel campo della produzione televisiva seriale. Proprio l’incontro con Procacci avrebbe convinto Tozzi a virare su Gomorra.





18
novembre

ROMANZO CRIMINALE 2: L’ATTESA E’ FINITA, IL RITORNO DELLA BANDA DELLA MAGLIANA TRA LA VENDETTA DEL LIBANESE E UN’INEVITABILE DISGREGAZIONE DA QUESTA SERA SU SKY CINEMA 1.

Romanzo Criminale 2

L’attesa uccide recitava il promo, trasmesso in estate, di Romanzo Criminale 2. Attesa è un termine che non rende l’idea di quel che hanno aspettato i numerosissimi fan di una serie che ha cambiato il modo di concepire la fiction del Belpaese. Sono passati quasi due anni dalla prima tv dell’ultimo episodio della prima stagione, il 12 gennaio 2009, giorno in cui, il Libanese – vero ed unico leader carismatico della banda – veniva crivellato sotto casa dell’amata madre dai colpi di pistola di due personaggi a volto coperto. Da quel 12 gennaio 2009, il Libanese è morto innumerevoli volte, tante quante le repliche andate in onda su Sky Cinema, Fox Crime, Italia 1, tante quante le migliaia di visualizzazioni su youtube delle scene di un telefilm con un seguito che va ben oltre quello televisivo (comunque alto con 500.000 spettatori di media su Sky).

Adesso l’attesa è finita e questa sera inizia una seconda stagione che ruoterà intorno a due temi fondamentali: la voglia di vendicare l’uccisione del capo e la disgregazione di una banda, i cui componenti non hanno più voglia di remare nella stessa direzione. Il tutto accompagnato da una domanda, apparentemente scontata (tutto fa pensare che i killer siano stati i fratelli Gemito) ma che promette di avere una risposta definitiva soltanto nella fase finale della stagione: Chi ha ucciso il Libanese?

I ragazzi che avevano conquistato Roma sono cresciuti, la parabola discendente della banda è iniziata ed i contrasti e i tradimenti saranno all’ordine del giorno all’interno di queste dieci puntate prodotte dalla Cattleya per Sky Cinema (la prima stagione era stata coprodotta anche da Mediaset, ma il biscione ha deciso di uscire di scena). Il Libanese, capace di tenere unito tutto il gruppo al grido di “Stecca para pe’ tutti“, prima di perdere la lucidità, invaso da cocaina e delirio di onnipotenza, non ha trovato un degno erede e si consumerà lo scontro tra il Freddo, per il quale la vendetta dell’amico diventa una priorità assoluta, e il Dandi che sembra più interessato a mantenere il controllo degli affari.


17
novembre

MY NAME IS EARL: NELLA TERZA STAGIONE IL PROTAGONISTA SI TROVA IN CARCERE. GIOVANNI RIBISI GUEST STAR DI LUSSO.

My name is Earl: la guest star Giovanni Ribisi vestito come il protagonista

L’abbiamo lasciato in carcere, autoaccusatosi del furto di un camion per evitare che l’ex moglie Joy finisse dietro le sbarre: un gesto che gli è costato una condanna a due anni da scontare nel penitenziario di Camden Country. Proprio in questa location inizia l’inedita terza stagione di My name is Earl, la divertente sit com che sembra aver trovato un po’ di pace nella collocazione pomeridiana (la media giornaliera si è assestata intorno al 10% di share) dopo tanti spostamenti di giorno e di orario che avevano fatto imbufalire i tanti appassionati del baffuto Earl J. Hickey.

I nuovi episodi, e qui ci troviamo a ripetere le stesse considerazioni già fatte per Ugly Betty, vengono mandati in onda a partire da oggi dalla rete di Tiraboschi a distanza di ben tre anni dalla prima visione statunitense sulla NBC. Il protagonista della serie trascorrerà qualche puntata in prigione dove, comunque, cercherà di compiere le 260 azioni della famosa lista che gli permetterebbero di redimersi secondo i principi del Karma che Earl segue fedelmente.

Assisteremo anche all’ingresso della guest star Giovanni Ribisi (già fratello di Phoebe Buffay in alcuni episodi di Friends e protagonista di pellicole di successo come Fuori in 60 secondi, Lost in Translation e Ritorno a Could Mountain), che per quattro puntate vestirà i panni di Ralph Mariano, compagno di cella e amico di vecchia data di Earl. Tra gli episodi da segnalare, menzione speciale per il settimo e l’ottavo di questa terza stagione dal titolo “Ancora Cops”, girato in modo da sembrare un satirico documentario sui poliziotti con le avventure di Earl e degli altri protagonisti che si inseriscono all’interno dello storico Cops, uno dei programmi più longevi della Fox.





