Fiction


23
marzo

MIRIAM DALMAZIO (CHE DIO CI AIUTI) A DM: NON MI HANNO PRESO PER INTERPRETARE GIULIETTA

Miriam Dalmazio (foto di Francesca Petrangeli)

Miriam Dalmazio è giovanissima, classe 1987, ma è già nota al grande pubblico. Merito della sua interpretazione in Che Dio ci Aiuti, la fortunata fiction di Rai1 in cui veste i panni di Margherita. A DM si racconta con sincerità ma anche con l’imbarazzo di una giovane attrice che sta iniziando adesso a confrontarsi con il successo e la notorietà.

Per me ogni volta è sempre una sorpresa. E’ strano entrare nelle case degli italiani una volta a settimana. Mi piace e mi imbarazza. Il mio problema è che io vado in giro vestita male, senza trucco… non so come la gente faccia a riconoscermi.

Com’è nata la passione per la recitazione?

Quella per la recitazione, e per l’arte in genere, l’ho sempre avuta sin da bambina. Poi, vivendo a Palermo, ho frequentato qualche piccolo corso ma in realtà è stato un caso che io abbia iniziato a fare davvero questo lavoro. Un giorno ho accompagnato una mia amica a un provino e mi hanno notata…

Hai anche una passione per il canto…

Si, anche se non ho una voce educata e non ho mai studiato canto, però è una cosa che mi piacerebbe fare in futuro.

Quindi c’è la possibilità di vederti in un musical?

Magari! Anche se io non ho mai ballato e non so se sono portata. Non mi sono mai messa alla prova però tutto quello che è inerente all’arte mi piace molto.

Com’è stato il provino per ottenere il ruolo di Margherita in Che Dio ci Aiuti?

In verità ne ho fatti svariati, perché la casting director si ricordava di alcuni provini che avevo fatto un anno prima. Sono stata provinata anche per i ruoli di Giulia (Serena Rossi, ndDm) e Azzurra (Francesca Chillemi, ndDm).

Qual è stata la tua prima volta davanti alla cinepresa?




21
marzo

DON MATTEO LASCIA GUBBIO E SI TRASFERISCE A SPOLETO

Don Matteo

La notizia è a dir poco sconvolgente: a pochi giorni dall’inizio delle riprese della nona stagione, Don Matteo sale in sella alla sua storica bicicletta e da Gubbio si trasferisce a Spoleto. Dopo 14 anni di fortunato sodalizio, la fiction con protagonista Terence Hill ha, infatti, deciso di cambiare location e trasferirsi 80 km più in là. Una scelta, quella della casa di produzione Lux Vide, che non poteva non innescare una vera e propria guerra di Campanili.

In quel di Gubbio, nello sconcerto più totale, il sindaco, il vescovo, Confindustria Alberghi, Federalberghi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, e numerosi operatori del centro storico, hanno scritto una lettera pubblica ai produttori Luca e Matilde Bernabei, dichiarando il proprio stupore per la scelta fatta:

“Abbiamo letto con sconcerto la missiva con cui parrebbe potersi chiudere una storia comune lunga più di dieci anni. La città di Gubbio forte dell’unione straordinaria nello sforzo comune di proseguire lungo il sentiero della fiction Don Matteo, ha saputo comporre in tre settimane un’offerta tecnico-economica a dir poco stupefacente. Considerando i tempi orribili in cui viviamo e la crisi economica che attanaglia e deprime in particolare anche la nostra area, quanto costruito unendo sacrifici ed impegni pubblici e privati meriterebbe non solo la massima attenzione, ma anche il massimo rispetto”.

Una lettera accorata, a cui i produttori di Don Matteo hanno risposto con una nota nella quale, oltre a dichiararsi grati alla città di Gubbio, hanno motivato la storica decisione:

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20
marzo

CHE DIO CI AIUTI 2: ANTICIPAZIONI SESTA PUNTATA

Che Dio ci aiuti

Paese che vai, suora che trovi. Spietate, svitate, amorevoli, inquietanti o dai passati misteriosi, le suore hanno negli anni animato numerose serie televisive di successo. E’ il caso ad esempio di Suor Thérèse, serial francese (trasmesso in Italia su Rete4) con protagonista Juliette, un’ispettrice di polizia che decide di cambiare vita e prendere i voti. Tutto made in Germany è invece il successo di Un ciclone in convento, serie ultradecennale dal titolo originale Um Himmels Willen (Per amor del cielo), con protagoniste delle suore (nelle prime stagioni capitanate dalla combattiva sorella Lotte Albers) costrette a difendersi dal sindaco di Kaltenthal, Wolfgang Wöller, che vorrebbe trasformare il convento del paese in un moderno centro congressi.

