TG/Informazione


3
luglio

FILIPPO FACCI A DM: “A LA7 SONO PIU’ LIBERI E CINICI PERCHE’ GUARDANO SOLO AL RISULTATO. ONORATO SE ARRIVASSE SANTORO”

Filippo Facci

Irriverente, cinico, sempre e comunque polemico. Mai banale. Filippo Facci è uno di quei giornalisti che sanno usare la penna come fosse un fioretto in mano a D’Artagnan. Molti lo considerano vicino al centrodestra, lui invece si definisce uno che pensa con la propria testa. Attualmente dispensa le sue stoccate dalle pagine del quotidiano Libero e, televisivamente, sull’emittente di Telecom Italia Media, La7, dove da ieri è approdato al timone di In Onda estate, il talk show di access prime time in programma dal lunedì al venerdì. Un’esperienza che lo vede al suo esordio assoluto come conduttore televisivo, al fianco della collega giornalista Natascha Lusenti.

Filippo, questo per te è un vero e proprio debutto: come ti senti?

Mi sento “normale”. E’ vero, non ho mai fatto il conduttore, anche se sono stato assunto a Mediaset per 12 anni e credo di comprendere qualche meccanismo televisivo. E’ la mia prima volta e questo potrebbe essere il pericolo o la risorsa, perché  normalmente  vengo considerato una persona da moderare e non moderatrice. Però le sorprese non mancano mai…

Al programma hai impresso uno stile particolare. E’ una scelta voluta?

La mia ambizione è quella di sparire, e in questo sono d’accordo con Natascha Lusenti. Non devo farmi notare, non devo spiazzare: la mia bravura sarà quella di saper tirar fuori dagli ospiti ciò che possa interessare al telespettatore, che oggi è molto diverso dalle aspettative degli addetti ai lavori. Non ho paura di essere didascalico o di spiegare daccapo cose che basta perdersi una puntata per non ricordare già più.

Quindi non ti vedremo battibeccare con Natascha Lusenti come accadeva l’anno scorso con la coppia Telese – Costamagna?

Neanche per idea, non è la nostra intenzione e la riterremo una cosa negativa e poco professionale, se esiste ancora questa espressione. In verità il tipo di programma che faremo lo sappiamo solo venti secondi dopo l’inizio della diretta, ma non ci sarà una contrapposizione basata sul fatto che siamo un uomo e una donna, né tantomeno ci sarà alcuna attribuzione di conduttore di destra o di sinistra.

Di recente hai scritto che l’informazione televisiva è affetta da “cretinismo bipolare”. Cosa intendi con questa espressione?

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2
luglio

NATASCHA LUSENTI A DM: “CONDURRE IN ONDA ESTATE E’ UNA SFIDA, NEL PROGRAMMA MANCAVA UNA DONNA. MICHELE SANTORO? UN SEVERO TALENT SCOUT”

Natascha Lusenti

Natascha Lusenti va dove la porta il cuore. L’istinto e le passioni, infatti, l’hanno sempre guidata nella sua carriera di giornalista ed i risultati, manco a dirlo, sono arrivati di conseguenza. Alta, mora, svizzera e con un passato da modella, ha esordito televisivamente a fianco di Michele Santoro ed oggi è un volto noto al pubblico di La7, rete sulla quale ha condotto Atlantide, curato spazi d’approfondimento e firmato inchieste. Stasera debutterà al timone di In Onda estate in coppia con Filippo Facci e – dal lunedì al venerdì, ore 20.30 – la vedremo torchiare i politici e i protagonisti dell’attualità (il primo sarà Giulio Tremonti) con quella verve battagliera che le è propria. Sì, perché dietro al visino d’angelo la Lusenti ha la corazza…

Natascha, dopo aver condotto programmi di informazione scientifica ora passi al talk show: con che spirito inizi questa nuova avventura?

La vedo come una grande occasione. Per me è qualcosa di nuovo: sinora ho fatto inchieste e reportage, non ho molta dimestichezza con la diretta né con l’approfondimento politico e sono molto soddisfatta per la fiducia che mi ha dato la rete. E’ una grande sfida, ma le sfide mi piacciono e sono di ottimo umore.

Nel racconto della politica manterrai lo stesso approccio che solitamente riservi alla divulgazione o intendi cambiare registro?

Vorrei mantenere lo stesso stile di sobrietà e di ironia che utilizzo soprattutto quando faccio le interviste e le inchieste sul campo. Questo è l’approccio che preferisco e che mi porta ad avere dei risultati, ma ovviamente saremo in due conduttori quindi bisognerà mettere assieme le caratteristiche di entrambi.

Già, perché avrai a che fare con Filippo Facci che notoriamente è un personaggio non facile. Cosa ti aspetti da questa collaborazione?

