Fiction


11
marzo

TRILUSSA – STORIA D’AMORE E DI POESIA: ANTICIPAZIONI DELLA SECONDA PUNTATA

Trilussa - Storia d'amore e di poesia

Anarchico, anticonformista, vero tombeur de femmes e “morto di fame”, la multisfacettata  figura del poeta romano Trilussa sta rivivendo in questi minuti su Rai1 con la prima puntata di Trilussa – Storia d’amore e di poesia, la miniserie con protagonisti Michele Placido e Monica Guerritore. Nel cast anche Rodolfo Laganà, Giorgio Colangeli, Renato Scarpa, e Valentina Corti che interpreta Giselda, un’adolescente che grazie a Trilussa si trasforma nella diva del cinema muto Leda Gys, si sposa e mette al mondo un bambino di nome Goffredo. Quel Goffredo che dal padre Gustavo ereditò la celebre casa di produzione Titanus, produttrice anche della fiction in questione, la cui seconda e ultima parte andrà in onda domani alle 21,10 su Rai1.

Il secondo appuntamento vede Trilussa a colloquio con Mussolini. Il poeta, sempre più disgustato dal clima imperante in Italia, ha scritto un velenoso sonetto contro i fascisti, per il quale rischia ora l’esilio o anche peggio. Trilussa riesce a tenere testa a Mussolini e se la cava con una dedica sul libro di fiabe del figlio del Duce e un invito a non parlare più di politica in futuro. Rientrato a casa per la gioia della “sua” Rosa, si rassegna a riprendere la sua vita normale.

Giselda gli si presenta però ancora davanti, sul set di un filmaccio al quale Trilussa decide di collaborare per raccattare un po’ di soldi per tranquillizzare i creditori: questa volta Trilussa decide di mollare il film e riprendere il lavoro lasciato a metà con Giselda: la trasformerà in una vera diva. Per concludere la sua impresa però Trilussa si circonda di una serie di “amici”: la ex mannequin Odette, la ballerina etiope Nouma, il pianista cieco Marcello, il truccatore omosessuale Ivano e un gruppo di ballerine che diventerà il corpo di ballo dello spettacolo dove debutterà Giselda.




11
marzo

MICHELE PLACIDO: RIFAREI MOLTO VOLENTIERI UNA NUOVA PIOVRA

Michele Placido - La Piovra

“La Rai mi conosce, siamo in ottimi rapporti: se pensano che io possa essere utile, ad esempio per ricordare Damiani con una nuova Piovra, lo farei molto volentieri”. A dichiararlo a margine della presentazione di Trilussa – Storia d’amore e di poesia, in onda questa sera e domani alle 21,10 su Rai1, è Michele Placido. L’attore pugliese nel ricordare Damiano Damiani, venuto a mancare lo scorso 7 marzo a causa di un’insufficienza respiratoria, ha proposto di ricordare il regista de La Piovra, con un nuova serie di quella che è stata una delle produzioni Rai più amate e seguite di tutti i tempi. Placido, che nelle prime 4 stagioni rivestì il ruolo del Commissario Cattani, ricorda:

“La Piovra  fu qualche cosa di inaspettato anche per Damiani, figuriamoci per me. Io avevo appena interpretato un mafiosetto nel film Un uomo in ginocchio. Quando Damiani mi chiamò gli dissi che pensavo di non essere adatto al ruolo di un commissario, ma lui, che mi conosceva bene anche nel privato, mi disse: voglio fare un commissario della porta accanto, così mi ha reso famoso in tutto il mondo. La piovra è qualcosa che ha segnato anche la Rai, c’è un prima e un dopo e bisognerebbe fare un po più di piovre anche oggi, visto che ce ne sono tante nel mondo.”.

In attesa di sapere se la tv di stato accoglierà la proposta di Michele Placido, questo pomeriggio alle 16.00, RaiMovie ricorderà Damiano Damiani con il film Il giorno della civetta, tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia e da lui diretto nel 1968.