Dall’America è arrivata lo scorso ottobre (mercoledì 22,45 su Fox) Sorella Jude, l’inquietante direttrice di un istituto psichiatrico interpretata da Jessica Lange in American Horror Story: Asylum. Sul fronte italiano non possiamo non ricordare Sorella Alberta, la perfida Reverenda Madre interpretata da Virna Lisi in Le ali della vita, e la più simpatica Suor Amelia, proposta da Angela Finocchiaro negli anni 90 nella serie Dio vede e provvede. L’ultima suora in ordine di tempo è invece Suor Angela, il personaggio interpretato da Elena Sofia Ricci in Che Dio ci aiuti, la fortunata serie tv prodotta dalla Lux Vide in onda su Rai1 con la sua seconda stagione.

Dopo lo spostamento avvenuto questa sera per dar spazio domani alla partita di calcio Italia – Brasile, la fiction, con protagonisti tra gli altri Francesca Chillemi, Lino Guanciale e Valeria Fabrizi, tornerà dal prossimo 28 marzo ad occupare stabilmente la serata del giovedì. Scopriamo insieme le trame dei due episodi in onda come di consueto a partire dalle 21,10.





19
marzo

TIERRA DE LOBOS 2: ANTICIPAZIONI DELLA TERZA PUNTATA

Tierra de Lobos 2 - L'amore e il coraggio

Dopo ben due rinvii, questa sera è finalmente andato in onda su Rete4 il secondo appuntamento con la seconda stagione di Tierra de Lobos – L’amore e il coraggio, la serie spagnola dalle tinte western ambientata alla fine del XIX Secolo. Nuove avventure, intrighi, ma soprattutto accese passioni riempiono anche in questo nuovo capitolo le giornate dei fratelli Cesar (Álex Garcia) e Roman Bravo (Junio Valverde), di  Almudena (Silvia Alonso) e di suo padre Antonio Lobo (Juan Fernández), ma anche della bella danzatrice del ventre Ines (Carolina Bang) e del Capitano Ugarte (Sergio Peris-Mencheta).

Scopriamo cosa accadrà nella terza puntata, in onda martedì 26 marzo come sempre alle 21,10 su Rete4. L’esercito ha circondato il villaggio ed il comandante Ugarte sta imponendo un clima di dittatura, cercando di scoprire chi abbia fatto saltare la polveriera. Lobo chiede aiuto al sindaco e gli dà un ultimatum: o con lui o senza di lui. Cesar dimostra a Lobo di avere denaro a sufficienza per ripagare il debito che il villaggio ha con lui e si ritiene già il signore di Tierra de Lobos.

Lobo insinua a Ugarte che Cesar possa essere il colpevole della polveriera, dunque Ugarte decide di condannare degli innocenti davanti a Cesar per vedere se quest’ultimo confessa. Felix sta somministrando gradualmente ad Almudena delle sostanze che alterano il suo stato mentale per far sì che tutti si convincano che sia pazza. Lei chiede aiuto e cerca di raccontarlo, ma nessuno le crede. Ugarte è in procinto di ottenere la mano di Nieves. Anibal vuole scappare di nascosto dal villaggio, ormai rassegnato al loro matrimonio di convenienza e Nieves va a dirgli addio.


19
marzo

TUTTI PAZZI PER AMORE: SPIRAGLI PER LA QUARTA STAGIONE

Tutti Pazzi per Amore

Ha dato uno scossone al panorama italico della fiction. E in effetti, a differenza di altre serie di Rai1, più che per gli ascolti, Tutti Pazzi per Amore si è imposta per i contenuti. Un linguaggio atipico per la serialità tricolore che ha fatto sì che la serie diventasse un piccolo cult al quale gli spettatori non si rassegnano a dover rinunciare. Al momento, infatti, complice un trend calante negli ascolti, Tutti pazzi per Amore è fermo alla terza stagione. Qualcosa, però, si starebbe muovendo, stando alle parole di Riccardo Milani.

Ecco cosa il regista della fiction ha dichiarato a Il Mattino a proposito di una quarta stagione:

Non so nulla di preciso ma ho sentito voci di corridoio, un chiacchiericcio che mi potrebbe far ben pensare. Speriamo bene ma la Rai mi è sembrata interessata a pensarci su seriamente”

Sarà davvero così? Il neo direttore Eleonora Andreatta, che pure dice di voler puntare sulla contemporaneità, si assumerà il rischio di produrne un seguito? Ad influire sulla sua decisione ci potrebbero essere anche gli ascolti delle repliche in onda su Rai2, da ieri nel primo pomeriggio. L’esordio però, condizionato dal debole traino di Detto Fatto, è stato disastroso (share del 2.81%).





19
marzo

IL CLAN DEI CAMORRISTI: RIUSCIRÀ IL GIUDICE ESPOSITO A CATTURARE O’ MALESE?