Sinceramente non lo so. Sono pronta anche a delle sorprese, nel senso che non so come potrebbe reagire Filippo davanti a un ospite o come potrebbe intervistarlo. Lui mi è simpatico e mi a detto che la cosa è reciproca. Siamo molto diversi per percorsi ed esperienze avute, ma penso che le premesse siano costruttive e che faremo un buon lavoro. Tutti mi chiedono se sono preoccupata per Facci: l’incognito non mi spaventa (ride, ndDM), quindi dico di no.


29
giugno

DOPO TG5: DALL’8 LUGLIO PARTE L’APPROFONDIMENTO DOMENICALE DI CANALE5

Tg5

D’estate le notizie arrivano anche ‘Dopo’. La redazione del Tg5 sta mettendo a punto un nuovo spazio d’approfondimento che verrà trasmesso ogni domenica a partire dal prossimo 8 luglio. Il programma andrà in onda alle 20.40, al termine del notiziario serale, e si intitolerà giustappunto “Dopo Tg5“. Aggiornamenti, curiosità, analisi: l’appuntamento andrà ad arricchire il quadro informativo della rete ammiraglia di Mediaset.

Il “Dopo Tg5″ terrà compagnia al pubblico per tutta l’estate, con l’obiettivo di soffermarsi ulteriormente sui fatti salienti della cronaca, dell’attualità, della politica, dell’economia, del costume e della società. Come noto, infatti, le notizie non vanno mai in vacanza nemmeno nelle domeniche estive. La testata di Canale5 inaugurerà dunque un nuovo appuntamento dopo aver progettato, su idea del direttore Clemente Mimun, anche un altro spazio informativo rivelatosi di particolare interesse: il Tg bau&miao.

Il primo tg degli animali – anch’esso trasmesso di domenica ma prima del notiziario delle 13 – ha infatti riscosso un certo successo sin dalle sue prime puntate sperimentali, e con tutta probabilità verrà confermato come spazio fisso della prossima stagione tv. Ora arriverà anche il “Dopo Tg5″, per approfondire la cronaca e supplire alla chiusura per ferie dei talk show.

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29
giugno

MICHELE SANTORO: LA TRATTATIVA CON LA7 C’E’ MA E’ MOLTO LABORIOSA

Michele Santoro

La trattativa con La7 c’è“. Così parlò Michele Santoro. Ospite d’onore del festival savonese Ideona, una quattro giorni dedicata alla tv, il popolare giornalista ha confermato le indiscrezioni secondo le quali sarebbero in corso delle trattative in vista di un suo approdo a La7 nella prossima stagione televisiva.

La trattativa c’è ma è molto laboriosa, anche perché insieme ai miei collaboratori ci siamo abituati a produrre televisione attraverso una piattaforma che fa capo a diverse tv private in Italia e che ha avuto il suo battesimo quest’anno con il programma Servizio Pubblico”

ha affermato ieri sera il giornalista, rispondendo ad una domanda in merito. Dunque, Santoro si è effettivamente riavvicinato alla rete terzopolista, con la quale già lo scorso anno intrattenne delle trattative (finite male). Qualora Michele firmasse davvero il contratto con La7, dovremmo vederlo in onda al giovedì, in avvicendamento a Corrado Formigli che è stato confermato alla conduzione con del talk show Piazza Pulita.

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28
giugno

BALLARO’ FESTEGGIA I DIECI ANNI CON UNA STAGIONE DA RECORD E 12 VITTORIE IN PRIMA SERATA

Ballarò

E’ un caso più unico che raro quello di Ballarò nel panorama attuale della tv generalista: il talk condotto da Giovanni Floris spegne dieci candeline e festeggia un’edizione da record. Con Michele Santoro fuori dalla Rai e l’incandescente stagione politica che ha visto l’uscita di scena di Silvio Berlusconi, il programma di Rai3 si è imposto come il principale appuntamento di approfondimento politico della tv italiana e ha visto lievitare i suoi ascolti fino ad una media di quasi 4 milioni di telespettatori con uno share che sfiora il 17%. 

Numeri da capogiro che hanno trascinato la rete diretta da Antonio Di Bella sul terzo gradino del podio degli ascolti, subito dietro Rai1 e Canale 5. Nel corso della stagione, Ballarò è stato per dodici volte campione del prime time diventando un concorrente insidioso persino per le proposte delle due reti ammiraglie, e nella puntata del 6 dicembre ha registrato il suo record assoluto con 6.390.000 telespettatori e il 23.87% di share. Un successo che, già un anno fa, aveva fatto ingolosire la concorrenza: fu lo stesso Piersilvio Berlusconi a rivelare le sue intenzioni di voler portare Floris a Mediaset, all’indomani della firma del contratto che legava il giornalista alla Rai. 

Dal conduttore intanto arrivano i ringraziamenti a tutta la squadra: 

Una stagione faticosa, difficile, ma decisamente interessante, piena di spunti sul fronte giornalistico nella quale siamo riusciti ad essere credibili e autorevoli occupandoci, come sempre, di economia e società, raccontando i problemi del Paese e segnalando il loro aggravarsi, a prescindere dal governo in carica. Ringrazio il nostro pubblico, lo studio, il regista, la redazione, gli autori, gli inviati e Rai3, che ci ha sempre sostenuto e dato sicurezza. Un grazie, naturalmente anche a Maurizio Crozza. Insomma: se Ballarò è forte, lo è perché è una gran squadra, formata da grandi professionisti e grandi lavoratori, che amano il proprio mestiere e lo sanno fare con rigore e abnegazione, coraggio ed equilibrio”. 