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11
marzo

TRILUSSA – STORIA D’AMORE E DI POESIA: PLACIDO E GUERRITORE QUESTA SERA E DOMANI SU RAI1

Trilussa - Storia d'amore e di Poesia

Carlo Alberto Salustri in arte Trilussa, uno dei poeti simbolo della romanità, è pronto a rivivere questa sera e domani in prima serata su Rai1 grazie a Trilussa – Storia d’amore e di Poesia, miniserie diretta da Lodovico Gasparini, con sceneggiatura a firma di Peter Exacoustos, Paolo Logli e Alessandro Pondi. Ad interpretare la figura  del celebre poeta sarà Michele Placido. Al suo fianco Rodolfo Laganà nel ruolo di Rapiselli, amico e compagno di bevute e di avventure, e soprattutto Monica Guerritore nei panni di Rosa, l’inseparabile governante, innamorata perdutamente ma mai ricambiata del seduttore Trilussa.

La miniserie, arricchita dalle musiche di Stelvio Cipriani, come annunciato in conferenza stampa dal direttore di Rai Fiction Tinny Andreatta, non sarà la classica biografia a cui ci ha abituato in questi anni Rai1.

“Non è una classica biografia ma un racconto appassionante e originale che apre uno squarcio luminoso sulla personalità e sull’opera dell’artista. E’ stato fatto un grande lavoro di scrittura. Il racconto si è concentrato sul 1937, un anno in cui il mondo scivola verso la guerra. Si racconta la vicenda liberamente ispirata alla realtà, sospesa in una Roma un po’ reale e un po’ favolistica”.

La fiction è stata girata la scorsa estate interamente a Roma, tra i vicoli e le piazze del centro storico, da Trastevere all’Arco de’ Cenci, da piazza Campitelli all’isola Tiberina. Una produzione, dunque, tutta made in Italy, in piena sintonia con le nuove direttive di Rai Fiction in materia di delocalizzazione. Per Michele Placido si tratta di un esempio da seguire anche in futuro.





10
marzo

UN MEDICO IN FAMIGLIA 8: ANTICIPAZIONI DELLA QUARTA PUNTATA

Un Medico in Famiglia 8

Gongola Tinny Andreatta. Le fiction Rai fanno il pieno d’ascolti, rivelandosi sempre più strategiche nella programmazione di Rai1. La rete diretta da Giancarlo Leone grazie a miniserie e serie tv riesce, infatti, a collezionare ottimi risultati e bilanciare i magri ascolti ottenuti sul fronte dell’intrattenimento con il pasticciato esperimento di Red or Black e l’ormai stantio appuntamento de I migliori anni. Il direttore di Rai Fiction non nasconde il suo entusiasmo, in particolare per l’ottimo debutto di Un Medico in famiglia, fiction storica di mamma Rai, partita con la sua ottava stagione la scorsa domenica.

“Un Medico In Famiglia si conferma come uno dei patrimoni della Rai e della sua fiction, e dopo quindici anni continua ad interpretare le emozioni e le attese del suo grande pubblico. Questa edizione, che ha visto il ritorno della coppia  Banfi – Scarpati , segna uno dei migliori debutti della serie dal 2004. Questo risultato si deve alla lungimiranza di un grande produttore come Carlo Bixio e al grande impegno della Publispei e di chi oggi la gestisce ed è frutto  della collaborazione del Centro di Produzione Tv Rai di Roma,  a testimonianza dell’eccellenza delle risorse tecniche e professionali del servizio pubblico. Un Medico in Famiglia ha ripreso il proprio spazio della domenica di Rai 1 come fiction contemporanea che sa parlare a tutte le generazioni.”

La serie con protagonisti Lino Banfi, Giulio Scarpati e Francesca Cavallin si è imposta ancora una volta come appuntamento di punta della domenica sera, al punto da far scappare la “concorrenza” di Tierra de Lobos al mercoledì. I primi 4 episodi hanno ottenuto una media di 6.714.000 spettatori, pari al 24,12% di share. In attesa di conoscere i dati auditel dell’appuntamento di questa sera, scopriamo cosa accadrà nei prossimi due episodi in onda domenica 17 marzo a partire dalle 21,30.


