E’ un caso più unico che raro quello di Ballarò nel panorama attuale della tv generalista: il talk condotto da Giovanni Floris spegne dieci candeline e festeggia un’edizione da record. Con Michele Santoro fuori dalla Rai e l’incandescente stagione politica che ha visto l’uscita di scena di Silvio Berlusconi, il programma di Rai3 si è imposto come il principale appuntamento di approfondimento politico della tv italiana e ha visto lievitare i suoi ascolti fino ad una media di quasi 4 milioni di telespettatori con uno share che sfiora il 17%.
Numeri da capogiro che hanno trascinato la rete diretta da Antonio Di Bella sul terzo gradino del podio degli ascolti, subito dietro Rai1 e Canale 5. Nel corso della stagione, Ballarò è stato per dodici volte campione del prime time diventando un concorrente insidioso persino per le proposte delle due reti ammiraglie, e nella puntata del 6 dicembre ha registrato il suo record assoluto con 6.390.000 telespettatori e il 23.87% di share. Un successo che, già un anno fa, aveva fatto ingolosire la concorrenza: fu lo stesso Piersilvio Berlusconi a rivelare le sue intenzioni di voler portare Floris a Mediaset, all’indomani della firma del contratto che legava il giornalista alla Rai.
Dal conduttore intanto arrivano i ringraziamenti a tutta la squadra:
“Una stagione faticosa, difficile, ma decisamente interessante, piena di spunti sul fronte giornalistico nella quale siamo riusciti ad essere credibili e autorevoli occupandoci, come sempre, di economia e società, raccontando i problemi del Paese e segnalando il loro aggravarsi, a prescindere dal governo in carica. Ringrazio il nostro pubblico, lo studio, il regista, la redazione, gli autori, gli inviati e Rai3, che ci ha sempre sostenuto e dato sicurezza. Un grazie, naturalmente anche a Maurizio Crozza. Insomma: se Ballarò è forte, lo è perché è una gran squadra, formata da grandi professionisti e grandi lavoratori, che amano il proprio mestiere e lo sanno fare con rigore e abnegazione, coraggio ed equilibrio”.