TG/Informazione


29
marzo

Myrta Merlino punge: «Non ho mai pagato un ospite, è una garanzia di libertà»

Myrta Merlino

I suoi “meravigliosi ospiti“, Myrta Merlino, non li paga. La conduttrice di La7 ha tenuto a precisarlo, con una chiosa non certo casuale fatta a margine delle polemiche sul caso del professor Orsini. Ieri, durante , la giornalista ha menzionato la vicenda del docente Luiss e del suo contratto sfumato con la Rai, poi ha colto l’occasione per rivelare: “Tutti i miei ospiti vengono qui sempre e solo gratuitamente“.

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24
marzo

Su Rainews24 il primo tg italiano in lingua ucraina

Ra News 24

Rainews24 fornirà da domani ai propri spettatori un telegiornale in lingua ucraina con aggiornamenti sulla guerra che è in corso a causa dell’invasione russa. Per cinque minuti, dalle ore 15, verrà mandato in onda un notiziario nella lingua dei rifugiati che hanno trovato riparo nelle ultime settimane in Italia e in altri Paesi. Nella parte conclusiva la trasmissione prevede un punto sulla situazione militare e sui contatti internazionali delle ore precedenti affidato a una giornalista o un giornalista della redazione Esteri.

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24
marzo

Stop Rai al contratto del prof Orsini per Cartabianca. Berlinguer: «Io non consultata, decisione che non condivido»

Alessandro Orsini, Cartabianca

La Rai ferma tutto. Le polemiche sul contratto che avrebbe legato il professor Alessandro Orsini alla trasmissione Cartabianca hanno indotto l’azienda al dietrofront. In un comunicato, il servizio pubblico ha annunciato la decisione di non dar seguito all’accordo economico con il docente della Luiss diventato popolare per le sue analisi controverse sul conflitto in Ucraina. 

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21
marzo

Maggioni assente nello speciale Tg1 mattutino. C’entrano gli ascolti flop?

Monica Maggioni, Tg1

L’appuntamento quotidiano sembrava diventato irrinunciabile. Più per la conduttrice che per il pubblico, a dire il vero. Dall’avvio del conflitto in Ucraina, la direttrice del Tg1 si era impossessata dello speciale mattutino a cura della testata, trasformando l’appuntamento (in onda alle ore 7) nella propria personalissima finestra sull’attualità. Sempre al centro della scena, la giornalista era ormai parte integrante del racconto da lei stessa condotto. Talvolta con qualche inevitabile concessione di troppo all’autoreferenzialità. Così è accaduto per una ventina di giorni, sino alla “sorpresa” di questa mattina.

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21
marzo

Rai pronta a riprendere le corrispondenze dalla Russia. «Ci stanno lavorando»

Marc Innaro

Dopo la grande ritirata da Mosca, (anche) la Rai si appresta a tornare in Russia. Il periodo di assenza di corrispondenti del servizio pubblico dalla Federazione Russa, avviato a inizio marzo per motivi di sicurezza legati alla guerra in Ucraina, è destinato a finire: secondo quanto anticipato da Antonio Di Bella, ex direttore di RaiNews e attuale responsabile del Daytime, la Rai è al lavoro per far tornare i propri inviati nella terra di Putin. 





20
marzo

Massimo Giletti va in Ucraina per condurre Non è L’Arena. «Ho fatto una scelta rischiosa»

Massimo Giletti

Massimo Giletti lascia l’arena televisiva e va nel teatro di guerra. Questa sera, 20 marzo, il giornalista condurrà la puntata di Non è l’Arena in diretta dall’Ucraina, dove si è recato per raccontare il conflitto. “Ho fatto la scelta rischiosa di venire qua“, ha anticipato il conduttore a Rtl 102.5, caricando di pathos la volontà di vestire i panni di inviato d’eccezione. 


11
marzo

Tg1: il racconto della guerra affidato ai freelance. E i giornalisti interni?

Tg1, collegamento con Kharkiv

L’informazione del Tg1 sulla guerra in Ucraina continua a fare affidamento sui freelance. Come se gli inviati della testata e gli ingenti mezzi del servizio pubblico fossero insufficienti a garantire un’adeguata copertura giornalistica. La scelta di ricorrere all’ausilio di cronisti esterni all’azienda, sperimentata più volte dall’inizio della crisi ucraina, si è ripetuta anche stamane per la messa in onda delle immagini dalla città di Kharkiv, la seconda più grande del paese, devastata dai bombardamenti.

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5
marzo

Troupe di Sky News aggredita dai russi vicino a Kiev

Stuart Ramsey

Un vero e proprio agguato alle porte di Kiev, ripreso dalle telecamere nella sua drammaticità. La raffica di proiettili sembrava non finire più e solo per miracolo un giornalista, un cameraman e tre produttori di Sky News sono riusciti a non subire gravi conseguenze. Una troupe britannica dell’emittente satellitare è stata coinvolta in un’imboscata russa: decine di colpi sono stati sparati contro l’automobile sulla quale il gruppo stava viaggiando.

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