10
marzo

UN MEDICO IN FAMIGLIA: IL RAMIFICATO ALBERO GENEALOGICO DEI MARTINI

Un medico in famiglia

Sono amatissimi dal pubblico ma allo stesso tempo talmente tanti che non sempre è facile capire quale rapporto di parentela li lega agli altri, piuttosto che il motivo per il quale bazzicano più o meno quotidianamente nella villetta di Poggio Fiorito. Sin dalla prima storica stagione, Un Medico in Famiglia ha proposto un colorato e ricco gruppo di personaggi, cresciuti in questi 15 anni di pari passo con i telespettatori.

Con l’ottava stagione, partita con successo la scorsa domenica, la dinastia dei Martini è destinata ad allargarsi ancora dando vita ad una vera e propria tribù. Rinfrescare la memoria – così come fa il sito ufficiale della fortunata serie – anche ai più attenti e fedeli spettatori sul ramificato albero genealogico della famiglia, in vista del terzo appuntamento in onda stasera alle 21,30 su Rai1, non può dunque che esserci d’aiuto.

Libero Martini (Lino Banfi)

Nonno Libero è il padre di Gabriele “Lele” Martini e Nilde, avuti dalla sua prima moglie Elvira (mai apparsa nella serie in quanto morta da tempo). In sesta stagione sposa la suocera Enrica Morelli, madre di Elena ed Alice. Ferroviere in pensione è nonno di Maria, Ciccio, Annuccia, Elena, Bobò, Alberto e Lele Ju. E’ il bisnonno di Palù. Nonno Libero è il capofamiglia e sulle sue spalle regge la responsabilità dell’intera famiglia. Si occupa con dedizione dei suoi figli e dei suoi nipoti e, all’occorrenza, non esita a trasferirsi in America da suo fratello Spartaco bisognoso del suo aiuto.





10
marzo

KASPAR CAPPARONI: “AVETE BUTTATO NEL CESSO PIU’ DI 800 MILA EURO DEI CONTRIBUENTI ITALIANI”

Rex - L'uscita di scena di Lorenzo Fabbri alias Kaspar Capparoni

Kaspar Capparoni non ci sta. Il taglio da parte della Rai dei due episodi nei quali veniva raccontata la drammatica uscita di scena del suo personaggio (il Commissario Lorenzo Fabbri) dalla serie Rex non gli va proprio giù e dalla sua pagina Facebook continua ad esprimere la propria rabbia per quanto accaduto.

“800 mila euro tanto costa una puntata di Rex! E ora rai2 butta nel cesso due puntate come se nulla fosse. Poveri soldi dei contribuenti! Altro che mani pulite ci vorrebbe nel mondo dello spettacolo!! Qui tutto è lecito perché i soldi non sono i loro!! Vergogna!”

Nell’era dei social network, dove non c’è ufficio stampa che possa anche solo tenere il passo con il potere e il tempismo di Facebook, l’attore coglie inoltre l’occasione per smentire alcune dichiarazioni rilasciate da Rai2. Dichiarazioni nelle quali il taglio dei due episodi veniva giustificato sostenendo che le puntate incriminate erano le ultime della terza serie e non le prime della quarta.

“FALSOOOOOO! Come giuda. Ve lo spiego io allora come sono andate le cose: dopo che ho finito di fare la terza serie, abbiamo deciso in comune accordo di finire li la nostra collaborazione. Così si è deciso successivamente di trovare una formula per la mia uscita dalla serie. Dopo tante discussioni si è arrivati alla conclusione di effettuare due episodi con la mia morte che sarebbe avvenuta nella 4 serie per fare anche da apri pista al nuovo protagonista. Per certificare quello che sto dicendo facemmo un contratto e quello esiste ancora, per sfortuna di Rai 2 e se ne accorgeranno!! Quindi quello che affermano non solo è falso ma blasfemo perché certifica la presa per il c.. ei confronti di voi telespettatori. Vi prego fatela finita e assumetevi le vostre responsabilità:avete buttato nel cesso più di 800 mila euro dei contribuenti italiani, VERGOGNATEVI!”