17
novembre

PALINSESTI MEDIASET GENNAIO-MARZO 2011: CHIAMBRETTI PERDE UNA SERATA. SU ITALIA1, GLEE IN PRESERALE E RITORNO DELLA SERATA MEDICAL

Glee

Glee in preserale, Amici al martedi e Il Senso della Vita in prime time ma soprattutto la riduzione delle puntate, da due a una, per il Chiambretti Night. Ebbene sì prima vogliono convincerci del successo del programma e poi riducono ad uno solo l’appuntamento settimanale con il locale più cool della televisione. Capita anche questo a Cologno ma andiamo per ordine e vediamo quali sono le principali novità dei palinsesti gennaio-marzo 2011 per le tre reti generaliste Mediaset così come diramati, ieri, da Publitalia.


14
novembre

LEVERAGE: IL DEBUTTO AMERICANO DI ELISABETTA CANALIS. DA STASERA SU JOI TORNANO LE “CONSULENZE ILLEGALI”

Leverage: la terza stagione vede l'ingresso della Canalis

Saranno state le indimenticabili performance offerte in film da Oscar come “La fidanzata di papà” o “La seconda volta non si scorda mai” o, molto più maliziosamente (e probabilmente), la love story da copertina con George Clooney a far entrare Elisabetta Canalis nel magico mondo della serialità americana. In ogni caso noi italiani potremo apprezzare la recitazione della velina più popolare di tutti i tempi ed inorgorgoglirci nel vederla accanto a Timothy Hutton (premio Oscar nel 1981) a partire da questa sera alle 21.30 su Joi.

Aldilà delle facili ironie sulla partecipazione della nostra Elisabetta, Leverage – Consulenze illegali è una serie che nasce sulla base di una buona idea autoriale: un gruppo di truffatori professionisti “fanno squadra” per aiutare chi è stato vittima delle speculazioni finanziarie delle multinazionali, riducendosi in miseria. Le prime due stagioni della serie tv (prodotta dal network americano TNT) sono state trasmesse anche in chiaro, riscontrando un tiepido successo di pubblico, anche da La7.

Questa sera debutterà la terza stagione nella quale la nostra connazionale vestirà i panni di una donna intrigante e misteriosa, soprannominata dal team  ” l’italiana“. Il video della premiere di Elisabetta (per vederlo clicca qui) è stato cliccatissimo su youtube ed ha provocato recensioni contrastanti: c’è chi ha definita “a disagio” con la lingua del fidanzato e chi ha ironizzato sulla sua espressività in scena, ma il collega Timothy Hutton è stato benevolo con la ragazza ed ha elogiato il suo impegno nel nascondere l’accento italiano“.


14
novembre

MIA MADRE: BIANCA GUACCERO NEI PANNI DI UNA DONNA CORAGGIOSA NEI TEMPI DURI DELL’EMIGRAZIONE. STASERA E MARTEDI SU RAI1

Mia Madre

“Un film girato in Italia con attori italiani, come si faceva una volta” con queste parole, l’attore e regista Ricky Tognazzi ha presentato Mia Madre, miniserie in due puntate in onda stasera alle 21.30 e martedì alle 21.10 su Rai1. Il film tv racconta la storia di una famiglia italiana che negli anni ‘50 lascia, per esigenze economiche, la terra natale, la Puglia, per tentar fortuna al Nord. Le vicissitudini e le problematiche affrontate da questo nucleo, formato da Nunzia (Bianca Guaccero) Uccio (Marco Cocci) e dai loro tre figli, mostrano uno spaccato dell’Italia negli anni dell’emigrazione.

E’ il 1958 e Nunzia, una ragazza avvenente ed intelligente, è innamorata di Uccio, umile bracciante. Nonostante le chiacchiere del paese i due si sposano e mettono al mondo tre figli: Lucia, Giacomo e Giuseppe. Uccio a Cisternino non può continuare a lavorare la terra a causa della tosse asmatica che lo sfinisce. Così, seguendo l’esempio di alcuni compaesani, decide di trasferirsi con tutta la famiglia a Torino, dove trova lavoro in una fabbrica. Ma il destino ha in serbo un duro colpo: Uccio per salvare un giovane collega rimane vittima di una pressa difettosa. L’azienda, per evitare denunce, passa a Nunzia il posto di lavoro che era del marito e ne promette uno al figlio non appena questi compirà 18 anni.

Passano gli anni, è il 1980, e  Nunzia e la sua famiglia ora devono affrontare i problemi di una nuova Italia: droga, violenza e pregiudizi. Giacomo compie 18 anni ed entra in fabbrica come ragioniere. Lucia studia giurisprudenza ma sogna il mondo della moda, ambizione che le procurerà tante delusioni. Giuseppe invece ha il carattere della madre ed una spiccata dote per la scrittura ma cattive compagnie lo portano sulla strada sbagliata.