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25
giugno

PORTA A PORTA, BRUNO VESPA AMARCORD RACCONTA UN’ESTATE ITALIANA

Porta a Porta, Un'estate italiana

Quella di Bruno Vespa sarà un’estate piena di amarcord. Da stasera il giornalista porterà in onda i miti del (recente) passato, le canzoni e i volti che hanno reso memorabili certe stagioni. A partire dalle 23.55, il decano dell’informazione di Rai1 inaugurerà la prima di cinque puntate di ”Un’Estate italiana“, declinazione vacanziera del talk show Porta a Porta. Ogni lunedì la macchina del tempo guidata da Vespa si soffermerà su un’annata particolare, rievocandone le suggestioni più significative con ospiti, filmati, ed interventi in studio.

Nel primo appuntamento di oggi l’anno sotto i riflettori sarà il lontano 1963, periodo di boom economico per il Belpaese. Allora sì, lo spread manco sapevano cosa fosse. La canzone tormentone di quell’estate, suonata a ripetizione da tutti i juke box e le radio, era Abbronzatissima di Edoardo Vianello. In tv spopolava il Carosello e Mike Bongiorno per la prima volta conduceva il Festival di Sanremo. A suo modo, quello fu un anno di cambiamenti che vide anche la scomparsa di un Papa molto amato dall’Italia e dal mondo, Giovanni XXIII.

Tanti ricordi e altrettante nostalgie sono legate a quel periodo nell’immaginario collettivo. Per la serie ’si stava meglio una volta’. Un’Estate italiana approfondirà ogni anno portando in onda pezzi storia. Stasera, ad esempio, Bruno Vespa ospiterà in studio Marino Bartoletti, Sabina Ciuffini, Saverio Gaeta, Edoardo Vianello per commentare fatti e misfatti del ‘63.

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18
giugno

RAI1, MAURO MAZZA DIFENDE GLI ASCOLTI DELLA RETE E ‘SCARICA’ FERRARA

Mauro Mazza

Nel giorno in cui i palinsesti autunnali Rai verranno presentati agli inserzionisti pubblicitari, vale la pena soffermarsi sulle dichiarazioni rilasciate dal direttore della prima rete Mauro Mazza in merito a Qui Radio Londra, una delle trasmissioni più discusse della scorsa stagione tv. L’approfondimento serale condotto da Giuliano Ferrara è stato infatti confermato nella programmazione 2012-2013, ma pare che la decisione non sia piaciuta a Mazza, il quale nei giorni scorsi ha precisato:

E’ una scelta dei direttori generali che si sono succeduti. L’accordo infatti è stato siglato da Mauro Masi e confermato da Lorenza Lei

Parole dal retrogusto pilatesco, con le quali il direttore di Rai1 ha specificato le responsabilità della mossa, e allo stesso tempo ha preso le distanze dagli ascolti non particolarmente brillanti del programma che, secondo alcuni, avrebbero penalizzato l’intera rete. Al riguardo, lo stesso Mazza ha aggiunto:

“Senza l’appuntamento quotidiano con Giuliano Ferrara quest’anno Rai1 avrebbe nel prime time lo stesso ascolto dello scorso anno. Quindi sarebbe l’unica rete italiana col segno più rispetto al 2011, mentre siamo con un segno meno, comunque marginale rispetto al calo di altri canali”


15
giugno

MARIO CALABRESI AL TG1: IL GIORNALISTA SMENTISCE

Mario Calabresi

Mario Calabresi smentisce la voci sul suo possibile arrivo al Tg1. Secondo indiscrezioni riportare dal quotidiano Libero, il direttore della Stampa sarebbe stato a un passo dall’avvicendarsi ad Alberto Maccari, attuale direttore ad interim della testata di Rai1. Il giornalista, tuttavia, ha messo a tacere i rumors a riguardo rispondendo via Twitter a chi gli domandava conferma.

E’ ancora una volta una storia che non esiste, completamente priva di fondamento” ha commentato Calabresi. Poi, in riferimento alle notizie delle ultime ore che lo davano vicino all’accordo coi vertici Rai, il giornalista ha replicato con poche ed inequivocabili parole: “E’ la solita bufala che s’inventano ogni tre mesi“.

In effetti non era la prima volta che qualcuno prospettava un nuovo incarico per Calabresi. Qualche tempo fa, in particolare dopo la caduta dell’ultimo Governo Berlusconi, erano circolate voci di un trasferimento del direttore della Stampa al Tg1 e assieme al suo nome si erano fatti quelli di Mario Orfeo e Marcello Sorgi. Tutte indiscrezioni che però non hanno mai trovato conferma.

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