Calcio



8
giugno

EURO 2012: ECCO LA PROGRAMMAZIONE DI RAI SPORT. MAXISCHERMI NELLE ZONE TERREMOTATE

Euro 2012 su Rai Sport

Oltre alle sedici che si contenderanno il titolo, un’altra squadra scende in campo per gli Europei 2012 in Polonia e Ucraina: Rai Sport. Sulla tv di Stato è partita una ricca programmazione interamente dedicata alla quattordicesima edizione dei campionati europei di calcio, a cominciare dalle prime ore del mattino fino a tarda notte: oltre 200 ore tra telecronache, approfondimenti, notiziari e rubriche.

Il primo numero che conta è quello delle partite: 31 incontri, di cui 27 in diretta, in esclusiva sulle reti Rai 1 e Rai HD (canale 501 del DTT), con il solo match di domenica 10 giugno tra Irlanda e Croazia che verrà trasmesso da Rai 2. Si parte ogni giorno alle 7.00 su Rai Sport 1 (canale 57 del DTT e 227 di Sky) con la novità Mattina Sport Europei condotto da Mario Mattioli, con la partecipazione in studio di Marino Bartoletti e in postazione web news di Antonello Orlando: approfondimenti, prime notizie della giornata, rassegna stampa, ospiti e collegamento con Diretta Azzurra per le ultimissime dal ritiro dell’Italia.

Paola Ferrari e Franco Lauro, “supportati” da Enrico Varriale e Ivan Zazzaroni, guideranno i telespettatori nei pre e post gara con Stadio Europa: dalle 17.10 su Rai 1 per le partite delle 18.00; dalle 20.00 su Rai 3 per lasciare campo libero al Tg1, per poi tornare sull’ammiraglia pochi istanti prima del match serale. Dalle 23.00, invece, scatta su Rai 1 Notti Europee per un resoconto generale di quanto successo in giornata, con gol e interviste dei protagonisti: conducono questo appuntamento Andrea Fusco e Simona Rolandi.

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8
giugno

EURO 2012 AL VIA ALLE 18.00: APRE POLONIA-GRECIA, L’ITALIA DEBUTTA DOMENICA

Euro 2012

Si parte! Finalmente il calcio scommesso e chiacchierato cede la scena a quello giocato, con gli Europei 2012 al via in Polonia e Ucraina. La quattordicesima edizione del torneo (l’ultima a sedici squadre) apre una ricca estate di eventi sportivi in tv, da Wimbledon alle Olimpiadi di Londra. Ora, però, è il campionato europeo di calcio a guadagnare la prima pagina, col match inaugurale di oggi (alle 18.00 su Rai 1) tra Polonia e Grecia al National Stadium di Varsavia.

Venti minuti prima del fischio d’inizio, da non perdere la spettacolare cerimonia d’apertura diretta da Marco Balich (Olympic Producer e presidente della Filmmaster Events), già “regista” alle Olimpiadi di Torino 2006. Una coreografia con 800 volanti performer, provenienti da 63 Paesi, sulle musiche del pianista ungherese Adam Gyorgy. L’evento, della durata di dodici minuti, sarà seguito da oltre 150 milioni di spettatori in tutto il mondo.

In Italia la copertura di Euro 2012 è garantita dalla squadra di Rai Sport, che trasmetterà in esclusiva tutte le 31 partite del torneo – 27 in diretta e 4 in differita – su Rai 1 e Rai HD (canale 501 del DTT), ad eccezione di Irlanda-Croazia di domenica 10 giugno, trasmessa dalle 20.45 su Rai 2. Match, questo, che chiude la prima giornata del Gruppo C, dove la nostra Nazionale è attesa all’esordio (alle 18.00) contro la Spagna campione del mondo e detentrice del titolo.

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29
maggio

SERIE A, DIRITTI TV: LA RAI SI ‘SALVA’ DALLE 18.15 IN POI. NIENTE DA FARE PER QUELLI CHE IL CALCIO

Diritti Tv per la Serie A

Mentre il calcio, tra perquisizioni e arresti, è alle prese con l’ennesimo scandalo scommesse, ieri è stata una giornata importante nell’assemblea di Lega dove si è discusso dei diritti in chiaro del campionato di Serie A per il triennio 2012 – 2015. La notizia è che la Rai salva trasmissioni storiche come 90° minuto, La Domenica Sportiva e Tutto il calcio minuto per minuto.

L’assemblea, infatti, ha accettato l’offerta della tv di Stato di trasmettere – oltre alla diretta radiofonica degli incontri – gli highlights e le interviste post-partita nella fascia oraria che va dalle 18.15 in poi. Salvi, dunque, i programmi sopra citati, per un accordo che vale 14,5 milioni di euro (11,5 per i diritti tv e 3 per quelli della radio).

