Dall’uccisione nel 1955 del presunto assassino del marito, il boss Pasquale Simonetti detto Pascalone ’e Nola, alla relazione sentimentale con un altro boss, Umberto Ammaturo, passando per la morte in un agguato del figlio Pasqualino, per l’iscrizione nel registro degli indagati come mandante di un altro omicidio, e per la celebre conferenza stampa indetta nel 1982, nella quale minacciò pubblicamente Raffaele Cutolo e i vertici della Nuova Camorra Organizzata. La vita di Assunta Maresca, detta Pupetta per via della sua avvenenza fisica – che a soli sedici anni le permise di vincere anche un concorso di bellezza locale – è stata da sempre ricca di avvenimenti clamorosi.
Una storia complessa e ricca di sfaccettature, pronta a rivivere dal prossimo giovedì 6 giugno in prima serata su Canale5 con la miniserie in 4 puntate Pupetta – Il Coraggio e la Passione, con protagonista – nel ruolo della donna di camorra più famosa d’Italia – Manuela Arcuri. La fiction, inizialmente intitolata Pupetta – La ragazza con la pistola, in seguito Pupetta – Una storia italiana, per poi arrivare al titolo attuale, è prodotta da Ares ed arriva sugli schermi tv dopo numerosi rinvii.
Rinvii legati a scelte di programmazione della rete ammiraglia Mediaset, e non di natura legale come invece accaduto in passato per un’altra fiction incentrata sulla vita della Maresca. Nel 1982 la Rai realizzò, infatti, la miniserie Il caso Pupetta Maresca, a firma di Marisa Malfatti e Riccardo Tortora. Il film, con protagonista – nel ruolo di Pupetta – una giovanissima Alessandra Mussolini, dopo una lunga battaglia a colpi di carta bollata tra la tv di Stato e la “vera” Maresca, che accusava lo sceneggiato di recare danno alla sua immagine, andò in onda solo nel 1994, quando il Tribunale civile di Roma stabilì la trasmissione senza tagli e censure poiché non lesivi della reputazione della protagonista.
La produzione a firma di Alberto Tarallo, con soggetto e sceneggiatura del fido Teodosio Losito, ha da subito, al contrario, trovato il consenso della Maresca, che ha fornito la sua consulenza sin dalle fasi iniziali di lavorazione, dichiarando a Il Fatto Quotidiano: