17
ottobre

TERRA RIBELLE: DA STASERA SU RAI1 PASSIONI E AVVENTURE NELLA MAREMMA DELL’800. ALLA REGIA LA GARANZIA DI CINZIA TH TORRINI

Rodrigo Diaz protagonista di Terra Ribelle

Si torna alla fiction in costume su Rai1. Da questa sera in prime time (le prime due settimane di domenica e martedì) debutta Terra Ribelle, serie al confine tra realtà e leggenda e da molti definita un romantic-western, costruito strizzando l’occhio a Sergio Leone. Tra passioni, amicizie e avventure il nuovo prodotto della fiction Rai è pronto a far breccia nei telespettatori che non si sono persi una puntata di Orgoglio o di Elisa di Rivombrosa.

Considerando che la regista di Terra Ribelle è Cinzia Th Torrini, la stessa di Elisa, la probabilità di successo è molto alta (evitando però il Grande Fratello). Nella Maremma dell’800, anche se la fiction è stata girati a modici costi in Argentina, sei appuntamenti da 100 minuti racconteranno fatti storici come la lotta al brigantaggio, il fallimento della Banca Romana, la vicenda di Pia de’ Tolomei di dantesca memoria, attraverso l’uso di vari generi come il melò, l’avventura e il dramma storico.

E per legare il tutto, bellissimi e promettenti attori: protagonisti sono Anna Favella e Fabrizio Bucci con gli argentini Rodrigo Guirao Diaz (conosciuto in Italia grazie al Mondo di Patty) e Sabrina Garciarena. Nel cast anche Maurizio Mattioli, da romano a un inedito toscano. Anche Gianna Nannini comparirà indirettamente nella fiction poichè ha interpretato la canzone “Maremma amara” con le musiche di Fabrizio Bondi. Dopo il salto scopri l’inizio della storia.

La vicenda narrata e’ una storia epica di amicizia e di amore, ma anche di tradimenti e vendette: Andrea (Guirao Diaz) e Jacopo (Bucci) sono giovani butteri, cresciuti insieme come fratelli, vivono condividendo la passione per l’avventura e i cavalli. Entrambi amano la loro terra: la Maremma, terra di confine, di briganti, di passioni estreme. Ma il destino li fara’ innamorare della stessa donna, i due ragazzi si ritroveranno l’uno contro l’altro, la loro amicizia si trasformera’ in odio, sino alla battaglia.



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6 Commenti dei lettori »

1. nanà ha scritto:

17 ottobre 2010 alle 18:22

La trama ricorda molto il telefilm “Questa è la mia terra” della rete concorrente, che a sua volta parlava della bonifica del territorio agro pontino. Da maremmana attendo questa fiction decisamente incuriosita: saranno riusciti a trovare delle location simili alla nostra maremma?



2. boop ha scritto:

17 ottobre 2010 alle 18:25

è una parola di quattro lettere che inizia per F e finisce per P



3. faby ha scritto:

18 ottobre 2010 alle 11:12

da maremmana di nascita che ama la sua terra e le sue tradizioni, non posso che manifestare il mio più sentito disappunto (per non dire cose più spiacevoli) per un film che di Maremma non ha niente!!!
I nostri butteri, ancora presenti sul terrritorio, non sono cowboys!
le nostre mucche, sono le vacche maremmane, ancora presenti nella nostra maremma, basta recarsi all’alberese a due passi dal parco dell’uccellina per trovare campi sterminati dove ancora oggi i butteri lavorano, con i cavalli allo stato brado e le vacche maremmane.
che cosa c’entra l’Argentina?
scusatemi ma quello che ho visto è veramente un insulto alla maremma senza considerare poi la “festa di fidanzamento” dove chi canta non sono affatto i cantori maremmani.
Mi domando da dove avete tratto questo film? Ma avete almeno letto qualche libro vero sulla maremma?
e infine il brigante Lupo, ma almeno sapete chi era il brigante più famoso della maremma, TIBURZI e che cosa faceva?
che tristezza!!!!



4. Maremma nel cuore ha scritto:

19 ottobre 2010 alle 11:41

Con tutto il rispetto per il lavoro ed i sacrifici fatti nella produzione, mi sento di esprimere, anche a nome di molti miei conterranei, un profondo rammarico per come è stata dipinta questa terra nella fiction.
Attendevamo con ansia questo appuntamento per ritrovarci in quei posti ed in quelle atmosfere che la fiction (credevamo!) ci avrebbe regalato….perchè conosciamo bene quell’ambiente…perchè conosciamo bene quelle storie…perchè conosciamo bene quei lavori….perchè tutto questo è la nostra vita!
Ebbene si…siamo butteri maremmani…chi per gioco…chi per passione…chi per lavoro!
E sappiamo cosa significa esserlo…come vivevano (o vivono)…cosa uano…come cavalcano…ecc…ecc…
Ed invece, cosa ci siam trovati di fronte???
…cavalli maremmani che non erano maremmani (ma quando mai in maremma i butteri usavano cavalli pezzati o palomini???);
…selle americani o inglesi (nella maremma del’800 si usavano le selle col pallino o i bardelloni!!);
….filetti come imboccature (in maremma si usa il morso e la briglia o, al massimo, il capezzone!!)
…vacche che non sono nemmeno lontane parenti dei bovini della maremma!!
…vestiti che si addicevano più ad una scena di Far West piuttosto che ad un buttero maremmano!
…modi di doma e di cavalcatura che nulla hanno a che vedere con il nostro stile!
Insomma…ci siamo sentiti punti nell’orgoglio….nel nostro orgoglio maremmano….ci siamo visti snaturare il nostro ruolo di cavalcanti della maremma….sui nostri cavalli maremmani…con la nostra bardatura maremmana ed ii nostri vestiti maremmani…dietro alle nostre vacche maremmane!!!
E se l’altra sera pensavo di essere stato il solo a nutrire questo sentimento, in questi giorni mi son reso conto che eravamo in molti….tutti coloro che amano la Maremma con i suoi cavalli…i sui usi…i suoi costumi!!
Senza dimenticare il nostro rammarico perchè una toscana è “emigrata” in Argentina per ambientare una fiction sulla Maremma…a pochi chilometri da casa sua!!
Rivendichiamo la nostra terra e la visione che il mondo ha di noi….che non c’entra nulla con quanto visto e rappresentato nella fiction!



5. nanà ha scritto:

19 ottobre 2010 alle 14:58

Solo questo:
stra-quoto tutto ciò che ha scritto @Maremma nel cuore.
…tra l’altro i paesaggi sembrano più quelli della Val d’Orcia!



6. Maremma nel cuore ha scritto:

19 ottobre 2010 alle 17:48

P.S.:….ha ragione Faby!
Immagino che la Sig.ra Torrini ci abbia pensato bene prima di indicare il “Lupo” come il brigante più temuto della Maremma!!!
Qualcuno ha mai provato a narrarle la storia di Domenico Tiburzi e Luciano Fioravanti????
Possibile che in tutte le ricerche….gli studi…le raccolte di informazioni di cui tanto ci si riempie la bocca, non ci si sia mai imbattuti nelle migliaia e migliaia di pagine che narrano le gesta del vero “Re della Maremma”????
Nelle centinaia di riferimenti a colui che dominò per davvero la Maremma nell’ultimo trentennio dell’800????
O, forse, citare Tiburzi sarebbe stato troppo fedele alla storia così come realmente è accaduta??????



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