Prosegue, invece, in forma privata la trattativa per l’acquisizione della fascia 18.00 – 18.15, che consentirebbe di trasmettere i primi gol in chiaro. L’offerta di Sky per Cielo, infatti, è stata ritenuta troppo bassa e dunque tali diritti restano ancora invenduti. A qualcosa, visti i tempi, tocca comunque rinunciare, e la Rai sembra aver definitivamente abbandonato al suo destino Quelli che il Calcio.

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9
maggio

ADEM LJAJIC CONTRO DELIO ROSSI: “M’HA DETTO ‘TI VOGLIO AMMAZZARE’, IO NON HO DETTO NIENTE DI BRUTTO”

Adem Ljajic a ViolaChannel

“Prima di tutto volevo chiedere scusa a tutti i tifosi della Fiorentina, a tutta la società, ai miei compagni per quello che è successo”.

Riparte dalle scuse il calciatore serbo Adem Ljajic, protagonista una settimana fa dello spiacevole scontro con l’allenatore Delio Rossi (qui il video) durante la partita Fiorentina – Novara di Serie A, che è costato al tecnico viola l’immediato esonero dalla panchina toscana. Lo fa attraverso le telecamere di ViolaChannel, cercando di spiegare cosa è successo dall’istante in cui rivolge al ct l’applauso ironico per la sostituzione alla sfuriata violenta di Rossi:

E’ successa una cosa brutta, sicuro. Dopo trenta minuti sono uscito e ho fatto un gesto, secondo me, non bello. Ho applaudito e ho detto: ‘Sei un grande mister, bravo così’ [...] Lui m’ha detto delle parole brutte. Prima di tutto che sono stronzo, ‘ti voglio ammazzare’. Poi sicuro io ho detto qualcosa anche in serbo, però dopo che lui ha provato a darmi le botte. Prima io non ho detto niente, niente di brutto”.

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7
maggio

LA JUVENTUS E’ CAMPIONE D’ITALIA

Juventus Campione d'Italia

La Vecchia Signora torna a sfilare con lo scudetto sul petto. Una passerella lunga trentasette giornate e condita da un’imbattibilità che laurea la Juventus campione d’Italia. C’è una città (Trieste) che assiste al trionfo e un’altra (Torino) che esplode di gioia; in mezzo, e non è poco, la decisiva sfida di Milano tra Inter e Milan (finita 4 a 2), che spegne definitivamente le speranze di Allegri e compagni, costretti al secondo posto. La contemporanea vittoria per 2 a 0 sul Cagliari, infatti, regala alla squadra di Antonio Conte gli 81 punti sufficienti per alzare le braccia al cielo con un turno d’anticipo.

Una storia di soddisfazioni per alcuni e rivincite per altri. Tra questi ultimi c’è sicuramente Gigi Buffon, che nel 2006 salì sul tetto del mondo con la maglia dell’Italia e, dopo un paio di mesi, scese in Serie B con quella bianconera. Ed è proprio dal ricordo di quella stagione che nasce la dedica principale di questo scudetto:

“Ho pensato a tante persone – dichiara il portiere ai microfoni di Sky Sport – le dediche sarebbero tante. Il primo sicuramente è Del Piero, col quale finalmente abbiamo avuto la fortuna di condividere questo grande giorno di riscatto, il giorno dei giorni. Poi sicuramente ho pensato a Camoranesi, a Nedved, a Trezeguet, anche loro meritavano di essere protagonisti in questa serata e in questa stagione (…) Quando devi scendere in Serie B e hai appena vinto un Mondiale da protagonista, credo che non sia mai facile. Credo che l’unica motivazione per cui l’abbiamo fatto è l’amore verso questa maglia, per la riconoscenza nei confronti della società, dei tifosi e probabilmente anche per un senso di appartenenza a questi colori e di amicizia fra di noi”.

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3
maggio

CAOS FIORENTINA: DELIO ROSSI PRENDE A PUGNI LJAJIC. ESONERATO! (VIDEO)

Delio Rossi prende a pugni Adem Ljajic

Nella serata di campionato dove Gigi Buffon fa tremare tutto il popolo bianconero (l’ingenuità del portiere, a cinque minuti dal fischio finale, costringe la Juventus all’1 a 1 contro il Lecce, riportando il Milan ad un solo punto dalla vetta), a guadagnare la scena è purtroppo l’allenatore della Fiorentina Delio Rossi, artefice di un imbarazzante scatto d’ira (video dopo il salto) nei confronti di un proprio giocatore, colpendolo ripetutamente con i pugni.