Il clan dei camorristi

Come andrà a finire tra il tenebroso camorrista O’Malese e l’integerrimo Giudice Andrea Esposito? Per scoprirlo non ci resta che attendere l’ultimo appuntamento de Il clan dei camorristi, in onda venerdì 22 marzo alle 21,10 su Canale5. La fiction Taodue con protagonisti Stefano Accorsi e Giuseppe Zeno, accompagnata dalle ormai trite e ritrite polemiche sull’opportunità di raccontare per l’ennesima volta la malavita in tv, non ha riscosso il successo sperato: partita lo scorso 25 gennaio, è riuscita, infatti, a catturare l’attenzione di una media di appena 4.441.000 spettatori, pari a uno share del 16,38%.

Risultati decisamente deludenti se si considerano le grosse aspettative risposte nella serie di Pietro Valsecchi, al punto da rinviarne a più riprese la partenza con lo scopo di tutelarne gli ascolti. Alla fiction che tanto ha fatto arrabbiare gli abitanti di Aversa, non ha giovato neppure la mancata concorrenza della Rai, che nella serata del venerdì si è limitata a mandare in onda il poco pretenzioso game Red or Black.

Appare dunque lecito domandarsi se non sia veramente arrivato il momento di dare uno stop alle tante produzioni incentrate su boss e malavita organizzata. Soprattutto se, come avvenuto ne Il Clan dei camorristi, non si è stati in grado di trovare delle chiavi di lettura originali, che andassero oltre l’inevitabile lotta tra il bene e il male, buoni e cattivi, e guardie e ladri.

Dopo il salto le anticipazioni della puntata finale. ATTENZIONE SPOILER!


19
marzo

TIERRA DE LOBOS 2 PASSA AL MARTEDI’

Tierra de Lobos

Non c’è pace per la serie spagnola Tierra de Lobos 2 – L’amore e il coraggio. Se in patria colleziona ascolti record e riconoscimenti della critica, in Italia è costretta a fermarsi a risultati ben più deludenti e a collezionare al massimo slittamenti in palinsesto. Partite lo scorso 3 marzo con una media di appena 1.188.000 telespettatori e il 4.44% di share, le avventure dei fratelli Bravo e dello spietato Lobo sono state immediatamente sposate dalla collocazione domenicale a quella infrasettimanale del mercoledì.

La serata di mercoledì 13 marzo è stata però segnata dall’elezione del nuovo Papa, che ha portato tutta la tv a stravolgere i propri palinsesti, e così per Tierra de Lobos è arrivato un nuovo slittamento a questa sera. Salvo nuovi cambiamenti, a partire da questa settimana la serie andrà in onda al martedì. Chissà che in una serata più tranquilla dal punto di vista della concorrenza, non possa guadagnare qualche spettatore in più, e riuscire quantomeno a risollevare la media d’ascolto al livello della prima stagione, chiusa al 6,60% di share.

In attesa di scoprire cosa accadrà sul fronte auditel, vediamo le anticipazioni del secondo appuntamento. Anibal decide di parlare a Nieves ma sul piu’ bello arrivano dei soldati che tramortiscono lui e rapiscono la ragazza. Ines si introduce di nascosto alla Quebrada e cerca fra le carte. Cesar la sorprende, prima lottano e poi finiscono a letto. Nieves, spaventata, viene portata nel bosco dove l’attende Ugarte che ha preparato un piccolo banchetto a due.


18
marzo

K2 – LA MONTAGNA DEGLI ITALIANI: CONFLITTI E POLEMICHE PER CONQUISTARE LA VETTA

K2 - La montagna degli italiani

Domani alle 21.10 su Rai1 andrà in onda la seconda ed ultima puntata di K2 – La montagna degli italiani, la coproduzione italo-austriaca, diretta da Robert Dornhelm, incentrata sulla scalata della seconda montagna più alta della terra da parte di un gruppo di alpinisti italiani. Con i suoi 8.611 metri d’altezza il K2 è meno alto dell’Everest, ma presenta maggiori difficoltà nell’ascensione.

In questo secondo appuntamento la miniserie, con protagonisti Massimo Poggio, Marco Bocci, e Giorgio Lupano, si concentrerà  soprattutto sul conflitto tra gli alpinisti protagonisti dell’impresa. Ora più che mai la montagna mette gli uni contro gli altri, perché riemergono l’individualismo e il protagonismo dei singoli, il cui sacrificio vale l’ingresso nella Storia. Per piantare la bandiera sul tetto del mondo c’è, infatti, posto solo per due.

Quei due saranno Achille Compagnoni (Massimo Poggio) e Lino Lacedelli (Michele Alhaique) che riusciranno a  conquistare la vetta, lasciando però indietro il compagno di spedizione Walter Bonatti (Marco Bocci), tornato indietro per prendere delle bombole di ossigeno e rimasto senza tenda per un’intera notte. Un comportamento quello di Compagnoni e Lacedelli, che ha dato vita ad una lunga scia di polemiche, che gli sceneggiatori della miniserie Paolo Logli, Alessandro Pondi, Riccardo Irrera e Mauro Graiani, non vogliono assolutamente riaprire, avendo seguito nella stesura della trama la sentenza del Cai che nel 2004 ha dato ragione a Bonatti.

Dopo il salto la trama della seconda puntata.