8
marzo

IL CLAN DEI CAMORRISTI: ASCOLTI IN CADUTA LIBERA PER LA SAGA DE O’MALESE

Stefano Accorsi

Doveva essere la fiction dell’anno, e invece con una media di 4.561.000 spettatori e il 16,63% di share rischia di essere uno tra più grandi flop di questo inizio 2013. Parliamo de Il clan dei camorristi, la fiction Taodue con protagonisti Stefano Accorsi e Giuseppe Zeno, i cui ascolti calano in maniera preoccupante di puntata in puntata. Basti pensare che dai circa 5 milioni di spettatori (18,61% di share) della prima puntata, trasmessa il 25 gennaio, si è arrivati ad una preoccupante media di 3.819.000 spettatori (13,51% di share) per la puntata in onda lo scorso venerdì.

Una parabola discendente che potrebbe proseguire anche questa sera, vista anche la partenza su Rai2 della quarta stagione di Rex, l’amato poliziotto a 4 zampe in queste nuove avventure affiancato da Ettore Bassi. In attesa di scoprire cosa accadrà sul fronte degli ascolti, vediamo insieme la trama del settimo e penultimo episodio de Il clan dei camorristi, in onda venerdì 15 marzo alle 21,10.

Nel nuovo appuntamento l’arresto di Ciccio Capuano (Francesco Di Leva) conduce ad una svolta nelle indagini del Giudice Andrea Esposito (Stefano Accorsi): infatti il boss sa di essere stato tradito e decide di pentirsi; così, grazie alla sua testimonianza, il giudice riesce ad avere la situazione più chiara riguardo agli affari criminali del Clan.


8
marzo

LUCA ZINGARETTI: MEDIASET LO CORTEGGIA MA LA RAI SE LO TIENE STRETTO

Luca Zingaretti

Il sogno di Antonino Antonucci Ferrara è destinato a rimanere nel cassetto almeno per un po’. Il direttore di Fiction Mediaset, nell’anticipare all’Ansa alcuni giorni fa i progetti più immediati per la nuova stagione Mediaset, aveva dichiarato di voler allargare il parco attori cercando di reclutare grandi nomi: uno su tutti Luca Zingaretti. Ferrara vedrebbe bene l’attore romano vestire i panni di Carlo Urbani, il medico italiano scopritore della Sars (ucciso dal virus letale nel 2003), la cui vita potrebbe essere presto portata in tv grazie ad una miniserie a firma di Sandro Petraglia e Stefano Rulli.

Luca Zingaretti, che a Mediaset aveva già lavorato senza particolari clamori in serie con Incompreso (2002) e Doppio agguato (2003), appare però al momento legato a doppio filo alla Rai. La tv di Stato non vuole, infatti, lasciarsi sfuggire uno dei volti più amati e popolari della fiction, per il quale ha preparato un tris di impegni dal successo pressoché garantito. Dopo gli ottimi ascolti del film tv Paolo Borsellino – I 57 giorni, seguito lo scorso maggio da oltre 8 milioni di spettatori (30% di share), Zingaretti tornerà da metà aprile su Rai1 con 4 nuovi film della fortunatissima saga de Il Commissario Montalbano.

Non solo, in autunno sempre per la prima rete Rai sarà il protagonista di Adriano Olivetti – La forza di un sogno, miniserie prodotta dalla Casanova Multimedia che racconterà la vita del noto imprenditore piemontese. Ai due impegni già pronti per la messa in onda, si aggiunge un terzo interessante progetto. Passando dalla Sicilia alla Calabria, dal ruolo di Commissario a quello di Giudice, e da Andrea Camilleri a Mimmo Gangemi, Zingaretti è pronto a dare il volto ad Alberto Lenzi, ovvero Il Giudice Meschino, protagonista del fortunato romanzo dello scrittore calabrese.