La partita incriminata è Fiorentina – Novara. Siamo al 32′ del primo tempo, con la squadra di casa sotto per 2 reti a 0, quando il tecnico viola decide di effettuare una sostituzione: fuori Adem Ljajic e dentro Ruben Olivera. Il calciatore serbo non digerisce il cambio e, mentre si siede in panchina, si rivolge con tono sarcastico al proprio allenatore (tra i due sembra sia volato anche qualche insulto), alzando il pollice della mano destra, come a voler dire “Bravo. Complimenti”. A questo punto succede l’impensabile: Rossi si scaglia contro Ljajic, mettendogli una mano in faccia e colpendolo con una serie di pugni, stoppata per fortuna dagli altri componenti della panchina che, increduli, intervengono all’istante per separare i due.

Una scena inaccettabile: nessuna provocazione, la più sbagliata o esagerata che sia, può giustificare un simile atto di violenza, che da regolamento andrebbe punito con l’immediata espulsione (l’arbitro Giannoccaro, e inspiegabilmente il quarto uomo, non vedono nulla). Passi (!!!) la svista arbitrale, ma com’è possibile che il secondo tempo della partita inizi col tecnico viola ancora in panchina? Nessuna “autorità” competente, nel quarto d’ora di intervallo, è stata capace di prendere un provvedimento.

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26
febbraio

MILAN – JUVE, CARLO PELLEGATTI PERDE LA TESTA: “CONTE E’ MALATO MENTALE”. OGGI LE SCUSE

Carlo Pellegatti

Milan – Juventus di ieri sera (big match della 25° giornata di Serie A) ha infuocato per 90 minuti lo stadio San Siro di Milano. Ma nulla è paragonabile a quel che è successo nel post-gara, ancora in fermento per gli errori arbitrali che hanno impedito, nel primo tempo, alla squadra rossonera di salire 2 a 0 (gol annullato a Muntari), mentre a quella bianconera, nel secondo, di pareggiare i conti (gol annullato a Matri). Alla fine, però, il tabellone recita 1 a 1, in virtù di un altro gol dell’attaccante della Juventus, questa volta convalidato.

E mentre sul terreno di gioco, dopo il fischio finale dell’arbitro Tagliavento, si consumano gli inevitabili scontri verbali tra i giocatori, è sul secondo canale di Mediaset Premium che va in onda quello che nessun telespettatore vorrebbe mai sentire. La rabbia ingiustificata del telecronista Carlo Pellegatti, storicamente di fede rossonera, che si scaglia senza mezze parole contro l’allenatore della squadra avversaria, Antonio Conte, reo di non aver perso la partita. Una caduta di stile clamorosa, che macchia quel “simpatico” tifo che ha da sempre contraddistinto il giornalista:

“(…) Conte è senza vergogna e va a protestare. Conte è senza vergogna, Conte è senza vergogna. E ancora Chiellini protagonista, ancora la provocazione. Senza vergogna la Juventus. E’ senza vergogna. Conte è malato mentale. Vai e vai negli spogliatoi stasera, cazzo rompi i coglioni stasera?! Stasera muto e vai negli spogliatoi. Guarda che roba, guarda che roba. Guarda, guarda. Colpa di quel testa di cazzo, colpa di quel testa di cazzo. Vai negli spogliatoi e vai”.


25
ottobre

SFIDE: ALESSANDRO DEL PIERO E’ IL PROTAGONISTA DELLA PUNTATA DI STASERA

Sfide racconta Alessandro Del Piero

Osannato dai propri tifosi, stimato da quelli avversari. Una delle ultime (e poche) bandiere del calcio moderno, Alessandro Del Piero, è protagonista questa sera della puntata di Sfide, in onda su Rai 3 a partire dalle 23.15. Una carriera che l’ha portato ad essere considerato tra i calciatori più forti di tutti i tempi e che stasera, attraverso interviste esclusive e filmati, verrà ripercorsa in lungo e in largo, a cominciare dai primi calci al pallone nella vigna dietro casa, a San Vendemiano, dove è nato.

Un predestinato che a soli 19 anni già milita nella prima squadra della Juventus. E il suo talento non fatica ad imporsi, tanto da offuscare un certo Roberto Baggio, che fu “costretto” a lasciare Torino in cerca di altri lidi. Da qui inizia la sua scalata al successo, che lo porta fin da giovane ad essere considerato il simbolo della squadra più titolata d’Italia, oltre che artefice dei più grandi successi bianconeri (si laurea per 7 volte campione d’Italia, oltre a salire sul tetto d’Europa e del mondo nel 1996). Capitano della Vecchia Signora dal 2001, vanta sia il primato di gol che di presenze.

Poi ci sono le avventure con la maglia della Nazionale (prende parte a 3 campionati Mondiali e 4 Europei), trionfando in Germania nel 2006, quando l’Italia vince il suo quarto titolo Mondiale. Ad oggi, con 27 reti in maglia azzurra, è il marcatore più prolifico tra i calciatori in attività (quarto di tutti i tempi, a pari merito con Baggio).